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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 108108 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #405 data: 23 Ottobre 2022, 18:07:27 »
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Leviathan...Adesso so che non devo leggerlo. Ho ancora il cuore spezzato per altre saghe.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #406 data: 23 Ottobre 2022, 18:21:04 »
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Citazione da: gretana il 23 Ottobre 2022, 18:07:27

Leviathan...Adesso so che non devo leggerlo. Ho ancora il cuore spezzato per altre saghe.

Se lo hai già spezzato, non leggere Leviathan Falls, il mio cuore sanguina e sanguinerà ancora parecchio
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #407 data: 23 Ottobre 2022, 18:25:00 »
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Citazione da: byFranci il 23 Ottobre 2022, 09:36:32

Grazie per questo risconto che, oltre a essere generoso, è molto attento.
Sei il primo ad aver notato la citazione a Trinity (me felice) e non l'avevo detta a nessuno. Ne ho messa volontariamente un'altra che è letteraria ma non cinematografica. Mi aspetto (e spero : )) che venga colta magari da un fan dell'immenso  Philip Dick, che è sempre nel mio cuore.

Primo!   ...qualcosina ho percepito ma io non sono un amante di Philip Dick


Citazione da: byFranci il 23 Ottobre 2022, 09:36:32

...
Ecco, leggendo il tuo commento, credo (spero) di esserci riuscita, e niente mi fa più felice.  Quindi ancora grazie.
Abbraccio immenso
franci

Con me ci sei pienamente riuscita, grazie a te!
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #408 data: 24 Ottobre 2022, 13:16:00 »
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Chi conosce Zona42 sa che questa casa editrice cura in modo maniacale la scelta dei libri che pubblica,
che ama andare a scegliere i romanzi o in racconti da pubblicare tra opere fuori dal giro classico dei soliti nomi di richiamo, opere che possano lasciare un segno, uno spunto di riflessione nel lettore.
In molti casi tutto questo ha portato a volumi che ho amato, in pochi altri, per fortuna, in volumi che non sono andati verso i miei gusti di lettore.
Oggi sono qui a parlarvi della prima delle due uscite della collana principale, I libri dell'Iguana, presentati in anteprima a StraniMondi.


I corpi dell'estate, 10/2022
di Martín Felipe Castagnet
I libri dell'Iguana n. 34
Zona42

A volte mi domando come facciano gli amici della Zona ad andare a scovare nel maelström delle letteratura di genere, perle francamente sconosciute ai più di sicuro almeno in Italia, come questo I corpi dell'estate. Romanzo edito in prima edizione nel 2012 dallo scrittore argentino Martín Felipe Castagnet che mi risulta nel frattempo abbia scritto un solo altro libro di fantascienza.
Mi sono approcciato alla lettura di questo breve romanzo in modo prevenuto, la quarta di copertina non mi convinceva sino in fondo per le tematiche presentate.
Già al primo capitolo mi sono dovuto rapidamente ricredere.
I corpi dell'estate, ci offre una storia di fantascienza domestica, senza annesso il classico armamentario tecnologico avveniristico di difficile comprensione, Una storia di fantascienza intimista, un breve racconto perfetto nei suoi stilemi, in cui viene descritto un prossimo futuro del tutto fantastico nei presupposti ma descritto in modo plausibile e con una prosa semplice e coincisa coinvolgente e di facile lettura.
A mio personalissimo parere I corpi dell'estate appartiene alla famiglia delle grandi opere di fantascienza sociologica, di narrativa speculativa.
Castagnet ci presenta un mondo futuro in cui i morti hanno la possibilità di tornare in vita in un nuovo corpo o di continuare a vivere in rete grazie ai progressi della medicina e di Internet, configurando quindi l'ipotesi di ben altre due possibilità dopo la morte naturale.
Su questa base di partenza l'autore costruisce una storia malinconica e allo stesso tempo a tratti esilarante sul nostro rapporto con il web e sul nostro rapporto con quella che definiamo genericamente famiglia.
Se i morti fisici continuano a vivere ed interagire con i vivi in rete, e addirittura possano reincarnarsi in un qualsiasi corpo disponibile, indipendentemente dal genere e dall'età di quest'ultimo, come si evolverebbero le dinamiche familiare e interpersonali nella società umana? che trasformazioni socio economiche si svilupperebbero? Come si evolverebbe lo stesso concetto di Morte?
Certo le risposte immaginate e narrate da Castagnet provocano nel lettore dubbio, sorpresa e meraviglia.
L'autore sviluppa i concetti di cui sopra, per costruire una società futura plausibile, terribilmente vicina alla nostra e come in ogni grande romanzo di genere, un autore dovrebbe fare, tralascia le mere pseudo spiegazioni scientifiche per concentrarsi sui dilemmi morali e sui sentimenti universali, come amore, odio e gelosia, accettazione del diverso e spirito rivalsa che danno un senso alle azioni dei suoi personaggi.
Una lettura di difficile omologazione, sicuramente diversa dalle mie abituali, sorprendente e ricca di spunti di riflessione.
Voto:7,5
« Ultima modifica: 24 Ottobre 2022, 21:43:01 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #409 data: 26 Ottobre 2022, 17:38:16 »
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Mi permetto di segnalare l'ultimo Urania Jumbo ro 36 un Libro evoluto di FS militare

