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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Collezionisti e Appassionati | Discussione: Il Piego libri, questo sconosciuto «prec succ»
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  Autore  Discussione: Il Piego libri, questo sconosciuto  (letto 12121 volte)
dhr


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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #75 data: 13 Aprile 2010, 08:26:32 »
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Visto che ormai, in barba alle regole del forum, tutti stanno facendo outing, preciso di "piazzarmi" anch'io a centrodestra. Come il buon Vegetti del resto, si parva licet componere magnis.
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #76 data: 13 Aprile 2010, 08:58:45 »
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Citazione:
finchè si continua a pensare che chi sta a destra sbaglia perchè gli ideali, quelli veri, stanno solo a sinistra, allora è inutile che discutiamo.


Appunto Carissimi, che state a discute! destra, sinistra, centro; costituiscono solo il
mare dove a fatica riusciamo a stare a galla e, qualche volta anzi parecchie!
abbiamo rischiato di affogare!! Quindi .....
Non ho più idee politiche perchè sono rimasto deluso dai vari governi
che, hanno fatto e disfatto leggi sulla nostra pelle!
Per me la Nostra Italia è un paese di " Brontoloni  e basta per fortuna!"
Come cenno storico, essendo Anconetano, vi rimando quì
http://it.wikipedia.org/wiki/Settimana_Rossa

Anch'io faccio i complimenti allo Slan, per il suo post.
A proposito continuo a spedire i pieghi senza problemi.

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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #77 data: 13 Aprile 2010, 09:59:17 »
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Slan!, hai espresso magistralmente il mio pensiero, come quello di Maxpullo, i miei rozzi post precedenti non erano pensieri ma slogan in risposta ad altri slogan che non condividevo.

Personalmente sono pessimista sulla fermata del treno di Slan, sarà sempre peggio....a meno che di un deragliamento....una catastrofe.......dove si possa risorgere dalle nostre ceneri con la speranza di aver imparato dai nostri errori.

Remotino
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #78 data: 13 Aprile 2010, 10:25:27 »
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Come catastrofe naturale finisce che ci rimettiamo tutti, allora ho pensato a un Airbus A-380, l'unico che potrebbe accogliere tutto il parlamento attuale.
Gli diciamo che si va a vedere la finale dei mondiali in Sudafrica (gratis sennò non viene nessuno) salgono tutti, ministri, deputati, portaborse, farlocconi e parassiti, poi mettiamo poca benzina come per le macchine della polizia e alè!
La forza di gravità ci risolverebbe dei problemi...
Potrebbero salvarsi alcune donne che di calcio non gli frega nulla e magari da lì potremmo ripartire per un futuro migliore.
GT

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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #79 data: 13 Aprile 2010, 12:11:02 »
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Citazione da: remotino il 13 Aprile 2010, 09:59:17

Slan!, hai espresso magistralmente il mio pensiero, come quello di Maxpullo, i miei rozzi post precedenti non erano pensieri ma slogan in risposta ad altri slogan che non condividevo.

Personalmente sono pessimista sulla fermata del treno di Slan, sarà sempre peggio....a meno che di un deragliamento....una catastrofe.......dove si possa risorgere dalle nostre ceneri con la speranza di aver imparato dai nostri errori.

Remotino


Carissimo Remotino,
non voglio dilungarmi inutilmente poichè credo si sia ben compreso quello che avevo da dire dal mio post ma ci tengo appunto a precisare che puntualmente l'umanità riesce a tirar fuori il meglio di se stessa solo quando si trova in una condizione di totale abbrutimento: l'olocausto, una dittatura tirannica etc.
in questi casi emerge il vero spirito dell'uomo e siamo in grado di concepire la carta dei diritti dell'uomo e del cittadino, la rivoluzione francese, sovietica, cubana, la resistenza etc. (tutte cose di sinistra insomma - scherzo). nel restante tempo storico a nostra disposizioni siamo solo capaci di peggiorare la nostra situazione fino a farla sfociare in guerre, sterminio e quant'altro.
il vero spirito di solidarietà, di fratellanza, di umanità viene fuori solo se siamo soggiogati...
Forse un'invasione aliena potrebbe riscattare la "coscienza comune" dell'intera umanità, sempre ammesso però che non ci sterminino gli spaziali...
Tuo Affezionatissimo,
Slan
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #80 data: 13 Aprile 2010, 12:47:17 »
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Visto che al post originale "piego di libri" gli abbiamo dato un'altra "piega" permettetemi di allegare un editoriale che ho trovato in rete sul quotidiano 'Adige.it (mi piace girare per la rete e leggere le varie testate giornalistiche così, tanto per ampliare le mie conoscenze), che calza a pennello su quello che ci siamo detti negli ultimi post di questo tread:

