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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: I Capolavori di Maxpullo «prec succ»
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  Autore  Discussione: I Capolavori di Maxpullo  (letto 165754 volte)
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #210 data: 17 Settembre 2011, 16:47:20 »
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Citazione da: maxpullo il 17 Settembre 2011, 16:35:22


Citazione da: Lucky il 17 Settembre 2011, 14:50:39

A proposito della Guida Galattica...

Lucky


Nelle battute iniziali è semplicemente meraviglioso: è come se Adams avesse improvvisamente ripreso vita ed avesse ricominciato a scrivere. Poi purtroppo, inspiegabilmente, il libro scivola via verso qualcos'altro, ...

Dopotutto non è Adams...
Un abbraccio

Lucky
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #211 data: 18 Settembre 2011, 14:45:48 »
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045 - Le tre stimmate di Palmer Eldritch - Philip K. DICK (1965)

Come annunciato nell'editoriale, Dick ritorna in questa collana, con uno dei suoi lavori più famosi e di difficile interpretazione: ristampato in tantissime edizioni in molti paesi diversi, questo romanzo ha un che di indefinibile e di inquietante che lo rende assolutamente unico, al punto che, l'unico modo per approcciare a quest'opera, a mio modesto avviso, è quello di aprire il romanzo e leggerlo, senza farsi idee preconcette leggendo trame, commenti e recensioni.
Perchè Dick ha scritto un capolavoro che non solo non ha tempo, ma che soprattutto non ha una unica chiave di lettura e si presta a molteplici interpretazioni, come dovrebbe in fondo essere ogni libro che non sia di puro e semplice intrattenimento.
Accompagnato dunque dall'inquietante immagine di copertina di Antonello Silverini e dalla quarta di copertina dell'edizione SLAN della Libra, ecco a voi uno dei lavori più impressionanti del XX secolo, un libro che assolutamente non può mancare tanto nella libreria di un appassionato di fantascienza quanto in quella di un appassionato di letteratura in genere.

  

  Un costante aumento della temperatura. nell'atmosfera terrestre, costringe gli uomini a vivere al coperto, nei grandi edifici refrigerati che portano un numero progressivo, dal numero 1, al centro di New York segno di privilegio e di ricchezza, ai numeri di dieci e più cifre degli Appartamenti Comuni che indicano miseria, sacrificio, lotta quotidiana per l'esistenza. Su Marte, Venere e sulle lune dei grandi pianeti, le colonie delle Nazioni Unite sono popolate da individui strappati alle loro case e al loro lavoro, costretti dall'arruolamento coatto a passare il resto della propria vita nel tentativo di rendere fertili terre deserte e aliene infestate da notturni predatori telepatici, ostili all'uomo e alla vita. E per sopportare questa vita squallida paurosa, esiste un solo rifugio... il Can-D, l'allucinogeno perfetto che permette alla mente di evadere dal grigiore dell'esistenza quotidiana, di vivere straordinarie esperienze in mondi più sereni e allettanti.
Ma un giorno, dalle nere distese cosmiche che separano il sistema solare da Proxima Centauri, un'astronave ritorna... un'astronave partita dieci anni prima da Urano con a bordo il miliardario Palmer Eldritch, l'uomo straordinario e imprevedibile che aveva deciso, per chissà quali motivi, di trascorrere una parte della sua vita tra i misteriosi abitanti di Proxima, lontano dal suo mondo. Ma è veramente Palmer Eldritch, l'uomo ritornato da Proxima Centauri con un misterioso lichene, capace di offrire ciò che nessuna droga poteva offrire... la porta del passato e del futuro, della felicità e dell'orrore, dell'incubo e della morte?
Quale significato ha il monumento eretto nel lontano futuro su di una luna dimenticata? Chi sono le figure che appaiono in ogni angolo del sistema solare, figure che possiedono tutte le caratteristiche fisiche di Palmer Eldritch, l'uomo venuto dal nulla? E cosa accadrebbe, se dopo migliaia di anni l'entità che noi chiamiamo Dio fosse venuta dagli spazi sulla Terra, non per morire per la nostra salvezza, ma per chiedere a tutti noi di sacrificarci per la sua sopravvivenza?

