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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: a.sf. 2013-2014 «prec succ»
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  Autore  Discussione: a.sf. 2013-2014  (letto 10883 volte)
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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #15 data: 19 Settembre 2013, 11:03:56 »
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Sto leggendo "Largo! Largo!" di Harry Harrison (Make Room! Make Room!, 1966)


    


Romanzo apparso originariamente, diviso in 3 parti, sulle pagine di SF Impulse tra l'agosto e l'ottobre 1966.




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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #16 data: 24 Settembre 2013, 18:39:18 »
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Sto leggendo " L'UOMO STOCASTICO "  di Robert Silverberg  1975



A dire il vero alcuni romanzi , sia dal titolo che dalla trama in ultima copertina a volte mi mettono soggezione, come se il libro sia complicato da leggere, devo togliermi assolutamente questo modo di affrontare i libri e semplicemente prenderli e leggerli. In effetti  invece questo libro mi sta prendendo, credo si possa annoverare nel genere Fanta-Political-Thriller .  
« Ultima modifica: 24 Settembre 2013, 18:42:58 di MILES VORKOSIGAN » Loggato
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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #17 data: 25 Settembre 2013, 19:41:34 »
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Sto leggendo "L'enigma dei visitatori" di Ian Watson (Miracle Visitors, 1978)

a.k.a. "La doppia faccia degli ufo"

Sull'onda di "Largo! Largo!" di Harrison mi sono buttato su un altro romanzo di forte denuncia sociale ovvero il premio Hugo "Il gregge alza la testa" di Brunner.
Ma il romanzo di Brunner con me non è troppo fortunato ... tra poco uscirà su Urania un romanzo inedito di un autore che mi intriga, Ian Watson... e casualmente mi è passato sotto gli occhi questo "Miracle Visitors" ...il mio cervello ha collegato qualcosa con qualcos'altro, ho lasciato in stand-by "Il gregge alza la testa" ed ho iniziato a leggere "Miracle Visitors".



  

Uscito nel luglio del 1978, edito dalla Gollancz (nel Regno Unito).
A dicembre del '78 è uscito anche negli USA per la Ace Books.


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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #18 data: 27 Settembre 2013, 19:42:01 »
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Largo! Largo! di Harry Harrison (Make Room! Make Room!, 1966)


    


Romanzo apparso originariamente, diviso in 3 parti, sulle pagine di SF Impulse tra l'agosto e l'ottobre 1966.




Stiamo distruggendo il nostro pianeta.
Lo stiamo stravolgendo: ecosistemi che non reggono più, climi ed habitats scomparsi, specie animali e vegetali estinte, altre in via d'estinzione, risorse idriche sfruttate ed inquinate, sfruttamento delle risorse energetiche e delle materie prime a ritmi non sostenibili, dipendenza dal greggio, inquinamento ambientale, effetto serra, riscaldamento globale, desertificazione del territorio, disboscamento selvaggio (con tutto ciò che ne consegue), profonde alterazioni climatiche, disastri come petroliere che riversano il greggio in mare (e fauna acquatica che muore tra pene indicibili!), smaltimento illegale di rifiuti pericolosi (pensate alla terra dei fuochi: tra Napoli e Caserta un vastissimo territorio rovinato per secoli, bambini malformati, altri morti, altissime percentuali di tumori, frutti della terra, bestiame e derivati IMMANGIABILI -ma non pensate che comunque nelle nostre tavole riescono ad arrivarci...???-), aziende e multinazionali che fanno i loro porci comodi a discapito di tutti...anche di loro stessi, disastri nucleari che potrebbero avere conseguenze che è meglio non immaginare ....

... più di un miliardo di persone non ha accesso all'acqua potabile. Tra questi centinaia di migliaia di bambini che, bevendo acqua non potabile, muoiono di dissenteria.
Ventunesimo secolo: centinaia di migliaia di bambini che muoiono di dissenteria.
Ventunesimo secolo: nei paesi poveri i bimbi muoiono ancora di morbillo.
Ventunesimo secolo: si può morire di fame.