  Remotino  

POLITICA MARCIA:

«Italia, Paese in cancrena»
28/02/2010 11:46

L'editoriale del direttore



TRENTO - Nemmeno vent'anni dopo Mani Pulite, il Paese è sprofondato in una nuova Tangentopoli, peggiore e più devastante di quella di allora. Agli inizi degli anni Novanta, infatti, si rubava ancora (in buona parte) per i partiti. Oggi la corruzione, la concussione, l'abuso d'ufficio avvengono per esclusivo arricchimento personale e per favorire i propri interessi, anche politici ed elettorali. Come vent'anni fa, la diffusione del malaffare e delle tangenti è penetrata in ogni livello della politica, della società, delle istituzioni, della pubblica amministrazione. Un tumore maligno che sta portando il Paese alla metastasi, asfissiando l'economia e disgregando la coesione sociale e nazionale. A differenza di vent'anni fa, però, tutto ciò non provoca alcuna reazione civile, né morale né politica. Non c'è nemmeno la consapevolezza nell'opinione pubblica del baratro in cui sprofondiamo, che accomuna l'Italia a una qualunque repubblica delle banane sudamericana, dove la corruzione e la criminalità organizzata dominano sovrane. L'assuefazione sembra essersi impadronita degli italiani, in una sorta di mitridizzazione del corpo sociale e politico nazionale, un avvelenamento quotidiano che ha reso insensibili al veleno del malaffare che sta uccidendo l'Italia. Anzi, rispetto a vent'anni fa, malavita organizzata e politica (come le inchieste sul senatore Pdl Nicola Di Girolamo mostrano) si sono saldamente intrecciate e hanno solide radici in Parlamento. Nell'ultimo anno le denunce di corruzione, concussione e abuso d'ufficio sono aumentate del 229% rispetto all'anno precedente. L'allarme viene dalla Corte dei Conti, che parla appunto di «tumore maligno senza anticorpi». Un cancro generatore di sprechi abissali, opere inutili e incompiute, malasanità, consulenze gonfiate. Una stima prudente degli sperperi nella Pubblica Amministrazione fissa in almeno 80 miliardi di euro l'anno il danno inflitto ai cittadini e alle imprese, qualcosa come cinque o sei Finanziarie. Se a ciò si aggiungono altri 100 miliardi di euro sottratti alla cittadinanza dall'evasione fiscale, si comprende chiaramente come l'Italia non possa reggere a tale ladrocinio.

Per poter sopravvivere, come nazione e come cittadini, occorre pertanto reagire e intervenire in fretta e con determinazione, rimuovendo le cause che hanno portato il tumore a diffondersi e prossimo alla cancrena. Forse è già troppo tardi.

La prima causa dell'estendersi incontrastato della corruzione è la legittimazione politica e culturale dell'illegalità avvenuta in questi ultimi quindici anni. È forse il lascito maggiore del berlusconismo all'Italia, l'aver reso l'illegalità normale, comune, accettata, stile di vita di cui vantarsi. Diciannove leggi ad personam per difendere i propri interessi personali, patrimoniali e giudiziari,distruzione continua e sistematica di ogni controllo di legalità, delegittimazione quotidiana della magistratura, comportamenti corruttivi, provati anche dalla recente sentenza della Cassazione sul caso Mills (che ha salvato dalla condanna solo per la prescrizione), hanno costituito un «libera a tutti» per il malaffare nel Paese. A destra come a sinistra, nei piani alti come nei piani bassi della politica, ovunque ci si è sentiti legittimati a non rispettare la legge (o a cambiarla per i propri interessi), ad aggirare i controlli, ad evadere le tasse, a «comprare i silenzi», a chiedere favori in cambio di diritti. Tangentopoli si combatte solo ripristinando la legalità e il controllo di legalità. Contrastando il crimine che emerge dalle intercettazioni, non approvando leggi che cancellano le intercettazioni.

