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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: e-Doll 1552 - premio Urania 2008 «prec succ»
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  Autore  Discussione: e-Doll 1552 - premio Urania 2008  (letto 14034 volte)
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #30 data: 16 Novembre 2009, 21:01:16 »
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Premetto che non l'ho letto. Ma mi ha spiazzato questa recensione:

Sesso.
Sesso standard. Sesso duro. Sesso estremo.
Sesso per tutti i gusti, insomma. Per tutte le fantasie: innocenti, viziose e depravate.
Ma anche sesso pulito, senza rogna e senza rogne. Senza lamentele. Senza strascichi, fisici o relazionali.
Soddisfazione garantita. Ogni perversione lecita.
Ebbene sì, più o meno arrapati lettori e lettrici: non crediate che tette, culi e carni erettili passeranno di moda nel futuro che ci aspetta. Tutt’altro. Oltre alla prostituzione, all’erotismo, alla pornografia, il mercato avrà un nuovo prodotto da dare in pasto alla vostra sfrenata libido (dindi permettendo) allo scopo di sfogare i vostri istinti più... bassi.
Fra qualche decennio, ci saranno infatti gli e-doll a farci contenti. Affascinanti, seducenti, eleganti, servizievoli, amanti senza eguali. Con tanto di optionals. Esseri creati dall’uomo a sua immagine e somiglianza, ma all’insegna della perfezioni estetica. Androidi.......


Dove lo metto? Assieme agli altri Urania a disposizione della creatura di 12 anni che ogni tanto mi gira per casa e me li  prede in prestito per leggerli o nello scaffale in alto assieme ad Opus Pistorum ?
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage.
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #31 data: 16 Novembre 2009, 21:08:59 »
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Certo Bibliotecario, devo darti atto che e-Doll e' un libro riservato a un pubblico adulto ma tutta la SF (a parte quei casi dichiaratamente rivolti ai ragazzi) indaga aspetti della realta' a dir poco inquietanti e tratta personaggi che da Dick in poi hanno poco di rassicurante e presuppongono quindi una certa maturita' nell'affrontarli. Nessuno vuole scandalizzare per scandalizzare, casomai mi stupisce che qualcuno si scandalizzi ancora.
Davvero i lettori sono così naif, dopo il profluvio di immagini violente e pornografiche a cui sono esposti ogni giorno?

