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Discussione: a.sf. 2013-2014 (letto 10899 volte) |
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #63 data: 28 Agosto 2014, 19:00:10 » |
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #65 data: 01 Settembre 2014, 08:54:26 » |
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" Apocalisse su Argo" di Robert J. Sawyer ( Golden Fleece, 1990) "Apocalisse su Argo" (Golden Fleece, 1990) è il primo romanzo pubblicato da Sawyer, un'opera prima che non passò inosservata e che ha vinto il premio HOMer nel '90, il premio Aurora nel '92 ed è arrivato quarto ai Locus 1991. In questo romanzo Sawyer pesca a piene mani da "2001: Odissea nello Spazio", riprendendone tematiche e contenuti, aggiornandoli ed alleggerendoli grazie ad una narrazione molto fluida ed appassionante, veloce ed intrisa di mistero; infatti "Apocalisse su Argo" è un giallo fantascientifico, ed il modo migliore per farsi un idea di che tipo di romanzo si tratta è quello di provare ad immaginare un mix di "2001: Odissea nello Spazio" e "Abissi d'acciaio". Un omicidio, un misterioso messaggio alieno, una congiura delle AI, la missione interstellare della Argo, immagini di una Terra alla deriva e sempre più degradata e la fragile psicologia di oltre 10.000 Argonauti rinchiusi ormai da due anni nell'immensa starcologia Argo; tutti questi elementi convergeranno verso un incredibile finale, e la storia è servita. Una bellissima storia sul rapporto uomo-macchina e sul delicato equilibrio tra umanità ed Intelligenze Artificiali, un bel giallo fantascientifico i cui misteri verranno svelati solo nelle ultime pagine. Come ho già detto, Sawyer nei suoi romanzi non perde mai di vista le realtà scientifiche ed è abile nel fare entrare il lettore nell'ottica dello "scientificamente plausibile" ( in "Apocalisse su Argo" è divertente leggere delle implicazioni pratiche dei viaggi a velocità prossime a quella della luce, delle conseguenze della legge di Titius-Bode ed altre cosette) ma nello stesso tempo è pronto a "tradire" la scienza e rimescolare le carte per raggiungere la meta desiderata, e proprio questo è uno dei principali argomenti usati dai suoi detrattori. A me Sawyer piace molto: tra i suoi romanzi (per lo meno tra quelli che ho letto) non ho mai trovato dei capolavori, ma mi hanno sempre divertito, intrigato...sono romanzi molto belli, ben congegnati e sopratutto ben scritti. La leggerezza di Sawyer, i dialoghi brillanti, le interessanti riflessioni scientifiche e la suspance che sa creare mi hanno portato a leggere in pochissimi giorni le oltre 600 pagine della sua trilogia "WWW" e sono le caratteristiche che lo rendono così apprezzato. Voto: 7,5Qui la mia recensione completa: http://cronachediunsolelontano.blogspot.it/2014/08/apocalisse-su-argo-di-robert-j-sawyer.html
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« Ultima modifica: 01 Settembre 2014, 08:54:55 di Arne Saknussemm » |
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #67 data: 09 Settembre 2014, 19:33:55 » |
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" I visitatori" di Clifford D. Simak ( The Visitors, 1979) In occasione del 110mo anniversario della nascita di Simak, Urania rende omaggio al grande scrittore di Millville pubblicando un suo romanzo del 1979, " I Visitatori" ( The Visitors). Secondo la critica "I Visitatori" è un romanzo secondario all'interno della produzione di Simak, non accostabile a capolavori come " Anni senza fine" ( City, 1952), " L'anello intorno al Sole" ( The ring around the sun, 1953), " La casa dalle finestre nere" ( Way Station, 1963) o " Oltre l'Invisibile" ( Time and Again, 1951); personalmente lo reputo un ottimo romanzo ed a mio avvisio non sfigura davanti ai suddetti capolavori. " I Visitatori" è un romanzo molto gradevole, scritto nel solito stile scorrevole e semplice di Simak ed offre un'affascinante storia che ci regala alcune ore di piacere nonché interessanti spunti di riflessione sull'umanità quale essa è diventata (gli ultimi romanzi di Simak hanno spesso una visione pessimistica dell'uomo, l'autore sembra perdere la fiducia che riponeva nell'essere umano e nella possibilità di una fratellanza cosmica) ; questo lavoro non ha quell'aria favolistica che contraddistingue molte delle opere di Simak, è un'opera più oscura e ci mette di fronte ad una delle più memorabili razze aliene che abbiamo mai incontrato: enormi parallelepipedi neri composti da una forma sconosciuta di cellulosa che sopporta una pressione di diverse tonnellate per centimetro quadrato e la cui struttura esterna è simile ad una sorta di roccia organica, creature capaci di assorbire e trasformare qualsiasi tipo di energia esterna; i visitatori sono una razza incomprensibile e la loro presenza metterà a repentaglio l'intero sistema socioeconomico delle Nazioni del mondo. Fin dalle prime pagine Simak apre un certo parallelismo tra questa strana invasione aliena e la conquista delle terre del nord America ad opera dell'uomo bianco: cosa succede quando due