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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #435 data: 24 Novembre 2022, 13:25:19 »
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Citazione da: ciccio il 24 Novembre 2022, 08:58:06


Citazione da: bibliotecario il 23 Novembre 2022, 16:17:09


Citazione da: capricorno52 il 22 Novembre 2022, 22:53:48

Niven Pournelle e Barnes non riscaldano l' umore di un Umino

Starborn e Godson Urania collana nro 1708 Niven Pournelle Barnes , 2020

.....

Voto 6



Confermi quanto immaginavo e non avendo letto niente dei precedenti capitoli del ciclo, salto Urania di Novembre.
Sto leggendo Lifel1k3 di Kristoff.
Sarebbe anche carino come Young Adult ma troppo ma proprio troppo Young e pure Young con prime fregole amorose.
Pieno di iperbole e incongruenze, assolutamente sconsigliato per Ciccio

Grazie in effetti avevo già qualche dubbio



Nel 1997 e 1998 avevo letto i primi due libri del ciclo e, nel miei commenti sul db, li avevo giudicati mediocri (i miei voti 6,5 e 5,5 sono molto generosi). A parte la solita mancanza di rispetto verso i lettori da parte di Urania e del suo precedente curatore (RIP), tanto che ci troviamo il terzo volume del ciclo dopo 25 anni, senza dubbio non conviene comprarlo, o almeno io non lo farò. Aggiungo solo che (a parte la sciatteria di scrittura) si tratta del vezzo degli scrittori anglosassoni di infilare ovunque le loro vecchie leggende (Beowulf, Grendel, Ragnarok, ecc.).
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #436 data: 27 Novembre 2022, 16:32:09 »
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Mi intrometto totalmente a caso nel flusso di recensioni! Come avevo già anticipato ad alcuni a Stranimondi, ho cercato di fare approcciare il consorte Enrico alla fantascienza, proponendogli I biplani di D'Annunzio, dato che è principalmente appassionato di storia e soprattutto delle due guerre mondiali. Ci teneva quindi a farvi avere la sua recensione che riporto qui di seguito.

Libro molto godibile, storia è bella e a tratti avvincente non priva di colpi di scena ben riusciti. È il mio primo approccio al mondo Urania e devo dire che mi ha convinto a continuare. È anche il mio primo romanzo ucronico e come sospettavo il genere mi piace molto. Il libro però ha alcune pecche. La prima: poteva benissimo essere intitolato in un'altra maniera e sarebbe stato indifferente, nel senso che D'Annunzio non è solo un personaggio secondario (ci potrebbe benissimo stare) ma addirittura quasi terziario. È un personaggio che meritava di essere approfondito e sviluppato di più e ciò avrebbe sicuramente reso la storia più intrigante, invece viene semplicemente lasciato sullo sfondo con una certa superficialità. La seconda: invece che approfondire la psicologia dei personaggi, cosa per un romanzo ucronico secondo me importante, l'autore si perde in pagine e pagine di descrizioni ingegneristiche degli aerei; sono descrizioni che per chi non è addetto ai lavori sono del tutto inutili e rovinano il ritmo del racconto. Terza ed ultima: il finale è troppo frettoloso; so che il libro ha un seguito ma comunque questa storia si chiude perfettamente. la chiusura è quasi brusca e non lascia il tempo a quel piccolo sentimento di nostalgia che nasce ogni volta che finisci una storia, di prendere il sopravvento.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #437 data: 28 Novembre 2022, 09:24:27 »
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Ultime letture.

Sono rimasto veramente deluso mi aspettavo decisamente di meglio dal creator di Elric. Voto 5

Veramente notevole e particolare una storia di amore e morte (e rinascita) potrei quasi definirlo una versione fantascientifica di "Giulietta e Romeo" quasi !. Voto 8
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #438 data: 28 Novembre 2022, 13:18:38 »
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Citazione da: Spinofiorito il 27 Novembre 2022, 16:32:09

Mi intrometto totalmente a caso nel flusso di recensioni! Come avevo già anticipato ad alcuni a Stranimondi, ho cercato di fare approcciare il consorte Enrico alla fantascienza, proponendogli I biplani di D'Annunzio, dato che è principalmente appassionato di storia e soprattutto delle due guerre mondiali. Ci teneva quindi a farvi avere la sua recensione che riporto qui di seguito.

Libro molto godibile, storia è bella e a tratti avvincente non priva di colpi di scena ben riusciti. È il mio primo approccio al mondo Urania e devo dire che mi ha convinto a continuare. È anche il mio primo romanzo ucronico e come sospettavo il genere mi piace molto. Il libro però ha alcune pecche. La prima: poteva benissimo essere intitolato in un'altra maniera e sarebbe stato indifferente, nel senso che D'Annunzio non è solo un personaggio secondario (ci potrebbe benissimo stare) ma addirittura quasi terziario. È un personaggio che meritava di essere approfondito e sviluppato di più e ciò avrebbe sicuramente reso la storia più intrigante, invece viene semplicemente lasciato sullo sfondo con una certa superficialità. La seconda: invece che approfondire la psicologia dei personaggi, cosa per un romanzo ucronico secondo me importante, l'autore si perde in pagine e pagine di descrizioni ingegneristiche degli aerei; sono descrizioni che per chi non è addetto ai lavori sono del tutto inutili e rovinano il ritmo del racconto. Terza ed ultima: il finale è troppo frettoloso; so che il libro ha un seguito ma comunque questa storia si chiude perfettamente. la chiusura è quasi brusca e non lascia il tempo a quel piccolo sentimento di nostalgia che nasce ogni volta che finisci una storia, di prendere il sopravvento.

