|
ATTENDERE...Ricerca Collane in corso...
Autore |
Discussione: Urania 1540 - Il dono di Svet. (letto 8478 volte) |
| |
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #61 data: 09 Dicembre 2008, 09:29:35 » |
|
A luciana: prima di tutto grazie per il tuo voto. Riguardo il tuo commento mi pare giusto. Non bisogna scordare che resto un uomo che descrive le reazioni emotive di una donna 'eroe per forza'. Non credo che ci sia un uomo in grado di capire e quindi di raccontare a fondo l'animo femminile, al massimo lo si fa basandoti su quelle donne che conosci e che ti circondano, quindi in ogni caso resta una descrizione lacunosa. Su questa 'impostazione' si applicano le convinzioni personali, come ad esempio il fatto che, come uomo, non considero disdicevole piangere ogni tanto. Fa bene alla salute. In generale non si trascuri il fatto che il 'demone' è un simbolo maschile negativo. Certo che se avessi scritto quel romanzo come, appunto, un romanzo e se stante e non come la trascrizione di una sceneggiatura, probabilmente avrei lasciato stare il demone e usato un altro simbolo (molto maschile) per rappresentare la parte negativa dell'essere uomo, ma certo uno sconfinamento nel fantastico l'avrei fatto. O non sarebbe stato un romanzo di Altomare. Infine MM era un'altra storia. Nè migliore né peggiore di Svet, soltanto diversa, come tutto ciò che scrivo. E' bello che a qualcuno piaccia assai ad altri per nulla. Se così non fosse al mondo ci sarebbe un solo scrittore perennemente sugli allori e tutti gli altri a schiumare di rabbia. don
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #62 data: 10 Dicembre 2008, 14:58:34 » |
|
Ogni volta che vedo Donato Altomare commentare i giudizi espressi dai lettori in merito al suo libro, mi viene un fastidioso prurito: quando qualcuno lo elogia (persino oltre misura), gongola tutto e dimostra una certa dose di narcisimo; quando il giudizio è negativo, risponde nervoso, irritato, isterico (nel senso etimologico del termine). E' vero che i gusti non sono discutibili, ma è spiacevole sentire un autore affermare che lui si esprime così perché è nella sua natura e non gli interessa, anzi è persino compiaciato, se non piace a tutti. Questo atteggiamento snobistico mi fa venire in mente tanti pseudo intellettuali italiani che si esprimono in vari campi, dalla letteratura alla musica, al cinema, al teatro, alla televisione, ecc. Tanto per fare un esempio, Franco Battiato ha detto in più di un occasione che non gliene frega niente di raggiungere tutto il pubblico e neppure la gran parte, lui scrive e canta per una nicchia, le cosiddette "persone intelligenti" che lo capiscono. Mi dispiace ma non condivido in alcun modo questo atteggiamento: si fa finta di sputare sopra ai vantaggi economici e altro del successo e poi si reagisce negativamente alle critiche. La verità è che uno scrittore, un cantante, un attore, un pittore, deve aspirare a farsi apprezzare dall'intero universo, non da una piccola o grande parte di esso. Prima ho detto che i gusti non sono discutibili, ma non è del tutto vero, quando si parla di arte o letteratura: ciò che è bello, non lo è in senso relativo, la bellezza è assoluta e indiscutibile, come la Cappella Sistina o la Divina Commedia. Capisco che la modestia spinga a non voler paragonarsi a tali vette, ma perché fingere di voler porsi dei limiti? Anche rimanendo nel piccolo ambito della letteratura fantascientifica che è considerata di serie B da chi non la conosce, ci sono autori che riscuotono consensi unanimi; basta scorrere il data base dei giudizi di UM per trovare capolavori indiscussi, che nessuno si sognerebbe mai di votare negativamente, se non per fare il bastian contrario. Desidero precisare che personalmente sono di "bocca buona", nel senso che mi piace quasi tutto: su 82 giudizi finora espressi, 65 sono positivi (fra questi moltissimi eccellenti), 17 negativi (molti solo appena insufficienti) e solo 3 hanno ottenuto voto 1. Fra questi ultimi il libro di Altomare è stato da me definito il peggior libro di fantascienza dei mille da me letti (e ovviamente il peggiore delle migliaia di libri letti in totale). Avrei qualcosa da dire anche sullo spirito vero che anima chi esprime giudizi così esageratamente positivi e che nulla ha a che vedere con la critica letteraria, ma preferisco evitare.