L'intento di uno scrittore e' quello di indicare un tema, di mostrare un orizzonte possibile e consentire una riflessione che vada oltre il tempo della lettura fisica di un romanzo. Pur comprendendo la nostalgia dei bei tempi andati, ricordo che, personalmente, i romanzi che più mi hanno colpito e che sono rimasti nell'immaginario collettivo, sono stati quelli che hanno "osato" spingere lo sguardo laddove gli altri non riuscivano, in ogni campo, dalla narrativa alla saggistica. Dai viaggi di Fogg, alle inquietudini di Dick in "A scanner darkly", dalle esplorazioni nell'ignoto di Clark alle provocazioni di Jeter in "Dr. Adder". Non ultimi il personaggio hard-boiled di Takeshi Kovacs e le "Dolls" di Mishima, per fare qualche nome.
Se poi si cercano un paio d'ore di relax, non tutti i romanzi vanno bene, su questo ti do pienamente ragione.
Ma la SF che resiste al logorio del tempo, non e' quella che si esaurisce alla prima lettura, su questo forse non ci saranno dubbi, ma e' quella che eleva un tema narrativo fino a investire i drammi, le emozioni e finanche le tragedie che caratterizzano l'umanita' nel suo complesso come pure nel particolare di una singola psicologia. Magari non è piacevole, magari non è popolare, ma aiuta a capire l'ambiente che ci circonda. E capire la realtà, a mio parere, consente di sviluppare gli strumenti con cui dimostrarci liberi, almeno nella mente. Un fatto non sempre scontato che rende la letteratura maesta di vita.
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #32 data: 16 Novembre 2009, 22:31:16 »
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Invettiva oscurantista? Addirittura!
Pensa, Francesco, che il mio commento è stato riveduto, tagliato, rimuginato e sottoposto a "censura preventiva" proprio per evitare i "toni tanto accesi" che lamenti... purtroppo l'impressione che ho ricavato dalla lettura e dall'ingenuità con cui un romanzo simile è stato dato in pasto ai lettori è stata proprio quella che ho espresso senza mezzi termini... non ci credo che chi ha scelto di pubblicare "e-Doll" non si aspettasse una reazione di qualche tipo dai lettori , reazione che per l'argomento trattato non può essere di tacita neutralità come avviene per la stragrande maggioranza dei libri pubblicati nell'anno, belli o brutti che siano.
Il tuo "e-Doll", nel bene o nel male, è un romanzo che "scuote" ed è difficile rimanere indifferenti. L'unica cosa che non mi piace è che esso provoca questa scossa non già per l'originalità delle idee o per lo stile, ma solo per le immagini turpi e violente che evoca. Tieni presente poi, che chi ti sta parlando non è una "giovane marmotta", ma un lettore che dopo 210 pagine a senso unico di sesso e perversioni varie si è chiesto "ma la storia qui dove sta?" e che è andato avanti solo per la pura e semplice curiosità di capire cosa c'era sotto. Qualcosa alla fine ha trovato, ma non è bastata a fargli piacere il resto del libro.
Rileggendo quanto ho scritto nella prima replica a Darkyo, ammetto che il mio commento può sembrare offensivo nei confronti della giuria che ha assegnato il premio e mi scuso, ma non era questa l'interpretazione giusta: avrei scritto le stesse identiche cose anche se "e-Doll" non fosse stato il premio urania 2008. La sostanza cioè non cambia: una redazione ha la piena responsabilità di ciò che manda alle stampe e anche senza invocare rivolte, alzate di scudi o invettive oscurantiste, ne deve accettare serenamente le critiche. Certamente erano sbagliati i toni e la mia critica è apparsa piuttosto una illazione gratuita... sorry...

Tornando al libro: secondo te fare un raffronto tra libri non è critica?
A me non pare: quando uno legge centinaia di libri all'anno per più di trenta anni qualcosa rimane sempre e per me è normale fare paragoni. E' stato piuttosto spontaneo per me confrontare "e-Doll" con altri due polizieschi-fantascientifici letti di recente e non ci trovo nulla di "acritico" in questo: si parla per esempi e per metafore quando si vuole chiarificare un concetto, ma forse ho sbagliato perchè citare "Angelo meccanico" o "L'algoritmo bianco" come esempi di romanzi con un buon "ritmo" presuppone che uno li abbia letti e li abbia presenti. Mi spiace se il paragone è risultato incompleto o offensivo e me ne scuso. Quello che intendevo dire è che in due delle storie più affini per genere che mi è capitato di leggere di recente, c'era una azione serrata, un ritmo mozzafiato ed una storia che ti prendeva dalla prima all'ultima pagina, mentre in "e-Doll" non ho trovato nulla di tutto questo, nel senso che non mi ha dato le stesse emozioni, l'ho letto con fatica e mi ha deluso. E' più chiaro ora? Tieni presente poi che non mi ritengo un critico letterario perchè scrivo recensioni per hobby ed avendo poco tempo: se fossi "pagato" per farlo, probabilmente, lo farei molto più precisamente e spiegandomi meglio come pare invece non sia riuscito a fare nel caso del tuo romanzo.

E insisto però su un punto: quello che non mi piace del tuo libro non è la perversione gettata a piene mani che stordisce e colpisce, ma il fatto che oltre a questa, senza offesa, c'è poco altro. La "perla" di cui parlavo è una frase nel testo che si legge e si apprezza anche senza tutto il "fango" che gli sta intorno e che non ho capito a cosa serva perchè si può benissimo parlare di prostituzione, di sadomaso (e in definitiva di e-Doll) anche senza indugiare in scene di dubbio gusto per un buon 80% del testo. O almeno questo è quello che io penso.
Mi ritengo un lettore attento, ma non infallibile: anzi, proprio per essere corretto con te e con il tuo romanzo sino in fondo non escludo che molto probabilmente il senso dell'opera mi sia potuto sfuggire proprio perchè, in tutto quel fango, sono andato, per così dire, in debito di ossigeno e mi sono un po' annoiato.