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045 - Philip K. DICK - Le tre stimmate di Palmer Eldritch

E nel prossimo numero ritorna Heinlein con un romanzo davvero straordinario
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #212 data: 22 Settembre 2011, 11:03:10 »
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046 - Stella doppia - Robert A. HEINLEIN (1956)

Circa la mia personale esperienza con questo libro ed i motivi che me lo rendono "caro" potete leggere ampiamente nella scheda che gli ho dedicato nella mia rubria di recensioni: quello che però bisogna sottolineare è il fatto che il presente romanzo, rientra in pieno nella categoria di quelli che "devono esser letti almeno una volta nella vita" e di quelli che nessun vero estimatore e conoscitore della fantascienza può permettersi di ignorare.
Per aiutare quindi questi estimatori e conoscitori, la collana presenta oggi questo capolavoro della fantascienza con un avvertimento: sappiate leggere tra le righe di questa perla quello che è il vero messaggio dell'autore, perchè sono davvero pochi gli autori del genere che come Heinlein riescono a sfruttare un "canovaccio fantascientifico" per raccontare l'uomo, i suoi sentimenti ed i valori che ne condizionano l'agire.
Per questa edizione ho scelto la fantastica copertina che Franco Brambilla ha creato per l'edizione di Urania Collezione, mentre per la quarta di copertina ho scelto quella dell'edizione Cosmo Oro della Nord, meno condensata di quella dell'edizione Mondadori.

  

  Si alza il sipario su una delle più grandi interpretazioni di tutti i tempi... Il "Grande Lorenzo" è un attore molto versatile ("imitatore straordinario", si definisce), e poiché l'arte drammatica nasce dall'osservazione della realtà di tutti i giorni, egli non nasconde una certa tendenza professionale ad attaccare discorso con gli estranei... per esempio con un pittoresco comandante spaziale, incontrato per caso in un tranquillo bar della Terra. Ma non era affatto un caso che lo spaziale si trovasse in quel bar: Lorenzo - virtualmente rapito - lo scoprirà a proprie spese, a bordo di un razzo per Marte. Scopo del rapimento: sostituire segretamente una "stella" di prima grandezza della politica interplanetaria, l'onorevolissimo John Joseph Bonforte, l'uomo più amato (e più odiato) del Sistema Solare. Ha così inizio la recita più impegnativa (e più pericolosa) della carriera di Lorenzo Smythe: alla sua interpretazione sono affidati la pace tra Marte e la Terra, il progresso stesso dei pianeti. E hanno inizio così gli avvenimenti incredibili che, togliendo dalle scene del varietà un attore da quattro soldi, lo porteranno nella "stanza dei bottoni" di tutto l'universo conosciuto.

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046 - Robert A. HEINLEIN - Stella doppia

E non perdetevi il prossimo numero perchè sarà un "inedito" per l'editoria italiana in cui inizieremo a presentare l'opera di uno degli autori più interessanti e meno conosciuti del genere, Robert F. Young
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #213 data: 23 Settembre 2011, 13:48:00 »
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Citazione da: maxpullo il 22 Settembre 2011, 11:03:10

046 - Stella doppia - Robert A. HEINLEIN (1956)

quello che però bisogna sottolineare è il fatto che il presente romanzo, rientra in pieno nella categoria di quelli che "devono esser letti almeno una volta nella vita" e di quelli che nessun vero estimatore e conoscitore della fantascienza può permettersi di ignorare.




...Ok, a questo punto pretendo però il recapito a casa... o, almeno, la versione e-book!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #214 data: 27 Settembre 2011, 22:50:54 »
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047 - Anguilla stellare - Robert F. Young

Come sono nati "I capolavori di Maxpullo"?
La storia, se avete seguito questa rubrica sin dalla sua prima uscita, la sapete già, ma cosa sta realmente dietro l'idea di pubblicare una collana "ideale"? Ci sono certamente gli scambi epistolari con Ernesto Vegetti sui "desiderata" per Urania Collezione e ci sono le discussioni proprio qui su questo forum sullo stesso argomento: tutto questo ha senza dubbio contribuito, ma la vera scintilla che ha acceso l'idea nella mia testa è stata la scoperta, nel 2010, dei racconti di Robert F. Young che, opportunamente raccolti grazie al lavoro di indicizzazione del database di Uraniamania, mi hanno fatto aprire gli occhi su un autore quasi completamente ignorato dall'editoria italiana.
Con questa uscita la mia collana diventa più "virtuale" del solito, proponendo un libro che in effetti non esiste, ma che può comunque esser letto grazie ai riferimenti che verranno forniti.
Accompagnato dalla stupenda immagine di copertina, opera di Franco Brambilla ed adattissima al racconto che ho scelto come titolo per la raccolta, dalla quarta di copertina scritta da me medesimo e dall'indice del volume con il riferimento al numero di Urania in cui ritrovare il racconto, ecco quindi a voi l'antologia che avrebbe dovuto esserci, ma che non c'è mai stata...