FW
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #63 data: 10 Dicembre 2008, 18:39:08 » |
|
Ciao Free Will, posso permettermi d'intervenire sul tuo intervento? Anni fa avevo seguito un corso per scrivere testi di canzoni (tra gli insegnanti c'erano Gatto Panceri, Cheope, e qualcun altro d'importante), e una delle prime cose che ci dissero fu: "Non pretendete mai di piacere a tutti perchè è impossibile." A te viene da fare il paragone con le grandi opere d'arte del Rinascimento o, comunque, dei grandi artisti italiani dei secoli d'oro dell'arte. Mi permetto di dirti, però, che non è vero che quelle rappresentazioni artistiche piacciono a TUTTI; diciamo che piacciono a MOLTI, ma "molti" non è "tutti". Potrei farti un elenco di artisti considerati "grandi" che a me non piacciono; però rispetto il giudizio di chi di arte, sicuramente, ne capisce più di me. Altra questione. Ritengo corretto l'atteggiamento di Donato Altomare di ringraziare chi lo elogia (è anche una questione di buona educazione), e di difendere il suo lavoro davanti a chi lo critica più o meno seriamente o con più o meno competenza. Secondo te, uno che vince il Premio Urania di fronte al primo chicchessia che gli dice che il suo romanzo fa schifo dovrebbe rispondere: "Si è vero, hai ragione, ho scritto una schifezza, è per questo che ho vinto il Premio Urania?" Ma andiamo, non sarebbe serio, non trovi? Personalmente trovo fantastico che il vincitore del Premio Urania desideri dialogare e confrontarsi con noi, semplici lettori (molti uraniamaniaci non sanno neanche come si fa a cominciare a scrivere un libro!) - e si fermi anche a rispondere a critiche che, per quel che mi riguarda, sono completamente idiote (ho letto dei post che, secondo me, non stanno nè in cielo, nè in terra) con la pazienza di... non so a cosa paragonarlo, un certosino? Credo che Altomare potrebbe avere cose più importanti da fare che stare qui a leggere certe cose che sono state scritte sul suo libro e su cui non valeva la pena sprecarci troppi tasti.
|
|
Loggato |
|
"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane) |
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #64 data: 10 Dicembre 2008, 19:07:26 » |
|
Condivido totalmente l'ultimo intervento di Luciana, tanto che avrei voluto scriverlo io, ma sono arrivato tardi.
Per quanto invece ha scritto l'amico Free Will sono ovviamente del tutto non daccordo con lui. Non mi pare che Altomare abbia risposto in modo sconveniente per chi che sia su questo forum ma che anzi, in maniera cortese, si sia iscritto a quest'ultimo per rispondere a tutti gli interventi sul suo libro. Non credo vi siano molti scrittori che fanno altrettanto se non sui loro siti.
Inoltre FreeWill scrive: "Avrei qualcosa da dire anche sullo spirito vero che anima chi esprime giudizi così esageratamente positivi e che nulla ha a che vedere con la critica letteraria, ma preferisco evitare."
A mio modo di vedere questa è una supposizione decisamente antipatica. Non tutti gli utenti di Um sono dei critici letterari o hanno una laurea in campo umanistico. Personalmente mi sento tirato in ballo, ho dato se non sbaglio 8 al libro di Altomare dandone un giudizio estremamente positivo. Nonostante sia da molti anni un iscritto su UM solo da quest'ultimo scrivo il commento ai libri che leggo, il commento è cosa strettamente personale e per ciò non sindacabile da terzi, gli va data un importanza estremamente relativa per quanto sopra ma non è corretto che alcuni utenti possano mettere in dubbio lo spirito con cui sono scritti.
Una volta Ernesto quando era iscritto a questo sito, riprendeva gli altri utenti perchè scrivevano ( me compreso ) in un italiano sgrammaticato, ma neanche lui si permetteva di mettere in dubbio la buona fede delle persone, non è il caso FreeWill, che tu sia colui che comincia a farlo.