Dai ora attendiamo anche i giudizi e i commenti di qualcun altro, ok?
Buonanotte
Max
« Ultima modifica: 16 Novembre 2009, 22:37:48 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #33 data: 17 Novembre 2009, 15:17:24 »
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Citazione da: Xabaras36 il 16 Novembre 2009, 21:08:59

Nessuno vuole scandalizzare per scandalizzare, casomai mi stupisce che qualcuno si scandalizzi ancora.
Davvero i lettori sono così naif, dopo il profluvio di immagini violente e pornografiche a cui sono esposti ogni giorno?
L'intento di uno scrittore e' quello di indicare un tema, di mostrare un orizzonte possibile e consentire una riflessione che vada oltre il tempo della lettura fisica di un romanzo.  



Citazione da: Darkyo il 15 Novembre 2009, 09:39:20

Ecco, proprio ripensando a Ballard, mi sono ricordato di una interessantissima postfazione, presente sull'edizione Feltrinelli di Crash, che vi invito a recuperare e leggere, e di cui qui riporto la frase finale: "in un cero senso, la pornografia è la forma narrativa a più alto contenuto politico, poiché tratta, nella più insistita e crudele delle forme, del nostro reciproco sfruttamento".



Citazione da: maxpullo il 16 Novembre 2009, 22:31:16

E insisto però su un punto: quello che non mi piace del tuo libro non è la perversione gettata a piene mani che stordisce e colpisce, ma il fatto che oltre a questa, senza offesa, c'è poco altro. La "perla" di cui parlavo è una frase nel testo che si legge e si apprezza anche senza tutto il "fango" che gli sta intorno e che non ho capito a cosa serva perchè si può benissimo parlare di prostituzione, di sadomaso (e in definitiva di e-Doll) anche senza indugiare in scene di dubbio gusto per un buon 80% del testo. O almeno questo è quello che io penso.


Adesso che il quotare multiplo mi riesce...ehehehehe... vorrei riflettere su alcune delle cose dette che, da buon "estrapolatore" riporto sopra.

Dunque, dicendo in preambolo che per me le valutazioni di Max sono sempre una fonte attendibile e che di Darkyo ho altresì sempre apprezzato intelligenza e lucidità di pensiero, credo di poter capire, senza avere letto il testo di cui si parla, che si tratti di un problema di misura e sensibilità che ciascuno ha espresso come sentiva di dovere esprimere in base alla sua personalità.

L'Autore ha ritenuto di indicare un tema, come giustamente rivendica quale sua prerogativa, in un modo che, secondo la sua sensibilità non avrebbe dovuto colpire o addirittura scandalizzare alcuno, ciò che invece nel caso di Max si è verificato incontrando una sua diversa sensibilità e misura per cui un più breve accenno allo stesso sarebbe stato, secondo lui,  sufficiente per comprenderlo e mettere in ancora maggior luce la "perla" che riconosce e apprezza.  

Questo aspetto di come un messaggio, o un tema come detto,  si intenda trasferito in modo ottimale da parte dell'Autore e venga recepito diversamente  da un lettore attento e qualificato come Max dovrebbe far ragionare pacatamente per effettuare una analisi serena, in specie da parte dell'Autore, che porti a comprenderei motivi per cui le sue aspettative non sono state soddisfatte. A questo proposito, se mi è consentito invadere con un ricordo personale questo tema, mi viene in mente un pomeriggio di gennaio del 2006 in cui discussi lungamente con Giulio Cesare Giacobbe, a bordo della sua barca ancorata nel porto di Genova, i motivi di un "tiepido" accoglimento del suo "L'altra realtà" da parte della comunità UMana e colsi la passione di un altro Autore, che in altro genere letterario vendeva centinaia di migliaia di copie, per un genere che pensava di avere trattato con compiutezza e maestria ma che così non venne recepito, se non da alcuni dei più attenti lettori di UM.