Red : il processo Urania Jumbo nro 36 Linda Nagata 2015

Red : il processo secondo volume della Trilogia Red di Linda Nagata (The Trials), non è il solito stereotipo di SF militare ma al contrario è un libro che pur privilegiando le scene d’azione presenta una trama di fantapolitica e di lotta alla corruzione.
La Nagata scrive di soldati molto credibili e non si supereroi, la trama si concentra su una piccola squadra e sulle loro missioni,  una di fantascienza militare diversa dal solito che privilegia le enormi battaglie e le strategie di guerra e le formazioni complesse , qui è tutto piu’ piccolo e piu’ attento alle iterazioni fra le persone non mancano gli esempi di cameratismo tra i soldati ed il tipo di vita che conducono, in questo modo ovviamente viene esaltato il contesto culturale tipicamente “statunitense” , nella trama , nei personaggi nei dialoghi  predomina “politically correct “ , il che, non a tutti è gradito per l’effetto distorsivo sulla psicologia e caratterizzazione dei personaggi , tuttavia Nagata mitiga il contesto culturale  con una scrittura leggera , moderna che a tratti ricorda James SA Corey o John Scalzi.
Il protagonista, il tenente James Shelley, è tornato nella battaglia per la giustizia, ma prima lui ei suoi soldati devono rispondere delle proprie azioni intraprese nella missione non autorizzata nota come First Light.
Mentre il paese lotta per ricostruire le sue infrastrutture e i suoi sistemi di comunicazione sulla scia di un attacco terroristico nucleare a tutto campo, tutti i membri della squadra nota come Apocalypse Squad si  si trovano ad affrontare la corte marziale successivamente , la narrazione è presentata in una serie di missioni militari, che invariabilmente finiscono tutte si concentrano tutte su, James, che espulso dall'esercito americano , diventa mercenario, assunto, insieme al resto della sua squadra, da un'organizzazione autonoma e patriota apparentemente formata per mantenere gli interessi degli Stati Uniti.
Un thriller ad alto rischio, sequenze d'azione propulsive, una straordinaria tecnologia militare e un mondo abitato da personaggi riccamente sviluppati e cattivi intrighi politici,”Red : Il processo” ha tutto questo per formare una storia Molto buona e piena di azione.
Consigliato per i fan di fantascienza che desiderano un buon mix di narrazione emozionante e speculazione.
Voto 7,5


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #410 data: 26 Ottobre 2022, 18:35:41 »
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Citazione da: capricorno52 il 26 Ottobre 2022, 17:38:16