  

    Autore poco noto al grande pubblico, Robert F. Young, possiede il raro dono di saper tramutare in poesia le storie di fantascienza che racconta.
In una carriera di scrittore che copre poco più di trent'anni, egli ci ha regalato ben cinque romanzi ed oltre un centinaio di racconti, molti dei quali pubblicati in Italia nell'appendice di alcune note riviste di fantascienza: il presente volume raccoglie tutti i suoi racconti apparsi sulla rivista Urania dal 1962 al 1988 con l'eccezione de "Il figlio stella" e "Viaggio sul fiume" che fanno parte della raccolta "A glass of stars" e che saranno proposti in una prossima uscita.
Il suo stile raffinato e romantico, le sue favole spesso amare e basate sul ribaltamento dei valori, ci raccontano una fantascienza inconsueta ed al contempo affascinante e ci portano alla scoperta di un mondo che ogni vero appassionato del genere non dovrebbe mancare di conoscere.

Indice del volume.

        
TitoloTitolo originaleUrania
Il pollineHopsoil, 1962280
RumpelstiltskinskiRumpelstiltskinski, 1965395
Le rovine di MarteA Glass of Mars, 1965416
Stazione di ricaricaRomance in Eleventh Century Recharging Station, 1965421
Il radiatore sacroThe Quest of the Holy Grill, 1964438
L'ultimo eroeThe Last Hero, 1966447
L'auto addossoRomance in a Twenty-fisrst-century Used-car Lot, 1960455
La gigantessaThe Giantess, 1973637
Settimo cieloKingdom come, Inc, 1966660
Fattore XHex Factor, 1974676
Il curioso caso di Henry DickensThe Curious Case of Henry Dickens, 1975704
InventarioRemmants of Things Fast, 1976729
PRNDLPRNDLL, 1976758
RotaieThe Day the Limited Was Late, 1977774
Anguilla stellareThe Star Eel, 1977777
Giù per la scalaDown the Ladder, 1978785
Progetto edilizioProject Hi-Rise, 1978793
La prima spedizione su MarteThe First Mars Mission, 1979806
Tom l'indiscretoPeeping Tommy, 1965815
Stella cadutaThe Summer of the Fallen Star, 1981936
Il terrestre perdutoThe Lost Earthman, 1983971
Il secondo esperimento di PhiladelphiaThe Second Philadelphia Experiment, 19851029
VisioniVisionary Shapes, 19861061
Vento DivinoDivine Wind, 19841074

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E nel prossimo numero, concluderemo questa "annata" di pubblicazioni con l'esordio di Joe Haldeman!  
« Ultima modifica: 28 Settembre 2011, 09:37:36 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #215 data: 01 Ottobre 2011, 13:24:03 »
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Essendo una collana virtuale, questo numero, completamente virtuale, è forse il migliore della serie...
Come ha fatto in passato Urania potrebbe diventare "I capolavori di Maxpullo- Speciale"


= Peccato non poterlo mai leggere!!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #216 data: 01 Ottobre 2011, 13:43:59 »
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Citazione da: AgenteD il 01 Ottobre 2011, 13:24:03

Essendo una collana virtuale, questo numero, completamente virtuale, è forse il migliore della serie...
Come ha fatto in passato Urania potrebbe diventare "I capolavori di Maxpullo- Speciale"


= Peccato non poterlo mai leggere!!



