Citazione da: bibliotecario il 26 Maggio 2021, 13:53:39

In questi giorni sto leggendo il secondo e terzo volume della trilogia che Aresi ha dedicato ad un personaggio storico incredibile la cui vita è stata un incredibile avventura, dai gulag staliniani all'essere il responsabile della corsa allo spazio di quella che fu URSS, Sergej Pavlovi? Korolëv. Il primo volume della trilogia, uscito in prima edizione Urania col titolo Korolev    La trilogia completa pubblicata in Odissea Fantascienza con il titolo del primo volume cambiato in Il caso Korolev rispetto alla prima edizione Urania      Aresi in questa trilogia (di cui al momento ho letto i primi due volumi) dimostra tutto il suo interesse, se non l'amore, per l'astronautica, la corsa alla conquista dello spazio e per le persone che questa conquista l'anno vissuta in prima persona. Ma i romanzi di Aresi non sono solo un omaggio a questi famosi personaggi ma sono anche una corsa in avanti alla conquista del sistema solare, che lascia incollato alle pagine sino alla parola fine, il lettore. La prosa di Aresi è asciutta e diretta ma allo stesso tempo piena di momenti struggenti e appassionati, i personaggi, soprattutto il protagonista Korolev, sono resi umani, sfaccettati e pieni di dubbi. La storia è affascinante, ed il punto di partenza è la morte non morte di Korelev nel lontano 1966. Da qui parte una storia futura di scoperte, misteri e primi contatti con razze aliene, all'interno del sistema solare, con una umanità alle prese con la necessità impellente di aprire la via per le stelle, visto le condizioni del pianeta Terra a causa del cambiamento climatico causato dall'uomo stesso. Una trilogia adatta agli amanti della Space Opera, fantasiosa negli spunti ma al contempo tecnologicamente plausibile, piena di colpi di scena, dall'ottimo ritmo e di facile lettura.

Giusto per chi ne volesse sapere di più di questo splendido Ciclo, magari dall'autore stesso, o porgli delle domande, potrà farlo sabato prossimo
il 29/95/2021 alle ore 17:30


Leggi qui da Fantascienza.com

Premessa.
E’ parecchio tempo che sul blog non appaiono opere di scrittori di Fantascienza Russi ed in generale non vi sono riscontri mediatici , blog, giornali etc.. Dopo un periodo d’interesse ben prima del 2000 in Italia la FS Russa sembra essersi addormentata, eppure agli autori russi la fantasia ed il retroterra culturale per creare opere mirabili, non manca, probabilmente il gusto dei fan di FS e perché no anche di Fantasy, italiani è lontano dagli argomenti e le trame dei romanzi russi, oppure le opere sono poco rimunerative per gli editori, francamente non so rispondere.

Nel preparare i commenti ai volumi sotto indicati mi sono lasciato ispirare dal famoso detto di Arthur Clarke «Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.» perché ambedue le opere commentate mescolano molto bene spunti fantastici e favolistici e scienza, il possibile e l’ impossibile, in modo tale da rendere arduo, dopo l’atto della sospensione dell’ incredulità, di aver ignorato le incongruenze ed essersi goduto la lettura, fornire un giudizio certo sul genere letterario predominante e sulla separazione fra tecnologia e magia.
Cogliendo l’ occasione della ristampa di  “Lunedi comincia sabato” dei fratelli Strugatskij di seguito il commento al libro per cogliere l’aspetto fantastico, fiabesco ed  ironico e gioioso della loro produzione letteraria, e o  parimenti segue il commento a “Stalker”, libro, che secondo me rappresenta  l’altra faccia della medaglia ove la fantasia è rappresentata da un capolavoro immerso in una atmosfera cupa ed esoterica.
Buona lettura.