Mi permetto di segnalare l'ultimo Urania Jumbo ro 36 un Libro evoluto di FS militare

Red : il processo Urania Jumbo nro 36 Linda Nagata 2015

Red : il processo secondo volume della Trilogia Red di Linda Nagata (The Trials), non è il solito stereotipo di SF militare ma al contrario è un libro che pur privilegiando le scene d’azione presenta una trama di fantapolitica e di lotta alla corruzione.
La Nagata scrive di soldati molto credibili e non si supereroi, la trama si concentra su una piccola squadra e sulle loro missioni,  una di fantascienza militare diversa dal solito che privilegia le enormi battaglie e le strategie di guerra e le formazioni complesse , qui è tutto piu’ piccolo e piu’ attento alle iterazioni fra le persone non mancano gli esempi di cameratismo tra i soldati ed il tipo di vita che conducono, in questo modo ovviamente viene esaltato il contesto culturale tipicamente “statunitense” , nella trama , nei personaggi nei dialoghi  predomina “politically correct “ , il che, non a tutti è gradito per l’effetto distorsivo sulla psicologia e caratterizzazione dei personaggi , tuttavia Nagata mitiga il contesto culturale  con una scrittura leggera , moderna che a tratti ricorda James SA Corey o John Scalzi.
Il protagonista, il tenente James Shelley, è tornato nella battaglia per la giustizia, ma prima lui ei suoi soldati devono rispondere delle proprie azioni intraprese nella missione non autorizzata nota come First Light.
Mentre il paese lotta per ricostruire le sue infrastrutture e i suoi sistemi di comunicazione sulla scia di un attacco terroristico nucleare a tutto campo, tutti i membri della squadra nota come Apocalypse Squad si  si trovano ad affrontare la corte marziale successivamente , la narrazione è presentata in una serie di missioni militari, che invariabilmente finiscono tutte si concentrano tutte su, James, che espulso dall'esercito americano , diventa mercenario, assunto, insieme al resto della sua squadra, da un'organizzazione autonoma e patriota apparentemente formata per mantenere gli interessi degli Stati Uniti.
Un thriller ad alto rischio, sequenze d'azione propulsive, una straordinaria tecnologia militare e un mondo abitato da personaggi riccamente sviluppati e cattivi intrighi politici,”Red : Il processo” ha tutto questo per formare una storia Molto buona e piena di azione.
Consigliato per i fan di fantascienza che desiderano un buon mix di narrazione emozionante e speculazione.
Voto 7,5





Come spesso avviene, mi hai battuto in velocità.
Molte delle nostre letture viaggiano in parallelo. Come vedi anch'io sono alle prese con Red: il processo, sono ad un terzo della lettura e al momento non posso che confermare le tue parole.
Ma non avevo alcun dubbio su cosa mi aspettasse in Jumbo 36, dopo aver letto Red ai tempi dell'uscita in Oscar Fantastica, nel 2016.
Linda Nagata si muove alla perfezione sul confine Tecnothriller/Military SF
Spero solo che per il terzo capitolo della trilogia, Going Dark, non debba trascorrere il tempo passato tra i primi due romanzi della serie.
Se ho un appunto da fare alla lettura, e non è colpa dell'autrice, è la difficoltà nel rientrare nel background dei personaggi e nel ricordarmi gli antefatti dal punto in cui la storia riprende il suo corso in Red: il processo.
Altresì spero che Mondadori pubblichi altro di Nagata, vedo che ha pubblicato almeno una ventina di romanzi, alcuni Stand Alone altri raggruppati in trilogie.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #411 data: 26 Ottobre 2022, 18:52:42 »
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Ok..ok..ok tutti bellissimi i libri ma, mi sono innamorata dei fumetti di Fables. Storie fantastiche, avvincenti, magiche...e disegnate in modo superbo  , le intercalo con qualche giallo trucido per non perdere la mia anima nera.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #412 data: 26 Ottobre 2022, 19:09:38 »
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Citazione da: gretana il 26 Ottobre 2022, 18:52:42

Ok..ok..ok tutti bellissimi i libri ma, mi sono innamorata dei fumetti di Fables. Storie fantastiche, avvincenti, magiche...e disegnate in modo superbo  , le intercalo con qualche giallo trucido per non perdere la mia anima nera.