Ove l'Autore intenda difendere "in toto" la sua produzione ritenendola il miglior modo in cui potesse essere da lui trattato il tema, nulla questio... ogni discorso viene a cessare nel rispetto della Sua autonomia, peraltro confortata dal conferimento del Premio Urania 2008, e non vi è davvero altro che possa essere aggiunto a quanto già detto.

Mmmhh, sta già venendo una cosa troppo lunga, quindi meglio fermarci qui...

Ah...e la citazione di Darkyo?  Beh, dai, è bella e meritava di essere ripresa, no?

SSS Freesmo
« Ultima modifica: 17 Novembre 2009, 15:22:10 di freesmo » Loggato
Felice chi è diverso
essendo egli diverso,
ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #34 data: 17 Novembre 2009, 15:51:18 »
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Mi inserisco brevemente nella discussione.
Ho lasciato perdere e-Doll, non mi ha coinvolto per nulla (non me ne voglia l'autore).
Motivo? Non riuscivo ad "entrare" nella storia, a "viverla".
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #35 data: 17 Novembre 2009, 20:49:02 »
Cita

@Kraftsnow, non ho aperto questo thread per cercare consensi ne' per farmi blandire da nessuno. Ho solo messo a disposizione un canale per quanti lo vogliano utilizzare. Resto aperto a ogni critica e consiglio. E anzi ti ringrazio dell'onesta' con cui hai deciso di abbandonare e-Doll. E' un gesto del tutto lecito e a mio avviso e' meglio di chi si sforza di mandar giu' qualcosa che non e' di suo gradimento.
La lettura e' un piacere e in quanto tale il lettore, lo ribadisco ancora una volta, e' sovrano.
Solo un appunto da lettore come te, certo che puoi restare ancorato alla vecchia SF ma e' quanto meno curioso che tu non veda il legame strettissimo che intercorre tra la tradizione e i suoi gusti. Spero che almeno di questo mi darai atto. Se non mediante i gusti come si estrinseca il tuo apprezzamento per la tradizione?
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #36 data: 19 Novembre 2009, 12:20:28 »
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Citazione da: Xabaras36 il 17 Novembre 2009, 20:49:02

@Kraftsnow, non ho aperto questo thread per cercare consensi ne' per farmi blandire da nessuno. Ho solo messo a disposizione un canale per quanti lo vogliano utilizzare. Resto aperto a ogni critica e consiglio. E anzi ti ringrazio dell'onesta' con cui hai deciso di abbandonare e-Doll. E' un gesto del tutto lecito e a mio avviso e' meglio di chi si sforza di mandar giu' qualcosa che non e' di suo gradimento.
La lettura e' un piacere e in quanto tale il lettore, lo ribadisco ancora una volta, e' sovrano.
Solo un appunto da lettore come te, certo che puoi restare ancorato alla vecchia SF ma e' quanto meno curioso che tu non veda il legame strettissimo che intercorre tra la tradizione e i suoi gusti. Spero che almeno di questo mi darai atto. Se non mediante i gusti come si estrinseca il tuo apprezzamento per la tradizione?


