Dico la mia ancora una volta e poi basta.
Il paragone con i voti di scuola non c'entra, qui non si tratta di sufficienza o insufficienza; la scala dei valori, qualunque essa sia è solo una scala di merito; che i punti tra cui ci si può muovere siano 10 o anche soltanto 3, non ha importanza, puchè una scala ci sia.
Certamente una scala con più gradini consente un giudizio più fine. Secondo me una scala con livelli non numerici (ottimo, buono, ......
insufficiente, pessimo) sarebbe più adeguata.
Cordialità scolastiche

Lucky

Citazione da: Lucky il 01 Dicembre 2009, 19:21:42

(...) Certamente una scala con più gradini consente un giudizio più fine. Secondo me una scala con livelli non numerici (ottimo, buono, ...... insufficiente, pessimo) sarebbe più adeguata. Cordialità scolastiche Lucky

Condivido.

    Den Heb

Ho cercato di leggere, purtroppo con velocità, i vari commenti al romanzo di Francesco Verso che si trovano in questa community (si chiama così?).
A parte alcuni, quasi tutti non hanno parlato del libro, ma di una loro idea della Sf o di cosa sia giusto pubblicare oppure no.
Non so quanto sia condivisibile quanto sto per dire, ma credo che il problema se un testo è da considerarsi o no fantascienza (o giallo, o noir o horror) è un problema che si pongono gli editori nel momento in cui decidono la fetta di mercato a cui indirizzare quel prodotto editoriale.
Non credo che sia un problema che si pone l'autore. Certo, Francesco ha proposto il suo manoscritto al premio Urania, per cui una certa idea che il suo fosse un testo di fantascienza doveva avercela! Ma considerare Sf un libro in base a percentuali o strani grafici mi ricorda il professor dell'Attimo fuggente che invita i suoi studenti a strappare l'introduzione (strutturalista?) al loro libro di letteratura e gettarla nella spazzatura.
Nessun vero artista si pone di fronte alla pagina bianca pensando di scrivere un libro di fantascienza o di altro genere. Mette mano alla pen(n)a pensando soltanto di scrivere una storia. Che poi diventerà di fantascienza, questo dipenderà dalle sue letture e dalle sue inclinazioni. Se si vuole discutere se E-doll è fantascienza oppure no, se ne parli con la Mondadori che ha deciso di pubblicarlo in una collana di sf. L'autore non c'entra nulla.

Rispetto alla pornografia, non commento nemmeno. Definire il romanzo di Francesco Verso un testo pornografico (cosa che in altri blog è stato fatto) significa non aver letto fino in fondo il libro, o forse non aver mai visto nulla di veramente pornografico. E comunque, non vedo cosa ci sia di male nel parlare del sesso all'interno di un testo di fantascienza. Esistono dei temi di cui bisogna parlare e altri di cui non bisogna parlare? La fantascienza diventa, per paradosso, un genere reazionario? Forse lo è sempre stato e non ce ne siamo accorti.

Concordo con qualcuno su alcune debolezze del testo: alcuni argomenti interessanti che non vengono sviluppati pienamente, come se l'autore avesse voluto all'inizio mettere troppa carne al fuoco; la debolezza di alcuni personaggi; l'ampollosità dello stile in alcuni punti; la carenza di dialoghi.
Ma secondo me il testo ha la grande forza di raccontare una storia dal lato della fragilità (sociale e non individuale) dell'uomo. Delle sue pulsioni che devono trovare sfogo, del suo desiderio che pur di venire soddisfatto si accontenta di una macchina, che diventa più vera degli uomini... Alcuni temi non sono originali, ma non vedo cosa ci sia di veramente originale nel mondo. Come diceva quell'antico testo di samurai: "Il vuoto è nella forma e la forma è il vuoto".
E se qualcuno dovesse cercare il vuoto in questo romanzo, faccia attenzione a non cadere nel vuoto che potrebbe trovare nelle proprie argomentazioni.