Alla mia Arciera preferita perdono tutto,
fin anche i fumetti Fables se non i Gialli trucci, quelli a volte piacciono anche a me
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #413 data: 27 Ottobre 2022, 09:41:24 »
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Citazione da: bibliotecario il 22 Ottobre 2022, 15:12:02

Anch'io ho appena finito di leggere il romanzo vincitore del Premio Urania 2021, Spine e i tre racconti vincitori del Premio Urania Short 2022 pubblicati sullo stesso volume di Urania.
E' stata una lettura sorprendente, per piacevolezza e scorrevolezza. Ricchezza di idee e contenuti.
Urania 1707 resterà un Urania tra i più notevoli, un volume ricco di contenuti, tutti all'altezza della prestigiosa testata, a partire dalla splendida immagine di copertina assolutamente centrata sul testo del romanzo, ormai Franco ha raggiunto lo stato dell'Arte, sino ad arrivare alla nostra "storica" intervista a Franci Conforti.  


Spine, 10/2022
di Franci Conforti
Collana Urania n.1707
Mondadori

Andiamo in ordine e partiamo dal romanzo Spine.
Di Franci avevo già letto in precedenza i romanzi Stormachine e Eden, e se il primo poteva essere un caso, il secondo una fortunata coincidenza, la lettura di Spine mi ha dato la certezza, non tanto del fatto che Franci sia una brava scrittrice, questo mi era già chiaro alla prima lettura, quanto sul fatto che sia una incredibile creatrice di Universi letterari, tanto fantasiosi quando plausibili.
Altri autori con una sola delle sue idee avrebbero costruito Saghe infinite. Lei invece è una cornucopia di mondi immaginari incredibili ed a ogni nuovo romanzo ne presenta uno del tutto diverso del precedente.
In Spine Franci intesse una trama Spy Story, quasi un Noir metropolitano. C'è un caso da risolvere, una giusta causa per cui battersi. Ci sono pure tutti i personaggi classici di questo genere di storie, l'eroina ingenua ma combattiva, un paio di ex poliziotti dalla scorza ruvida ma dall'animo buono, i malavitosi cattivissimi la cui associazione da il titolo al romanzo, il cattivo col suo complotto da sventare.
Tutti i classaci Topoi del genere solo al loro posto, ma l'autrice non si accontenta certo di questo.
Tutt'alto proprio si questi Topoi innesta la sua "storia", da libero sfogo alla sua visione, a ciò che veramente gli preme raccontare.
Una storia di sentimenti, di seconde possibilità, di riscatto, di inclusività.
Per far questo crea un ambientazione che di per se stesso è personaggio protagonista.
Una Terra dell'anno 3959, non come in tanti hanno già descritto in tinte fosche del tutto avvelenata o desertificata in tanti romanzi post catastrofici, ma una Terra bellissima, ricca e rigogliosa come non mai.
Con descrizioni di scenari e ambientazioni che lasciano il lettore travolto da tanta inaspettata abbondanza.
Una Terra in cui l'umanità ha sconfitto tutti i mali che l'anno sempre afflitta, sovrappopolazione, mancanza di risorse, inquinamento, avidità, desiderio di sopraffazione.
Grazie alle biotecnologie e alle nano tecnologie la Terra è stata risanata, l'umanità vive su un pianeta in cui la natura e rigogliosa, le città sono stupefacenti immense arbopoli senzienti, così come gli animali sono stati geneticamente modificati in esseri senzienti al servizio dell'uomo. Anche gli esseri Umani sono modificati geneticamente e selezionati in vari sotto generi.
Tutto descritto nella miglior tradizione del Solarpunk, se proprio vogliamo etichettare questo romanzo.
Ma anche la più bella rosa ha le sue spine e non tutto è perfetto in questo, solo all'apparenza, idilliaco pianeta.
Ed è dalle imperfezioni, dalle ombre che nasceranno le avventure della protagonista, avventure che lasceremo scoprire al lettore.
Note a margine ma non tanto.
Il lettore attento non potrà non cogliere le palesi citazioni anche cinematografiche come quella a Trinity di Matrix.
L'uso dialettale nei dialoghi di alcuni personaggi, omaggio probabilmente a luoghi cari all'autrice, che però non mi ha del tutto convinto, pur essendo per me facile la lettura in quanto toscano.
Le stupende immagini dell'Atlante Minimo con le sue didascalie, tutto materiale dal quale sarebbe possibile trarre altri romanzi.