Qui ci sarebbe da fare un discorso interminabile sui concetti di "gusto" e "bello", riesumando innumerevoli categorie estetiche relative all'"opera d'arte". In quanto tale, il "gusto" è qualcosa di personale, ma il "bello" (per me) rientra nella categoria dell'oggettività. Esempio banale: si può definire "bello" un dipinto di Caravaggio ma alcuni reputano altrettanto bello "Merda d'artista" di Piero Manzoni (solo per citare due esempi che si trovano agli antipodi del concetto di "bellezza"). Il mio apprezzamento per la tradizione non credo sia un "paraocchi" per rifiutare tutto ciò che sia "contemporaneo" o "innovativo". Anzi, ultimamente mi sono trovato ad apprezzare tantissimo Revelation Space di Alastair Reynolds, che non è proprio un romanzo "tradizionalista". Qui si tratta di valutare opere "belle" (che piacciono) e opere "non belle" (che non piacciono). Ovviamente il giudizio è strettamente personale. Il fatto che abbia maggiormente apprezzato Bambole rispetto a e-Doll non significa molto: è solo questione di gusto.
P.S. Apprezzo il tuo atteggiamento di "confronto" con il pubblico dei lettori, sinonimo di "spirito di autocritica" e "correttezza professionale".
CrunchSnow (ex KraftSnow)
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #37 data: 19 Novembre 2009, 21:52:44 »
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Premessa: ho finito il libro qualche giorno fa, ma sto aspettando la completa digestione:
ne parlavo oggi col Vecchio, anche questo, secondo me è un libro con chiavi multiple di lettura.
Sulla "crosta", tutta la crudezza del linguaggio, delle situazioni estreme, la brutalità; all'interno, l'umanizzazione della macchina e, nel finale, la disperazione, l'oggettualizzazione dell'umano, la perdita di valori e significati, la massificazione.
Unica nota che posso fare, è la prolissità.
Per il resto, non posso dire che mi abbia entusiasmato, ma a distanza di qualche giorno dirò che il giudizio è migliorato.

Per Francesco, nonostante non sia un romanzo superficiale, anzi, tuttaltro, devo dire che non mi ha "preso" come altri libri hanno fatto, forse è stato il ritmo che ne ha frenato la lettura.

Andrea / Eremita
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AgenteD


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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #38 data: 22 Novembre 2009, 12:07:23 »
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Ho appena letto "E-doll" e voglio fare i miei complimenti all'autore per almeno due motivi.
Il primo perchè è venuto qui sul Forum a confrontarsi, senza tema di "scendere dal trono" dell'autore e il secondo per l'opera che ha scritto.
Sì, questo è un romanzo forte, adulto, con una battuta si potrebbe dire che inaugura una nuova collana "Urania presenta" dopo "Il Giallo Mondadori presenta" perchè senza pudore tratta in maniera esplicita della sessualità e del suo significato sociale. Ma, attenzione, le descrizioni qui sono la confezione del prodotto, non la sostanza. Questo è un romanzo che permette di interrogarci sulla sessualità umana e sulla sua attuale evoluzione (è giusta/ sbagliata la sua progressiva separazione dall'affettività?), sulla sua eventuale evoluzione futura (avremo veramente piacere a farlo con una/o E-doll?), e le donne (diventeranno anche loro avide frequentatrici di sessoteche? Su questo l'aurore glissa un po'...Ma siamo poi proprio sicuri che la loro sessualità sia identica a quella maschile?), e il "vecchio" problema" della coscienza dei robot con gli e-doll che vivono e non vivono veramente...
Quindi vi è molta carne al fuoco, altro che descrizioni esplicite di sesso (che comunque danno profondità e colore alle situazioni: certo può urtare certe sensibilità individuali, ma questo riguarda le singole persone, non può essere motivo di critica di un libro). Insomma, per me, quando un libro lascia certi dubbi e interrogativi diventa Letteratura vera, non evasione. Possiamo desiderare dalla SF solo divertimento e omini verdi ma allora non bisogna lamentarsi se essa viene definita lettaratura solo di intrattenimento...
« Ultima modifica: 22 Novembre 2009, 12:22:42 di AgenteD » Loggato
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #39 data: 22 Novembre 2009, 20:33:29 »
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...Un piccolo Post Scriptum al mio post: ma perchè chi ha dato un voto così basso al libro nella pagina dei commenti non approfitta di questo spazio per spiegarne un po' in dettaglio il perchè? A me il libro è piaciuto e ho cercato di motivarlo...
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Bergelmir


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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #40 data: 25 Novembre 2009, 22:35:58 »
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Confesso di avere una certa predilezione per argomenti un po' sorpassati se vogliamo, tipo viaggi spaziali, paradossi quanto-relativistici, grandi fenomeni celesti, psicologie androidi, primi contatti, etc. Questo non significa comunque che non mi piacciano anche gli altri aspetti della fantascienza, ma li conosco meno. Ammetto poi che a una prima vista superficiale in edicola E-doll non mi aveva colpito più di tanto, proprio in quanto distante dai "miei" argomenti usuali, ma poi mi sono deciso a leggerlo e alla fine mi è piaciuto molto.

