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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: I Capolavori di Maxpullo «prec succ»
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  Autore  Discussione: I Capolavori di Maxpullo  (letto 165850 volte)
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #375 data: 11 Gennaio 2012, 11:24:06 »
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080 - Rapporto di minoranza e altri racconti - Philip K. DICK

Philip K. Dick non avrà l'onore del numero 100 di questa collana. Preferisco dirlo subito perchè i suoi fan abbiano modo e tempo di digerire l'informazione. E, tanto per mettere subito le cose in chiaro, vi informo che non avranno questo onore nemmeno Asimov e Brown che già hanno avuto la ribalta dei numeri 1 e 50... chi sarà allora l'autore che sceglieremo per il numero 100? Per ora vi basti sapere che sarà un nome all'altezza dei tre summenzionati e che le uscite fino al fatidico numero 100 continueranno ad essere sempre sorprendenti, con una scelta di titoli molto accurata.
Intanto godetevi questa antologia che è una vera "chicca" per gli appassionati non solo di Dick, ma del cinema di SF in genere, ringraziando la Fanucci, titolare dei diritti di Dick (e delle uniche tre edizioni italiane della presente raccolta) per averci concesso di farle pubblicità con questa vetrina.
Con la copertina che riprende la locandina di "Minority Report" e la quarta di copertina dell'edizione nella collana "Tascabili immaginario", ecco a voi un'altra vera perla della SF, una memorabile antologia curata da Carlo Paggetti.

  

         Questo volume raccoglie cinque storie di Philip K. Dick legate al profondo influsso che l'autore americano ha avuto sul cinema contemporaneo.
Il racconto che dà il titolo all'antologia descrive una polizia del futuro in grado di arrestare i criminali prima che questi commettano i loro reati, ed è stato trasposto da Steven Spielberg nel suo film, Minority Report, con Tom Cruise e Max Von Sydow. "Ricordiamo per voi" è all'origine del noto Atto di forza (Total Recall), ed è un vibrante thriller fantascientifico dominato da una sconcertante atmosfera di paranoia. In "Impostore", da cui è stato tratto il film con Gary Sinise e Vincent d'Amico, un uomo viene accusato di essere una spia aliena, ed è costretto a dubitare della propria identità. "Modello Due" (al cinema Screamers, del 1995) è un drammatico apologo sulla guerra e la natura umana, mentre "La formica elettrica" anticipa la sensibilità di film come Matrix, discutendo la percezione consensuale di ciò che chiamiamo realtà.
Chiude il volume un'intervista inedita a Philip K. Dick, in cui l'autore racconta le sue impressioni su Blade Runner, film che uscì poco dopo la sua morte rendendolo popolare in tutto il mondo.

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069 - Poul ANDERSON - Gli immortali
070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo
071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani
072 - James BLISH - Il seme tra le stelle
073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole
074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari
075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia
076 - Eric Frank RUSSELL - Schiavi degli invisibili
077 - Isaac ASIMOV - Il secondo libro dei robot
078 - Brian W. ALDISS - Il lungo meriggio della Terra
079 - Bob SHAW - Cronomoto
080 - Philip K. Dick - Rapporto di minoranza e altri racconti

E nel prossimo numero una nuova memorabile doppia uscita: ne sarà protagonista il primo dei due Herbert chiamati all'esordio in questa straordinaria annata di pubblicazioni... James Herbert verrà, infatti, a raccontarci due storie molto diverse tra loro, due storie indimenticabili...  
« Ultima modifica: 11 Gennaio 2012, 11:25:39 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #376 data: 11 Gennaio 2012, 15:05:01 »
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Ma la copertina che hai messo per (il bellissimo per altro) Cronomoto di Shaw non si riferisce a "Quando i neutri emergono dalla terra"?
Ne sono quasi sicuro... spesso sono stati accoppiati i due romanzi!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #377 data: 11 Gennaio 2012, 15:17:19 »
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Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:05:01


Ma la copertina che hai messo per (il bellissimo per altro) Cronomoto di Shaw non si riferisce a "Quando i neutri emergono dalla terra"?
Ne sono quasi sicuro... spesso sono stati accoppiati i due romanzi!

No, è di Cronomoto (come si vede dal "moto" del cielo). Almeno credo...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #378 data: 11 Gennaio 2012, 15:18:28 »
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Citazione da: attiliosfunel il 11 Gennaio 2012, 15:17:19


Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:05:01


Ma la copertina che hai messo per (il bellissimo per altro) Cronomoto di Shaw non si riferisce a "Quando i neutri emergono dalla terra"?
Ne sono quasi sicuro... spesso sono stati accoppiati i due romanzi!