Ora veniamo ai tre racconti che accompagnano Spine in questo splendido volume.
Senza dubbio trovo nel giusto Franco Forte quando afferma che tutti e tre sono vincitori. Ha ragione perchè, ognuno a suo modo, sono tre racconti ben riusciti, maturi e pregni di significato.
ROB-E1R9T di Luigi Brasili e Enrico Giustiniani è una storia "marziana" in cui riecheggiano le atmosfere rarefatte di Ray Bradbury.
L'ultimo abbraccio della Terra di Emiliano Maramonte è un racconto di rivincita in cui non è facile capire chi sono i buoni, chi i cattivi, sorprendente.
La causa fantasma di Alessandro Montoro è un racconto intimista, incentrato sull'aldilà, sul bisogno di lasciare un segno.
Quello per me più evocativo, che più ha toccato le corde dei miei sentimenti è sicuramente La causa fantasma, mio personale vincitore.

A questo punto dovrei lasciarvi con un voto, ma stavolta c'è da aggiungere che su questo volume c'è impresso, nero su bianco, il nostro Simbolo e questo francamente manda dritto fuori scala qualsiasi voto mi venga in mente di dare.
Ma se proprio devo chiudere con un voto non può che essere questo,
Voto:8  

Questo rimarrà sicuramente un numero storico per tanti motivi, ma per una serie di ragioni (qualcuno sa perché) preferisco non commentarlo .
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #414 data: 27 Ottobre 2022, 10:06:04 »
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Un libro veramente notevole merita pienamente il premio Hugo  una visione originale e coinvolgente delle logiche imperiali, merita un bel voto un 8 pieno, anche se essendo il solito pignolo perde un mezzo punto per due piccoli nei, il primo è che in alcuni punti e leggermente ridondante, e il secondo è che ce una incongruenza(piccola ) nella modalità - tempistica di recapito dei messaggi.

discreto romanzo se vi piace il genere apocalittico(e un po' metafisico) e se i personaggi vi vengono presto a noia, merita un bel 6.5
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« Rispondi #415 data: 27 Ottobre 2022, 12:33:54 »
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Citazione da: bibliotecario il 22 Ottobre 2022, 15:12:02

Anch'io ho appena finito di leggere il romanzo vincitore del Premio Urania 2021, Spine e i tre racconti vincitori del Premio Urania Short 2022 pubblicati sullo stesso volume di Urania.
E' stata una lettura sorprendente, per piacevolezza e scorrevolezza. Ricchezza di idee e contenuti.
Urania 1707 resterà un Urania tra i più notevoli, un volume ricco di contenuti, tutti all'altezza della prestigiosa testata, a partire dalla splendida immagine di copertina assolutamente centrata sul testo del romanzo, ormai Franco ha raggiunto lo stato dell'Arte, sino ad arrivare alla nostra "storica" intervista a Franci Conforti.  