Mi piacerebbe molto avere il parere di Enrico (che ho avuto il privilegio di conoscere a StraniMondi) su La svastica sul Sole (o L'uomo nell'alto castello)
Un abbraccio
Gian
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #439 data: 28 Novembre 2022, 14:38:55 »
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Citazione da: Lucky il 28 Novembre 2022, 13:18:38


Citazione da: Spinofiorito il 27 Novembre 2022, 16:32:09

Mi intrometto totalmente a caso nel flusso di recensioni! Come avevo già anticipato ad alcuni a Stranimondi, ho cercato di fare approcciare il consorte Enrico alla fantascienza, proponendogli I biplani di D'Annunzio, dato che è principalmente appassionato di storia e soprattutto delle due guerre mondiali. Ci teneva quindi a farvi avere la sua recensione che riporto qui di seguito.

Libro molto godibile, storia è bella e a tratti avvincente non priva di colpi di scena ben riusciti. È il mio primo approccio al mondo Urania e devo dire che mi ha convinto a continuare. È anche il mio primo romanzo ucronico e come sospettavo il genere mi piace molto. Il libro però ha alcune pecche. La prima: poteva benissimo essere intitolato in un'altra maniera e sarebbe stato indifferente, nel senso che D'Annunzio non è solo un personaggio secondario (ci potrebbe benissimo stare) ma addirittura quasi terziario. È un personaggio che meritava di essere approfondito e sviluppato di più e ciò avrebbe sicuramente reso la storia più intrigante, invece viene semplicemente lasciato sullo sfondo con una certa superficialità. La seconda: invece che approfondire la psicologia dei personaggi, cosa per un romanzo ucronico secondo me importante, l'autore si perde in pagine e pagine di descrizioni ingegneristiche degli aerei; sono descrizioni che per chi non è addetto ai lavori sono del tutto inutili e rovinano il ritmo del racconto. Terza ed ultima: il finale è troppo frettoloso; so che il libro ha un seguito ma comunque questa storia si chiude perfettamente. la chiusura è quasi brusca e non lascia il tempo a quel piccolo sentimento di nostalgia che nasce ogni volta che finisci una storia, di prendere il sopravvento.

Mi piacerebbe molto avere il parere di Enrico (che ho avuto il privilegio di conoscere a StraniMondi) su La svastica sul Sole (o L'uomo nell'alto castello)
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Se invece andiamo sull'appena uscito, visto i generi di predilezione mi sento di consigliare i seguenti volumi di Stefano Mancini usciti per Fanucci sia in edizione cartacea che digitale:
L'enigma del Führer
L'enigma di Mayorana
L'enigma di Tesla
L'ultimo dei quali uscito proprio in questi giorni in versione digitale mentre l'edizione cartacea è stata posticipata al 16 Dicembre.
« Ultima modifica: 28 Novembre 2022, 15:38:08 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #440 data: 28 Novembre 2022, 14:41:11 »
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Citazione da: ciccio il 28 Novembre 2022, 09:24:27

Ultime letture.

.....

Veramente notevole e particolare una storia di amore e morte (e rinascita) potrei quasi definirlo una versione fantascientifica di "Giulietta e Romeo" quasi !. Voto 8


Ne sono felicissimo!
Un libro che ho adorato, una delle mie migliori, se non la migliore in assoluto, lettura del 2020.
E' un romanzo che si ama o si odia, certo non lascia indifferenti.
Attendevo un tuo commento
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #441 data: 28 Novembre 2022, 14:50:29 »
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Citazione da: bibliotecario il 28 Novembre 2022, 14:41:11


Citazione da: ciccio il 28 Novembre 2022, 09:24:27

Ultime letture.

.....

Veramente notevole e particolare una storia di amore e morte (e rinascita) potrei quasi definirlo una versione fantascientifica di "Giulietta e Romeo" quasi !. Voto 8


Ne sono felicissimo!
Un libro che ho adorato, una delle mie migliori, se non la migliore in assoluto, lettura del 2020.
E' un romanzo che si ama o si odia, certo non lascia indifferenti.
Attendevo un tuo commento

Ti cattura fin dalle prime righe.
il finale lascia aperta la possibilità di un seguito cosa di cui sarei contento
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #442 data: 29 Novembre 2022, 17:04:55 »
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Life L1K3.
Titolo difficile quello scelto dall'autore, Jay Kristoff per questo romanzo.
Difficile tanto quanto a me è difficile commentarlo questo romanzo, per più di un motivo.
Il primo dei quali è che trattasi del primo capitolo di una trilogia, che in realtà è un unica storia divisa in tre libri, quindi diciamolo subito non aspettatevi un finale che sia una vera e propria conclusione.
Ma soprattutto perché è un romanzo dichiaratamente Young Adult e se come tale, dopo averlo letto, la consiglierei sicuramente ad un quindicenne, a tutti gli altri farei lo stesso?
Francamente non lo so ed ecco spiegata la mia difficoltà a dare un giudizio univoco a questo volume.