Lunedi inizia Sabato, Arkadij e Boris Strugatskij, Ronzani Editore, 1964



E' un libro d’evasione che in modo suggestivo ed accattivante mescola la fantasia con riferimenti alle leggi della fisica, in scia con la tradizione popolare russa crea particolari atmosfere di comicità ed ironia che pervadono il racconto e sono come un vento fresco che spazza via la routine e la noia.
Sasha Privalov, giovane programmatore di Leningrado, sta guidando attraverso le foreste della Carelia, deve incontrarsi con alcuni amici a Solovets per una vacanza nella natura. Quando lungo la via raccoglie un paio di autostoppisti locali, ancora non sa che nella cittadina di Solovets accadono cose davvero straordinarie. I due autostoppisti convincono Sasha a fermarsi e a lavorare con loro all’ istituto di ricerca Scientifica e Tecnologica per la Magia e la Stregoneria, dove incontrerà ogni genere di creature fantastiche e mitologiche, dal gatto parlante al luccio che può esaudire i desideri, e avrà a che fare con oggetti animati e aggeggi stravaganti quali ad esempio un divano magico che mescola il sogno con la realtà , o una moneta fatata da cinque copeki  che -non-puo’-essere-scambiata e che ritorna sempre nelle tasche del proprietario.
L’ autore accompagna Sasha Privalov  durante le giornate di “lavoro”  all’ Istituto facendoci , tramite suo, conoscere ogni sorta di falsi scienziati, maghi, stregoni, esilaranti burocrati, specializzati in ogni sorta di campo magico, annegandoli nell’ ironia e commentando con l’acido del sarcasmo i loro difetti, su tutti, Merlino e Janus Poluektovi?, il Direttore dell’Istituto che custodisce un misterioso segreto.
Pubblicato  in Unione Sovietica nel 1964, Lunedì inizia sabato in patria è considerato il romanzo più popolare dei fratelli Strugatskij; ed è pervaso da un’aura fiabesca di schietto ottimismo e comicità sfruttando la tradizione nazional-popolare russa.
Fantasy d’annata.
voto 7,5

Stalker, Arkadij e Boris Strugatskij, Collana Urania n°1066, 1972



Un libro unico di difficile classificazione fra il genere “ideologico” e l’ Hard SF, un capolavoro della fantascienza sovietica nato da una strana circostanza, vedi di seguito l’ intervista ad Arkadi Strugatski:

- eravamo a Komarovo una città balneare sul golfo di Finlandia …La sera finito il lavoro uscivamo a passeggiare. Eravamo in una stradina nella foresta e qualcuno era stato lì la sera prima, perché c’erano gli avanzi di un picnic: avanzi di cibo, erba calpestata, lattine di birra e cose del genere. Avevamo già visto scene simili, ma quella sera di colpo Boris dice: “in questo posto vivono formiche, uccelli, farfalle, e un bel giorno arrivavo questi campeggiatori che si mettono a fare baccano e poi ripartono il giorno dopo. Prova ad immaginare se gli animaletti di questo posto fossero intelligenti e cominciassero a riflettere su tutte queste immondizie, magari portandosene qualche pezzetto nelle loro tane”…-

Da qui, l’idea base del romanzo, una originale “invasione” aliena, senza la presenza di alieni veri e propri, senza scopi manifesti, eppure potentemente invasiva del territorio detto la Zona che diventa un luogo che pullula di fenomeni incomprensibili fantasmi, zombie e maledizioni, sede di oggetti e fenomeni dalle caratteristiche straordinarie e singolari, batterie che si rigenerano, contenitori elettromagnetici, bracciali che influiscono sulla salute degli umani, la mitica sfera d’oro capace di soddisfare tutti i desideri di chi la trova.
Ad Harmont la cittadina canadese adiacente alla zona nasce una nuova professione quella di 'stalker', Gli stalker sono avventurieri che entrano nella Zona a caccia di questi oggetti e li rivendono al miglior offerente. Il protagonista del racconto Red Schouart, in arte il “Rosso” , è attratto dai misteri della Zona. Rapido, forte e deciso si sottopone a tutti gli imprevisti che la zona gli oppone. In questo luogo assurdo la sfera sembra alla sua portata, ma non sono né la ricchezza, né il potere, né la verità che premono al Rosso, bensì è il brivido estremo della sfida, ed il desiderio di agire nell’ ambito dell’ impossibile, anche a costo di trasgredire le leggi - fisiche e morali – della corrotta comunità umana.  
Da un’ idea dirompente, rappresentata con una scrittura chiara e veloce e dialoghi di immediata comprensione, nasce un romanzo visionario e geniale che evoca immagini di atmosfere cupe e suggestive, e suggerisce profonde riflessioni.
Un capolavoro.
Voto 9