Spine, 10/2022
di Franci Conforti
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Andiamo in ordine e partiamo dal romanzo Spine.
Di Franci avevo già letto in precedenza i romanzi Stormachine e Eden, e se il primo poteva essere un caso, il secondo una fortunata coincidenza, la lettura di Spine mi ha dato la certezza, non tanto del fatto che Franci sia una brava scrittrice, questo mi era già chiaro alla prima lettura, quanto sul fatto che sia una incredibile creatrice di Universi letterari, tanto fantasiosi quando plausibili.
Altri autori con una sola delle sue idee avrebbero costruito Saghe infinite. Lei invece è una cornucopia di mondi immaginari incredibili ed a ogni nuovo romanzo ne presenta uno del tutto diverso del precedente.
In Spine Franci intesse una trama Spy Story, quasi un Noir metropolitano. C'è un caso da risolvere, una giusta causa per cui battersi. Ci sono pure tutti i personaggi classici di questo genere di storie, l'eroina ingenua ma combattiva, un paio di ex poliziotti dalla scorza ruvida ma dall'animo buono, i malavitosi cattivissimi la cui associazione da il titolo al romanzo, il cattivo col suo complotto da sventare.
Tutti i classaci Topoi del genere solo al loro posto, ma l'autrice non si accontenta certo di questo.
Tutt'alto proprio si questi Topoi innesta la sua "storia", da libero sfogo alla sua visione, a ciò che veramente gli preme raccontare.
Una storia di sentimenti, di seconde possibilità, di riscatto, di inclusività.
Per far questo crea un ambientazione che di per se stesso è personaggio protagonista.
Una Terra dell'anno 3959, non come in tanti hanno già descritto in tinte fosche del tutto avvelenata o desertificata in tanti romanzi post catastrofici, ma una Terra bellissima, ricca e rigogliosa come non mai.
Con descrizioni di scenari e ambientazioni che lasciano il lettore travolto da tanta inaspettata abbondanza.
Una Terra in cui l'umanità ha sconfitto tutti i mali che l'anno sempre afflitta, sovrappopolazione, mancanza di risorse, inquinamento, avidità, desiderio di sopraffazione.
Grazie alle biotecnologie e alle nano tecnologie la Terra è stata risanata, l'umanità vive su un pianeta in cui la natura e rigogliosa, le città sono stupefacenti immense arbopoli senzienti, così come gli animali sono stati geneticamente modificati in esseri senzienti al servizio dell'uomo. Anche gli esseri Umani sono modificati geneticamente e selezionati in vari sotto generi.
Tutto descritto nella miglior tradizione del Solarpunk, se proprio vogliamo etichettare questo romanzo.
Ma anche la più bella rosa ha le sue spine e non tutto è perfetto in questo, solo all'apparenza, idilliaco pianeta.
Ed è dalle imperfezioni, dalle ombre che nasceranno le avventure della protagonista, avventure che lasceremo scoprire al lettore.
Note a margine ma non tanto.
Il lettore attento non potrà non cogliere le palesi citazioni anche cinematografiche come quella a Trinity di Matrix.
L'uso dialettale nei dialoghi di alcuni personaggi, omaggio probabilmente a luoghi cari all'autrice, che però non mi ha del tutto convinto, pur essendo per me facile la lettura in quanto toscano.
Le stupende immagini dell'Atlante Minimo con le sue didascalie, tutto materiale dal quale sarebbe possibile trarre altri romanzi.

Ora veniamo ai tre racconti che accompagnano Spine in questo splendido volume.
Senza dubbio trovo nel giusto Franco Forte quando afferma che tutti e tre sono vincitori. Ha ragione perchè, ognuno a suo modo, sono tre racconti ben riusciti, maturi e pregni di significato.
ROB-E1R9T di Luigi Brasili e Enrico Giustiniani è una storia "marziana" in cui riecheggiano le atmosfere rarefatte di Ray Bradbury.
L'ultimo abbraccio della Terra di Emiliano Maramonte è un racconto di rivincita in cui non è facile capire chi sono i buoni, chi i cattivi, sorprendente.
La causa fantasma di Alessandro Montoro è un racconto intimista, incentrato sull'aldilà, sul bisogno di lasciare un segno.
Quello per me più evocativo, che più ha toccato le corde dei miei sentimenti è sicuramente La causa fantasma, mio personale vincitore.

