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Discussione: I Capolavori di Maxpullo (letto 165344 volte) |
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I Capolavori di Maxpullo « data: 04 Gennaio 2011, 13:34:09 » |
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Una nuova rubrica!Una nuova rubrica? Ebbene si, anno nuovo, rubrica nuova! Ed anche se qualche mesetto fa pensavo addirittura di appendere la tastiera al chiodo, la voglia di scrivere è tornata ed è per questo che ho deciso (per la vostra gioia) che nel 2011 porterò avanti ben due rubriche, raddoppiando la mia logorroica produzione... La prima rubrica la conoscete già: è la solita raccolta di recensioni, anche se l'aggettivo "solita" mal si applica ad una roba tanto particolare come "I libri di Maxpullo", l'altra rubrica, invece, (questa) nasce da un mio vecchio desiderio, quello di essere il "curatore" di una collana di fantascienza... ma andiamo con ordine... I Capolavori di Maxpullo, nasce con l'intenzione di creare quella collana "ideale" che gli standard editoriali, i problemi di budget e di diritti d'autore ed il mercato sempre oscillante, impediscono di realizzare nella realtà. Più di una volta (anche nelle pagine di questo forum) ho provato a dare una idea di come dovesse essere questa collana e di quali titoli meritassero di comparirvi, ma poi, inevitabilmente, il thread finiva fuori dai binari per diventare lo spunto per critiche contro i curatori passati, presenti e futuri di Urania o per tirar fuori le annose diatribe sui diritti o sulla distribuzione in libreria piuttosto che in edicola... Ebbene, I capolavori di Maxpullo sarà una collana "ideale" in tutti i sensi: esisterà solo nelle pagine elettroniche di questo forum e presenterà una serie di titoli che, a mio avviso, rappresentano il fior fiore della fantascienza dagli albori al giorno d'oggi, senza alcun riguardo per quisquilie riguardanti l'acquisto dei diritti, i dati di vendita o faccende simili. Entreranno a far parte di questa collana ideale tutti i "veri classici", quei libri cioè il cui fascino non tramonta mai con il passare del tempo: molti di questi sono già stati pubblicati fino alla nausea nelle collane "reali", altri, invece, sono apparsi una volta e poi sono spariti nell'oblio. A questi "classici" affiancherò poi una serie di libri (non tanti e soprattutto opportunamente "diluiti" nel corso delle uscite) che, pur non essendo universalmente riconosciuti come "classici" o "capolavori", incontrano il mio personale gusto e, visto che la rubrica la scrivo io, ce li metterò tutti e guai a chi parla... Ad ogni uscita presenterò il libro con un formato editoriale che vi sembrerà forse di riconoscere ma che vi assicuro non è affatto quello che vi può sembrare Si, vabbè, forse l'esperimento di "Epix" è troppo recente per sperare che qualcuno l'abbia già dimenticato, ma confido nel fatto che questo "omaggio" ad una delle collane da noi amate, non venga interpretata come un plagio, ma bensì come un omaggio appunto ad una collana forse un po' sfortunata, ma con una veste editoriale superba (almeno a me è piaciuta)... Per l'immagine di copertina sceglierò di volta in volta quella che, tra le varie edizioni del volume, mi pare quella più bella o rappresentativa e, visto che non voglio ricevere lettere di avvocati, non mancherò mai di citare l'illustratore, il pittore o lo studio grafico che l'hanno prodotta... Che rimane da dire? Sembra strano, ma ho finito questa (breve?) introduzione e siamo pronti per apprezzare il più noto scrittore di SF in quella che ritengo essere la sua opera più suggestiva e rappresentativa...
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Loggato |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #1 data: 04 Gennaio 2011, 13:47:16 » |
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001 - Neanche gli dei - Isaac ASIMOVCome iniziare una collana con il piede giusto? La scelta del primo libro è cruciale: secondo me non si deve partire subito con i "pezzi da 90", ma nemmeno pubblicare un qualcosa di poco noto o gradito. La Mondadori ad esempio ha avuto almeno tre incipit felicissimi nel corso della sua storia: " Le sabbie di Marte" di Clarke, per aprire Urania, " Io robot" di Asimov per aprire Urania Collezione e " Universo" di Heinlein per aprire I Classici, tre libri bellissimi e azzeccatissimi, se non altro per il calibro degli autori presentati... io non voglio essere da meno ed allora ecco qui la prima uscita. Accompagnati dalla didascalia degli ispiratissimi Fruttero & Lucentini, accecati dalla stupenda copertina di un Karel Thole al vertice della sua carriera ecco a voi una delle opere più rappresentative di uno dei massimi della fantascienza, qui nella sua vena più ironica e creativa. | | Contro la stupidaggine, neanche gli Dei possono nulla. Questo pessimistico giudizio che Friedrich von Schiller pronunciò nel 1802 è all'origine del più felice evento dell'anno fantascientifico 1972: il ritorno di Isaac Asimov al romanzo, dopo quasi quindici anni in cui non aveva più scritto che racconti. Il giudizio di Schiller ha infatti fornito ad Asimov: a) lo spunto e il titolo del romanzo stesso; b) la base per la scoperta del Pu 186, strabiliante isotopo al plutonio; c) lo strumento indispensabile per l'esplorazione del Para-Universo d) la possibilità di modificare ottimisticamente le prospettive del nostro Universo (e di tutti gli altri Universi in cui dominano gli imbecilli) mediante l'aggiunta di un semplice punto interrogativo: Contro la stupidaggine neanche gli Dei possono nulla? |
E, sperando che l'esperimento vi sia gradito, vi saluto con un arrivederci alla prossima uscita...