Life L1K3, 10/2022
di Jay Kristoff
Collana Oscar Fantastica
Mondadori

Romanzo di ambientazione post apocalittica, storia situata in un futuristica e distopica California post guerre atomiche, al lettore sembrerà di essere proiettato in un episodio della serie TV Firefly, con protagonisti giovani umani, così come adolescenti risulteranno anche gli "Angelici Caduti" Androidi, dai sentimenti i comportamenti del tutto umani.
In sintesi il Plot narrativo può essere riassunto in Romeo e Giulietta incontra Mad Max, con una bella scopiazzatura da Pinocchio.
Impossibile ad un certo punto del romanzo, per un lettore italiano, non notare la similitudine delle scene descritte da Kristoff con quelle scritte a suo tempo da Collodi.
Linguaggio adolescenziale, costruzione dei personaggi, fregole amorose, scene iperboliche, sospensione dell' incredulità, tutto in questo romanzo è sapientemente costruito per accattivarsi un pubblico di giovani lettori, e in questo Kristoff ha fatto probabilmente un ottimo lavoro, così come ha fatto un ottimo lavoro nel veicolare a questo tipo di lettore i messaggi positivi che gli stavano a cuore, come l'accettazione del diverso e di se stessi, del valore dell'amicizia e della lotta all'ingiustizia, sull'amore come forza propulsiva nella propria vita.
Ma ho fatto certo lo stesso per i lettori più smaliziati e adulti, per loro purtroppo è tutt'altra storia, non basta per farsi apprezzare da quest'ultimi costruire una storia ricca di azione se tutto il resto non ha spessore, non ha sviluppo, con personaggi statici che non evolvono mai rispetto alla prima costruzione, con ingenuità e incongruenze a ripetizione.
E visto che io, nel bene e nel male faccio parte della seconda categoria, non posso che dare un giudizio negativo.
Romanzo e immagino intera trilogia troppo fuori target per un lettore adulto.
Voto:5
« Ultima modifica: 29 Novembre 2022, 17:24:34 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #443 data: 01 Dicembre 2022, 15:45:13 »
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Prima di procedere con la lettura delle due antologie FS di fine anno,
Galatich North e Memory's Legion, letture semplicemente imprescindibili per ogni amante della buona Fantascienza, inganno l'attesa con un altro tipo di racconto che come di abitudine della collana in cui è pubblicato, 42 Nodi, sicuramente sarà più borderline, una commistione di generi e di inquietudini.


Gli stessi occhi, 11/2022
di Francesca Mattei
Collana 42 Nodi N.19
Zona42

Novella introspettiva e intima, dalle venature se non Horror, almeno Wired, dal titolo Gli stessi occhi.
Stessi occhi, come esplicato appunto sin dal titolo, in quanto sono l'unica cosa che resta immutata nel corvo in cui improvvisamente e inaspettatamente si trasforma Elliot, il compagno della protagonista della storia, Edda.
Ed è questo il fulcro del racconto, la trasformazione e l'accettazione della stessa senza un perchè, una motivazione logica che motivi l'accaduto.
Tutto è sempre in continua trasformazione, tutto è cambiamento, sta nella natura stessa di tutte le cose.
Da questo assunto, con cui la protagonista deve gioco forza confrontarsi, prende il via in Edda una rielaborazione di se stessa, del rapporto col compagno e della nuova realtà con cui si trova a interagire, sino al sorprendente finale.
Racconto ben sviluppato, intenso e riflessivo sulla ineluttabilità del cambiamento insita nella natura umana.
VOTO:6  
« Ultima modifica: 04 Dicembre 2022, 18:54:33 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #444 data: 07 Dicembre 2022, 16:26:51 »
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Questo mese i cartacei latitano, sia le uscite annunciate da Fanucci che quelle da Mondadori, subiscono e subiranno dei ritardi.
Fortunatamente le uscite in Ebook non soffrono degli stessi contingenti problemi e consentono al Biblio di avere di che leggere.
Per cui, come annunciato, ho potuto iniziare a leggere puntualmente le due importanti antologie che chiudono in maniera più che degna un anno irripetibile per la "fantascienza" in italia.
Da quale delle due ho cominciato?
da quella targata Fanucci, Memory's Legion.
Ho aspettato quattro mesi dall'uscita, per leggere Leviathan Falls, e neanche lo volevo leggere, visto i brutti presentimenti che covavo.
Con Memory'Legion invece ho bruciato i tempi di attesa, ero molto curioso di vedere come il "malefico duo" se la sarebbe cavata con la narrativa breve.


Memory's legion. Tutti i racconti, 12/2022
di James S.A. Corey
Collana Narrativa
Fanucci

Antologia composta da 8 racconti, ognuno dei quali con postfazione degli autori, che si collocano temporalmente in modo cronologico rispetto ai 9 romanzi della serie The Expanse, e che sono semplicemente perfetti nel loro intento di contestualizzare ulteriormente determinati personaggi, eventi o luoghi che nel corso della narrazione della serie sono rimasti in ombra.
La lettura degli eventi visti da un punto di vista diverso da quello descritto nei romanzi e il focus sul Background di personaggi come Amos o Fred è stata divertente e appassionante.    
Come in ogni antologia ho trovato alcuni racconti spiccare su gli altri.
Alcuni personaggi, messi in luce lo meritavano più di altri, in alcuni casi avrei fatto altre scelte, ma in definitiva avere la possibilità di tornare ad immergermi un ultima volta nella "Distesa" è stato nostalgicamente struggente.
Molteplici in ogni racconto i collegamenti con i romanzi della serie, così come i camei di personaggi secondari.
Veniamo a conoscere, per esempio, dove e quando è morta Anna, conosciamo meglio Lydia e scopriamo che fine a fatto Erich.
Tutto questo da un gran senso di compiutezza che sarà certamente apprezzato da tutti coloro che hanno amato la serie.
Nel dettaglio, senza troppi spoiler, un sintetico giudizio su ogni racconto:

