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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: I Capolavori di Maxpullo «prec succ»
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  Autore  Discussione: I Capolavori di Maxpullo  (letto 165938 volte)
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #270 data: 31 Ottobre 2011, 12:48:31 »
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053 - A 30 milioni di km dalla Terra - Henry Slesar (1957)

Il nostro Arne ha ragione! A volte un po' di "sospensione della credulità" serve. E' bello, a volte, poter ritornare bambini e non guardare sempre e solo attraverso gli occhi della ragione, della scienza e della logica.
E se negassimo questa possibilità, questa uscita non sarebbe possibile: cosa può mai esserci infatti di razionale, scientifico e logico nella storia di uno spaventoso mostro venusiano, emulo di King Kong, che si scatena per le strade di Roma e combatte contro un elefante? La risposta è scontata: non c'è nulla, a parte il fascino fanciullesco di un film che è un cult del genere, con un mostro che è una via di mezzo tra King Kong e Godzilla, animato dall'arte di Ray Harryhausen ed assurto al ruolo di icona grazie alle immagini che lo ritraggono con il Colosseo sullo sfondo.
Dalla sceneggiatura del film di Nathan Juran, Henry Slesar ha saputo ricavare un romanzo discreto che, se viene letto con gli stessi occhi e lo stesso cuore con cui leggiamo i romanzi di Verne o di Wells, non potrà mancare di conquistare ed appassionare nonostante le molte ingenuità che lo contraddistinguono.
Per questa edizione ho scelto la copertina di Luigi Garonzi che compare sia sull'Urania 164 che sull'edizione americana della rivista "Amazing stories", mentre per la quarta di copertina ho preso la trama dell'Urania 164, che è unica edizione italiana del libro.

  

   Ci sono uomini con le stelle nel sangue, uomini che chiedono soltanto di realizzare il sogno di una conquista al di là dello spazio. E ad attenderli c'è Venere, ricco di minerali preziosi per il progresso della nostra civiltà. Ma nelle umide nebbie del pianeta sconosciuto si nasconde l'impalpabile minaccia di un elemento mortale per gli uomini, e una mostruosa forma di vita germina nelle desolate lande a 30 milioni dì chilometri dalla Terra.
Il ritorno della prima astronave interplanetaria costruita dall'audacia umana segna l'inizio di un orribile incubo.
Henry Slesar, l'autore di questo affascinante romanzo, crea, a poco a poco, con un magistrale crescendo, l'agghiacciante atmosfera di terrore che accompagna tutta la vicenda, cui fanno da validissimo contrappunto lo sfondo pittoresco della Sicilia e la magica bellezza di Roma.

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052 - Clifford D. SIMAK - Anni senza fine
053 - Henry SLESAR - A 30 milioni di km dalla Terra

E nel prossimo numero ci sarà l'atteso esordio di Robert Sheckley!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #271 data: 21 Novembre 2011, 22:55:12 »
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054 - Il matrimonio alchimistico di Alistair Crompton - Robert SHECKLEY (1978)

Aihmè il tempo scarseggia (ma potrei anche dire che è tiranno se vi piace di più): la visione dei nomi autore inseriti nel database dei Fumetti mi ha dapprima provocato forti spasmi addominali, poi è scesa su di me la profondissima convinzione che le cose non potevano più andare avanti in questa maniera. Per il bene di Urania Mania sto lavorando al database degli autori e tassellino dopo tassellino cercherò di mettere in piedi una struttura dove le aberrazioni sul tipo dell'enigmatico rompicapo "LANNING (ps. di 1 - 2)" o dell'angosciante crittogramma "J. M. De Matteis/mike Zeck/john Beatty e VARI" e soprattutto le infinite variazioni sul tema degli "Autori vari" non abbiano più motivo di esistere... ma questa è un'altra storia.
La rubrica di rencensioni "I libri di Maxpullo", che aveva resistito indomita persino all'indicizzazione degli Urania e dei Galassia ed alla gravidanza della Maxpulla, ha dovuto chinare il capo ed è stata chiusa senza nemmeno una parola per il suo folto pubblico (manderò un messaggio privato di scuse a gretana e ad AgenteD appena avrò tempo), spazzata via dalla concomitanza di lavoro + due bambine + "webmasterizzazione quasi-coatta".
Ma questa collana ideale de "I capolavori di Maxpullo" deve andare avanti nonostante le avversità: negli altri universi, ci informa qualcuno, Urania l'ha fatta da padrona assorbendo le pubblicazioni settimanali di tutte le altre collane della fantascienza presentando il meglio del meglio, ma in questo nostro universo pieno di cicli spezzati, di formati che cambiano ad ogni soffio di vento, di una editoria impazzita che si dimentica opere essenziali e di collane che misteriosamente si interrompono dopo 14 numeri, l'unica cosa che ci rimane da fare è sognare ed immaginare una collana ideale.
E visto che in genere la cosa migliore da fare in tutti i casi è sempre quella di riderci sopra, trovo appropriato che questa collana prosegua con un campione della fantascienza ironica ed umoristica, quel geniale e pazzesco Robert Sheckley che non solo non dovrebbe mai mancare in una collana "ideale", ma che deve essere proposto e riproposto più volte, visto che gran parte della sua produzione (soprattutto nel campo dei racconti brevi) rasenta l'eccellenza.
Ma ho parlato troppo: ecco a voi il numero 54 della collana che ripropone la copertina dell'Urania 757 e la quarta di copertina dell'edizione Urania Classici 269. Buon divertimento!