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« Ultima modifica: 04 Novembre 2018, 12:14:15 di maxpullo » |
Loggato |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #2 data: 04 Gennaio 2011, 16:49:32 » |
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Si può commentare o si va incontro ad impiccaggione? Bellissima idea Max (ho provveduto a downloadare anche i tuoi libri/recensioni ) Anche se l'uscita mensile mi sembra un tantino eccessiva
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Loggato |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #4 data: 04 Gennaio 2011, 20:38:28 » |
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Loggato |
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #6 data: 04 Gennaio 2011, 21:39:49 » |
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marben
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #7 data: 04 Gennaio 2011, 22:24:47 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #8 data: 05 Gennaio 2011, 08:43:15 » |
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Bellissima questa iniziativa, ma chi inserisce la collana su UM ? la voglio ! dove si compra ? dove ci si abbona ?
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Loggato |
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #13 data: 24 Gennaio 2011, 16:43:18 » |
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002 - Le fontane del paradiso - Arthur Charles ClarkeMa è già passato un mese? Virtualmente si... e questo è solo uno dei molteplici vantaggi di una collana virtuale: non devi per forza aspettare un mese tra una pubblicazione e l'altra perchè essa esiste solo nel famigerato "tempo zero" così ben descritto da Valerio Evangelisti ed è possibile che un mese trascorra in un battito di ciglia (ci sono casi documentati in cui un battito di ciglia è trascorso in un mese, ma fortunatamente non ci riguardano). L'altro vantaggio indubbio è che i volumi non occupano spazio per cui, anche di fronte ad un ambizioso "piano dell'opera" che preveda già oltre 200 titoli, non dovrete preoccuparvi di aggiungere nuovi scaffali alla vostra libreria... ma, bando alle ciance e veniamo a questa seconda uscita. In genere il secondo numero di una collana è un numero "interlocutorio": dovrebbe essere il romanzo di un autore già affermato, ma un romanzo che non sia universalmente considerato come il suo capolavoro perchè se si sparano subito le carte migliori i numeri successivi potrebbero deludere. A mio modesto avviso il titolo proposto rispetta questo canone che mi sono immaginato, ma, al contempo, rappresenta una eccezione perchè il romanzo in questione è effettivamente, secondo il mio giudizio, una delle cose migliori mai prodotte da Clarke ed il fatto che la sua apparizione su Urania 796 sia stata l'unica sino ad oggi non gli rende davvero giustizia. La copertina di Thole ci accompagna di nuovo per questa nuova uscita, mentre la quarta di copertina è una rielaborazione della mia recensione per il libro ne " I libri di Maxpullo". | | Da un punto di vista strettamente semantico la parola "fantascienza" vuol dire letteralmente "scienza fantastica" e Clarke è stato uno dei pochi scrittori di "scienza fantastica" per il quale la parola "scienza" ha quasi sempre avuto la precedenza nell'accostamento. Nei suoi racconti, cioè, non c'è davvero nulla che sia lasciato al caso, o che non venga spiegato o che non si basi su solide premesse scientifiche. In questo suo strabiliante romanzo, la premessa scientifica è rappresentata dalla possibilità teorica di realizzare, sull'equatore della crosta terrestre, delle "torri di ascensione" verso il cielo. E' questo il sogno del protagonista, che, pur di vederlo realizzato, non esiterà a sacrificare tutta la sua esistenza. Eppure, nonostante questo sottofondo tecnologico e scientifico, l'ambientazione della storia, la sorprendente scelta del luogo "ideale" per la realizzazione dell'ascensore, gli excursus storici che spiegano la storia affascinante di questo luogo magico e soprattutto il "romanticismo" che Clarke è riuscito ad infondere ad alcuni brani, rendono questo romanzo straordinariamente poetico e "umano", il racconto di una epopea straordinaria da vivere con gli occhi ed il cuore del protagonista sino all'ultima toccante riga. |
Non perdetelo e buona lettura!
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Loggato |
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