Spero di essere stato chiaro e corretto, le supposizioni di Freewill le ho trovate decisamente scorrette e mi hanno molto infastidito.
|
« Ultima modifica: 11 Dicembre 2008, 16:14:34 di bibliotecario » |
Loggato |
|
Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
Appena letto: In lettura: Prossima lettura: |
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #65 data: 10 Dicembre 2008, 19:52:57 » |
|
Invece io sono d'accordo con FW... in effetti forse, e lo capisco, per Donato è difficile essere contemporamente Uraniofilo come noi ma anche autore che, volente o nolente, deve esporsi anche agli strali di chi non ha gradito quel che scrive (il che può succedere). Io, personalmente, nei limiti della cordalità e della buona educazione mi sento libero di esprimere i miei giudizi sui libri che compro (anche scrivere che secondo me sono panzane), visto che ho pagato per leggerli. Concordo invece con chi dice che anche capolavori assoluti possono avere persone sane di mente che non li capiscono. Come si spiega altrimenti che Ballard (a MIO giudizio uno dei maggiori scrittori in assoluto del secolo, e non solo di sf) non abbia vinto nessun premio Hugo, e la Bujold tonnellate producendo mera avventura senza spessore, per quanto divertente? Ritornando a Donato, il suo non mi è parso snobismo, ma il comprensibile nervosismo che prende a un autore che tiene a quel che scrive, e che lo fa con passione, quando riceve una critica... Infine, devo dire in ogni caso che anche a me voti tipo 10 dati senza colpo ferire sembrano esagerati. Quanto a Battiato, sono anche pienamente d'accordo a metà con lui (citazione)... in effetti gli intelligenti non sono la maggioranza. Non so nemmeno se IO ne faccio parte!! Saludos compadres.
|
|
Loggato |
|
Sto leggendo:
|
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #66 data: 10 Dicembre 2008, 20:03:48 » |
|
(Ogni volta che vedo Donato Altomare commentare i giudiziespressi dai lettori in merito al suo libro, mi viene un fastidiosoprurito: quando qualcuno lo elogia (persino oltre misura), gongolatutto e dimostra una certa dose di narcisimo; quando il giudizio ènegativo, risponde nervoso, irritato, isterico (nel senso etimologicodel termine). Io ho espresso un giudizio negativo, ma gentilmente Don mi ha risposto. Trovo sia comprensibile gongolare se ti dicono bravo, è come dire ad una madre che il figlio è bello.
|
« Ultima modifica: 13 Dicembre 2008, 12:41:34 di gretana » |
Loggato |
|
Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #67 data: 10 Dicembre 2008, 20:22:19 » |
|
Ovviamente non potevo non rispondere. Il servizio è stato troppo invitante. Amico mio FW credo proprio che tu non conosca molto dell'animo umano. Vorrei che mi indicassi un solo autore, ripeto uno solo nel panorama mondiale di qualsiasi genere di arte, che non gongoli quando si parla bene della sua opera e non si risenta del contrario. Se qualcuno dice questo mente spudoratamente, sapendo di mentire. Io sono stato spesso rimproverato di dare importanza a tutto e a tutti. Certe cose dovrei lasciar perdere, come dovrebbe essere riguardo il tuo commento, ma io sono curioso e attento a ogni cosa. Che poi io faccia l'intellettuale mi ha strappato un sorriso. Sono quanto di più lontano dal genere di individuo. Probabilmente FW hai frainteso quello che dicevo. Sono fermamente convinto che quello che scrivo non può piacere a tutti, mi spiace molto, ma è così. Firmerei il classico patto col diavolo per scrivere un romanzo universalmente riconosciuto come un capolavoro, ma il buon forcinatore di anime non si fa vedere da me. Un intellettuale dice che non gliene frega nulla di quello che la gente pensa delle sue opere (e magari si rode dentro). Io invece tengo moltissimo a quello che la gente dice dei mie racconti e romanzi anche nascondendosi dietro nikname, mentre io sono qui faccia scoperta a sentire chi, come hai fatto, tacciare di superficialità chi commenta positivamente il romanzo, mentre tu hai detto qualcosa di molto costruttivo e intelligente e cioè che è il peggio del peggio mai letto. Molto arguto! Ciò non mi aiuta a migliorare. E lo dico senza ironia. Luciana ad esempio, dopo avermi fatto gongolare col suo voto, ha anche sollevato qualche garbata critica (ragionevolissima) che mi ha costretto a pensare su come un uomo può parlare dell'animo di una donna. Perché non fai anche tu. Diamo per scontato che Svet sia il peggio del peggio. Ma dimmi anche perché. L'ho detto sono curioso, ma fai attenzione, anche facilmente irritabile. Se uno parla male del mio romanzo l'accetto (pensa però all'ascia...). Come vedi mi metto in discussione sempre. don
