Se me lo permetti anche io posterò qui le mie letture, visto che un po mi specchio in ciò che fai riguardo le decisioni sulle varie letture, perché anche io decido per un romanzo poi cambio e mi butto su un ciclo e viceversa. Al momento sono impegnato sul ciclo dei vermoni e sto per finire il dittico di Allen.

Thenchiù

Citazione da: Nova68 il 17 Settembre 2013, 17:57:28

Sto pensado seriamente pure io, però, non prima che inizi il vero freddo, di incominciare a leggere il ciclo di Dominic Flandry.

Hai gia letto il ciclo della lega polesotecnica ? La parte relativa a Van Rijn/Falkayn ?  





Citazione da: Nova68 il 17 Settembre 2013, 17:57:28

Ps. anche il mio piccolo ha iniziato l'asilo, con grembiulino e zainetto di Spider man, al momento abbiamo alti e bassi

La pecora fa muu
la mucca fa bee
Muu Bee bao cip
Bao Bee Muu cip
Bao Bao Bao !!

Ciuf ciuf tu tu Ciuf ciuf tu tu
il treno va su e giu...

Citazione da: Arne Saknussemm il 17 Settembre 2013, 19:03:00

La pecora fa muu la mucca fa bee Muu Bee bao cip Bao Bee Muu cip Bao Bao Bao !! Ciuf ciuf tu tu Ciuf ciuf tu tu il treno va su e giu...

Bong Bing Boo
Bing Bong Bing
Bing Bong Bingly Bungly Boo!

Ormai eclissatasi la mitica stella di Laura, Peppa spopola!
(messaggio per soli genitori o al limite nonni di "quattrenni" - scusate l'OT)

OT: beh allora al momento sono più fortunato,  mettiamo in Loop un cd con vecchi sigle dei cartoni e sentiamo a nastro Mazinga Z, Capitan Harlock, Fantaman, Capitan Futuro, Gundam. Molto meglio di quando sentivamo le 4 canzoni de Il libro dell Giungla in modo continuativo per più di un ora.fine OT


Arne, mi consigli quindi di iniziare con la Lega Palesotecnica, piuttosto  di Dominic Frandry  ???

Storie Marziane di Leigh Brackett (The Coming of the Terrans, 1967)




"The Coming of the Terrans" è una antologia uscita nel 1967 che raccoglie 5 storie uscite tra il 1949 ed il 1963, tutte appartenenti al famoso "ciclo Marziano" della Brackett, ma che si possono benissimo leggere separatamente dagli altri racconti e romanzi del ciclo.
Probabilmente questo "Storie Marziane" è l'ingresso principale al ciclo marziano della Brackett (ciclo che si compone di 2 sottocili: il sotto-ciclo "Marte" ed il sottociclo "Eric John Stark", sottociclo composto da storie appartenenti al ciclo marziano e storie ambientate su altri mondi e che formano la celebre trilogia di "Skaith"), ingresso principale e privileggiato perchè più che narrare delle storie questi racconti sono come pennellate di un quadro impressionista raffigurante il Marte di Leigh Brackett.
I racconti narrano di un Marte decadente, nel quale i mari sono divenuti deserti di sabbia rossa, le nobili dinastie marziane sono decadute, riti e tradizioni sono vivi nei marziani ma le conoscenze sono andate perdute durante i lunghissimi secoli di oblio, alcune tecnologie sono ancora in uso ma la scienza che sta alla base di tali meccanismi è qualcosa di assolutamente inafferrabile per gli stessi marziani.
Questo è il Marte che si trovano davanti i primi coloni terricoli.