No, è di Cronomoto (come si vede dal "moto" del cielo). Almeno credo...


A me sembra più del famoso pianeta dell'altro romanzo!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #379 data: 11 Gennaio 2012, 17:01:45 »
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Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:18:28


Citazione da: attiliosfunel il 11 Gennaio 2012, 15:17:19


Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:05:01


Ma la copertina che hai messo per (il bellissimo per altro) Cronomoto di Shaw non si riferisce a "Quando i neutri emergono dalla terra"?
Ne sono quasi sicuro... spesso sono stati accoppiati i due romanzi!

No, è di Cronomoto (come si vede dal "moto" del cielo). Almeno credo...


A me sembra più del famoso pianeta dell'altro romanzo!



Fughiamo ogni dubbio, ma con un po' di spoiler per cui leggete ad occhi chiusi!

Innanzitutto la copertina del numero 079 è quella dell'Urania 580 dove era stato pubblicato il solo "Cronomoto"; la successiva ristampa di "Cronomoto" su Urania avvenne nel numero 750 in un volume speciale (speciale davvero) in cui esso apparve assieme all'altro romanzo "Quando i neutri emergono dalla Terra". La copertina di questa nuova edizione fu dedicata giustamente al "nuovo" romanzo e potete trovarla al numero 015 di questa mia collana immaginaria.

La copertina proposta per il numero 079 è assolutamente quella di Cronomoto per tutta una serie di elementi che la collegano alla vicenda e qui potete chiudervi gli occhi perchè inizia uno spoiler spudorato.
- I due tizi bruttissimi nella macchina (stilizzati da Thole) altri non sono che Jack Breton e sua moglie, poco prima della litigata furibonda che porterà quest'ultima a lasciare il marito dando l'avvio alla storia.
- Il "sole nero" che si vede in alto è un chiaro riferimento ai curiosi fenomeni luminosi che accompagnano le emicranie del protagonista e che sono l'espediente da lui sfruttato per il viaggio nel tempo.


E' da osservare come Shaw non sia stato l'unico che abbia ipotizzato la possibilità di spostarsi nel tempo sfruttando il "potere della propria mente", ma anche lo stesso Matheson ha fatto qualcosa di analogo nel bellissimo "Appuntamento nel tempo".

PS
La copertina dell'Urania 580 è stata poi ripresa anche per il Millemondi Inverno '85 dedicato a Shaw che comprendeva "Cronomoto", "Quando i neutri emergono dalla Terra" e "Cosmo selvaggio". L'immagine però per i motivi esposti (e spoilerati) si riferisce senza dubbio a "Cronomoto".
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #380 data: 11 Gennaio 2012, 17:05:51 »
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Citazione da: maxpullo il 11 Gennaio 2012, 17:01:45


Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:18:28


Citazione da: attiliosfunel il 11 Gennaio 2012, 15:17:19


Citazione da: Notman il 11 Gennaio 2012, 15:05:01


Ma la copertina che hai messo per (il bellissimo per altro) Cronomoto di Shaw non si riferisce a "Quando i neutri emergono dalla terra"?
Ne sono quasi sicuro... spesso sono stati accoppiati i due romanzi!

No, è di Cronomoto (come si vede dal "moto" del cielo). Almeno credo...


A me sembra più del famoso pianeta dell'altro romanzo!



Fughiamo ogni dubbio, ma con un po' di spoiler per cui leggete ad occhi chiusi!

Innanzitutto la copertina del numero 079 è quella dell'Urania 580 dove era stato pubblicato il solo "Cronomoto"; la successiva ristampa di "Cronomoto" su Urania avvenne nel numero 750 in un volume speciale (speciale davvero) in cui esso apparve assieme all'altro romanzo "Quando i neutri emergono dalla Terra". La copertina di questa nuova edizione fu dedicata giustamente al "nuovo" romanzo e potete trovarla al numero 015 di questa mia collana immaginaria.

La copertina proposta per il numero 079 è assolutamente quella di Cronomoto per tutta una serie di elementi che la collegano alla vicenda e qui potete chiudervi gli occhi perchè inizia uno spoiler spudorato.
- I due tizi bruttissimi nella macchina (stilizzati da Thole) altri non sono che Jack Breton e sua moglie, poco prima della litigata furibonda che porterà quest'ultima a lasciare il marito dando l'avvio alla storia.
- Il "sole nero" che si vede in alto è un chiaro riferimento ai curiosi fenomeni luminosi che accompagnano le emicranie del protagonista e che sono l'espediente da lui sfruttato per il viaggio nel tempo.