A questo punto dovrei lasciarvi con un voto, ma stavolta c'è da aggiungere che su questo volume c'è impresso, nero su bianco, il nostro Simbolo e questo francamente manda dritto fuori scala qualsiasi voto mi venga in mente di dare.
Ma se proprio devo chiudere con un voto non può che essere questo,
Voto:8  

Uffà Biblio che potrei aggiungere a quello che hai scritto? Niente solo che Franci è proprio brava.
La prossima volta che l'incontro non sfuggirà ad un abbraccio di ringraziamento
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« Rispondi #416 data: 31 Ottobre 2022, 16:55:51 »
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Finito anch'io la lettura di Red. Il processo, secondo capitolo della trilogia "The Red" di Linda Nagata.


Red. Il processo, 10/2022
di Linda Nagata
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Come per l'amico di letture Capricorno52 il mio giudizio è più che positivo ma con alcune riserve.
La più importante delle quali quella per cui questo volume non può assolutamente essere apprezzato senza aver letto prima il suo antecedente, The Red. First Light, uscito in Italia nel 2016.
La seconda riserva non meno importante è che se anche un lettore avesse a suo tempo letto il primo capitolo della trilogia, visto il tempo intercorso tra la pubblicazione dei due romanzi e i pochi appigli che la Nagata offre ai lettori per rientrare nella storia, si fa fatica a raccapezzarsi.
Premesso e superato quanto sopra, c'è molto di buono in questo Romanzo.
Red. Il processo prosegue dove si era interrotto "Red" raccontando le conseguenze degli eventi che si sono svolti nel primo libro.
Linda Nagata ci fa immergere nel sua personale visione di futuro in cui le nanotecnologie la fanno da padrone, e dove è emersa almeno una inquietante Intelligenza Artificiale i cui fini restano al momento insondabili. Lo fa con uno stile narrativo stilisticamente semplice, adatto ad una storia ricca di azione e dal ritmo alto.
Magari le idee narrate non sono originalissime, così come gli scenari descritti, ma la padronanza delle tematiche sviluppate e le accurate descrizioni delle azioni militari, degli intrighi politici, della corruzione e degli inganni del sistema governativo degli Stati Uniti, così come delle tecnologie avveniristiche ma scientificamente plausibili messe a disposizione dei suoi personaggi ne fanno un romanzo di Military SF dalle sfumature TecnoTriller godibilissimo.
Di puro intrattenimento, molto "Americano" se pur non manchi, soprattutto nel personaggio principale, l'ex tenente delle forze speciali USA James Shelley un certo approfondimento psicologico che gli dona una profondità che ce lo fa più apprezzare, così come non manca una certa critica politica sociale rivolta alle Lobby di potere che detengono il vero potere negli Stati Uniti.
In definitiva una storia dal ritmo adrenalinico soprattutto dopo la prima parte che si legge tutta di un fiato e che grazie al finale clamorosamente aperto invoglia la lettura del prossimo, ci si augura, conclusivo romanzo.
Speriamo solo di non dover aspettarne troppo la sua pubblicazione.
VOTO:7  
« Ultima modifica: 31 Ottobre 2022, 17:03:27 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #417 data: 31 Ottobre 2022, 17:52:17 »
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La colpa non è della scrittrice, ma solo del curatore del tempo (pace all'anima sua), che aveva questo brutto vizio.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #418 data: 31 Ottobre 2022, 19:05:40 »
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Prima di cominciare la lettura del prossimo romanzo in coda, Unity di Elly Bangs,
mi sono dedicato alla lettura di narrativa breve e per questo niente è meglio dei racconti selezionati da Chiara Reali per la collana 42Nodi dei barbuti amici della Zona42.
Per precisione mi riferisco, gli ultimi due racconti arrivati nella collana e presentati insieme alle loro traduttrici a StraniMondi questo ottobre.
ecco a voi il primo...


