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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 111417 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #315 data: 06 Giugno 2022, 23:04:52 »
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Citazione da: capricorno52 il 06 Giugno 2022, 17:38:15



A parer mio non c' è un problema di doppia traduzione.  

Ciao

Leo alias Capricorno52


Io non ho le capacità, ma credo l'abbiano veramente in pochi, di capire se la doppia traduzione abbia inciso sulla qualità del testo.
Ma sono fortemente convinto (avendo letto gli altri titoli pubblicati in Italia) che questo sia un lavoro minore dei due fratelli e arrivato da noi ormai fuori tempo massimo. Riconosco il merito di Mondadori di averlo comunque finalmente pubblicato ed è per questo che l'ho letto con curiosità anche se per onestà intellettuale non posso dire che mi sia piaciuto.
« Ultima modifica: 06 Giugno 2022, 23:05:56 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #316 data: 11 Giugno 2022, 18:52:42 »
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Dopo la satira incomprensibile dei fratelli Strugackij, avevo bisogno visto l'ardua prova di riconciliare la mia lettura con un romanzo più canonico, almeno nella trama se non nei personaggi.
La scelta è ricaduta sul fratello maggiore dell'Urania di questo mese, il Jumbo


Provenance, 06/2022
di Ann Leckie
Collana Urania Jumbo N.32
Mondadori

Ci ho pensato un poco... un romanzo ambientato nell'Universo Radchai.
Poteva risultare una buona lettura come Ancilary Justice e tutto sommato anche come Ancillary Mercy ma anche una totale soporifera noia come Ancillary Sword, in definitiva una lettura rischiosa e questo mese la dose di pazienza era già stata esaurita dai fratelli russi.
Diciamolo subito è andata bene, siamo andati oltre le aspettative, non benissimo ma molto bene.

la storia è si ambientata nell'Universo Radchai, descritto nella precedente trilogia della Leckie, ma di quest'ultima si fanno dei semplici accenni al trattato, concluso alla fine di Ancillary Mercy, tra le nuove IA indipendenti (le menti delle Astronavi e Stazioni Spaziali Radchai) e la misteriosa civiltà aliena Presger. Inoltre, un personaggio secondario è appartenente all'impero Radchai.
Per il resto la storia è del tutto indipendente dalla Trilogia precedente e si regge tranquillamente a se stante.
Viene descritta nei suoi usi e costumi un altra fazione umana, quella Garseddai nel sistema Hwae.
Il romanzo manca rispetto ai precedenti di tutto l'afflato da Space Opera, del modo innovativo di descrivere le intelligenze artificiali e delle intricate relazioni delle stesse mentalità clonate in più corpi che erano il punto di forza della trilogia Imperial Radch.
Ma la trama sviluppata dalle Leckie è comunque molto buona, il ritmo sufficientemente incalzante ed i personaggi sono ben tratteggiati, con punti di forza e debolezze, in una parola moderni.
C'è un complotto, un mistero da risolvere, fazioni umane che rasentano l'alieno, stazioni spaziali.
Forse in alcuni punti la storia si fa anche troppo intricato anche se la trama è lineare, l'eroina di turno Ingray è simpatica e molto umana nelle sue debolezze ma non ha la potente presenza scenica che aveva Breq.
Il tema di fondo che sta a cuore descrivere all'autrice, evidenziato sin dal titolo, Provenienza, è si quello che sta dietro al mistero che da il via alla storia ma è soprattutto La Provenienza da cui tutti noi arriviamo, e come tale provenienza ci ha forgiato e ci a reso quelle che siamo.
Non voglio nascondervi, in conclusione, che anche in questo romanzo, la confusione di genere dei personaggi regna padrona ma questo sinceramente me lo aspettavo dalla Leckie e comunque non ha influito negativamente sulla lettura.
Viviamo in un mondo iperconnesso, multietnico e multigenere, se seguite i miei interventi, qui e altrove, sapete come la penso: è bene che anche il lettore di Fantascienza ampli i suoi orizzonti.
Voto: 7    
« Ultima modifica: 11 Giugno 2022, 19:12:54 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #317 data: 12 Giugno 2022, 13:17:29 »
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Ancora non riesco a farmi forza per leggere Leviathan Falls.
Devo trovare e aspettare il momento davvero perfetto.