E' da osservare come Shaw non sia stato l'unico che abbia ipotizzato la possibilità di spostarsi nel tempo sfruttando il "potere della propria mente", ma anche lo stesso Matheson ha fatto qualcosa di analogo nel bellissimo "Appuntamento nel tempo".

PS
La copertina dell'Urania 580 è stata poi ripresa anche per il Millemondi Inverno '85 dedicato a Shaw che comprendeva "Cronomoto", "Quando i neutri emergono dalla Terra" e "Cosmo selvaggio". L'immagine però per i motivi esposti (e spoilerati) si riferisce senza dubbio a "Cronomoto".


Ok, si è vero hai ragione tu, sinceramente però me la immaginavo più per "i neutri.." con il loro mondo che si vede in alto nel cielo etc etc!
errore mio!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #381 data: 12 Gennaio 2012, 23:17:10 »
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081 - Nebbia - James HERBERT (1975)

Esistono romanzi che non si possono classificare in maniera semplice e questo è particolarmente vero per quasi tutti i libri di James Herbert apparsi sulle pagine di Urania durante la gestione di Fruttero & Lucentini: in ciascuno di essi infatti gli elementi predominanti sembrano essere quelli più propriamente tipici dell'horror sovrannaturale con alcune punte di "splatter", ma, a leggerli bene, in alcuni di essi, vi si possono ritrovare anche elementi propri della fantascienza.
Il romanzo che ho scelto di presentarvi oggi in questa mia rassegna ideale è certamente quello che ne contiene in misura maggiore, rivelandosi alla fine un sapiente e ben organizzato mix tra la fantascienza catastrofista, quella di invasione ed il thriller più raccapricciante. Un romanzo amarissimo che getta ombre spaventose sul nostro essere umani e che gratta in profondità quella patina di civiltà con cui tentiamo di nascondere la nostra bestialità.
Con l'indimenticabile copertina di Karel Thole apparsa sull'Urania 702 e con la quarta di copertina dello stesso volume (un po' "asciugata"), ecco a voi un capolavoro che non ha nulla da invidiare a "Il giorno dei trifidi".

  

    Nella classica tradizione della grande catastrofe urbana provocata da un incidente imprevedibile, questa "Nebbia" giallastra e misteriosa che sgorga un mattino da un crepaccio nella campagna inglese e comincia la sua lenta e micidiale marcia su Londra, è una protagonista non inferiore ai famosi Trifidi di John Wyndham. Strani fatti di sangue avvengono in luoghi quieti; persone ragionevoli o timorate commettono gesti inspiegabili, atti assurdi, crimini bestiali. A poco a poco, il quadro si precisa, il cerchio si stringe attorno alla metropoli in un crescendo di orrore e disperata impotenza. Che cos'è questo nemico che rotola inarrestabile? C'e un cervello, una volontà in questa nebbiosa palla di morte?

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080 - Philip K. DICK - Rapporto di minoranza e altri racconti
081 - James HERBERT - Nebbia

E se pensate che con questa "Nebbia" Herbert ci abbia dato già abbastanza emozioni, aspettate di vedere il prossimo supplemento...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #382 data: 13 Gennaio 2012, 10:30:54 »
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081bis - Fluke - James HERBERT (1977)

"Fluke" è un romanzo che sfugge ad ogni tentativo di classificazione.
Ci racconta una storia divertente ed a tratti anche molto buffa che all'apparenza ha tutte le caratteristiche della fantascienza di "scambio mentale", ma che poi converge nel bellissimo finale verso qualcosa di troppo grande per essere raccontato in un libro.
Fluke è una storia fantastica che racconta con parole semplici e che vanno dritte al cuore una ipotesi sulla vita che quasi nessuno potrebbe mai pensare razionalmente di accettare come vera, ma neppure smentire.
Nel dubbio e nell'attesa di scoprire se Herbert abbia davvero indovinato e rivelato quello che comunemente chiamiamo "il senso della vita", godiamoci il suo più grande capolavoro qui pubblicato come supplemento alla collana con la copertina dell'Urania 869 e con la quarta di copertina che riporta uno stralcio dell'inizio del romanzo.

