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Discussione: I Capolavori di Maxpullo (letto 166020 volte) |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #360 data: 05 Gennaio 2012, 23:05:47 » |
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075 - Venere sulla conchiglia - Philip José FARMER (1974)Kilgore Trout, personaggio nato dalla fantasia di Kurt Vonnegut, è uno scrittore di fantascienza di scarso successo (ispirato pare a Theodore Sturgeon) i cui racconti vengono pubblicati come riempitivi all'interno di riviste pornografiche. Fu per fare una sorta di scherzo a Vonnegut che Farmer scelse il nome di Kilgore Trout come pseudonimo per la pubblicazione di " Venere sulla conchiglia"; e non solo: i temi e lo stile del romanzo sono infatti proprio quelli che Vonnegut attribuiva al suo personaggio. Vonnegut, dal canto suo non prese bene la cosa e, quando inizialmente il romanzo fu attribuito a lui, dichiarò di "non esserne divertito". Le sue parole in una intervista dell'epoca la dicono lunga su cosa egli pensasse dell'iniziativa di Farmer: " I hardly know Mr. Farmer. I've never met him and most of our contacts have been indirect, so I asked him, please, not to do it. And I asked my publisher, please, not to publish any more of his Trout books because the whole thing had become very upsetting to me. I understand he was really burned up about my decision. I heard he had made more money in that one 'Kilgore Trout year' than he had ever made before -- in case you're too polite to ask, I didn't get any of the money." Nonostante la contrarietà di Vonnegut, tuttavia, " Venere sulla conchiglia" fu un vero successo (nonchè uno dei libri che il curatore ha apprezzato di più durante la sua carriera di lettore) e divenne una sorta di capostipite di un nuovo filone di fantascienza più scanzonata, più scandalosa e meno rispettosa dei "tabù" dell'epoca, un filone che Fruttero e Lucentini battezzarono "Fantascienza underground". Presentato con la geniale copertina di Karel Thole dell'Urania 693 e con uno stralcio della quarta di copertina dell'edizione Urania Classici, ecco a voi un romanzo forse un po' atipico, ma che rappresenta un passaggio fondamentale nella storia della fantascienza. | | Simon Wagstaff, lo "spaziale errante", è un terrestre che non invecchia mai e da migliaia di anni s'aggira per le taverne degli spazioporti con la sua chitarra, in blue-jeans e logoro maglione grigio, cantando malinconiche canzoni spaziotemporali. "Ma come fai - gli chiede un'amica dopo aver fatto l'amore con lui sulla testa della sfinge di Gizah - a essere così triste, quando c'e il sole?" "Scusami - dice Simon, - il mio sole è nero." Cosi prende l'avvio uno dei più travolgenti, sensazionali, cinici, scandalosi, gioviali, blasfemi, corrosivi, erotici, demitizzanti, mistificanti, avventurosi romanzi di tutta la fantascienza spaziale. |
Ultimi volumi pubblicati 061 - Frederik POHL & C.M. KORNBLUTH - I mercanti dello spazio 062 - Jack FINNEY - L'invasione degli ultracorpi 063 - Alfred E. Van VOGT - Crociera nell'infinito 064 - Roger ZELAZNY - Signore della luce 065 - Alfred BESTER - L'uomo disintegrato 066 - Robert A. HEINLEIN - La Luna è una severa maestra 067 - Robert SILVERBERG - Shadrach nella fornace 068 - Jack WILLIAMSON - Il figlio della notte 069 - Poul ANDERSON - Gli immortali 070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo 071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani 072 - James BLISH - Il seme tra le stelle 073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole 074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari 075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia E dopo il dissacrante (ed esilarante) esordio di Farmer godiamoci anche quello di Eric Frank Russell, impegnato a raccontarci una storia di invasione extraterrestre davvero sui generis...