Citazione:

Citazione da: Den Heb il 01 Dicembre 2009, 19:29:16 Citazione da: Thx 1138 il 01 Dicembre 2009, 10:42:14 (...) E' anche vero che in una scala da 1 a 10, l'uno rappresenta "una schifezza" esattamente come il tre in una scala da 3 a 8. Verità semplice quanto inconfutabile. Cordialità,   Den Heb

Non sono assolutamente daccordo

Anche solo da un punto di vista matematico il valore 1 in una scala da 1 a 10 non è assolutamente la stessa cosa del valore 3 in una scala da 3 a 10 ( lo sarebbe per un 3 in una scala da 3 a 12)

Ma lasciando stare la matematica e parlando di buon senso nel commentare un libro, un 1 su di una scala da 1 a 4 per esempio è un voto assolutamente motivato da se , un 1 in una scala da 1 a 10 che , vuoi per caso o vuoi per scelta è la scala con cui ci giudicavano a scuola, nella nostra memoria era e rimane un voto inconcepibile.
Non dico che non debba essere dato ma deve essere chiaramente motivato.

( Ancora ricordo un bel 4 in un compito di matematica e mi è bastato ed avanzato)

Forse sarebbe meglio cambiare la scala dei voti per i commenti , ma per questo meglio aprire un thread apposta
nevvero?

Citazione da: npano il 02 Dicembre 2009, 09:02:11

Anche solo da un punto di vista matematico il valore 1 in una scala da 1 a 10 non è assolutamente la stessa cosa del valore 3 in una scala da 3 a 10 ( lo sarebbe per un 3 in una scala da 3 a 12)

Interessante... io avevo ridotto la forbice degli estremi in maniera paritetica... ma credo che chi oggi vota con il minimo, con intento "tranciante", continuerebbe a votare con il minimo con lo stesso intento e lo stesso effetto... solo falsando meno la media...

Certo se dobbiamo farne una questione matematica, osservo solo che ci  si allontana ulteriormente dalla funzione di voti e commenti...

Tanto vale a questo punto consentire l'alternativa fra "mi piace" e "non mi piace"... e poi mandare una lettera motivata all'autore, all'editore, al traduttore (ho scoperto essere anche loro  permalosetti, dal blog di Urania ) corredata da sentite scuse...

Moderatori: spostate questa discussione OT in un apposito spazio, lasciate libero "e-doll! ", sta soffocando!

Citazione da: TRIFIDE-GT il 02 Dicembre 2009, 10:42:36

Moderatori: spostate questa discussione OT in un apposito spazio, lasciate libero "e-doll! ", sta soffocando!

Non per dire ....ma saresti Amministratore Supremo, puoi pure spostare

Non tutto il male vien per nuocere, mi verrebbe da dire. Se da una parte mi spiace aver generato un po' di scompiglio (benche' mi pare di capire che questo dei voti sia un argomento dibattutto e che a cadenze regolari si ripropone), dall'altra me ne rallegro perche' la valutazione dei romanzi, al di la' degli aspetti piu' istintivi, e' cruciale per tutti i lettori di SF, me incluso ovviamente.

Il post resta aperto e mi scuso se alcune volte ho alzato un po' i toni. Questo non era un esperimento "fasullo" dove le risposte disattese pregiudicassero la vita stessa dell'esperimento, bensi un tentativo di ricevere direttamente dai lettori dei "feed-back" di qualsiasi natura essi fossero. Mi sono "inalberato" quando i posti non attinevano per nulla al romanzo oppure quando la discussione prendeva pieghe del tutto estranee al post. Alcuni l'hanno capito. Altri avranno un luogo piu' consono per discutere di cio' che vogliono. Ringrazio i moderatori per questo. Nessuna censura, nessuna velleita' repressiva, anzi al contrario.... son qui a prendermi il bello e il cattivo tempo.