Se amate i romanzi pieni di azione e di avventura o se nella SF quello che vi attrae è il lato "Hard" e cercate la verosomiglianza, una reale base scientifica sulla quale si innesta una verosimile speculazione .... allora è certo che questo romanzo non fa per voi.
"Storie Marziane" richiede una bella dose di sospensione dell'incredulità; il Marte di Leigh Brackett ovviamente non esiste... ma nella premessa a "Storie Marziane" l'autrice afferma di esserci stata: credetele!
In "Storie marziane" si respira l'aria delle favole e si sprofonda in scenari onirici; l'azione ed i personaggi sono secondari e spesso sono solo un pretesto per costruire intorno a loro una meravigliosa coreografia.
La Brackett evoca paesaggi straordinari, in bilico tra il mito ed il sogno, crepuscolari e vividi, le sue visioni sono travolgenti e ti restano impresse, come ti restano impresse le suggestioni e le atmosfere e tutto ciò attraverso uno stile molto personale e poetico: la Brackett non si dilunga nelle descrizioni non entra in minuzie e dettagli ma come dicevo prima le sue sono pennellate decise e rarefatte, segni efficaci e semplici che creano un quadro dalla straordinaria forza evocativa.
Questa opera viene spesso accostata alle "Cronache marziane" di Ray Bradbury, antologia di racconti composti per altro nello stesso periodo di quelli presenti in "Storie Marziane" e che hanno una estetica simile, seppure lo stile di Bradbury sia più barocco e concettualmente ha una direzione completamente diversa; tra l'altro Bradbury afferma di essere stato profondamente influenzato dalla Brackett fin dai tempi del racconto scritto dai due, a 4 mani:"Lorelei dalle rosse brume" del 1946.
Effettivamente entrambi i lavori hanno una forza particolare e sono stati entrambi rivalutati, a distanza di anni, dal movimento "new wave" per la loro potenza immaginifica.
Entrambi i lavori sono caratterizzati da uno spiccato sense of wonder.

"Storie Marziane" non è assolutamente un'opera di pura evasione, sono racconti che restano dentro e che non si dimenticano perchè parlano alla parte più ancestrale del nostro essere, sussurrano poeticamente di vita e di morte.
Anche se Leigh Brackett non è tra i miei autori preferiti e della stessa autrice preferisco le stupefacenti immagini siderali evocate in "La legge dei Vardda" (The Starmen, 1952), questa antologia è d'obbligo per ogni amante della SF ed è un opera la cui importanza trascende da qualsiasi etichetta di sorta.


http://cronachediunsolelontano.blogspot.it/2013/09/storie-marziane-di-leigh-brackett.html  

Citazione da: Arne Saknussemm il 18 Settembre 2013, 09:13:10

Citazione da: Fantobelix il 18 Settembre 2013, 00:59:09 Citazione da: Arne Saknussemm il 17 Settembre 2013, 19:03:00 La pecora fa muu la mucca fa bee Muu Bee bao cip Bao Bee Muu cip Bao Bao Bao !! Ciuf ciuf tu tu Ciuf ciuf tu tu il treno va su e giu... Bong Bing Boo Bing Bong Bing Bing Bong Bingly Bungly Boo! Ormai eclissatasi la mitica stella di Laura, Peppa spopola! (messaggio per soli genitori o al limite nonni di "quattrenni" - scusate l'OT) Pensa che nel viaggio di ritorno dalla Sicilia a Roma, Sofia mi ha fatto mettere in loop il cd di Peppa da Catania fino a Messina e poi da Villa San Giovanni  finchè non si è addormentata (cioè 120 km circa...un'oretta buona!). Il cd dura 7 minuti e contiene 14 canzoni.... le so tutte, e pure nel giusto ordine !!!!

  
Chiedo perdono anticipatamente per l'OT, ma non posso non esprimere solidarietà e umana vicinanza verso cotanto eroe di stampo gandhiano. Anch'io ho avuto similari esperienze durante le vacanze estive, però grazie ad una lunga e paziente opera di "lavaggio del cervello" (iniziato quando aveva circa un anno) nei riguardi di mio figlio Alessandro anni 3 ecco parte della compilation da viaggio che mi tocca ascoltare in loop:  Highway to Hell, Back in Black, Hells Bells (ACDC); Smoke on the Water, Knockin' on Your Backdoor (Deep Purple); Cum on Feel the Noize (Quiet Riot); Jump, Panama (Van Halen); Nothing Else Matters (Metallica); The Turn of a Friendly Card (Alan Parsons Project) più varie altre che non sto ad elencare. Scusandomi ancora e tornando parzialmente in topic  devo dire che P. Anderson è uno dei miei scrittori di SF preferiti, fino ad oggi non mi ha mai deluso, quest'estate mi sono letteralmente deliziato con il trittico "la Pattuglia del Tempo" e "Lo Scudo del Tempo" pubblicato su Urania Collezione, a mio giudizio letture imprescindibili.