Per adesso ripiego su una lettura solo digitale.
Seconda Pelle, di Giampietro Stocco, autore di cui apprezzo Ucronie e Distopie ambientate in Italia.
Tra l'altro il romanzo è stato finalista al Premio Urania.
Chi lo ha letto del Gruppo Premio Urania?
Forse Ciccio?

« Ultima modifica: 12 Giugno 2022, 15:56:25 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #318 data: 18 Giugno 2022, 14:30:05 »
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Niente di meglio per il Biblio di un bel romanzo Ucronico,
meglio ancora se ambientato in un ciclo di cui ha già apprezzato i precedenti capitoli.
Se poi è di un autore la cui preparazione in Storia e Sociopolitica è indiscussa ed il romanzo suddetto è arrivato in finale al Premio Urania, non c'è, per Lui, scusate il gioco di parole, storia


Seconda Pelle, 05/2022
di Giampietro Stocco
Collana Odissea Fantascienza, N.118
Delos Digital

Eccoci al terzo capitolo della personale versione ucronica e distopica dell'Italia prossima ventura immaginata da Giampietro Stocco.
Un Italia in cui il Fascismo non è caduto nel 1943 ma non essendo entrato nella seconda Guerra Mondiale si è trascinato sino al 1976 come descritto nel romanzo Nero Italiano, a cui poi è seguito Dea del Caos che vede la nostra Italia, trent'anni dopo gli eventi descritti in Nero Italiano, divisa in due Stati indipendenti ed un protettorato tedesco.
Infine arriviamo al futuro prossimo venturo di Seconda pelle in cui Stocco ci descrive un Italia uscita da una pandemia devastante, riunificata sotto una dittatura di Orwelliana memoria, dove tutto è in ogni momento ed in ogni luogo sotto uno stretto controllo di polizia.
La storia si dipana per le strade di una Genova cupa e disperata, sotto una onnipresente cappa di droni governativi e tra cacce ai clandestini.
Incontriamo qui vecchi personaggi come Bianca Diletti, il cui casuale incontro con il giornalista Gianluca Loddi darà il via ad una serie di mirabolanti avventure alla riscoperta di un passato alternativo ed di un futuro dominato da cloni ed intelligenze alternative.
Soprattutto nella seconda parte, quella dal taglio più fantascientifico e meno ucronico, la trama si fa più confusa e meno verosimile ma non al punto da inficiarne la lettura.
Va aggiunto che il romanzo è pieno di citazioni sotto traccia che non sfuggiranno al lettore più attento e di brani musicali che potrebbero dare spunto per un ottima colonna sonora di accompagnamento alla lettura.
Voto: 6  
« Ultima modifica: 21 Giugno 2022, 10:42:08 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #319 data: 20 Giugno 2022, 16:13:23 »
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Citazione da: Spinofiorito il 18 Maggio 2022, 22:18:41


Anche io l'ho letto!! Concordo con tutto quello che hai detto, a parte per il paragone con Le Ombre di Morjegrad che non ho letto. Francesca Cavallero scrive davvero bene e me lo sono mangiato, in più mi è piaciuta davvero tanto sia l'ambientazione che lo svolgimento della trama, insomma proprio un bel mondo da esplorare - soprattutto attraverso le tre protagoniste, l'ho trovato un modo di raccontare molto efficace. Se all'inizio mi sembrava tutto un po' confuso è stata bravissima a fare combaciare tutti i pezzi via via nella narrazione. Poi non so se sono di parte ma tre protagoniste femminili non possono altro che farmi piacere!
Dato il finale aperto spero di leggere altro in futuro.


Ciao Spinofiorito!
Vedo ora il tuo commento... e forse ho anche capito chi sei
Grazie infinite per le tue parole, davvero.

E che bello averti qua!

Un abbraccio,
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #320 data: 20 Giugno 2022, 20:15:40 »
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Citazione da: Echo il 20 Giugno 2022, 16:13:23

Ciao Spinofiorito!
Vedo ora il tuo commento... e forse ho anche capito chi sei
Grazie infinite per le tue parole, davvero.

E che bello averti qua!

Un abbraccio,
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E ovviamente grazie a te per Il Sangue delle Madri. Ho visto anche i concept delle ambientazioni che avevi postato e sono davvero fighissimi!
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #321 data: 21 Giugno 2022, 09:46:19 »
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Citazione da: bibliotecario il 12 Giugno 2022, 13:17:29

Ancora non riesco a farmi forza per leggere Leviathan Falls.
Devo trovare e aspettare il momento davvero perfetto.