E perchè non potresti leggerlo?
Io l'ho letto: c'è solo la scomodità di metter da parte 24 urania per leggere solo il racconto d'appendice...
E poi se lo fa qualcun altro oltre me mi sentirei anche meno "strano"
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #217 data: 02 Ottobre 2011, 18:59:43 »
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048 - Guerra eterna - Joe HALDEMAN (1974)

Il romanzo con cui ho scelto di chiudere questa ipotetica tornata di pubblicazioni è probabilmente uno dei capisaldi della fantascienza: vincitore dei premi Hugo e Nebula, "Guerra eterna" si propone come un classico della Military FS da accostare e contrapporre (per stile ed ideologia) all'altrettanto fondamentale "Fanteria dello spazio" di Heinlein.
Premesso che il curatore della collana non ha mai letto nè l'uno, nè l'altro romanzo e che si propone di colmare questa lacuna appena possibile, ecco a voi il capolavoro di Joe Haldeman, accompagnato dall'immagine di copertina di Patrick Woodroffe che compare nell'edizione Cosmo Argento e dalla quarta di copertina della stessa edizione.

  

     La guerra, ci insegna l'autore, non è mai una cosa piacevole. E in una guerra che dura 1200 anni, le probabilità di sopravvivenza sono prossime a zero. Iniziata nel 1997, la guerra contro la razza extraterrestre dei Taurani si trascina avanti pesantemente, un secolo dopo l'altro. I soldati che la combattono viaggiano tra le stelle a velocità prossime a quelle della luce, e invecchiano soltanto di pochi mesi ad ogni viaggio, mentre i secoli si susseguono rapidamente sulla Terra: una Terra che ad ogni licenza diventa sempre più irriconoscibile.
Il soldato Mandella inizia come fuciliere: è di leva, non ama né la vita militare né il modo con cui gli alti comandi trattano lui, i suoi compagni e in sostanza anche il nemico. Ma, nonostante queste sue avversioni, il semplice espediente di non farsi uccidere in qualche scaramuccia o in qualche esercitazione (assai più pericolose che non i veri combattimenti) lo porta a diventare maggiore, in capo a qualche... secolo. E parallelamente all'inglorioso svolgersi della Guerra Eterna, vediamo i cambiamenti della società terrestre in 1200 anni: i mutamenti di abitudini e di prospettive culturali, estrapolati da Haldeman in modo quanto mai plausibile.

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048 - Joe HALDEMAN - Guerra eterna

E nel prossimo numero ritorna l'avventura, quella con la "A" maiuscola, ma stavolta il mattatore è un impareggiabile Murray Leinster con quella che è probabilmente la sua opera più nota.  
« Ultima modifica: 02 Ottobre 2011, 19:03:39 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #218 data: 04 Ottobre 2011, 22:10:02 »
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Editoriale - L'anno che verrà...