  

  "A undici anni, tentai di strangolare una mia amica. Ma non ce l'avevo con lei, anzi, l'amavo. «Schizofrenia acuta» dissero i medici, e mi sottoposero a un intervento radicale: due aspetti della mia personalità vennero installati in altrettanti androidi.
Oggi ho trent'anni, e la legge mi autorizza a recuperare le parti di me stesso di cui sono stato amputato. I dottori mi hanno avvertito che rischio la follia o la morte, ma ho deciso ugualmente di andarle a cercare.
Tanto, faccio già una vita da folle!"
(Alistair Crompton)

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054 - Robert SHECKLEY - Il matrimonio alchimistico di Alistair Crompton

E nel prossimo numero tornerà ad intrattenerci il "buon dottore" della fantascienza, con il suo ciclo di romanzi più famoso: una tripletta di capolavori davvero da non perdere!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #272 data: 22 Novembre 2011, 10:17:06 »
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Spero che tu abbia letto il romanzo in questa edizione...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #273 data: 22 Novembre 2011, 12:20:50 »
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Citazione da: maxpullo il 21 Novembre 2011, 22:55:12


(manderò un messaggio privato di scuse a gretana e ad AgenteD appena avrò tempo)



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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #274 data: 22 Novembre 2011, 12:59:53 »
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #275 data: 22 Novembre 2011, 20:25:02 »
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Il matrimonio Alchimistico è stato il mio primo Urania comperato. Eravamo io e lo sposo in quel di Firenze con la Lambretta diretti all'Elba, giovani virgulti. Ricordo che ci fermammo a dormire in una specie di convento-convitto e ci misero a dormire io al piano terra e il mio sposo al terzo.....ORRORE!!!!!!!!!....passai la notte con Alistair.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #276 data: 23 Novembre 2011, 13:21:25 »
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Citazione da: gretana il 22 Novembre 2011, 20:25:02

Il matrimonio Alchimistico è stato il mio primo Urania comperato. Eravamo io e lo sposo in quel di Firenze con la Lambretta diretti all'Elba, giovani virgulti. Ricordo che ci fermammo a dormire in una specie di convento-convitto e ci misero a dormire io al piano terra e il mio sposo al terzo.....ORRORE!!!!!!!!!....passai la notte con Alistair.


...Cioè, un vero e proprio "Matrimonio Alchimistico"
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #277 data: 27 Novembre 2011, 13:37:12 »
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055 - Cronache della Galassia - Isaac ASIMOV (1951)