E non è solo il pianeta a perdere la sua identità, a vedere marcire le sue stesse radici: la stessa cosa sta accadendo all'intera popolazione.
Le tradizioni si stanno perdendo nella nebbia dei tempi e nelle nuvole di smog, l'industrializzazione porta grosse innovazioni e grandi cambiamenti ed avviene tutto così velocemente che l'uomo è spesso soprafatto da tutto ciò che lo circonda ed è portato a perdere il suo rapporto con le tradizioni e la cultura della sua terra.
Non c'è il dovuto rispetto che meriterebbero gli anziani, i bambini sono sfruttatti e lo sono anche le donne. In realtà anche gli uomini sono sfruttati ed abusati, ma in una maniera molto subdola....e quasi non si vede nulla.
La cultura e l'educazione sono sfizi che qualche matto si toglie .......
Harrison nel suo romanzo descrive proprio il mondo nel quale viviamo, ovviamente ci sono alcune differenze prima fra tutte la New York descritta in "Largo!Largo!" che in realtà oggi non esiste... non esiste negli USA e non si chiama New York, ma di città come quelle descritte da Harrison ce ne sono diverse sul pianeta Terra.
E' un romanzo pieno di espressioni facciali; l'autore descrive il dolore, la gioia, l'amore, la fame, l'apatia, il degrado, l'invidia, la noia, la disperazione, attraverso la mimica facciale ed il linguaggio del corpo dei personaggi principali e non. Facce che non ti scordi.
In diversi passaggi la descrizione dei luoghi mi ha riportato alla mente la Londra di Dickens.
Con una prosa semplice e di forte impatto Harrison coglie proprio la corruzione del sistema, la degradazione dell'essere umano ed il grido di dolore del nostro pianeta; un pianeta in agonia che sembra avere davanti a se un'unica strada: quella che conduce alla morte.

Voto: 8
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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #19 data: 02 Ottobre 2013, 19:05:22 »
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Sto leggendo "Creatura del fuoco" di Ian Watson (The Fire Worm, 1988)







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« Rispondi #20 data: 09 Ottobre 2013, 12:04:36 »
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Ian Watson x2






L'enigma dei visitatori (Miracle Visitors,' 78) e Creatura del fuoco(The Fire Worm, '88)



    


"Ian Watson è il più interessante scrittore di idee della SF britannica o, più precisamente, è l'unico scrittore di idee della SF britannica.", questo diceva James G.Ballard sul finire degli anni '70.
Io ho cominciato ad apprezzare la sua opera un anno fa circa, rapito dalla lettura del suo "The Martian Inca", uscito nel 1977 (edito da Urania col titolo "Gli Dei invisibili di Marte") e la mia ammirazione per l'autore britannico è aumentata con la lettura di "Miracle Visitors", del 1978 (uscito in Italia col titolo "La doppia faccia degli UFO" per Urania e "L'enigma dei visitatori" per le Edizioni Nord).
I 2 romanzi in questione sono effettivamente pregni di idee interessanti e non si limitano a raccontare una storiella
di alieni ed astronavi ma vanno ben oltre, offrendo punti di vista originali ed inediti nonchè interessanti interpretazioni e variazioni degli stilemi della SF.
La sua è una SF piena di simbolismi, onirica e metafisica, che affonda le radici in aree del sapere umano quali filosofia, psicologia e parapsicologia e alchimia e che investe le scienze come le religioni ed i riti magici e tribali.
Una modo di fare SF molto particolare e per questo Ian Watson è uno di quegli autori che si amano o si odiano.
"L'enigma dei visitatori" è un romanzo davvero interessante ed originale.
Nonostante il modo di scrivere particolare di Watson, questo romanzo si legge facilmente e cattura l'attenzione del lettore, incuriosendolo molto.
Non parla degli UFO come comunemente si intendono ma offre un punto di vista alternativo tanto fantasioso quanto affascinante ... dopotutto chi può dire con sicurezza cosa siano gli UFO ??
E se fossero un mezzo per accedere a sistemi di conoscenza superiori ?
Segnali provenienti da forme di vita di ordine superiore al nostro come noi siamo superiori alle cellule che formano il nostro corpo ?
Molto affascinante... un romanzo da leggere !!
(...e anche da rileggere, per cogliere le varie sfumature ed implicazioni dell'assunto dell'autore)

Voto: 7,5

Avendo amato i due romanzi sudetti mi sono accostato con molto entusiasmo alla lettura di questo "Creatura del fuoco", romanzo uscito nel 1988 col titolo "The Fire Worm" e finora inedito in Italia.
Il protagonista di "Creatura del fuoco" è uno psicologo ed autore di romanzi horror, ha una doppia personalità ed utilizza una tecnica chiamata TVP (Terapia delle Vite Precedenti) per guarire i suoi pazienti, ed è così che si imbatte in un ragazzo la cui vita è in qualche modo legata ad una misteriosa creatura immonda.
Attraverso l'ipnosi comincia un'indagine che lo porta, seguendo le precedenti vite del ragazzo, indietro nei secoli fino ad arrivare al 1300.
La storia, fin dalle prime pagina, si intreccia col sesso e con qualcosa che terrorizzava il mondo alla fine degli anni '80: l'AIDS.
Diaciamo subito che questo romanzo non ha nulla che fare con la SF, nemmeno lontanamente.
E' più che altro catalogabile come "Horror".
E per essere un horror, a mio parere, scarseggiano le parti realmente suggestive ed in più si intuisce fin dall'inizio dove andrà a parare l'autore.
La narrazione è poco fluida, appesantita da tanti personaggetti secondari che scompaiono dopo poche pagine ma che vengono descritti con dovizia di particolari e dalla descrizione di fatti che poco o niente hanno a che fare con la storia.
Tutto sommato anche la storia è inconsistente, sconclusionata, banalmente prevedibile.
Peccato perchè l'idea di fondo non è niente male ed in certi passaggi davvero belli emerge il Watson che amo... ma per quanto belli sono troppo pochi e troppo brevi per salvare un romanzo di oltre 200 pagine.
Noioso, non potrei consigliarne la lettura.