Ho apprezzato l'intreccio dell'umano che ormai dipende dagli e-dolls, la ragazzina disadattata che trova più comprensione e umanità negli e-doll e Angel, l'e-doll che si scopre umano (forse suo malgrado). Interessante poi il controllo sociale mediante la liberalizzazione del sesso-violenza grazie agli e-dolls, anzi questo è un tema che forse avrebbe meritato un approfondimento più oculato, ma forse non era nelle intenzioni dell'autore.
A proposito del sesso, che sicuramente ha una parte rilevante ma non compiacente nel romanzo, a me pare che non sia che l'aspetto più esteriore che Verso usa per descrivere il dramma di una società che ha un terribile bisogno di esperienze vere, vitali e concrete, le quali però non gli sono più concesse se non nell'evasione permessa dalla figura amata / odiata degli E-dolls, i quali finiscono giustamente per diventare creature molto più complesse e centrali per l'equilibrio della società stessa.

Ci sono altre idee ben sviluppate, come quelle della coscienza artificiale che rivendica il proprio spazio nella realtà umana, che per quanto classiche qui non sfigurano, anzi fanno da ottimo contrappunto alle altre tematiche più innovative. Ottimo anche il discorso della sopravvivenza fuori dal corpo e oltre la materia (ma qui torniamo ai cari vecchi Simak, Clarke e compagnia bella).

La scrittura è molto buona e accattivante. Per lo meno, io l'ho letto tutto d'un fiato.

Veniamo ai difetti (pochi): mi pare evidente una certa differenza fra l'inizio, in cui sono descritte con dovizia di riflessioni e particolari le esperienze sessuali cui sono soggetti gli e-dolls, e il resto. Non so, forse è ricercata, ma può dare l'impressione di leggera disarmonia o magari che all'inizio cerchi di accattivarsi il lettore con le storie di sesso tecnologico, per poi far proseguire la storia nella seconda metà del romanzo. Sono belle le parti di riflessione e analisi, ma forse sono leggermente prolisse in alcuni punti. A me in particolare non hanno dato fastidio, ma in generale questi frangenti si apprezzano di più se in piccole dosi.

Per concludere, l'ho letto di gran carriera, mi è piaciuto e sono contento che il premio Urania sia andato ad un romanzo come E-doll. Si tratta di uno stacco netto rispetto la media ed è segno che vengono valorizzate le buone idee e le storie ben raccontate.
Non resta che attendere il tuo prossimo romanzo per vedere cosa ci combini...
« Ultima modifica: 25 Novembre 2009, 22:36:39 di Bergelmir » Loggato
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #41 data: 26 Novembre 2009, 12:25:45 »
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lo sapete che per colpa di tutta sta discussione ora mi avete fatto venire voglia di leggerlo ?

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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
(Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451)
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #42 data: 26 Novembre 2009, 21:14:13 »
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Salve a tutti, vi invio la recensione di fantascienza.com su e-Doll ad opera di Giampaolo Rai.

http://www.fantascienza.com/magazine/libri/13060/e-doll/

Xabaras
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #43 data: 26 Novembre 2009, 22:44:43 »
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Scusa Xabaras36 ma il tuo nick significa che sei nato nel '36? No, perchè a vederti non sembrerebbe proprio. Poi hai un pargoletto così bello... e tu saresti troppo vecchio per averlo fatto.
Forse 36 è il tuo numero di scarpe?
Il numero civico della via dove abiti?
Hai un harem segreto con 36 mogli?
Sono 36 i cavalli della tua autombile? In questo caso sarebbe davvero un catorcio!
E' il numero dei tuoi capelli?
Uhm...uhm...uhm... cosa sarà mai questo 36? Chissà come mai non mi viene in mente!   
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"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane)
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Re:e-Doll 1552 - premio Urania 2008
« Rispondi #44 data: 26 Novembre 2009, 22:47:41 »
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@Luciana, eri partita bene, solo che 36 non è il mio anno di nascita bensì la mia età... .-)
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