  

       "Mi svegliai con un guaito di terrore.
Il cervello sembrava scoppiarmi per l'improvvisa consapevolezza di qualcos'altro, per un ricordo che s'era insinuato in me da non so dove.
Io non ero un cane. Ero un uomo. Ero esistito come uomo, prima di ritrovarmi imprigionato nel corpo di un cane. Come? Perché?
"

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081 - James HERBERT - Nebbia / 081bis - James HERBERT - Fluke

E adesso sgombrate la mente da tutte le vostre preoccupazioni e preparatevi a tornare ragazzi spensierati che si godono le vacanze estive, nel prossimo grande classico che segnerà l'esordio di Hal Clement in questa collezione.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #383 data: 13 Gennaio 2012, 12:09:01 »
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Fluke non lo compro   
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #384 data: 13 Gennaio 2012, 13:06:06 »
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Citazione da: Andy Dufresne il 13 Gennaio 2012, 12:09:01


Fluke non lo compro   



è un bis, è destinato a salire di quota e diventare raro, io lo prendo
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« Rispondi #385 data: 13 Gennaio 2012, 13:31:35 »
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #386 data: 14 Gennaio 2012, 18:46:42 »
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082 - Strisciava sulla sabbia - Hal CLEMENT (1949)

Qualcuno lo aveva proposto come numero 100: mi spiace deludere l'aspettativa, ma la risposta è naturalmente in questa uscita che "brucia" il titolo anzitempo. La lista dei papabili si assottiglia ed ho già ridotto la rosa a due/tre nomi importanti della SF, ma voi continuate a mandarmi proposte, che la mia idea può ancora cambiare.
Tornando al romanzo di Clement, qualcuno potrà dire che ha fatto il suo tempo, qualcuno potrà dire che è una storiella per bambini, ma è opinione del curatore di questa collana che se un romanzo riesce a dare le stesse emozioni anche se viene riletto a distanza di dieci/vent'anni, allora questo romanzo è un classico a tutti gli effetti.
E se da uno sguardo alla bellissima copertina di Thole o da una letta alla quarta di copertina del mitico Urania 600, uno si sente affiorare nella propria mente il ricordo delle spensierate estati della gioventù e delle nuotate nel mare, allora quel libro è già perfetto così ed è per questo che ve lo ripropongo inalterato ed inalterabile, in questa mia collana ideale.

  

    La fantascienza, si sa, è piena di mostri ameboidi che se ne vanno in giro strisciando sui loro pseudopodi, sia nei loro pianeti d'origine, sia sulla Terra. In questo romanzo per così dire poliscientifico (cioè fantascientifico e poliziesco) gli ameboidi che sbarcano sulla Terra sono due, ed entrambi, naturalmente, di mostruoso aspetto. Ma l'uno è un ameboide per bene, l'altro invece è orribile in tutti i sensi; l'uno rappresenta la Legge, l'altro il Delitto; l'uno insomma è un mostro-poliziotto, l'altro è un mostro-assassino. Chi dei due avrà la meglio nel duello all'ultimo sangue che ha inizio sulla costa della California?
L'esito dipenderà da un ragazzetto terrestre che se ne stava appisolato sulla spiaggia quando il mostro-poliziotto emerge pseudopodisticamente dal Pacifico.

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Nel prossimo numero ritorna Poul Anderson con uno dei suoi romanzi più intensi e toccanti. Preparatevi a vivere l'inimmaginabile fatto realtà in un universo parallelo davvero straordinario!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #387 data: 15 Gennaio 2012, 11:42:22 »
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...Io per il numero 100 proporrei qualcosa di "moderno", anche come auspicio per il futuro (appunto..., è FS...), per esempio "Bay City" di Richard Morgan o la trilogia (vabbè sarà un numero speciale...) "...di Asimov" di Roger McBride Allen, trilogia che ha "rivoluzionato" le Leggi della Robotica...
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2012, 11:42:55 di AgenteD » Loggato
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« Rispondi #388 data: 15 Gennaio 2012, 12:02:28 »
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083 - Operazione caos - Poul ANDERSON (1971)

E venne il giorno.
Nel presentare questo romanzo si riaffacciano alla mente tutti i miei dubbi su quale sia davvero il mio urania preferito: se è vero, infatti, che "La collina di Hawotack" e "Fluke l'uomocane" mi hanno profondamente scosso, l'unico libro che sia mai stato davvero in grado di insidiare il primato de "La porta sull'estate" è stato questo.
Ma i dubbi spesso servono anche a rafforzare le proprie convinzioni e se "Operazione caos" è ormai diventato parte di me, non posso dimenticare che se non avessi letto "La porta sull'estate" probabilmente non mi sarei mai innamorato della fantascienza e di conseguenza forse non avrei mai potuto leggere "Operazione caos"... un futuro alternativo, un universo parallelo che magari esiste in qualche altro continuum... tutte considerazioni che confermano e rafforzano il primato indiscutibile del romanzo di Heinlein, in grado di creare questo universo di fantasia di cui "Operazione caos" è un tassello importante ma pur sempre solo un tassello.
Ma al di là delle convinzioni e delle preferenze del curatore, il romanzo di Anderson rimane una delle cose migliori che abbia mai letto e sono lieto di riproporvela in una veste magnifica, con la stupenda copertina di Gray Morrow, capace di rendere "visibili" le atmosfere caotiche del continuum infernale, e con la copertina dell'Urania 1010, che occupa un posto d'onore nella mia libreria e che ogni tanto mi piace prendere e rileggere.