Ogni uscita di un romanzo di Asimov è di per se un evento e non a caso per iniziare questa mia collana ideale ho scelto proprio uno dei suoi classici più famosi. Ma il ciclo della fondazione è qualcosa in più di un semplice classico: è l'esempio di come la fantascienza di un certo livello possa talvolta trascendere i canoni del genere, proponendo modelli talmente interessanti da riuscire a dar vita a veri e propri campi di studio del tutto nuovi.
L'invenzione della psicostoriografia, infatti, è probabilmente una delle idee più affascinanti ed innovative che un romanzo di fantascienza abbia mai proposto e da sola giustifica pienamente l'unanime successo dell'intera saga, riconosciuto anche dai non appassionati.
E tra i tanti meriti dell'intricato affresco galattico della storia futura regalatoci da Asimov con il ciclo della fondazione c'è anche quello di essere non solo un "semplice" classico del genere, ma un classico attualissimo che, rivisitando in maniera originale la teoria dei corsi e ricorsi storici, ripropone il modello della crisi ciclica delle società umane come alternanza di periodi di splendore e di barbarie, di progresso e di regresso, un tema questo che mai come oggi è tornato in voga.
Il 20/12/2012 sta arrivando a grandi passi con il suo misterioso carico di minacce, l'economia mondiale è in crisi e persino il clima sembra ribellarsi all'uomo, sommergendolo sotto piogge torrenziali e fiumi di fango: mai come in questi giorni il futuro ci fa paura e, nonostante la nostra razionalità, siamo sempre più spinti a dare ascolto a chi pretende che sia in arrivo un nuovo medioevo se non peggio... e se l'idea di una "semplice" crisi planetaria è in grado di suscitare un tale sgomento, proviamo per un attimo ad immaginarci il sublime terrore che potrebbe invece ispirarci l'immane crisi e caduta di un vasto impero galattico.
E' proprio in questi giorni di paure e di incertezze, quindi, che il ciclo di romanzi di Asimov può essere riletto sotto una nuova luce: perchè forse quello di cui avremmo bisogno anche noi in questo momento non è una schiera di mediocri populisti che ci governano fingendo sicurezza e dichiarando che tutto andrà per il meglio, quanto piuttosto un lungimirante, profetico e visionario Hari Seldon che, dati alla mano, giunga a rassicurarci non già per il nostro futuro immediato, ma almeno per quello dei nostri discendenti e che ci dimostri che, alla fin fine, anche se tutte le nostre paure sono pienamente giustificate ed il futuro sarà durissimo, alla fine riusciremo a sopravvivere.
Anzi, vista l'importanza che proprio il personaggio di Hari Seldon ha in questo primo episodio, ho scelto di dedicare a lui la copertina della presente edizione, con una suggestiva istantanea ad opera di Michael Whealan; per la quarta di copertina, invece, ho scelto un estratto dalla celebre edizione Millemondi del 1971 che, per la prima volta, vide riuniti i tre volumi della trilogia.

    

       "L'edificio dell'astroporto era colossale. ll soffitto non si vedeva quasi e non si vedevano le mura perimetrali, ma solo uomini e sportelli e piani sovrapposti, che scomparivano lontano nella foschia."
Siamo a Trantor, la capitale dell'immenso impero Galattico, al principio del tredicesimo millennio dopo Cristo; la città conta quaranta miliardi di abitanti e si estende per settantacinque milioni di miglia quadrate. Ed è qui che sbarca lo studente Gaal Dornick all'inizio della storia.
Ed è qui che cominciano ad annodarsi i mille fili del più straordinario intreccio che scrittore di fantascienza abbia mai concepito.

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E nel prossimo numero la saga prosegue con l'ombra di una inquietante presenza che si allunga sulla galassia...
« Ultima modifica: 27 Novembre 2011, 13:39:38 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #278 data: 27 Novembre 2011, 20:09:47 »
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Uddiu!!!!!!!!!!!!!!!!! Non ci posso credere!!!!!!!!!!! Mi manca il primo!!!!!!!!!!
Dolore, afflizione, morte, scomunica,torme di scoiattoli licantropi mi inseguiranno nella notte...........
Fortuna i suoi libri sono gli unici da fantascienza che tengono in libreria, mò lo prendo.


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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #279 data: 27 Novembre 2011, 20:46:53 »
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Magnifico Max, noto con grande piacere che hai deciso di non interrompere!!
Ti dedico questa...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #280 data: 28 Novembre 2011, 10:10:26 »
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Citazione da: maxpullo il 27 Novembre 2011, 13:37:12


.... perchè forse quello di cui avremmo bisogno anche noi in questo momento non è una schiera di mediocri populisti che ci governano fingendo sicurezza e dichiarando che tutto andrà per il meglio, quanto piuttosto un lungimirante, profetico e visionario Hari Seldon che, dati alla mano, giunga a rassicurarci  



... e credo non sia proprio il caso di mHariO !!!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #281 data: 28 Novembre 2011, 22:10:57 »
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056 - Il crollo della Galassia centrale - Isaac ASIMOV (1952)

Anche il piano più perfetto può fallire. Il fattore "umano", per quanto sapientemente governato e governabile attraverso i meccanismi della psicostoriografia, è sempre fondamentalmente imprevedibile e può scombinare qualunque progetto a lungo termine. Se poi a questo fattore "umano" si aggiunge un fattore non-umano, rappresentato da una creatura mutante dagli incredibili poteri, il fallimento è inevitabile.
Con un efficacissimo cambio di registro Asimov, in questo secondo capitolo della saga della Fondazione, riesce a scardinare la sua stessa creatura, gettando nel caos una trama che sembrava già scritta e regalandoci una delle creature più misteriose ed inquietanti mai concepite dalla fantascienza, il Mule.
E proprio a questa creatura ho scelto di dedicare la copertina di questa edizione, con una immagine quanto mai suggestiva che ritrae il minaccioso volto del Mule raffigurato, attraverso stelle, pianeti e nebulose che si allunga come una sorta di ombra sulla galassia: il sito da cui l'ho presa è www.worth1000.com e l'autore si cela dietro il nick Albus87. Lascio il link alla sua pagina per riferimento e spero che chiunque egli sia gradisca questa improvvisa spruzzatina di fama sulla sua opera grafica che, a mio avviso, non ha davvero nulla da invidiare alle più belle cover di gente come Thole, Segrelles e Whealan.
La quarta di copertina invece riprende quella dell'edizione degli Oscar Fantascienza della Mondadori (che è identica a quella dell'Urania 329bis a parte la sostituzione di Mutante con Mule)