Unità Epstein: Ottimo racconto di apertura. Semplicemente bello e perfettamente bilanciato in tutte le sue parti, è grazie a questo tipo di narrazione che mi sono innamorato di questo ciclo. Mescola sapientemente tra loro sentimenti e relazioni dei e tra i personaggi, rendendo empatico ed emozionante un racconto in cui si entra nei dettagli di come tutto ha potuto prendere il via.

Il macellaio della stazione di Anderson: Altro buonissimo racconto, che entra nel dettaglio di un evento significativo ma non del tutto chiarito nella serie dei romanzi, con una forte enfasi sul senso di colpa come tema. Senso di colpa che motiva e spiega ancor meglio il comportamento di Fred Johnson  personaggio comprimario ma comunque importante nell'economia della storia.

Gli dei del rischio: Qui incontriamo su Marte la famiglia di Bobbie, personaggio tra quelli che meno ho amato ed è forse per questo che in fondo questo sia uno dei racconti che meno mi ha impressionato. David, il nipote di Bobbie, su cui è incentrato il racconto simil poliziesco, è poi un personaggio secondario veramente poco significativo su cui francamente non mi sarei dilungato.

La zangola: Forse il migliore della raccolta, ma d'altronde qui parliamo di come Amos è diventato Amos, dei suoi trascorsi incasinati con Lydia, dell'amicizia che lo lega a Erich, di Baltimora. Tanta ma tanta roba e tutta fichissima.

L'abisso vitale: Altro racconto notevole, la banalità del male, Paolo Cortàzar, uno dei personaggi più odiosi di tutto il ciclo di The Expanse. Entrare nella sua mente, in empatia con lui, non è una prova da poco conto per il lettore. Curioso venire a sapere dalla postfazione che il personaggio prende il nome da due famosi autori, Paolo Bacicalupi e Julio Cortázar.

Strani cani: Il meno interessante della serie, non tanto per il racconto in se ma in quanto fondamentalmente già letto nel romanzo da cui sono tratti personaggi, ambientazione e plot.

Auberon: Contende a La zangola, il titolo di miglior racconto. Esplora il tema della corruttibilità e logorabilità del uomo più integerrimo e del potere in particolare. Molto ben costruito e con una marcia in più visto che ritroviamo un vecchio amico, che finalmente ha fatto il grande passo.

Le colpe dei padri: Racconto di chiusura e l'unico dell'antologia ambientato temporalmente dopo gli eventi descritti in Leviathan Falls.
Certamente uno dei tre racconti su un mio personale podio. Emotivamente coinvolgente allo stesso modo su due piani diversi, quello generale in cui si esplora tutta la tragicità e precarietà della situazione in cui si trovano le colonie abbandonate a se stesse dopo gli eventi che chiudono la serie dei romanzi, e quello intimo di Filip, con i suoi enormi sensi di colpa e i compromessi che deve fare per poter comunque e nonostante tutto andare avanti.

In conclusione questa antologia si rivela un indispensabile compendio per tutti coloro che hanno letto e amato The Expanse, ricca di aneddoti e rivelazioni, a tratti struggente. Curiose e simpatiche anche le Postfazioni dei due autori.
VOTO: 8
« Ultima modifica: 07 Dicembre 2022, 17:38:29 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #445 data: 13 Dicembre 2022, 14:18:25 »
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Un ottimo romanzo un po' guastato dal fatto che è passato troppo tempo dalla lettura dei precedenti  usciti con Gargoyle (ci sarebbe voluto almeno un piccolo riassunto). Voto 7.5



Ambientazione originale buono Voto 7
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« Rispondi #446 data: 16 Dicembre 2022, 19:14:03 »
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Appena finito di leggere, con gran piacere, l'ultimo Urania dell'anno del 70°
Dal prossimo mese ci proietteremo verso un nuovo traguardo.
Per quanto mi riguarda nel frattempo leggerò il Jumbo di dicembre per chiudere il 2022 alla grande.
Per il momento eccovi le mie impressioni su...


Codice Apocalisse, 12/2022
di Charles Stross (Sopra immortalato col Biblio)
Collana Urania n.1709
Mondadori