Una seconda radice della corruzione sta nella selezione della classe politica. Attualmente, infatti, in Italia non ci sono libere elezioni dove il cittadino può scegliere il candidato che più gli aggrada per il Parlamento. Esiste solo un plebiscito su liste bloccate, decise dai ras di partito, che in molti casi immettono ai primi posti (quindi eletti sicuri) furfanti e «birbantelli» che s'insediano a Montecitorio e Palazzo Madama per continuare a svolgere i loro misfatti.

Attualmente sono 92 i parlamentari inquisiti che siedono sui banchi di Montecitorio, ma la vigente legge elettorale non pone limiti all'immunità per bancarottieri, corruttori e condannati per banda armata. Finché non sarà consentito agli italiani di scegliere i propri rappresentanti, in Parlamento finiranno inquisiti e avvocati di inquisiti, che a sua volta modelleranno a se stessi le liste elettorali per le regionali, le provinciali, le comunali, variando solo con l'inserimento qua e là di escort e veline compiacenti. Terza causa della corruzione diffusa è la mancanza di riforme strutturali nel funzionamento della Pubblica Amministrazione. Concentrati a tempo pieno a risolvere i problemi personali del premier e dei suoi accoliti, il governo Berlusconi (ma la stessa cosa è stata con i governi di centrosinistra) non ha fatto nulla se non riempire quotidianamente le agenzie di spot, annunci e proclami in cui il ministro Brunetta ha eccelso su tutti. In realtà non si è fatta alcuna riforma dei servizi pubblici locali, basata su gare trasparenti e aperte anziché su affidamenti a trattativa privata. Si è accresciuta l'attività d'intermediazione dello Stato e degli Enti locali, aumentando il potere discrezionale di funzionari e amministratori pubblici, attorno a cui finiscono per gravitare interessi giganteschi (l'esempio delle spa e del principio dell'emergenza continua è illuminante). Risultato: oggi una buona fetta delle decisioni di spesa non sono governate da regole automatiche e meccanismi trasparenti, ma da favoritismi, influenze personali, rapporti di conoscenza, sistemi di «do ut des». Se non si incide su questo fronte, la corruzione dominerà sovrana. Infine, vi è una quarta causa dell'abisso morale in cui è sprofondato il Paese. Ed è la cultura (anzi, l'incultura) degli italiani, già portati per loro natura al non rispetto delle regole, all'evasione, al familismo amorale dove ciò che conta è sistemare e favorire sé e i propri congiunti rispetto al bene comune e al corretto funzionamento della cosa pubblica. Questa è forse la radice numero uno del male che sta disfacendo il Paese. Ed è forse la più difficile da estirpare, perché profondamente connaturata con il sentire comune degli italiani. È la mancanza di senso dello Stato, che mette al primo posto il proprio tornaconto invece che le regole comuni a rispetto e garanzia di tutti.

È l'assenza di etica pubblica (e molto spesso anche privata) a guida dei propri comportamenti. È la carenza di rispetto per l'altro, un'inciviltà volgare e ignorante che si percepisce anche per strada, al semaforo quando c'è chi passa col rosso, nei parcheggi in doppia e tripla fila, sul treno nelle urla sguaiate al telefonino. Una cafonaggine diffusa che negli ultimi trent'anni, grazie al contributo determinante della tv privata (a cui s'è piegata subito la tv pubblica), ha attecchito e prosperato nel profondo dell'humus comportamentale degli italiani, mutando geneticamente i valori di fondo del Paese e trasformando la vita quotidiana in un reality alla Maria De Filippi, fatto di urla, volgarità, menefreghismo, pura apparenza per occultare il vuoto di sostanza. È questa emergenza morale la partita più difficile che abbiamo di fronte. Forse non basterà nemmeno una generazione per vincerla, ma da ciò dipenderà se potremo ancora chiamarci Europa o rassegnarci a finire Terzo Mondo.