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #362 data: 06 Gennaio 2012, 10:11:56 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #364 data: 06 Gennaio 2012, 22:41:40 » |
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076 - Schiavi degli invisibili - Eric Frank RUSSELL (1939)Parlando di classici non si può davvero dimenticare questo celebre e ristampatissimo " Sinister Barrier", romanzo che inaugura la presenza di Eric Frank Russell sulle pagine di questa collana come a suo tempo inaugurò la sua fortunata carriera. Con la copertina di Caesar dell'Urania numero 7 e con una rielaborazione della trama di quarta di copertina dell'Urania 325bis, ecco a voi un altro maestro della fantascienza che viene a dar lustro a questa rassegna di capolavori. | | Nella ormai ricchissima galleria di creature maligne che la FS ha inventato, i Vitoni di Russell, protagonisti di questo romanzo, occupano un posto altrettanto sensazionale dei Trifidi di Wyndham. Con una importante differenza: mentre i Trifidi sono visibili a occhio nudo e sembrano innocui, i Vitoni sono invisibili, e solo una fortuita scoperta permette all'umanità di capire infine che cosa stia succedendo, e anzi, di rendersi conto che il nostro passato e la stessa nostra storia millenaria, seguono forse da sempre il corso voluto da questi feroci e insaziabili parassiti. |
Ultimi volumi pubblicati 062 - Jack FINNEY - L'invasione degli ultracorpi 063 - Alfred E. Van VOGT - Crociera nell'infinito 064 - Roger ZELAZNY - Signore della luce 065 - Alfred BESTER - L'uomo disintegrato 066 - Robert A. HEINLEIN - La Luna è una severa maestra 067 - Robert SILVERBERG - Shadrach nella fornace 068 - Jack WILLIAMSON - Il figlio della notte 069 - Poul ANDERSON - Gli immortali 070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo 071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani 072 - James BLISH - Il seme tra le stelle 073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole 074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari 075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia 076 - Eric Frank RUSSELL - Schiavi degli invisibili E nel prossimo numero ritorna a farci visita il buon dottore della fantascienza, con un atteso seguito...
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #365 data: 07 Gennaio 2012, 11:37:25 » |
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077 - Il secondo libro dei robot - Isaac ASIMOVIl ciclo dei robot di Isaac Asimov è una sorta di raccolta "a posteriori" di tutte le sue storie riguardanti i robot positronici ed il loro ruolo nell'ambito della storia futura dell'umanità. La presente raccolta, che può esser vista come l'ideale prosecuzione di " Io, robot", contiene 8 racconti sul tema dei robot e delle tre leggi della robotica, scritti dal 1942 al 1957: queste due antologie, assieme alla " Antologia del Bicentenario", servono sostanzialmente come una sorta di introduzione al mondo dei robot che poi ritroveremo come co-protagonisti non solo nel "ciclo degli Spaziali" (" Abissi d'acciaio", " Il sole nudo", " I robot dell'alba", " I robot e l'impero"), ma anche e soprattutto nelle prosecuzioni del ciclo della Fondazione (" Preludio alla fondazione", " Fondazione anno zero" e " Fondazione e Terra"). Insomma, prima di poter comprendere nella sua interezza tutta la maestosità dell'immenso affresco galattico ideato da Asimov nel corso della sua vita, occorre procedere per piccoli passi e questo è il motivo per cui, in questa collana, stiamo procedendo per gradi, per tentare cioè di seguire la logica "interna" del "ciclo dei cicli" anzichè, presentare le storie nel loro ordine di stesura ed edizione. Con la copertina di Franco Brambilla che compariva su Urania Collezione 021 e con la quarta di copertina dell'edizione Oscar Bestseller, ecco a voi un'altro classico da non perdere. | | Dopo la celeberrima antologia "Io, robot" del 1950, cardine della storia della fantascienza del Novecento, Isaac Asimov pubblicò una seconda raccolta di racconti dedicati al mondo delle intelligenze artificiali, tema che ha sempre stimolato felicemente la sua fantasia. Fondati su un'accuratissima base scientifica, i racconti di Asimov vivono di una sottile ironia, ma anche di un'acuta analisi del progresso tecnologico di cui l'autore, pur affascinato, non esita a mostrare l'inquietante rovescio. Protagonisti sono ancora una volta quei 'mostri' di metallo così simili all'uomo grazie ai quali il più prolifico e famoso scrittore di fantascienza di tutti i tempi riesce a svelarci molti lati della nostra bizzarra natura. Ma soprattutto ci regala una serie di stupende storie che sanno essere di volta in volta inquietanti, commoventi e divertenti. |
Ultimi volumi pubblicati 063 - Alfred E. Van VOGT - Crociera nell'infinito 064 - Roger ZELAZNY - Signore della luce 065 - Alfred BESTER - L'uomo disintegrato 066 - Robert A. HEINLEIN - La Luna è una severa maestra 067 - Robert SILVERBERG - Shadrach nella fornace 068 - Jack WILLIAMSON - Il figlio della notte 069 - Poul ANDERSON - Gli immortali 070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo 071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani 072 - James BLISH - Il seme tra le stelle 073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole 074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari 075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia 076 - Eric Frank RUSSELL - Schiavi degli invisibili 077 - Isaac ASIMOV - Il secondo libro dei robot E, tanto per rimanere sul tema della storia futura, nella prossima uscita presenteremo la suggestiva idea che Brian W. ALDISS ha sull'argomento... non mancate!