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
jashugan
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #68 data: 11 Dicembre 2008, 02:23:20 » |
|
oggi ho finalmente finito di leggere questo urania...che devo dire,mi è piaciuto molto!! mi dispiace che da molti sia stato considerato uno schifo,ma il mondo è bello perchè è vario.mi fa più che altro storcere il naso il fatto che alcuni non l'hanno nemmeno finito ed abbiano comunque emesso un verdetto lapidario. ringrazio il DON per essersi iscritto su questo sito ed aver accettato oneri ed onori,di essersi messo in discussione e a nostra disposizione per alcuni chiarimenti. mi trovo un po' in dissenso con le persone che hanno gridato al sacrilegio protestando contro l'assunto iniziale del libro,cioè l'invasione da parte della russia e della cina ai danni dell'america.anche se tale eventualità fosse stata poco probabile,un libro da qualche parte deve partire, e noi,grandissimi fan di science fiction ci indignamo per questa "leggerezza storica",accettando invece di buon grado di leggere libri con astronavi spinte da motori atomici guidate da omini verdi... mi sembra quantomeno assurdo.possiamo scrivere che la vicenda non ci interessa,che il libro è palloso o che i personaggi sono mal caratterizzati,ma dire che le premesse del libro sono assurde significa voler leggere altro e non fantascienza. unico neo del libro,la presenza del demone.fumettisticamente avrebbe funzionato,ma a livello di libro è l'anello debole della vicenda.
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #69 data: 11 Dicembre 2008, 11:21:31 » |
|
si può discutere sul fatto che piaccia o meno il libro, si può discutere sui contenuti del libro, si può anche discutere su cose che nulla hanno a che vedere con il libro... quello che non capisco però è perchè un "Donato" qualsiasi non dovrebbe avere il diritto di replicare ad elogi o a critiche così come tutti gli altri utenti hanno il diritto di scriverle. se ne ha voglia e tempo è più che giusto che risponda a chi tira in ballo il suo libro. Sono rari i casi in cui uno scrittore si mette apertamente a discutere con i lettori su un blog o su un forum, e solo per questo, a prescindere da tutto il resto, andrebbe ringraziato. C'è bisogno di criticarlo perchè ci risponde? Non ha molto senso una cosa del genere. Si può essere d'accordo o meno con le sue risposte, ma dire che vi risulta "fastidioso" il fatto che risponda è veramente assurdo. boh !?! faccio fatica a capire certe affermazioni
|
|
Loggato |
|
E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #70 data: 11 Dicembre 2008, 21:06:35 » |
|
Citazione da: Den Heb il 05 Dicembre 2008, 11:00:46 Nel mio post del 5-12-08 ho scritto di non aver capito granché di quanto scritto da don in data 05-12-08. E per forza! Non figuravano sul mio computer il post di caioiii, che parla del “demone” e datato 08-12-08, ma soltanto la risposta di don a quest’ultimo post (di caioiii). Soltanto adesso i post ci sono tutti, almeno credo, ma non nella normale sequenza dataria (per esempio e come ho già detto, c’è prima la risposta di don e dopo il post di cui alla risposta). Vorrei capire: è possibile che io sia entrato, con tutto il mio computer, in un universo dove non esistono le domande, ma soltanto le risposte, per poi rientrare nel solito casalingo universo? Non è che il nostro WebMaxter pasticcia col tempo andando avanti e indietro e non ci dice niente? Magari lo fa per comprarsi i Branko e goderseli lontano da tutti… (Questa non è male Max, devi ammetterlo...) A don vorrei chiedere se prima di entrare in UM abbia fatto un corso propedeutico per vaccinarsi contro ogni genere di critica, dalla più dolciastra alla più velenosa intinta nell’acido prussico… Cordialità dall'universo accanto, Den Heb