Quinto romanzo della serie della Lavanderia, edito in originale nel 2012.
Si, in Italia abbiamo accumulato un certo ritardo, i romanzi del ciclo sono già dieci, l'ultimo dei quali edito nel 2018.
Di questa serie al momento possiamo dire che ogni nuovo romanzo è migliore dei precedenti, i personaggi evolvono con logica, così come lo stile narrativo adottato dall'autore; vi è un consistente filo conduttore che lega i vari romanzi ma in definitiva ognuno di essi è perfettamente godibile a se stante.
Dopo cinque romanzi e alcuni racconti, non abbiamo ancora momenti di stanca o di già letto nelle avventure o meglio disavventure del nostro Bob Howard.
In Codice Apocalisse lo troviamo fresco di promozione dopo gli avvenimenti descritti in Il Memorandum Fuller ma ancora preso a scongiurare l'avvento del Case Nightmare Green, la fine del nostro Mondo e il ritorno dell'equivalente dei Grandi Antichi.
Promosso supervisore delle Risorse Esterne, non sarà affiancato dalla dolce e agguerrita compagna Mo O'Brien e non opererà sotto l'ala protettrice del famigerato Aglenton, ma affiancherà due formidabili agenti a contratto, Persephone Hazard e Johnny McTavish con i quali sarà inviato a Denver per indagare su una oscura setta Millenarista Cristiana, dedita ad evocazioni quanto mai pericolose.
Il tono scelto per il romanzo è più cupo e drammatico dei precedenti anche se pure qui non mancano i siparietti divertenti e Geek.
L'equilibro raggiunto da Stross nel bilanciare questi due aspetti delle sue storie è eccellente, così come la maestria nel descrivere gli aspetti puramente magici senza che questi appesantiscano la trama che resta fluida e dall'ottimo ritmo.
Qua e la vengono aggiunti nella narrazione nuovi tasselli all'architettura generale del ciclo, sfaccettature dell'organizzazione della Lavanderia e soprattutto della sua omologa statunitense la Camera Nera vengono alla luce, rendendo più corposo e interessante la lettura.
Il romanzo si chiude col nostro Bob proiettato verso un ulteriore salto di carriera in una ancor più segreta branca della Lavanderia, quella delle "Risorse Esterne" e lascia gli estimatori del ciclo con due nuovi co protagonisti veramente notevoli che si spera rincontreremo in altre storie della serie.
VOTO:7  
« Ultima modifica: 16 Dicembre 2022, 23:25:45 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #447 data: 23 Dicembre 2022, 19:16:34 »
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Ed eccoci arrivati a parlarvi dell'ultimo "Urania" letto in questo fantastico 2022, fantascientificamente parlando.
I più assidui e attenti frequentatori di questo Thread sapranno già di che libro sto per raccontarvi, visto che era un titolo annunciato.
Si tratta dell'ultimo Urania Jumbo dell'anno, Galactic North.


Galactic North, 12/2022
di Alastair Reynolds (sopra immortalato col Biblio)
Collana Urania Jumbo n.38
Mondadori

Siete amanti della Space Opera e della Hard SF?
Siete orfani di Iain M. Banks?
Divorate i romanzi di Peter Hamilton, Richard Morgan, John Varley e David Brin?
Se si, i racconti di Galactic North fanno per voi.
Se poi siete amanti dell'universo della Rivelazione e come me avete già letto i romanzi principali del ciclo editi in Italia, questo volume si rivelerà un piccolo, grande gioiellino la cui lettura sarà imprescindibile.
L'antologia raccoglie otto storie ambientate nell'universo di Revelation Space, ognuna di essa, nonostante la diversa e lontana tra loro data di pubblicazione originale, ha l'impronta unica e riconoscibile di Reynolds...
Racconti di fantascienza, oscuri, spesso noir, barocchi e gotici allo stesso tempo, traboccanti di culture umane del lontano futuro diffuse attraverso numerosi sistemi stellari, culture umane profondamente interconnesse, nel bene e nel male, con tecnologie avanzatissime.
Torneremo su Marte, per scoprire le origini di Clavain e Galiana, vedremo come Felka è diventata quello che è e com'era da bambina.
Leggeremo di intrighi politici, di spionaggio sulle lune di Giove, di pirateria interstellare condotta dagli equipaggi Ultras.
Getteremo un approfondito sguardo sulle sconvolgenti conquiste scientifiche dei Conjoiners; sull'orrore della peste destrutturante, sulla Rust Belt di Yellowstone ed i suoi decadenti abitanti, sulle ibridazioni uomo/animale e uomo/macchina.
Ci imbatteremo in camei di personaggi a noi cari.
Ed in fine, nel racconto che da il titolo alla raccolta, faremo i conti con l'Alfa e l'Omega di tutto l'universo Reynoldiano, il racconto raccoglie il testimone li dove si conclude Absolution Gap e lo porta sino al lontanissimo futuro, sino al 40000 DC ed in esso scopriremo anche le origini e il destino di un altro personaggio caro ai fan del ciclo, Remontoire.
In linea generale Space Opera a tutto tondo, dove non sono i personaggi e la loro caratterizzazione il punto di forza delle storie ma lo è lo spazio e la tecnologia, la fantasia immaginifica dell'autore e la sua bravura nell'inserire nel contesto, temi ambientali, sociali, etici e scientifici.

Un breve cenno nello specifico degli otto racconti:

La grande muraglia di Marte (2000): qui leggiamo di come Clavain è diventato per la prima volta alleato di Galiana, e del suo passaggio alla fazione dei Conjoiners. Struggente l'incontro con una Felka bambina. Ritmo veloce. I primi brevi ma meravigliosi giorni di Revelation Space.

Glaciale (2001): continua ad approfondire il rapporto tra Clavain e Galiana, inoltre scopriamo come Felka diviene quella che abbiamo conosciuto nei Romanzi. Il tutto condito su un mondo di ghiaccio, con un misterioso omicidio ed un profondo dilemma morale finale.