Neanche a farlo a posta anch'io come l'amico Capricorno52 sono andato a recuperare un romanzo di un autore non di lingua anglosassone, ma invece di finire nella sconfinata Madre Russia sono finito nel Paese del Sol Levante, ed è stata un esperienza non da poco...

Battle Royale, di Koushun Takami, 1999

    ed. Mondadori, Piccola Biblioteca Oscar, 2009 e Oscar Fantastica, 2016

Battle Royale scritto nel 1996 ma pubblicato solo nel 1999 è un romanzo dalla fama maledetta che ha fatto da apri pista a tutta una serie ben meno incisiva di romanzi Young Adult del tipo Hunger Games o Divergent.
Romazo Distopico con venature Horror/Splatter è stato molto discusso per gli argomenti trattati, ha subito varie censure, candidato e poi escluso a vari premi in Giappone, divenuto un Cult in patria e un Bestseller internazionale, ha poi venduto più di un milione di copie, ne è stato tratto un film, altrettanto discusso e più di una serie di Manga.
Koushun Takami ambienta la sua storia in un Giappone post secondo conflitto mondiale in cui vige una spietata dittatura sullo stile di quella reale della Corea del Nord. In questo Paese annualmente, per un motivo ben preciso che viene rivelato durante il racconto, è indetto un gioco, in cui una classe mista di terza media, estratta a sorte, è costretta ad uccidersi a vicenda, in un luogo determinato ed in un lasso di tempo stabilito, finche non resti un solo alunno, il vincitore.
Date le premesse l'autore imbastisce più di 600 pagine angosciati e coinvolgenti che per le descrizioni delle atrocità commesse dai ragazzini ha ben poco di Young Adult ed è sotto le righe una critica spietata al Darwinismo sociale che impera in Giappone.
Probabilmente l'autore si è a sua volta ispirato a romanzi come il signore delle Mosche o 1984 o anche a temi anticipati da Stephen King in romanzi come La lunga marcia, ma lo stile di Takami, diretto e brutale, è un vero pugno allo stomaco e rende il romanzo unico.
La caratterizzazione dei personaggi è ben fatta, anche grazie ai tanti Flashback ma la differenza enorme tra la cultura giapponese e quella europea rende difficile l'immedesimazione del lettore con i protagonisti, cosi come non è facile seguire i 42 giovani alunni nelle loro peripezie per la poca dimestichezza con i nomi giapponesi.

Lettura imprescindibile
Voto 7,5  

Carissimi Buona Domenica,

oggi vi porto all'attenzione il romanzo finale della Trilogia sull'immortalità scritta da Claudio Chillemi, scrittore mio conterraneo nonché un carissimo amico. Autore ormai acclamato che annovera tra le sue opere romanzi come Federico Piccolo grande Re che gli è valso diversi premi nel settore, collaborazioni nel campo SF con Paul Di Filippo e altri autori nazionali e internazionali, vincitore di diversi Premi Italia come miglior romanzo e cofondatore della rivista amatoriale Fondazione che ha da poco festeggiato il ventennale e di cui mi onoro esserne il segretario.

I tre stati dell'acqua del 2021 è l'epilogo di un avventura cominciata con Soluzione Omega nel 2016, L'universo muto nel 2019 tutti editi da Delos Digital e che trovate in commercio negli store più comuni.

L'immortalità da sempre affascina l'animo umano perché ricca di conoscenza, misteri, intrighi e responsabilità morali. Questa trilogia porta il lettore a scoprire un mondo dove tale "dono" se così si può chiamare può arrivare ad essere una maledizione a tal punto da desiderarne la "FINE" perché si è arrivati troppo "OLTRE". Cosa è disposto a fare un essere per scoprire le sue origini quando è ha conoscenza che risalgono a milioni di anni prima?