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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #81 data: 13 Aprile 2010, 12:49:08 »
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Citazione da: slan il 13 Aprile 2010, 12:11:02

l'umanità riesce a tirar fuori il meglio di se stessa solo quando si trova in una condizione di totale abbrutimento: l'olocausto


falso. vedi le pagine dedicate da Primo Levi alla "zona grigia"
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #82 data: 13 Aprile 2010, 13:48:19 »
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Citazione da: dhr il 13 Aprile 2010, 12:49:08


Citazione da: slan il 13 Aprile 2010, 12:11:02

l'umanità riesce a tirar fuori il meglio di se stessa solo quando si trova in una condizione di totale abbrutimento: l'olocausto


falso. vedi le pagine dedicate da Primo Levi alla "zona grigia"


abbi pazienza ma non capisco la connessione. temo che ci sia stato un fraintendimento.
non vedo cosa c'entri la "zona grigia" con la mia riflessione.
se me lo spieghi meno cripticamente magari riesco a capire.

slan
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #83 data: 13 Aprile 2010, 14:19:08 »
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Anche io, anche io.
Credevo di essere l'unico a non capire ma davo la colpa alla vecchiaia e all'Inter...
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #84 data: 13 Aprile 2010, 14:37:31 »
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Però... questo thread ha preso una strana piega!
« Ultima modifica: 13 Aprile 2010, 14:37:54 di luciana » Loggato
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #85 data: 13 Aprile 2010, 15:04:31 »
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Citazione:
falso. vedi le pagine dedicate da Primo Levi alla "zona grigia"


Il termine - zona grigia - in realtà è stato introdotto da Primo Levi nel capitolo di un suo libro più importante, uno dei più importanti della seconda metà del XX secolo, I sommersi e i salvati (Einaudi), di cui corre quest’anno il secondo decennale della pubblicazione. Quando lo scrittore torinese lo usò per la prima volta, in molti, tra cui anche Giorgio Bocca, insorsero fraintendendolo. Levi sollevava il problema della «tendenza manichea a fuggire le mezze tinte», secondo cui non esisterebbero realtà intermedie tra vittime e persecutori. Naturalmente parlava del Lager, ma anche di tutte quelle situazioni e luoghi dove si trovano a convivere centinaia o migliaia di persone, dalle caserme agli uffici, dagli ospedali alle fabbriche, là dove si produce quella dialettica di potere tra un vertice che comanda e un una base che ubbidisce.
In mezzo c’è appunto la zona grigia, quella di coloro che in vario modo e a vario titolo e responsabilità collaborano al funzionamento della macchina di potere. Levi voleva far capire che questa zona possiede «una struttura interna incredibilmente complicata, ed alberga in sé quanto basta per confondere» la nostra capacità di giudicare. Valutare il concorso di colpa dei singoli collaboratori, grandi o piccoli che siano, è sempre difficile, aggiungeva Levi, senza con questo voler assolvere nessuno.
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #86 data: 13 Aprile 2010, 16:20:04 »
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Citazione da: remotino il 13 Aprile 2010, 12:47:17

...
È l'assenza di etica pubblica (e molto spesso anche privata) a guida dei propri comportamenti. È la carenza di rispetto per l'altro, un'inciviltà volgare e ignorante che si percepisce anche per strada, al semaforo quando c'è chi passa col rosso, nei parcheggi in doppia e tripla fila, sul treno nelle urla sguaiate al telefonino. Una cafonaggine diffusa che negli ultimi trent'anni, grazie al contributo determinante della tv privata (a cui s'è piegata subito la tv pubblica), ha attecchito e prosperato nel profondo dell'humus comportamentale degli italiani, mutando geneticamente i valori di fondo del Paese e trasformando la vita quotidiana in un reality alla Maria De Filippi, fatto di urla, volgarità, menefreghismo, pura apparenza per occultare il vuoto di sostanza. È questa emergenza morale la partita più difficile che abbiamo di fronte. Forse non basterà nemmeno una generazione per vincerla, ma da ciò dipenderà se potremo ancora chiamarci Europa o rassegnarci a finire Terzo Mondo.