Una spia su Europa (1997): Forse la più debole della raccolta, spy story breve, moderatamente interessante, con un discreto colpo di scena finale. Corollario sulle ibridazioni uomo/animale che tanto spesso incontriamo in questo ciclo.

Brezza (2006): Meraviglioso e toccante, una formidabile visione che getta luce sulle menti dei Conjoiner e sui loro misteriosi motori. La dimostrazione lampante che la fantascienza è uno dei generi migliori per discutere di pregiudizio culturale.

Sonno dilatato (1990): uno dei primi racconti scritti da Reynolds, parla di un uomo svegliato dal sonno criogenico e della strana esperienza onirica che ne deriva. Con interessanti descrizioni sulla biotecnologia applicata agli esseri umani, ricorda le atmosfere di Dick e Gibson e ci riporta con drammaticità agli orrori della piaga della peste destrutturante.

Il bestiario di Grafenwalder (2006): torniamo sulla cintura di Yellowstone, sulle perversioni dei suoi decaduti abitanti dopo l'avvento della peste destrutturante. Storia di un collezionista, storia di vendetta che ci riporta ad un precedente racconto.

Nightingale (2006): Il nome della storia deriva dalla nave ospedale da cui un equipaggio selezionato di ex soldati è incaricato di estrarre un uomo ricercato. Il racconto più claustrofobico e dalle venature horror della raccolta.

Galactic North (1999): Storia in cui Reynolds crea la mitologia temporale di Irravel e Markarian, e con loro quella di tutto in ciclo Revelation Space, oltre a rivelare le origini di Remontoire. Impossibile godere a pieno questa storia senza una conoscenza approfondita dei Romanzi del Ciclo. Racconto Indicativo della grandezza dell'autore, già nel 1999 tutto l'architettura era chiara e già definita.

Voto: 8  
« Ultima modifica: 24 Dicembre 2022, 01:03:11 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #448 data: 25 Dicembre 2022, 21:45:38 »
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Un grande ritorno su Urania di Alastair Reynolds , gli amanti della Hard FS e dell FS d'avventura possono essere soddisfatti.