|
« Ultima modifica: 11 Dicembre 2008, 21:09:43 di Den Heb » |
Loggato |
|
La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
|
|
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #71 data: 12 Dicembre 2008, 10:13:15 » |
|
Caro Den, sono molto più fragile di quello che possa sembrare. Quando leggo commenti negativi ragionati, mi spiace, ma ne faccio tesoro, quando invece leggo stroncature che si basano sul nulla allora sto male perché non capisco e ciò che mi spaventa di più in tutto ciò che faccio nella mia vita è il non capire. Eppoi uno che pubblica fantascienza da trent'anni dev'essere per forza vaccinato. Ci hanno pensato i lettori e gli editori della letteratura 'ortodossa' a mortificarmi anno dopo anno (scrive fantascienza? Allora crede negli ufo e nei marziani!....). Ora che anche loro si rendono conto che la fantascienza è una forma di letteratura a livello di tutte le altre, con ottime opere (o pessime come in tutti i campi) è giusto che le critiche vengano dagli appassionati. Io sono certo che il popolo della fantascienza italiana sia oggi maturo. Ho scritto e pubblicato centinaia di racconti passati sortto silenzio, lo stesso è successo per libri come Mater Maxima, Surgeforas, Il fuoco e il silenzio (anche se quest'ultimo ha venduto tantissimo), E la padella disse... (rarissimo caso di fantascienza umoristica), ecc. ecc. ma il clamore suscitato da Svet è stato unico. Per me questo significa che prima il lettore di fantascinza aveva ancora un po' di timore a mostrarsi, oggi invece lo fa con orgoglio e pretende buone opere. E' stato un lavoro di sei lustri (mio, ma di tanti altri grandi 'vecchi' della SF), ma ne è valsa la pena. Jashugan, quando ho trasformato le sceneggiature per il fumetto in romanzo ho pensato che il demone poteva non essere troppo accettato degli appassionati. Ma l'ho lasciato per due ragioni, la prima che avrebbe comportato l'eliminazione dell'episodio successivo (che non mi spiace proprio per nulla), la seconda è che avevo bisogno, come credo di aver già detto, di un simbolo negativo maschile e il demone si prestava particolarmente bene. Un'ultima cosa. Non credo sia questa la sede per discutere dell'ucronia e della (im)possibilità da parte dei russo-cinesi di impossessarsi degli USA. Ma sono partito da alcuni elementi che mi piacerebbe discutere con gli interessati. Ora o si lascia perdere (come mi ha saggiamente suggerito il mio amico Luigi Petruzzelli) o si apre una discussione a parte in modo da non infastidire quelli a cui la questione non interessa. Io sono qui. don
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
| |
| |
|
|
Re:Urania 1540 - Il dono di Svet. « Rispondi #74 data: 12 Dicembre 2008, 15:32:00 » |
|
Ciao a tutti, ho atteso a lungo prima d'intervenire, innanzitutto perché non ho ancora letto il romanzo dell'amico Donato, e poi perché non vorrei che un'amicizia di almeno vent'anni venisse scambiata per banale solidarietà tra autori... Non ho intenzione di levare gli scudi a favore di nessuno (oltretutto Donato non ne avrebbe alcun bisogno). Credo che gongolare o dispiacersi siano reazioni più che ragionevoli di fronte ai giudizi dei lettori. E' ovvio che uno scrittore si metta sempre in gioco, a ogni riga che pubblica. La scrittura è per sua natura un'esposizione ai massimi livelli: non si può tornare indietro, tutto rimane lì, nero su bianco. Si può decidere di difendere ciò che si è fatto col cuore, onestamente, a spada tratta (ed è la scelta più naturale) o si può anche optare di non batter ciglio (col rischio di essere male intrepretati). Io sono del'opinione che il confronto sia sempre utile, da un parte e dall'altra. Mille auguri a tutti Cletus
|
|
|
|
|
|
| |