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di fronte a casa mia ci sono dei giardini, li hanno appena finiti di ristrutturare, panchine nuove, recinzioni, nuove piante messe qua e là, hanno messo dei cartelli: "Si prega di utilizzare gli appositi cestini", "Non giocare a pallone", ecc...

tutte le sere una massa di 15enni entra nel giardino, urla di ogni tipo che si sentono fino al quartiere accanto, ogni 4 parolacce e bestemmie ci infilano una parola normale, usano le panchine come porte e giocano a pallone, non per fare due tiri ma vere e proprie partite di calcio, pallonate e pedate su tutte le piantine appena trapiantate. I cestini restano vuoti, carte cartacce e bottiglie finiscono puntualmente per terra in ogni dove.
Qualcuno ogni tanto, sottoscritto compreso, prova a farli ragionare, a far capire loro che stanno distruggendo qualcosa che appartiene a tutti quanti.

non ci sentono proprio.

due sere fa nel quartiere, in una via parallela alla mia hanno dato fuoco a una fila di motorini. Qualche settimana fa era toccato ad un camioncino e un auto parcheggiate sul lungarno.

questa è la generazione degli anni 90, sono tutti vestiti come costantino o come le veline, etica pubblica ed educazione sono parole per loro incomprensibili, sono gli stessi ragazzi che a scuola si permettono di mettere addirittura le mani addosso ai professori.

ai miei tempi nessuno si permetteva di comportarsi in questo modo, c'erano si gli "sbandati", ma erano una minoranza, se qualcuno di noi si azzardava a dire qualcosa di offensivo a un professore o a danneggiare la proprietà pubblica o privata di qualcun'altro ci pensavano i nostri genitori a fargli passare la voglia.

oggi i genitori sono assenti, non vedono cosa fanno i loro figli, e pensano tutti: "Mio figlio? Mai farebbe una cosa del genere !", per loro sono tutti degli angioletti e santerellini. Il problema è che sono stati educati dal Grande Fratello, dall'Isola dei Famosi, da Amici e dalle centinaia di puttanate che gli somministrano ogni giorno su tv pubbliche e private.

ora poi c'è anche quella meraviglia di Facebook, dove possono continuare ad "educarsi" come si deve.

se c'è un "arca" che sta per partire da questo mondo io mi prenoto un biglietto, per me e per tutta la mia famiglia.

« Ultima modifica: 13 Aprile 2010, 16:21:59 di maxnaldo » Loggato
E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #87 data: 13 Aprile 2010, 17:34:57 »
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Leggere questi post stà diventanto un pò troppo deprimente per i miei gusti
Su col morale !
Eravate più divertenti quando vi arrabbiavate gli uni contro gli altri.
Rivoglio lo Slan caustico e al vetriolo !
un paio di comunisti come si deve e almeno un bel berlusconiano di provata fede e giù con gli insulti da censurare
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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #88 data: 13 Aprile 2010, 17:50:38 »
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Citazione da: bibliotecario il 13 Aprile 2010, 17:34:57


Rivoglio lo Slan caustico e al vetriolo!



io ce la metto tutta per essere come mi volete: però decidetevi!

se tiro fuori il mio lato aggressivo vi indignate e alcuni addirittura propongono la mia espulsione mentre altri inneggiano a lasciarmi libero di dire quello che mi pare, se propongo il mio lato saggio e sensibile vi complimentate e poi il sire mi dice che ero meglio prima (poi però si incazza se litigo con qualcuno)...

insomma, che devo fare?!

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Re:Il Piego libri, questo sconosciuto
« Rispondi #89 data: 13 Aprile 2010, 18:02:44 »
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Citazione da: slan il 13 Aprile 2010, 17:50:38


Citazione da: bibliotecario il 13 Aprile 2010, 17:34:57


Rivoglio lo Slan caustico e al vetriolo!



io ce la metto tutta per essere come mi volete: però decidetevi!

se tiro fuori il mio lato aggressivo vi indignate e alcuni addirittura propongono la mia espulsione mentre altri inneggiano a lasciarmi libero di dire quello che mi pare, se propongo il mio lato saggio e sensibile vi complimentate e poi il sire mi dice che ero meglio prima (poi però si incazza se litigo con qualcuno)...

insomma, che devo fare?!

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