  

    L'immenso impero galattico è scosso dai sussulti dell'agonia, dilaniato da sanguinose lotte intestine, e le autorità centrali non sono più in grado di tenere a freno le rivolte che scoppiano da ogni parte. Da questa caotica situazione emerge una nuova temibilissima forza: una sorta di milizia privata che con astuzia si impadronisce via via di tutte le leve di comando. Il suo capo è un avventuriero misterioso dotato, a quanto si dice, di poteri sovrumani: il Mule.
Chi è? Da dove viene? Dove si nasconde? Troppo tardi coloro che vogliono annientarlo si accorgeranno che il Mule è più forte e più vicino di quanto sospettino.

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« Rispondi #282 data: 01 Dicembre 2011, 18:30:29 »
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057 - L'altra faccia della spirale - Isaac ASIMOV (1953)

Si conclude con questa uscita la pubblicazione del ciclo della fondazione di Asimov che, come detto, rimane uno dei capisaldi di tutta la fantascienza, opera magnifica ed in grado di conquistare anche i non appassionati.
Nel terzo ed ultimo episodio il buon dottore ci regala colpi di scena a non finire e, tra realtà e leggenda, ci guida alla scoperta del "piano B" di Hari Seldon, mostrandoci una faccia del tutto nuova della galassia, finalmente pronta per uscire dal buio della crisi legata alla crollo dell'impero.
Per questa edizione la copertina è stata quasi una scelta obbligata: come dire infatti di no alla suggestiva ed appropriata immagine di Michael Whealan intitolata "Trantorian dream"? E' vero che l'immagine compare come copertina di diverse edizioni estere di "Foundation's edge" (L'orlo della Fondazione), ma è talmente bella ed appropriata per questo romanzo conclusivo che ho deciso di assegnargliela senza se e senza ma. Per la quarta di copertina invece ho scelto la trama proposta dall'edizione Oscar bestseller della Mondadori.

  

         Dopo secoli di decadenza l'Impero Galattico si è finalmente dissolto ma l'istituzione che ne sta prendendo il posto, la Fondazione, sta incontrando molti problemi. E' sorta infatti una nuova spaventosa minaccia rappresentata dal misterioso 'Mule', un mutante dotato di misteriosi poteri in grado di dare vita a una spaventosa tirannia interplanetaria. Per riuscire ad avere ragione e a riportare la storia sul giusto binario sarà necessario l'aiuto della leggendaria seconda Fondazione, l'istituzione gemella fondata secoli prima e rimasta fino a quel momento nell'ombra.
Con questo romanzo si conclude la straordinaria trilogia della Fondazione, uno dei più affascinanti affreschi di storia futura mai immaginati dalla fantascienza.

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E nel prossimo numero ci sarà un romanzo inglese molto struggente e di straordinaria poesia, un romanzo che ha vissuto un periodo di grande popolarità verso la metà degli anni '70 per poi venire inspiegabilmente dimenticato dall'editoria e dalla critica.
« Ultima modifica: 01 Dicembre 2011, 18:31:10 di maxpullo » Loggato
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« Rispondi #283 data: 01 Dicembre 2011, 18:56:45 »
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Molto bene, complimenti.
Colgo l'occasione per ribadire un mio vecchio cruccio: non aver dato la traduzione letterale dei titoli originali.
Pazienza

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« Ultima modifica: 01 Dicembre 2011, 19:01:40 di Lucky » Loggato
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« Rispondi #284 data: 01 Dicembre 2011, 20:16:18 »
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Citazione da: Lucky il 01 Dicembre 2011, 18:56:45

Molto bene, complimenti.
Colgo l'occasione per ribadire un mio vecchio cruccio: non aver dato la traduzione letterale dei titoli originali.
Pazienza

Lucky



Personalmente ho sempre avuto l'impressione che i titoli proposti da Urania per la prima edizione italiana del ciclo della fondazione fossero i migliori: non saranno una traduzione letterale ma sono assai più suggestivi dei titoli originali, per questo li ho preferiti.
Ma volete davvero mettere una cosa sublime come "Il crollo della galassia centrale" con lo scialbo "Fondazione e impero"?
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