Per adesso ripiego su una lettura solo digitale.
Seconda Pelle, di Giampietro Stocco, autore di cui apprezzo Ucronie e Distopie ambientate in Italia.
Tra l'altro il romanzo è stato finalista al Premio Urania.
Chi lo ha letto del Gruppo Premio Urania?
Forse Ciccio?



Scusa ho visto adesso il Post ( ho ancora in ballo un sacco di casino per lavori vari sia a casa che in ufficio e non riesco a stare aggiornato)
si l'ho letto io e sarà perché non ho letto i libri precedenti o perché non mi piace lo stile di Stocco ma per me non raggiunge la sufficienza, di un bel pezzo inferiore a Resurrezione  
« Ultima modifica: 21 Giugno 2022, 09:48:29 di Lucky » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #322 data: 21 Giugno 2022, 10:26:03 »
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Citazione da: Spinofiorito il 18 Maggio 2022, 22:18:41


Citazione da: bibliotecario il 18 Maggio 2022, 00:18:06

Questo è un libro che non potevo non leggere, che aspettavo con desiderio ma che avevo anche paura a leggere.
Infondo lo ha scritto una amica, ed è spesso difficile se non imbarazzante dover dare un sincero giudizio in questi casi.
Ma evidentemente sono una persona fortunata nelle scelte di cosa leggere, e la nostra Echo, la nostra Francesca, mi ha totalmente e brillantemente tolto da ogni eventuale imbarazzo, rendendomi vita facile su questo Thread


Il sangue delle madri 05/2022
di Francesca Cavallero
Collana Urania Jumbo n.31
Mondadori

Se con Le ombre di Morjegrad abbiamo intravisto e sperato di aver trovato una nuova potente voce per la Fantascienza italiana, nel Il sangue delle Madri abbiamo la certezza di averla trovata. Già questo potrebbe bastare come giudizio personale, ma l'autrice e i suoi futuri lettori meritano certamente un commento anche se inadeguato per colpa di chi scrive, almeno più articolato.
Partiamo dalla scrittura di Francesca, immediatamente riconoscibile, stilisticamente ricercata, particolare, curata ed evocativa come difficilmente si incontra nei testi odierni di genere.
L'uso e l'accostamento del tutto particolare degli aggettivi ai sostantivi, ricco ed elegante, in questo suo secondo romanzo risulta meno forzato e più fluido che nel precedente Le Ombre di Morjegrad, senza al contempo perdere di efficacia descrittiva, risulta sempre estremamente efficace. Se tale linguaggio nelle "Ombre" era costruito per svelare agli occhi del lettore la cupezza, la disperazione, i bui anfratti di città come Antenora o Morjegrad, qui sono propedeutiche all'aprirsi sull'intero Mondo che ospita le città stato della Federazione. Un intero pianeta eroso, arido, reso quasi inabitabile dallo sfruttamento intensivo di un umanità famelica ma al contempo selvaggio, spietatamente vivo e crudelmente magnifico, personaggio tra i personaggi.
Francesca apre sugli orizzonti di un pianeta di cui ancora non conosciamo il nome ma di cui grazie a lei, abbiamo un Worldbuilding dettagliato quanto affascinante, con echi che rimandano ai deserti di Arrakis o alle distese rugginose di Mondo9 o ancora alle terre violate descritte dalla Jemisin.
Un Mondo in cui si inseguono tre personaggi principali, anche questa volta tutti personaggi femminili, la cui caratterizzazione, ricchezza di sentimenti e profondità sono il vero punto di forza del romanzo.
Personaggi sfaccettati, imperfetti pieni di fragilità e al contempo ricchi di forza inaspettata e di struggente bisogno di tenerezza. Donne meschine, subdole e coraggiose allo stesso tempo, straziate dalle prove a cui la vita le ha sottoposte.
Tutte e tre alla ricerca di una redenzione personale, legate senza saperlo, si inseguiranno dalla prima all'ultima pagina di questa storia. Ci faranno sorridere, poco, ci strazieranno il cuore, molto. Certo tutte rimarranno impresse a lungo nella mente del lettore.
Venendo alla trama, questa fa perno sulle tre splendide protagoniste. Ricca di azione e ritmo ben cadenzato, si prende i suoi momenti più riflessivi per contestualizzare anche nel passato lo svolgimento nel tempo presente. E' bene aggiungere che il romanzo è perfettamente Stand Alone, ma sono presenti personaggi e richiami a Le Ombre di Morjegrad che rendo la lettura più ricca per coloro che lo hanno già letto quest'ultimo.
La conclusione, dopo tante sofferenze vissute empaticamente dal lettore è catartica e soddisfacente; e seppure la storia narrata abbia una sua conclusione esaustiva, l'ambientazione in cui è contestualizzato il romanzo lascia aperta la possibilità all'autrice di crearvi nuove avventure, cosa che noi auspichiamo avvenga il prima possibile.
Voto: 8,5    