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #366 data: 07 Gennaio 2012, 17:04:30 » |
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I capolavori di Maxpullo, anno 3Ed ecco la rassegna del terzo anno di pubblicazioni virtuali! E non dimentichiamoci lo speciale supplemento al numero 32!
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« Ultima modifica: 07 Gennaio 2012, 17:05:01 di maxpullo » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #367 data: 08 Gennaio 2012, 12:01:56 » |
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078 - Il lungo meriggio della Terra - Brian W. ALDISS (1961)E mentre la concorrenza si affanna a cercare titoli degni pubblicazione in una collana di classici della fantascienza, questa collana prosegue per la sua strada, ben cosciente che non servono "miracoli" per trovare libri più che buoni tra quelli che hanno fatto la storia del genere sin dalle sue origini. Ne è un esempio il presente romanzo di Aldiss che, sebbene infarcito di numerosi svarioni scientifici e "azzardi biologici", rimane un esempio immenso delle vette che può raggiungere l'umana fantasia quando la si lascia viaggiare a briglie sciolte: giustamente insignito del premio Hugo nel 1962, questo suo romanzo è quasi un lungo sogno ad occhi aperti, una escursione nei fantastici scenari di un futuro molto remoto, un'avventura imprescindibile per l'appassionato di fantascienza. Con la copertina di Tim White dell'edizione Cosmo Oro e con la quarta di copertina dell'edizione Urania Classici 260, ecco a voi l'avventuroso e poetico capolavoro di Aldiss. | | In una Terra diventata un mondo tropicale, gli uomini si sono involuti in minuscole creature alte non più di trentacinque centimetri che vivono sugli alberi come nella notte dei tempi. In questo remotissimo futuro alcune piante si sono trasformate e, dotate di un sistema nervoso in miniatura, sono diventate spietate cacciatrici. Sopravvivere è un'avventura quotidiana per i piccoli uomini, una spietata battaglia fra i prodigi di un pianeta mostruoso. |
Ultimi volumi pubblicati 064 - Roger ZELAZNY - Signore della luce 065 - Alfred BESTER - L'uomo disintegrato 066 - Robert A. HEINLEIN - La Luna è una severa maestra 067 - Robert SILVERBERG - Shadrach nella fornace 068 - Jack WILLIAMSON - Il figlio della notte 069 - Poul ANDERSON - Gli immortali 070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo 071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani 072 - James BLISH - Il seme tra le stelle 073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole 074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari 075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia 076 - Eric Frank RUSSELL - Schiavi degli invisibili 077 - Isaac ASIMOV - Il secondo libro dei robot 078 - Brian W. ALDISS - Il lungo meriggio della Terra E visto che il viaggio nel tempo con conseguente creazione (e distruzione) di universi paralleli è ormai argomento comune qui sul nostro forum, non mancate il prossimo appuntamento che segna il gradito ritorno di Bob Shaw!
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #368 data: 08 Gennaio 2012, 21:28:17 » |
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I capolavori di Maxpullo, anno 4L'anno di " Fahrenheit 451", " Io, robot" e " Guerra eterna"...