Con otto racconti e novelle, tra cui tre originali di questa raccolta, Reynolds manifesta il suo innamoramento per l’ universo oscuro e turbolento di Revelation Space.
Considero Galactic North un’ opera unitaria alla stregua di un romanzo , tutte le storie sono ambientate nello stesso universo, queste ultime sono caratterizzate da conclusioni inaspettate rispetto alla trama iniziale, per il modo con cui Reynold fa si che il lettore resti incollato fino alla fine ai racconti e per la fine psicologia a chiaro scuro con cui ammanta i personaggi.
Un consiglio: leggete o rileggete la trilogia (Revelation Space, Redemption Ark e Absolution Gap) prima di iniziare la lettura di questa raccolta evitando un brusco impatto con le caratteristiche dell’ universo di Revelation Space.
L'ambiente di Revelation Space è sviluppato e complesso. L'umanità ha colonizzato molti mondi nella nostra parte della galassia, ma non ha sviluppato la tecnologia FTL, quindi i viaggi stellari durano anche decine di anni e spesso sono effettuati in letargo.
L’umanità si è divisa per differente livello di tecnologia cibernetica: dai Demarchisti (umani moderatamente potenziati che praticano la democrazia in tempo reale tramite impianti neurali), agli Ultras (umani cyborg altamente potenziati) ed ai  Conjoiners (umani mentalmente collegati con tratti di mente alveare).
L'umanità ha anche incontrato i resti di civiltà aliene poche ancora in essere molte invece estinte , documentando il paradosso di Fermi sul perché non siamo stati contattati da altre specie aliene nonostante i miliardi di mondi potenzialmente abitabili nell'universo.
Le storie sono ordinate in una cronologia approssimativa che va dal 2.205 d.C. nella "Grande Muraglia di Marte" al 40.000 d.C. alla fine del "Nord Galattico". Anche se non tutte le storie sono legate alla trilogia, sono ambientate nello stesso universo e apportano alcuni nuovi dettagli relativi ad alcuni eventi , personaggi ,e,  concetti utilizzati nella serie.
Compongono la raccolta:
Grande Muraglia di Marte Questa è la prima storia nella cronologia futura di Reynold, la storia che inquadra  Nevil Clavain, una figura di spicco nella serie principale di REVELATION SPACE, e Galiana, la fondatrice del movimento Conjoiner. È una storia sulla lotta tra coalizionisti, demarchisti e un gruppo ribelle guidato da Galiana rintanato su Marte. Le forze della Terra hanno inchiodato i ribelli nel loro costrutto fortificato (la "Grande Muraglia") che si estende in profondità nel sottosuolo. Clavain e Galiana sono apparentemente nemici, ma gli eventi cospirano per costringerli a unirsi e una giovane ragazza (Felka)  con gravi danni cerebrali gioca un ruolo sorprendente. La descrizione di prima mano della coscienza collettiva dei Conjoiners è affascinante e la storia avvincente è ricca di umanità ed azione.
Voto 8
Glaciale Clavain e Galiana durante la loro ricerca di luogo su cui stabilirsi arrivano su un pianeta ghiacciato chiamato Diadem, dove scoprono una colonia terrestre abbandonata in cui i coloni sono tutti morti dopo essere apparentemente impazziti. Trovano un sopravvissuto che si è salvato in criostasi e lo rianimano. Interrogato su cosa sia successo narra una storia che sembra abbastanza plausibile, ma Clavain ha il fastidioso sospetto che alcuni dettagli non tornino. Questo è un racconto di fantascienza tipico: la colonia abbandonata, morti misteriose e un sopravvissuto sospetto.Ma a merito di Reynolds, che aggiunge un'interessante biologia aliena sui vermi del ghiaccio, la risoluzione del mistero ribalta quanto ci saremmo aspettati dalla lettura iniziale.
Voto 8
Una spia in Europa
Questa è la breve ma intensa storia di un agente sotto copertura che si reca in una città situata sotto la calotta glaciale che ricopre Europa. È coinvolto nella lotta per il potere tra i demarchisti (che controllano Europa) e i Gilgamesh Isis (che controllano Ganimede e Callisto). Subisce una drammatica alterazione chirurgica per essere dotato di branchie per sopravvivere nelle gelide acque sotto il ghiaccio, e si propone di scoprire segreti cruciali che aiuteranno la sua fazione  ma incontra invece alcuni esseri inaspettati, frutto di alterazioni genetiche che venerano come dio una genetista  estranea alle fazioni in lotta .
Voto 7
Tempo atmosferico Questa è la migliore storia della raccolta. Inigo, abile timoniere, ufficiale della nave Ultra Petronel, viene attaccato dai pirati mentre trasporta coloni in stato di sonno criogenico verso Yellowstone.
Per un colpo di improbabile fortuna cosmica, la minaccia dei pirati viene eliminata e nel successivo abbordaggio della nave pirata trova una ragazza Conjoiner tenuta prigioniera. Ha un nome che è completamente incomprensibile per gli esseri umani, ma poiché la sua origine proviene dalle formazioni di nubi di gas di Giove, Inigo la chiama "Brezza".
Inigo stabilisce un'amicizia con “Brezza” sebbene tecnicamente sia una prigioniera, ma il capitano  della Petronel diffida profondamente di lei come Conjoiner a causa di eventi nel proprio passato. Ma quando la Petronel è inseguita da una sinistra nave stealth e ha bisogno di scappare, scoprono che il motore Conjoiner è danneggiato e nessun umano o Ultras di base ha la capacità di ripararlo. È un aspetto ingegnoso dell'universo di Reynolds: i Conjoinesrs hanno dominato il viaggio quasi alla velocità della luce e l'hanno condiviso con altri gruppi umani, ma si rifiutano di rivelare i segreti del suo funzionamento. La minima manomissione farà sì che l'intero motore diventi una supernova e distrugga la nave e tutto ciò che si trova nelle vicinanze. All'improvviso, la collaborazione della ragazza Conjoiner è l'unica cosa che può salvarli e l’esito di collaborazione sarà doloroso per Inigo innamorato di “Brezza” e fatale per la ragazza.
Voto 10
Dilatazione Sonno È una storia  di un uomo svegliato dal  criosonno a bordo di una nave che sta fuggendo dalla Peste destrutturante” che ha invaso in pianeta  Yellowstone e successivamente si è estesa alla cintura degli habitat in orbita intorno al pianeta.L’uomo , e’ un medico ed è chiamato dal computer di bordo a svolgere una serie di operazioni chirurgiche agli altri passeggeri  per rimuovere gli impianti neurali che li rendono vulnerabili alla peste , l ‘ uomo , dopo le iniziali titubanze, aiutato da un avatar creato a somiglianza della moglie s’impegna allo stremo e riesce a rimuovere le metastasi scoprendo alla fine di essere lui stesso il vero paziente.
Voto 7
Bestiario di Grafenwaldern Questa è una elegia sulla potenza dell’invidia.
Un collezionista di mostri finalmente mette le mani sull'ultimo esemplare per la sua collezione, che gli regala la sorpresa della sua vita.
Voto 8
Nightingale La storia più scioccante di questa raccolta. Una parabola delle conseguenze della guerra che conferma che  i mondi descritti da Reynolds a volte si rivelano oscuri.
Un gruppo di mercenari e’ inviato a rintracciare e catturare un ufficiale accusato di crimini di guerra.La missione sembra alla loro portata, il loro obiettivo è il colonnello Brandon Jax, che si presuma si nasconda su una nave ospedale abbandonata, la Nightingale. Durante la guerra su Sky's Edge, questa nave era incaricata di curare i soldati su entrambi i lati del conflitto, ma dalla fine della guerra è stata lasciata incustodita.Tuttavia, quando arrivano sulla nave, che sembra funzionare più di quanto dovrebbe essere per un relitto, entrano in conflitto con l'intelligenza artificiale che gestisce la nave, e subiscono le conseguenze della sua di una strana etica.
Voto 8
Galactic North E’  l'ultimo racconto , anche lungo la linea temporale, ambientato migliaia di anni nel futuro,è un altro momento saliente della raccolta, un racconto di ampio respiro che abbraccia molti secoli e copre molte epoche della storia futura di Reynolds, iniziando nel 2.303 ma terminando in un lontano futuro intorno ai 40.000, il libro fa luce su alcuni dettagli della trilogia ed illustra la nuova minaccia alla vita nella galassia “ le mosche verdi” macchine Von Neumann ideate per la terraformazione.
La storia e’ incentrata sul capitano Irravel Veda, che subisce un'imboscata da parte dei pirati durante una sosta imprevista per riparazioni. Sta sorvegliando un carico di 20.000 coloni in criosonno,  i pirati  forzano i codici d’ accesso , rubano i corpi dandosi alla fuga.nIl racconto che segue è la storia dell’ inseguimento di Irravel ai pirati attraverso il tempo e lo spazio al pari delle Mosche verdi che stanno smantellando ogni sistema stellare che incontrano per costruire habitat artificiali completi di vita vegetale. Sembra fantastico, tranne per il fatto che distruggono tutto sul loro cammino e non fanno eccezioni per esseri senzienti o civiltà. È un disastro implacabile particolarmente alla Reynolds. Nonostante tutta la potenza delle varie civiltà che viaggiano nello spazio, non c'è molto che anche le razze antiche come i Costruttori di Nidi o gli Inibitori possano fare se non fuggire verso i confini dell'universo.
Voto 6,5