Nel vedere i titoli della prossima tornata di pubblicazioni mi viene un tuffo al cuore: per un curatore tutti i libri della collana devono essere uguali, ma per l'uomo che recita la parte del curatore alcuni libri sono innegabilmente "più uguali degli altri".
E così l'annata che ci aspetta avrà una connotazione molto particolare, non soltanto perchè i titoli proposti saranno tutti, come di consueto, validissimi, ma anche perchè molti di questi titoli avranno, per gli appassionati che seguono questa mia iniziativa, il sapore dell'inatteso e della scoperta (o piuttosto della "riscoperta").
Mentre, infatti, le collane concorrenti continuano a proporre sempre gli stessi titoli con cadenza più o meno regolare, I capolavori di Maxpullo, si discosta da questa tendenza e si concentra sul gusto particolare di quelle opere ingiustamente dimenticate dall'editoria ufficiale, opere che, ancora oggi, a distanza di molti anni dalla loro prima pubblicazione conservano intatte tutto il loro indiscutibile fascino e possono ancora sorprendere, commuovere e stupire.
Romanzi come quello di Murray Leinster, che aprirà l'annata delle pubblicazioni, o come quello di Henry Slesar, atteso poco dopo, non rappresentano solo la "scommessa" del curatore su un titolo d'effetto, ma anche la pratica dimostrazione di come la cara vecchia fantascienza di una volta, la classica fantascienza di evasione degli anni '50 e '60, possa avere un posto di tutto rispetto anche ai nostri giorni, mentre il titolo del primo romanzo di un autore italiano che avrà il privilegio di comparire nella collana, un titolo datato 1961, è, secondo il parere del curatore, la miglior dimostrazione che potremmo dare di un romanzo davvero "senza età", un capolavoro praticamente perfetto capace di toccare il cuore dei lettori oggi come 50 anni fa.
Ma i motivi di fascino di questa tornata di pubblicazione non si limitano solo a questi straordinari "recuperi": tra i libri proposti ritornerà, infatti, Clifford D. Simak con quella che è probabilmente la sua opera più rappresentativa, ritornerà Fredric Brown con una "ristampa" che gli appassionati attendevano da tempo e soprattutto ritornerà Isaac Asimov, con il suo ciclo di romanzi più famoso e conosciuto.
E poi ancora ci sarà spazio per il recupero di uno straordinario romanzo di sopravvivenza che l'editoria italiana ha completamente dimenticato e per la comparsa (finamente potremmo dire) su queste pagine di quel genio di Robert Sheckley, in uno dei suoi romanzi più straordinari.
E se pensate che le sorprese siano finite qui, vi sbagliate: l'ultimo numero dell'anno è un gradito omaggio a tutti gli estimatori di Theodore Sturgeon, con quello che è probabilmente il suo titolo più famoso.
Un annata di pubblicazioni che non esiterei a definire "sopra le righe", straordinaria anche per una collana che ha già proposto tra le sue uscite capolavori del calibro di Ubik, 2001 odissea nello spazio e Fahrenheit 451.
Buon divertimento
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #219 data: 05 Ottobre 2011, 10:14:22 »
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Strepitoso !
Per me sarà molto divertente, sopratutto perchè gli autori che hai citato (ad eccezione di Sheckley), sono esattamente quelli che ho tanto letto un paio di anni fa, quando decisi, dopo aver letto "Le grandi storie della SF" curato da Asimov (i primi 10 volumi) , di darmi una bella infarinata di classici della golden age (appunto Sturgeon, Leinster, Simak, Brown, ma anche Clarke,Heinlein e Van Vogt)  con l'aggiunta di qualche nome tra i piu famosi degli anni '60 e '70 (Asimov, Pohl, Farmer, Zelazny ...)... insomma una bella full immersion che mi è servita...mi serve tuttora, come "base", come termine di paragone ... conoscere il vecchio per giudicare ed apprezzare il "nuovo".
E tra questi nomi ci sono alcuni dei miei autori preferiti !
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #220 data: 05 Ottobre 2011, 15:00:13 »
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Dove le peschi queste cover strepitose? Ovviamente intendo quelle non già Uraniche o quasi.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #221 data: 05 Ottobre 2011, 17:51:02 »
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Citazione da: attiliosfunel il 05 Ottobre 2011, 15:00:13


Dove le peschi queste cover strepitose? Ovviamente intendo quelle non già Uraniche o quasi.



Cerco il titolo del romanzo in lingua originale e così sbircio le copertine "internazionali"... se sono fortunato, oltre alla cover trovo pure il nome dell'autore dell'immagine e se sono ultra fortunato trovo anche l'immagine pre-cover, cioè quelle che non hanno editato o "scarabocchiato" con scritte varie, come per esempio accade alle immagini di Brambilla che finiscono su Urania collezione, che vengono sconciate dal riquadro con il titolo.
Riguardo le ultime 2, quella di "Anguilla stellare", l'ho trovata quasi per caso cercando combinazioni delle parole anguilla stellare, balena stellare e varianti in lingua inglese; quella di "Guerra eterna" invece è venuta fuori quasi subito cercando "Forever war"... e solo dopo mi sono accorto che era la stessa del Cosmo Argento
Purtroppo non sempre è possibile mettere le immagini che uno trova perchè non sono adatte al cerchio oppure perchè sono troppo piccole e non se ne trovano di qualità buona.
A volte poi una figura dell'immagine è troppo grande e non si può rimpicciolire perchè poi la cover è troppo piccola all'interno del cerchio, ma se uno ci si mette si può fare qualcosa per rimediare... vedrete...
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« Rispondi #222 data: 05 Ottobre 2011, 18:01:38 »
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Ganzo! Hai visto il mio topic? Sono in difficoltà nel fare il makeup per le cover fittizie... che tool di grafica usi?
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« Rispondi #223 data: 05 Ottobre 2011, 18:01:42 »
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Ganzo! Hai visto il mio topic? Sono in difficoltà nel fare il makeup per le cover fittizie... che tool di grafica usi?
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #224 data: 05 Ottobre 2011, 18:12:02 »
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Citazione da: maxpullo il 02 Ottobre 2011, 18:59:43


... accompagnato dall'immagine di copertina di Patrick Woodroffe che compare nell'edizione Cosmo Argento e dalla quarta di copertina della stessa edizione...



Strano, a me lo stile sembra quello di Chris Foss...
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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