  

    Steven Matuchek è un lupo mannaro, e quella che poi sarà sua moglie, Virginia Graylock, è una strega. Si conoscono nel corso dell'invasione degli Stati Uniti scatenata dal Califfato Saraceno, lui come capitano dei servizi segreti, lei come capitano di cavalleria (con dotazione quindi di scopa personale), e la loro missione consiste nel neutralizzare un demone che il nemico vorrebbe usare in barba ad ogni convenzione sugli armamenti. Dopo di che le loro avventure continueranno in tempo di pace - si fa per dire - in questo mondo parallelo dove il magico e l'occulto sono accuratamente regolati da leggi scientifiche... e dove è perfino consentito fare una spedizione all'inferno in caso di estrema necessità.

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083 - Poul ANDERSON - Operazione caos

E mentre Poul Anderson si gode l'inconsueto primato di aprire e chiudere l'elenco degli ultimi volumi pubblicati, preparatevi a tuffarvi nel primo volume di un ciclo memorabile. Nel volume conclusivo di questa annata - invero un po' troppo "uranica" -, arriverà infatti un altro "Herbert"... e non dico di più perchè tanto avete già capito tutti...
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« Rispondi #389 data: 22 Gennaio 2012, 17:20:29 »
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084 - Dune - Frank Herbert (1965)

Finito il periodo di astensione dal forum, riprendo qui la rassegna della mia collana di fantascienza ideale, proponendo un titolo "storico" per tutta una serie di motivi.
La saga di "Dune", infatti, è una delle più longeve della storia della fantascienza ed è stata in grado non solo di riuscire a coinvolgere appassionati e non (gran parte del successo è dovuto anche alla trasposizione cinematografica del primo romanzo da parte di David Lynch), ma anche di rimanere sempre su livelli narrativi molto buoni, assurgendo a vero e proprio "cult" del genere e dando vita ad una serie di icone, gadget e videogames.
Poichè ogni romanzo della serie è leggibile in maniera a se stante, la pubblicazione dei diversi romanzi in questa collana avverrà in modalità "sparsa" e non necessariamente le singole storie, pur rispettando l'ordine di usita e la cronologia interna della saga, appariranno in uscite successive: essendo questa saga la prima di numerose altre che la collana si appresta a pubblicare, si è scelta questa strada forse più dispersiva, ma certamente meno "invasiva" e che permette al curatore di continuare la sua proposta di grandi classici senza monopolizzare l'attenzione per tanti numeri su un unico filone.
Con l'immagine di copertina catturato da un blog internet che (purtroppo) non ne riporta la fonte (sembra tanto lo screenshot di un videogame) e con la quarta di copertina dell'edizione cosmo oro, ecco a voi il romanzo che termina questa annata di pubblicazioni virtuali e che contemporaneamente apre un'era del tutto nuova per la collana, quella delle "grandi saghe".

  

       Quest'opera eccezionale, vincitrice sia del Premio Hugo sia del Premio Nebula come miglior romanzo di fantascienza dell'anno, presenta gli indimenticabili ritratti di un'intera civiltà galattica, del suo profeta e del pianeta da cui partirà la crociata rinnovatrice contro una cultura feudale arroccata intorno ai suoi privilegi. Dune è il pianeta delle sabbie, spazzato da grandi tempeste e percorso da creature gigantesche, più grandi perfino delle più grandi navi spaziali. La popolazione di Dune basa tutte le sue usanze sulla scarsità d'acqua, e affronta il deserto indossando tute distillanti che recuperano l'umidità del corpo. Ma Dune è anche l'unica fonte della «spezia», la droga che prolunga la vita e che permette di prevedere il futuro, e a Dune fanno capo le millenarie cospirazioni delle religiose Bene Gesserit, il monopolio della Gilda Spaziale sui trasporti interstellari, gli interessi delle Grandi Case che reggono il commercio tra i pianeti, e in sostanza tutta l'economia dell'Impero galattico.

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