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #369 data: 09 Gennaio 2012, 17:21:08 » |
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I capolavori di Maxpullo, anno 5Questa è una delle annate che ricordo con più affetto, soprattutto per la presenza de " La collina di Hawotack" e " Naufragio"... due azzardi di cui non mi pento davvero e che qualcuno dovrebbe seriamente pensare di ripescare dal dimenticatoio... ma anche perchè penso di aver realizzato il giusto mix tra capolavori immortali e famosi (Il ciclo della Fondazione, " Anni senza fine", " Cristalli sognanti" ed i due Cosmolinea) con opere di minor rilievo come " Il pianeta dimenticato", " Il matrimonio alchimistico di Alistair Crompton" ed il cult vintage " A 30 milioni di km dalla Terra", raggiungendo la combinazione ottimale di titoli. Le copertine più belle? Per me " Il crollo della galassia centrale" (anonimo di worth1000.com) e " L'altra faccia della spirale" (Whealan) sono ineguagliabili, ma trovo divertente anche il confronto a tre tra Thole, Pinter e Caesar dei volumi successivi in cui sono esposte tre delle loro copertine più belle. La considero un'annata tra le più riuscite
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« Ultima modifica: 09 Gennaio 2012, 17:22:50 di maxpullo » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #371 data: 10 Gennaio 2012, 13:46:47 » |
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079 - Cronomoto - Bob SHAW (1968)Quante volte nella vita avreste voluto avere una seconda possibilità? Fare una scelta diversa, prendere una strada alternativa, tornare sui propri passi per correggere un errore che si è fatto... Ma se si può tornare nel passato e modificarlo cosa veramente accade al "tessuto" del continuum spazio-temporale? Il futuro da cui siamo partiti e che abbiamo in qualche maniera corretto cessa automaticamente di esistere oppure rimane tale e quale ed il nostro sforzo è stato solo quello di generare una nuova linea temporale, un nuovo continuum? Il tema dei viaggi nel tempo, da sempre, è strettamente correlato a quello dei paradossi e degli universi alternativi, ma nessun autore prima di Shaw aveva mai raccontato i tremendi rischi insiti nel tentativo di "correggere" il passato e nessuno prima di lui aveva esplorato questa possibilità fino alle sue più drammatiche e spettacolari conseguenze. Con la copertina e la quarta di copertina dell'Urania 580, ecco a voi uno dei romanzi più sconcertanti, romantici e spettacolari sul tema dei viaggi nel tempo. | | Chi soffre abitualmente di emicrania sa che gli attacchi più dolorosi sono accompagnati da nausea e preceduti da particolari disturbi della visione per cui gli oggetti appaiono distorti e circondati da complicate e luminescenti forme geometriche. Un medico del XVII secolo, John Fothergill, notò che queste forme rassomigliano in qualche modo agli angoli di un fortilizio, mentre la badessa tedesca Hildegarde von Bingen e il filosofo francese Cartesio hanno osservato che a volte, invece del fortilizio, appare una grande stella nera. Queste curiose osservazioni, la prima volta che soffrite di emicrania, potrete farle direttamente voi. Ma guardatevi dallo spingere troppo avanti l'indagine. Non cercate di penetrare al di là di quelle figure geometriche, e soprattutto non cercate di scoprire cosa c'è dietro la stella nera: potrebbe capitarvi, come al protagonista di questo romanzo, di mettere in una situazione disperata non soltanto voi stessi, ma l'intero universo. |
Ultimi volumi pubblicati 065 - Alfred BESTER - L'uomo disintegrato 066 - Robert A. HEINLEIN - La Luna è una severa maestra 067 - Robert SILVERBERG - Shadrach nella fornace 068 - Jack WILLIAMSON - Il figlio della notte 069 - Poul ANDERSON - Gli immortali 070 - James G. BALLARD - Tempo e controtempo 071 - James G. BALLARD - Ombre sul domani 072 - James BLISH - Il seme tra le stelle 073 - Clifford D. SIMAK - L'anello intorno al Sole 074 - Jules VERNE - 20.000 leghe sotto i mari 075 - Philip José FARMER - Venere sulla conchiglia 076 - Eric Frank RUSSELL - Schiavi degli invisibili 077 - Isaac ASIMOV - Il secondo libro dei robot 078 - Brian W. ALDISS - Il lungo meriggio della Terra 079 - Bob SHAW - Cronomoto Ma se pensate che le disavventure "temporali" siano finite, aspettate di vedere il prossimo numero: ritorna Dick, con una gustosa sorpresa che non potrete non apprezzare.
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #372 data: 10 Gennaio 2012, 22:41:16 » |
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Il capolavori di Maxpullo, anno 6Il sesto anno (quello appena trascorso) può essere definito l'anno "dei premi Hugo", vista la presenza di tanti titoli insigniti con l'ambito premio. Possiamo anche definirlo un anno "alfabetico" visto il mix di autori illustri dalla "A" di Anderson alla "Z" di Zelazny. Definitelo come volete, ma, secondo me, è una delle annate più riuscite a parte il fatto che non ci sono cicli e che i romanzi pubblicati sono quasi tutti della cosidetta "epoca d'oro" della SF, con una presenza di classici moderni molto "diradata" (solo Anderson e Ballard se vogliamo). Ecco a voi la rassegna delle cover. Le cover più belle? Naturalmente il Dalì di " Persistenza della memoria" non si batte, ma il Thole de " Il seme tra le stelle" ed il Caesar de " Il figlio della notte" sono da sempre tra le mie preferite e non posso che dare una menzione speciale alla cover de " L'invasione degli ultracorpi". E con questa rassegna ci siamo "messi in pari" con gli arretrati: le prossime sciorinate avverranno sempre al termine di una annata di pubblicazioni.
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