Il romanzo scorre molto fluido ed è ricco di colpi di scena, misteri, relazioni e gialli da risolvere e problemi etico-morali che i protagonisti dovranno affrontare in maniera diretta.

Citazione da: bibliotecario il 13 Giugno 2021, 11:37:14

Citazione da: Sentinel il 13 Giugno 2021, 08:46:08 Carissimi Buona Domenica, oggi vi porto all'attenzione il romanzo finale della Trilogia sull'immortalità scritta da Claudio Chillemi, ... Si va bene, dai! e la mia coda di lettura è più lunga della muraglia cinese, dovrei essere io immortale per leggere tutto quello che mi fate venir voglia di leggere

Beh dai leggere allunga la vita (cosi si può leggere di più)

Citazione da: capricorno52 il 10 Giugno 2021, 16:33:35

Si completa con questo volume la trilogia di Nancy Kress Yesterday’s kin, letteralmente “I parenti di ieri”, titolo che si comprenderà meglio al termine della lettura del terzo volume. Una ottima trilogia, però, inferiore qualitativamente ai “Mendicanti si Spagna”, che a partire da uno scenario profondamente critico e negativo per la razza umana, alle prese con  una Terra in preda ad una profonda crisi ecologica, le cui risorse si riducono di anno in anno, il controllo delle quali è causa di tensioni e guerre fra umani, alla fine, giunge a proporre uno scenario per la salvezza dell’ umanità tramite una soluzione in chiave di biologia evolutiva, migrazione ed effetti temporali. Trilogia scritta dall’ autrice Nancy Kress, come di consueto con una prosa chiara e veloce, con una trama che descrive con coerenza e attenzione i temi biologici ove, evoluzioni storiche, composizione genetica, cambiamenti al DNA, fattori evolutivi, temi che si alternano ad una spiccata attenzione dell’ autrice ad approfondire la psicologia e i caratteri dei personaggi sui temi della convivenza e dei sentimenti, nella trama che poteva essere sfoltita comodamente dall’ autrice, e’ presente qualche ridondanza e ripetitività di troppo. Di seguito il commento. Un domani per la Terra – Urania N° 1691 , Nancy Kress 2019 ....

Finita la lettura di "Un domani per la Terra", non posso che confermare le impressioni positive cosi ben descritte sopra da Leo.
Personalmente non ho trovato, o almeno non mi ha infastidito la ridondanza di certi concetti, o la presunta lentezza della prima parte, che invece ho trovato necessaria per recuperare il Backgraund dei due romanzi precedenti, e per contestualizzare il corso degli eventi narrati in questo romanzo.

Anche qui come nel precedente "Se ci sarà un domani", abbiamo un cambio dei personaggi principali e di prospettiva, nonostante che tutto giri ancora intorno alla famiglia Jenner.
Sono infatti i due nipoti della dottoressa Marianne Jenner i due protagonisti, che con modi diversi e contrapposti di affrontare la crisi globale avvenuta sulla Terra nel periodo intercorso tra la partenza della missione per Mondo e il suo ritorno sulla Terra, portano avanti la trama.
Come sempre la Kriss con uno stile di scrittura lineare e impeccabile costruisce una storia interessante, affronta temi importanti come l'accettazione del diverso, le ripercussioni delle intromissioni umane nell'ecologia del pianeta, l'eticità delle scienze biotecnologiche, il tutto creando personaggi sfaccettati e credibili, ed una trama con vari colpi di scena e senza cali di tensione anche nelle parti più descrittive.
Buon romanzo e buona trilogia che ben figura in una collana, Urania che negli ultimi anni ha innalzato l'asticella della qualità delle opere proposte.

Anche il secondo capitolo della trilogia si è dimostrato un ottima lettura, come proprio dei buoni romanzi (e scrittrici) i personaggi diventano vivi, e si partecipa dei lori trionfi e delle loro sofferenze, a questo punto sono ansioso di leggerne la conclusione.