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #449 data: 29 Dicembre 2022, 13:48:58 »
Cita

Avevo programmato e credevo che l'ultimo romanzo che avrei letto in questo 2022 sarebbe stato l'Urania Jumbo Galactic North.
Ma in realtà, vuoi per la bellezza degli ultimi libri letti, letteralmente divorati, vuoi per qualche scampolo di tempo faticosamente rosicchiato da altre attività, ho finito la mia coda di lettura per il 2022 con una intera settimana di anticipo.
Guadagnando così la possibilità di aggiungerci un altro libro e addirittura è avanzato un paio di giorni per iniziare in anticipo la prima lettura del 2023
Ma quale libro ho aggiunto all'ultimo minuto?
In realtà non è una mia scelta.
Ben si un romanzo consigliato da un esperto lettore (anche se raramente posta qui le sue recensioni) l'amico Pierluigi, alias Gundam70.
Colgo qui l'occasione per ringraziarlo per l'ottimo consiglio di lettura, stiamo parlando di Sea of Tranquility di Emily St. John Mandel, romanzo vincitore del Best sci fi Book 2022 su Goodreads e pubblicato da noi dalla casa editrice La Nave di Teseo.
Approfitto di questo Thread per condivide e allargare il suggerimento di Pierluigi; leggete qualsiasi cosa vi capiti sotto mano di questa autrice, che poi non è molto, tre romanzi, compreso quello di cui stiamo parlando, tutti editi in italiano e presenti sul nostro DB.


Mare della Tranquillità, 12/2022
di Emily St. John Mandel
Collana Oceani n. 190
La Nave di Teseo

Di cosa parla Mare della Tranquillità?
Di viaggi nel tempo, di teoria della Simulazione, di temi etici e filosofici alti ma anche di temi attuali come la pandemia che ci sta affliggendo.
Lo fa con  personaggi credibili, intensi e profondi, con una storia a tratti autobiografica, una trama intricata, costruita come una matrioska, su più piani temporali e con una ambientazione ampia, su più corpi celesti e che copre un arco temporale di mezzo millennio.
Si potrebbe essere indotti a pensare che sia un romanzo complicato, tutt'altro.
La Mandel è una scrittrice dalla prosa semplice e a tratti poetica, i suo romanzi hanno trame solo all'apparenza complicate mentre in realtà sono avvincenti e ingegnose, dall'evoluzione concentrica in cui tutto fila senza una sola incoerenza.
Mare della Tranquillità è un romanzo profondamente umano e toccante che ci interroga sulla nostra percezione della realtà, sul senso di perdita e sulla inevitabilità dello scorrere del tempo. Ci interroga su problemi etici basilari, sulla responsabilità delle proprie azioni, su ciò che facciamo, non facciamo o potremmo fare per influenzare il corso della vita di altre persone.
Lo fa con una storia intima e personale, dalle ampie descrizioni e digressioni, presentandoci una serie di  personaggi all'apparenza slegati fra loro, separati in epoche diverse ma accomunati da una stessa esperienza in un luogo preciso.
Nella prima metà del romanzo conosciamo questi personaggi, Edwin nel 1912, Vincent cento anni dopo, la scrittrice Olive nel 2203, tutti hanno vissuto la stessa straniante esperienza di vivere un momento in cui realtà differenti sembrano sovrapporsi nello stesso istante e nello stesso preciso luogo, sino a qui per il lettore è difficile capire dove la storia lo porterà, come gli eventi descritti siano legati.
Ma poi, lo stesso lettore viene catapultato dalla Mandel ancora più avanti nel tempo, nel 2400, su una Luna, ormai colonizzata dall'umanità, in cui ci imbatteremo nel personaggio più importante del Romanzo, Gaspery e in sua sorella Zoey, scienziata applicata al progetto della macchina del tempo e sulle Matasse, anomalie spazio temporali che mettono in dubbio la realtà stessa del nostro universo.
Gaspery, reclutato come viaggiatore del tempo ci condurrà in una indagine nello spazio e nel tempo, dai risvolti profondamenti toccanti sino al sorprendente e bellissimo finale.
Nota a margine, curiosa e indicativa della bravura come scrittrice di Emily St. John Mandel.
I suoi tre romanzi, sin ora scritti, per quanto perfettamente autoconclusivi e hanno in comune non solo parte delle trame e delle ambientazioni ma anche parte dei personaggi e sono in un modo assolutamente originale, profondamente intrecciati.
Voto:8  
« Ultima modifica: 29 Dicembre 2022, 17:55:04 di bibliotecario » Loggato
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