Anche io l'ho letto!! Concordo con tutto quello che hai detto, a parte per il paragone con Le Ombre di Morjegrad che non ho letto. Francesca Cavallero scrive davvero bene e me lo sono mangiato, in più mi è piaciuta davvero tanto sia l'ambientazione che lo svolgimento della trama, insomma proprio un bel mondo da esplorare - soprattutto attraverso le tre protagoniste, l'ho trovato un modo di raccontare molto efficace. Se all'inizio mi sembrava tutto un po' confuso è stata bravissima a fare combaciare tutti i pezzi via via nella narrazione. Poi non so se sono di parte ma tre protagoniste femminili non possono altro che farmi piacere!
Dato il finale aperto spero di leggere altro in futuro.

Per fortuna che il sale andava bene.
Scrittura ricercata ed evocativa, il che alle volte equivale ad un pugno nello stomaco per l'impatto delle descrizioni, (con questa fantasia una volta o l'altra devi spiegare come riesci a dormire tranquilla), cambiano i personaggi ma continua il filo narrativo, e continua a vedersi il talento.
ottima lettura Voto 8
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #323 data: 21 Giugno 2022, 10:39:23 »
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Ultime letture :


Non male malgrado l'idea di base non sia originale, buona la resa, pecche principali la forzatura delle tempistiche e il finale che sembra in stile doni dalla regina delle fate, comunque una buona lettura, in alcuni punti ho avuto dei dubbi sulla traduzione . Voto 7



Romanzo leggero ma ben scritto e molto godibile, peccato(o per fortuna) che la storia rimanga aperta a nuovi sviluppi. Voto 8
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« Rispondi #324 data: 21 Giugno 2022, 10:46:01 »
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Citazione da: bibliotecario il 12 Giugno 2022, 13:17:29

...
Per adesso ripiego su una lettura solo digitale.
...




Rettifico quanto avevo erroneamente scritto nel mio commento.
Il 31 Maggio è uscita anche la versione cartacea del Romanzo di Stocco, nella Collana Odissea Fantascienza n.118
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« Rispondi #325 data: 21 Giugno 2022, 17:20:16 »
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Citazione da: Spinofiorito il 20 Giugno 2022, 20:15:40


Sono un po' novellina, ma ti seguo assiduamente su facebook!
E ovviamente grazie a te per Il Sangue delle Madri. Ho visto anche i concept delle ambientazioni che avevi postato e sono davvero fighissimi!


Grazie! Mi diverto un po' a pasticciare
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« Rispondi #326 data: 21 Giugno 2022, 17:22:28 »
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Citazione da: ciccio il 21 Giugno 2022, 10:26:03


Per fortuna che il sale andava bene.
Scrittura ricercata ed evocativa, il che alle volte equivale ad un pugno nello stomaco per l'impatto delle descrizioni, (con questa fantasia una volta o l'altra devi spiegare come riesci a dormire tranquilla), cambiano i personaggi ma continua il filo narrativo, e continua a vedersi il talento.
ottima lettura Voto 8


Ciao Ciccio!
Confesso che un po' temevo il tuo giudizio, so che sei molto attento e preciso
Quindi... grazie infinite!  (se hai trovato dettagli fuori posto dimmi, eh, che di tabelle ne ho fatte, ma a volte qualcosa può sfuggire!)

Un bacio,

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #327 data: 22 Giugno 2022, 16:36:46 »
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Approfittando dell'uscita in digitale, in Odissea Digital Fantascienza, che mi vanto di avere nella sua completezza
ho letto Ambrose di Fabio Carta, titolo che grazie al nostro formidabile DB ho visto che era già uscito in cartaceo nella collana Mondo ed. Scatole Parlanti (Gruppo Ed. Utterson).
Di questo autore discretamente prolifico, non avevo ancora letto niente, e col senno di poi sarebbe forse stato meglio che le cose fossero rimaste così.