razze profondamente diverse entrano in contatto? È possibile comunicare? Uno dei protagonisti del romanzo afferma: " Quando due culture così lontane si scontrano, una delle due inevitabilmente riceve dei danni, forse tutte e due. Le migliori intenzioni non contano", ma nello stesso tempo i visitatori obbligheranno la razza umana a rivedere il proprio stile di vita, uno stile di vita che sembra averla condotta in un vicolo cieco, una vita votata al denaro, un'esistenza subordinata al potere economico e controllata dal potere politico..." ...forse il nostro modo di vivere è sbagliato? Ci siamo trascinati nell'errore per troppo tempo ormai? Forse, risalendo il corso del tempo, riusciremo a individuare dov'è che abbiamo sbagliato. Da qualche parte, nella storia, c'era un vicolo cieco e noi lo abbiamo imboccato. Ci siamo talmente abituati ai nostri errori da considerarli la cosa giusta.". Queste interessanti considerazioni morali ed il tentativo di stabilire un contatto intimo tra due razze così diverse affiorano tra le righe di una storia piena di suspance che si fa leggere tutta d'un fiato, resa estremamente veloce e dinamica da un montaggio quasi cinematografico; il romanzo è infatti formato da 57 brevi capitoli, ogni capitolo ci porta in una differente location. Ci sposteremo continuamente tra Lone Pine (il paese dove atterra il primo visitatore), Minneapolis (dove ha sede il giornale che casualmente si viene a trovare al centro di questa vicenda, il tribune; e guarda caso Simak ha lavorato per 40 anni al Minneapolis Star and Tribune), Washington D.C. (dove seguiremo cio che succede alla Casabianca e nelle stanze del potere), lo "Spazio" (dalle stazioni orbitanti si cerca di controllare lo sciame dei visitatori), l'università del Minnesota (dove alcuni scienziati studiano la struttura fisica dei visitatori), diverse località nell'Iowa e nel Wisconsin, un aereo in volo, seguiremo le conferenze stampa nazionali dei portavoce della Casabianca e le reazioni delle altre Nazioni della Terra. Una storia che non da tregua ed un montagio agile ed originale, degli alieni indimenticabili, la piacevolissima prosa di Simak, interessanti riflessioni ed un finale aperto, per niente scontato (e fortemente inquietante), che può essere interpretato in diverse maniere fanno di questo romanzo un piccolo gioiello che consiglio a tutti di leggere prima di catalogarlo come "opera minore" perchè potrebbe riservare diverse piacevoli sorprese. Voto: 8
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #71 data: 11 Settembre 2014, 08:41:54 » |
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #72 data: 19 Settembre 2014, 18:29:28 » |
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Re:a.sf. 2013-2014 « Rispondi #73 data: 30 Settembre 2014, 12:41:07 » |
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" Infinito" ( Why Call Them Back from Heaven ?, 1967) di Clifford D. Simak
Ancora uno splendido romanzo del grande Clifford D. Simak !! Ambientato su una Terra sovrappopolata il cui destino sembra essere quello di venir ricoperta da un'unica, grande costruzione che dovrebbe ospitare miliardi di esseri umani, una Terra che comunque non basta: gli esseri umani abiteranno anche sul fondo degli oceani, dentro grosse cupole, abiteranno nel sottosuolo, abiteranno su satelliti artificiali in orbita...ed un giorno conquisteranno altri pianeti .... e lo spazio non sarà mai abbastanza ... mai... perchè l'uomo è alle soglie dell'immortalità ! E la situazione è talmente critica che l'unica reale possibilità per il futuro sembra essere quella di dominare il tempo: migrare nel tempo per colonizzare il passato ed il futuro. La vicenda ruota intorno al "Centro dell'eternità", una fondazione privata che di fatto ha più potere di qualsiasi Stato sovrano esistente sulla Terra, ed il cui compito è proprio quello di vigilare sui corpi ibernati e far si che al momento della morte un pronto recupero del corpo ne permetta la conservazione. Tra giochi di potere, corruzione, contestazione, credenze religiose, matematica aliena , ricerca di se stessi e del divino, paesaggi urbani degradati e paesaggi selvaggi post-apocalittici; una storia con un buon ritmo che si lascia leggere velocemente e che tocca quello che è il tema dei temi, la grande domanda finale: cos'è la vita ? Perchè viviamo? E ancora: C'è qualcosa dopo la vita ? Qual'è il nostro posto nell'Universo... sempre che ne abbiamo uno? Siamo padroni del nostro destino ? Artefici della nostra fortuna ? «È così, sempre?» domandò l'uomo. «Si dà la caccia alla verità, e si trova una preda che è una trappola. Si trova qualcosa che non è la verità, ma la si prende perché è meglio che non trovare niente.»
Un bellissimo romanzo, trama veloce e coinvolgente con passaggi che sanno essere fortemente inquietanti ed oscuri, un tuffo nell'animo umano ... un tuffo senza salvagente !! Voto: 8,5
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« Ultima modifica: 30 Settembre 2014, 12:45:10 di Arne Saknussemm » |
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