Voto: 4


http://cronachediunsolelontano.blogspot.it/2013/10/creatura-del-fuoco-di-ian-watson.html

« Ultima modifica: 09 Ottobre 2013, 12:05:04 di Arne Saknussemm » Loggato
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« Rispondi #21 data: 09 Ottobre 2013, 18:47:04 »
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Sto leggendo "Il Ciclo della Strumentalità" di Cordwainer Smith
(The instrumentality of Mankind, )






Ne ho sentito tessere le lodi da ogni parte ....
... e finalmente mi sono deciso ad iniziare a leggere questo ciclo.

Il ciclo è composto da 3 sotto-cicli:

- Storie della Strumentalità
- Ciclo di Rod McBan
- Ciclo di Casher O'Neill

Il ciclo è composto esclusivamente da racconti, unica eccezione è "Norstrilia" che è un romanzo ed appartiene al ciclo di Rod McBan.

Per il momento mi limiterò alle "Storie della Strumentalità".
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Re:a.sf. 2013-2014
« Rispondi #22 data: 17 Ottobre 2013, 09:25:32 »
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Sto leggendo "Luna d'Inferno" di J.W.Campbell Jr.





Antologia contenente 1 romanzo ("Luna d'Inferno", The Moon is Hell, 1950; già uscito su Urania col titolo "Martirio Lunare) e 3 racconti ("Sette milioni di anni" del 1934, "Alla fine del tempo" del 1935 e "La cosa da un altro mondo" del 1938).
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« Rispondi #23 data: 23 Ottobre 2013, 19:07:58 »
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Luna d'Inferno di J.W.Campbell Jr.






In questo volume di Urania Collezione, un'antologia, troviamo un romanzo del 1950, "Luna d'Inferno" (The Moon is Hell) e tre racconti degli anni '30: "Sette milioni di anni" (Twilight, 1934), "Alla fine del tempo" (Night, 1935) e "La cosa da un altro mondo" (Who goes there, 1938).
Cominciamo da quello che è a mio avviso l'anello debole della catena: "Luna d'inferno"
Questo romanzo, conosciuto anche col titolo "Martirio lunare" ("I romanzi di Urania" n.30) risente pesantemente gli anni che ha sulle spalle; narra le avventure e vicissitudini di un gruppo di uomini bloccati sulla Luna, che cercano in tutti i modi di sopravivvere in attesa di una spedizione di soccorso. Sopravvivranno per ben 3 anni.
Il romanzo è scritto sotto forma di diario personale. Quello che riusciranno a fare questi uomini è davvero incredibile oltre che scientificamente non verosimile. Ma oltre a questo, anche la narrazione procede di pari passo con la noia: non ci sono dialoghi, scambi di opinioni e/o battute, i personaggi hanno solo un nome ed un cognome...sono delle sagome di cartone e per 150 pagine non c'è null'altro che una serie infinita e ripetuta di operazioni tecniche banali ed "invenzioni" scientificamente assurde (lascio a voi il piacere di scoprire di cosa sto parlando).
Isaac Asimoc, a proposito dello stile di Campbell, diceva:" ....per di più, Campbell viola a man salva le leggi più basilari della natura. Egli estrae enormi quantità di lavoro da un pozzo di calore uniforme, a dispetto della seconda legge della termodinamica; produce materia costituita di fotoni solidificati, alla faccia di Einstein; introduce nuovi metalli in barba alla tavola periodica degli elementi. Perché, allora, dopo quanto si è detto, i vecchi romanzi di John Campbell sono una lettura indispensabile per chiunque ami la fantascienza?... Per la semplice ragione che fra tutti i loro difetti splende il lavorio di un’immaginazione fervidissima, accompagnata da una spinta e un entusiasmo che trascinano con sé, volenti o nolenti, i lettori."
Ecco, questo "Luna d'Inferno" fallisce proprio perchè pur presentando tutti i difetti dello stile Campbelliano, manca di quello che è il suo principale pregio: la favolosa immaginazione ed il sense of wonder. Lontanissimo dai livelli raggiunti dallo stesso autore in altri lavori.
Bisogna anche dire che probabilmente chi ha letto questo romanzo negli anni '50, e magari da ragazzino, lo avrà trovato evocativo ed avrà sognato leggendo del paesaggio lunare e dei crateri, di astronavi che solcano gli spazi siderali e della faccia buia della Luna.
Discorso completamente diverso, invece, per i 3 racconti che completano il volume.
I 2 racconti "Sette milioni di anni" e "Alla fine del tempo" formano idealmente un dittico. Entrambi sono ambientati in un lontanissimo futuro, ambientati in una stessa linea temporale ed hanno diversi punti di contatto. Scritti tra il '34 ed il '35, conservano intatto il loro fascino.
Sono racconti fortemente evocativi che riescono a trasportare il lettore in un sistema solare così lontano nel tempo da risultare alieno. Un sistema solare ed una civiltà umana in totale decadenza, scenari dall'innegabile fascino neoromantico.
L'ultimo racconto dell'antologia è "La Cosa d'un altro mondo".
Questo racconto ha circa 75 anni (ed in alcuni dettagli scientifici è evidente) ed è un classico.
Da questo racconto sono stati tratti 3 film: "La cosa" di John Carpenter (1982), "La cosa da un altro mondo" di Howard Hawks  (1951) e "La Cosa" di Van Heijningen Jr. (2011).
Le atmosfere sono molto diverse rispetto a quelle evocate dai 2 racconti precedenti. Le prime pagine ricordano, molto piacevolmente, l'inizio de "Le montagne della follia" di Lovecraft, dopo le prime pagine si cambia completamente registro e ci ritroviamo davanti ad un incubo fantascientifico: un pericolo incombente di origine extraterrestre che minaccia un gruppo isolato di uomini, costretti all'interno di una base antartica.
Racconto che scorre velocemente, incalzante, coinvolgente, claustrofobico, tra ghiacci perenni e sentori di "Alien". Come dicevo, un classico!