Ambrose, 02/2022 ed. digitale  (06/2017 ed. Cartacea)
di Fabio Carta
Collana Odissea Digital Fantascienza N. 112
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Tre tonnellate di acciaio, nanocarbonio e policeramica.
Non molte per un mezzo corazzato, ma bastanti a vestire un singolo uomo per la battaglia…
Con questo inizio, e con le premesse lette nella sinossi: "Nella prossima guerra mondiale i soldati saranno veri e propri corpi a disposizione di agenzie private, pilotati, come le armature robotiche che indossano, da parte di altri soldati..." sono stato immediatamente conquistato da questo romanzo.
Peccato che le premesse non siano state per niente mantenute.
Certamente lo scenario predisposto dall'autore è ottimo, per gli amanti del genere.
Una Terra devastata da una guerra termonucleare Mondiale che ha decimato l'umanità, i pochi sopravvissuti che continuano a strascinare avanti la guerra in unità da combattimento teleguidate dall'orbità terrestre, mentre malattie e carestie falciano i pochi sopravvissuti rimasti sul pianeta.
Queste unità cibernetiche hanno un essere umano a bordo, l'uomo a perdere, che può guidare l'unità in caso si perda la guida a distanza a causa di un impulso EMP di una testata nucleare.
Peccato che poi leggendo il libro ci si accorga che manchi del tutto una qualsivoglia trama, e che la lettura sia enormemente appesantita da pagine e pagine di sproloquio con un uso abnorme di aggettivi.
Tutto si riduce ad un unico personaggio di cui quasi non si conosce neanche il nome, un pilota di una unità meccanizzata teleguidata. Tutto l'attenzione si concentra sulla mente di questo pilota, sulla sua solitudine nell'attesa di morte certa.
Psicoanalisi mescolata ad allucinazioni, degenerazioni fisiche dovute a tumori maligni, radiazioni dagli effetti devastanti, introspezioni emotive e introspezioni virtuali.
La narrazione perde le coordinate, non si capisce più cosa sia reale e cosa no. La figura di Ambrose, è una allucinazione creata dalla mente malata del pilota? o è un costrutto digitale che ha preso coscienza di se? non si capisce, come non si capisce cosa ci vuol dire infine l'autore o semplicemente come si conclude il romanzo.
Personalmente non ho neanche capito se il personaggio principale infine muore oppure no.
Troppo, troppo di tutto in questa lettura.
Voto: 4,5
« Ultima modifica: 22 Giugno 2022, 16:37:07 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #328 data: 23 Giugno 2022, 20:00:45 »
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Una occasione mancata  !!!

Provenance Urania Jumbo nro 32 Ann Leckie 2017


Romanzo appartenente all’ universo Radchaai ma concepito fuori dalla nota trilogia , di cui mantiene purtroppo i difetti a suo tempo manifesti, quali una pesantezza della lettura, una certa prolissità nella descrizione degli avvenimenti, azione e ritmo carenti.
Anche in questo romanzo, la confusione di genere dei personaggi regna padrona ma questo era previsto visti i romanzi precedenti della Leckie ed onestamente non ha influito negativamente sul giudizio del libro ma ha creato una certa fatica nella lettura.
All’inizio la trama è criptica e nel prosieguo del racconto la chiarezza non assume il ruolo di protagonista. Deboli se non incomprensibili le motivazioni della protagonista Ingray, nella trama manca un vero conflitto e una crescita del personaggio, il massimo che si ottiene una sottile storia di rivalità tra fratelli, trama stessa è artificiosamente complicata dall’ introduzione di nuovi personaggi e rami di racconto fine a se stessi.
Sebbene sappia che suo fratello detiene il favore di sua madre, Ingray è determinata a essere almeno considerata l'erede del nome di famiglia. Escogita un piano audace: liberare un ladro da un pianeta prigione da cui nessuno è mai tornato e usarlo per rubare un artefatto inestimabile.
Ma Ingray e il suo fardello tornano a casa nel sistema Hwae e trovano il loro pianeta in subbuglio politico, c'è un complotto, un mistero da risolvere, lotta fra fazioni umane molto particolari ed un crescente conflitto interstellare. Insieme, devono elaborare un nuovo piano per salvare il futuro di Ingray e il suo mondo, prima che siano persi per lei per sempre.
Piu’ che romanzo di fantascienza Provenance è una commedia con tratti umoristici, di buone maniere, con un spruzzo di mistero, un omicidio e caos politico , certo una buona esercitazione per la Leckie,  ma una noia mortale per gli amanti della fantascienza.  Si salvano e non sempre solo gli interventi pseudo umoristici dei ragni Mech.