Questa storia non è la storia, 10/2022
di John Wiswell
Collana 42Nodi n. 17
Zona42

Altra piccola grande perla regalataci da questa splendida collana.
Questa storia non è la storia, racconto non a caso vincitore del premio Locus e arrivato tra i finalisti della sua categoria nei Premi Hugo e Nebula è un racconto potente, evocativo, struggente, catartico e liberatorio.
Sublima il tema dell'abuso sessuale sui minori, in un racconto Urban Fantasy dal fortissimo messaggio positivo, di superamento del trauma, di ricostruzione della propria identità, di accettazione di se, delle proprie debolezze e su come superarle. Un forte messaggio sulla necessità dell'ascolto, dell'aiuto, nessuno si salva da solo.
In poche pagine John Wiswell esplora traumi profondi, argomenti duri e toccanti e lo fa in modo quasi miracoloso, con una prosa metaforica, a tratti cruda ma piena di grazia e anche di umorismo, si di umorismo per veicolare un messaggio di speranza.
Ogni volta che apro uno dei piccoli volumetti neri di 42Nodi non sono mai sicuro di dove la lettura mi porterà ma sono altresì sempre sicuro che sarà una lettura sorprendente, mai banale, sempre ricca di spunti di riflessione. Questa storia non è la storia ne è un esempio didascalico.
VOTO: 7
« Ultima modifica: 31 Ottobre 2022, 19:06:04 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #419 data: 31 Ottobre 2022, 20:35:21 »
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Il secondo volume di 42Nodi, il 18°, contiene due racconti.
Un cosiddetto flipbook con doppia copertina nell'edizione cartacea, mentre l'edizione in ebook, quella che ho letto, ha una unica copertina che ingloba entrambe le Cover dell'edizione cartacea...


Dreamport/Il distretto della cervice, 10/2022
di Tlotlo Tsamaase
Collana 42Nodi n. 18
Zona42

Tlotlo Tsamaase è un autrice importante, una rappresentante di punta dell'Afrofuturismo ma anche una autrice complicata, di difficile traduzione, infarcisce i suoi romanzi e racconti con termini gergali della sua lingua d'origine il Tswana.
Qui i termini non sono tradotti ma il loro significato è riportato in un Glossario al termine del volume. Consiglio di iniziare la lettura proprio da questo glossario per prendere confidenza con queste parole.
Dreamport/Il distretto della cervice sono racconti diversi nella trama ma accomunati dai temi che vuol veicolare l'autrice, che in definitiva sono quelli ben esplicati in quarta di copertina: il colonialismo culturale ed economico, le questioni di genere, la libertà personale e la tradizione dei propri avi.
In questo volume non c'è spazio al metaforico, alla sublimazione o al fine umorismo. Tutto è diretto, tutto è sotto gli occhi del lettore e non ci sono scuse che tengono per il lettore "bianco", ed è anche infarcito di misticismo e folclore africano che non rendono certo facile la lettura ad un lettore non preparato.
Dreamport dei due racconti è il più fantascientifico dei due, quello dalla trama più classica e hard, dove le tecnologie descritte, ambigue e invadenti sono il mezzo con cui la Tsamaase denuncia lo sfruttamento delle popolazioni del continente Africano. Ovviamente lo fa a modo suo, mai con personaggi arrendevoli ma sempre fieri e combattivi.
Il distretto della cervice è invece quello più fantastico, dai toni della novella magica intrisa di misticismo e forse quello a me meno congeniale e sicuramente quello più ostico da leggere, anche se pure qui il plot del racconto è importante quanto interessante, a partire dalla rivendicazione di genere di appartenenza e dal peso delle tradizioni che ingabbiano il futuro delle nuove generazioni.
VOTO:6
« Ultima modifica: 31 Ottobre 2022, 20:41:05 di bibliotecario » Loggato
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