Luna d'Inferno: 4

Sette milioni di anni: 7,5

Alla fine del tempo: 7,5

La "cosa" da un altro mondo: 7,5



http://cronachediunsolelontano.blogspot.it/2013/10/luna-dinferno-di-john-wood-campbell-jr.html
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« Rispondi #24 data: 23 Ottobre 2013, 19:17:20 »
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Sto leggendo "Il Gregge alza la Testa" di John Brunner (The Sheeps Look Up, 1972)





Premi:

- Ha ricevuto la nomination per il Premio Nebula 1973 (Novel)
- Sesto nella classifica "Best SF Novel" del Locus Poll Award 1973

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« Rispondi #25 data: 23 Ottobre 2013, 20:39:19 »
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Sto leggendo " La Porta dell'Infinito " di F. Pohl
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« Rispondi #26 data: 23 Ottobre 2013, 20:40:23 »
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Arne, dove trovi libri cosi rari ???
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« Rispondi #27 data: 24 Ottobre 2013, 10:15:06 »
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Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 23 Ottobre 2013, 20:40:23

Arne, dove trovi libri cosi rari ???


Miles, nel caso dell'ultimo libro in lettura (Il gregge alza la testa): ho la collana "SF Narrativa d'anticipazione" quasi completa. Fù una gran botta di c**o .... trovata dal mio bancarellaio che me la ha mollata per un prezzo forfettario pari a poco più di 2 euro a volume :-)

Per il resto: un pò di belle cosette ce le ho .... ma per tutto il resto c'è il mio caro, fidato,inseparabile Sony PRS T1

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« Rispondi #28 data: 12 Novembre 2013, 12:29:33 »
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Sto leggendo "Ali della Notte" di Robert Silverberg (Nightwings, 1969)


« Ultima modifica: 12 Novembre 2013, 12:31:10 di Arne Saknussemm » Loggato
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« Rispondi #29 data: 18 Novembre 2013, 08:48:28 »
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Sto leggendo "Battaglia per l'Eternità" di Alfred E. Van Vogt (The Battle of Forever, 1970)






In una bancarella di vinili usati ho adocchiato un angoletto con pochi libri usati; tra questi c'era poca...pochissima SF: 5 Urania Cerchio Rosso, 4 Cosmo Argento e 3 Libra-Slan. Tra loro c'era un romanzo che ho cercato a lungo, uno dei 2 romanzi del grande ritorno alla SF di A.E. Van Vogt, "Battaglia per l'Eternità". Occhieggiava lindo, con la sua costa bianca immacolata da uno scatolone di detersivi.
Ovviamente adesso è a casa mia e ne ho subito iniziato la lettura !
Il secondo romanzo, che ancora non sono riuscito a scovare, è "Figli del domani". Ma prima o poi ....
« Ultima modifica: 18 Novembre 2013, 08:49:20 di Arne Saknussemm » Loggato
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