Consigliato ai lettori dotati di grande pazienza.

Voto 5

« Ultima modifica: 23 Giugno 2022, 21:40:14 di capricorno52 » Loggato
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« Rispondi #329 data: 23 Giugno 2022, 20:19:12 »
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Una occasione per omaggiare una delle serie piu' belle della FS moderna !!! e non solo


Leviathan Falls , Fanucci Narrativa NC, James S.A. Corey 2021

E così !!.. Con questo volume termina la saga “Expanse” che ci ha accompagnato per sette lunghi anni in una avventura interplanetaria emozionante, iniziata nella cintura degli asteroidi e terminata, se mai terminerà nello spazio interstellare.
Un grazie agli autori, che con grande tensione narrativa ed un ottimo stile di scrittura ci hanno regalato ore di evasione che rimarranno per sempre nella nostra memoria, e, che hanno creato personaggi che difficilmente saranno dimenticati, personaggi mai banali, a volte profondi psicologicamente, sempre umani nei sentimenti e nel modo di essere, pervasi da tutti i pregi e difetti che fanno parte del bagaglio culturale dell’umanità.
Aggiungo un grazie anche ai produttori, ai registi e agli attori della serie televisiva Expanse, una serie molto ben fatta, che grazie alla fedeltà e precisione con cui è stata ripercorsa la trama, il contenuto e la cronologia dei libri, è stata un forte aiuto, nel creare le atmosfere avvincenti ed il sense of wonder che pervadono tutta l’opera.
Anche per quest’ ultimo libro, promozione a pieni voti.
Gli autori hanno scelto di evitare conclusioni eccessivamente fantasiose hanno mantenuto una trama di piu’ basso profilo mirata a privilegiare il rapporto umano fra quattro personaggi originari dell’equipaggio della “Roncinante” e rappresentare e caratterizzare al meglio la psicologia ed i sentimenti dei personaggi vecchi e nuovi(Teresa, Elvi, .. ), con una narrazione pacata ma corale,  si evidenzia l’umana debolezza e fragilità , l’antieroismo, ma anche i sentimenti , l’ affetto filiale , il senso del dovere e di responsabilità. Solo nelle pagine finali, come in ogni buona Space Opera, la narrazione prende vigore nell’ Armageddon che descrive il conflitto fisico e metafisico tra il bene impersonato da Holden ed il male rappresentato dall’ entità che possiede Duarte.
Tuttavia in Leviathan Falls le sorprese non mancano e la trama è avvincente quanto basta per una moderna Space Opera che strizza l’occhio alle sceneggiature televisive, raccontata con largo uso di scenari ove si descrivono pianeti, astronavi, guerre e tutto il relativo contorno, ma anche di aspetti per così dire scientifici, che sono molto curati e verosimili, in linea con i nostri tempi.
Dopo l’attacco a sorpresa della fortezza laconiana da parte della resistenza la presunta morte del primo console Duarte , e la fuga di Holden , l’equipaggio della Roci insieme alla figlia di Duarte Teresa riprende una lunga fuga ed occultamento nello spazio extrasolare.
La caccia dei laconiani nei confronti della “Rocinante” è dura e spietata, molti innocenti che si trovano per caso sulla linea di fuoco periscono, allo stesso tempo si moltiplicano su scala planetaria gli eventi inspiegabili ed a volte mortali di disturbo di fondamentali costanti dell’universo, qualcuno o qualcosa mira ad un genocidio dell’umanità.
E’ evidente che questo problema non puo’ essere affrontato con i soli mezzi della potenza militare ma solo con la ricerca scientifica basata sullo studio dei manufatti e delle infrastrutture collegate in qualche modo con la protomolecola e si cerca di capire la natura del nemico sulla base dei risultati ottenuti da iterazioni telepatiche con altre dimensioni dell’universo. Ma alla fine come ogni buona Space Opera il conflitto si risolve tramite uno scontro nello spazio dell’Anello tra Holden aiutato dal fantasma di Miller e le malefiche entità rappresentate da Duarte.

Voto 8,5




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