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Discussione: Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. (letto 1241 volte) |
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Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « data: 21 Marzo 2008, 09:02:40 » |
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Recentemente ho rivisto il film Minority Report con Tom Cruise. E nonostante fosse la ennesima visione, ancora mi e’ piaciuto e ho seguito con trepidazione le vicende narrate.
Poi, in biblioteca al mio paese, ho trovato il libro di Philip K. Dick “Rapporto di minoranza e altri racconti” della Fanucci. E’ una raccolta di 5 racconti trasformati da Hollywood in Film, tra cui appunto questo Minority Report. Il libro l’ho finito oggi 21 marzo 2008.
Uso questo libro per aprire un dibattito con voi.
Valutazione dei 5 racconti:
Rapporto di minoranza (al cinema Minority Report): solo l’idea di fondo e’ in comune tra film e racconto. Ma sostanzialmente sono due storie con due finali diversi. Anche i protagonisti sono diversi.
Impostore (al cinema Impostor): Sono sicuro di non aver visto il film. Sapete se e’ uscito anche in Italia? Il racconto pero’ e’ bello.
Modello due (al cinema Screamers): nonostante i frequenti passaggi in TV, e a tal proposito segnalo che lo daranno nuovamente Mercoledi’ 26 marzo 2008 ore 23:30 Rete 4 , ebbene non l’ho mai visto. Pero’ questo racconto e’ particolarmente coinvolgente e mi ha fatto provare “paura”, sensazione a me quasi sconosciuta attraverso la lettura di libri. Il libro che mi ha fatto piu’ paura fino ad ora e’ “L’ombra dello scorpione” di Stephen King.
Ricordiamo per voi (al cinema Total Recall): Ho visto il film ai tempi d’oro di Swarzy. Anche in qeusto caso racconto e film sono estremamente diversi. Solo l’idea di fondo e’ la stessa.
La formica elettrica: Altro bel racconto, che pero’ non mi risulta sia finito sul grande schermo. Credo pero' che sia un fuori pista di questo libro, se l'intenzione era di pubblicare solo racconti poi trasformati in film. Mi sbaglio?
Conoscete altri racconti e romanzi di Dick trasformati poi in film? Ovviamente oltre al noto Blade Runner.
Buone visioni. Gundam70
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« Ultima modifica: 21 Marzo 2008, 09:04:00 di Gundam70 » |
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #1 data: 21 Marzo 2008, 09:16:05 » |
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bye -- Thx 1138 |
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #2 data: 21 Marzo 2008, 09:57:01 » |
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Minority Report l'ho visto quasi svogliatamente, una volta resomi conto che col racconto aveva poco a che fare: l'ambientazione fantascientifica è ottima, ma devo ammettere che come trasposizione cinematografica non mi ha impressionato più di tanto. Il duo Spielberg-Cruise mi piace parecchio, però in questo caso non credo siano riusciti a rendere il senso di "crisi della realtà" sotteso all'opera di Dick. Impostor è molto fedele al racconto, ma è un filmetto senza troppe pretese. Vederlo dopo aver letto il racconto fa perdere il senso di mistero e la sorpresa del finale. Screamers è semplicemente osceno. Un film noioso e datato che riprende l'idea del racconto (uno dei miei preferiti tra l'altro) ma la trasforma in qualcosa che mi ha lasciato perplesso fino alla fine. E' una delle vittime di quell'identificazione hollywoodiana del film di fs come sottocategoria del film d'azione - eppure i capolavori del cinema di fs non sono sempre film d'azione (es. Odissea nello spazio, Gattaca). Atto di forza è l'eccezione che conferma la regola di cui sopra: un ottimo connubio tra fantascienza (quella paranoica tipicamente dickiana) e azione (esplosioni, sparatorie, ecc). Il racconto purtroppo non l'ho letto. Una postilla: odio Schwarzy come politico, però quando ero piccolo mi piacevano i suoi film. Eppoi in questo c'era una prostituta con tre seni... ve la ricordate?!? Paychek è tratto dal racconto I labirinti della memoria (fonte: wikipedia. Io non me lo ricorderei nemmeno se l'avessi letto due ore fa). Anche qui il lato action prende il sopravvento (e come non aspettarselo con Woo alla regia?), facendomi storcere le labbra. Il racconto mi era piaciuto parecchio: una variazione tutta diskiana sul tema classico dei viaggi nel tempo. Nel film l'unica cosa degna di memoria è Uma Thurman... inutile... troppo bella! Il capolavoro resta Blade Runner. In attesa di leggere il romanzo, almeno. Poi sicuramente cambierò idea anche su quello.
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #3 data: 21 Marzo 2008, 09:57:49 » |
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Citazione da: Gundam70 il 21 Marzo 2008, 09:02:40 Recentemente ho rivisto il film Minority Report con Tom Cruise.
Conoscete altri racconti e romanzi di Dick trasformati poi in film? Ovviamente oltre al noto Blade Runner.
| Anche "The Truman Show" è liberamente tratto da "Time Out of Joint", il cui titolo è stato tradotto in Italia in mille modi (ricordo "Tempo fuor di sesto" e "Tempo fuori luogo") j.
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fungaz
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #4 data: 21 Marzo 2008, 10:05:23 » |
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Dick... il mio pane!!
Citazione: Conoscete altri racconti e romanzi di Dick trasformati poi in film?
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Come ricorda il nostro Tiaccaics, anche da Paycheck è stato tratto un film omonimo, con un cast di attori noti (Ben Affleck, Uma Thurman), ma il risultato non è stato granchè anche se tutto sommato, grazie all'idea dickiana di fondo, rimane un film godibile.
Vi siete dimenticati poi A scanner darkly (Un oscuro scrutare), tratto da un romanzo. Questa trasposizione l'ho trovata veramente odiosa, tutto il film sembra disegnato... bleah..
Citazione: Impostore (al cinema Impostor): Sono sicuro di non aver visto il film. Sapete se e’ uscito anche in Italia?
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Al cinema non so, ma in TV è passato sicuramente un paio di anni fa, tanto che l'ho registrato. Non ha avuto tanto successo, ma a me è piaciuto abbastanza. Puoi trovarlo sul mulo cercando Impostor.
Dovrebbe poi essere uscito nel 2007 Next, tratto da Non saremo noi.... ma è uscito al cinema in Italia???? Certo che la presenza di Nicholas Cage come attore protagonista non mi fa ben sperare
Io aspetto che qualcuno realizzi Ubik... sigh.... la sceneggiatura l'ha già scritta il grande Filippo in persona.. che aspettano?????
Fungo
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« Ultima modifica: 21 Marzo 2008, 10:09:52 di fungaz » |
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #5 data: 21 Marzo 2008, 11:19:53 » |
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A Scanner Darkly è realizzato col rotoscope, una tecnica che consiste nel disegnare su ogni fotogramma di pellicola filmata. A me francamente è il film che è piaciuto di più tra quelli di ispirazione dickiana, almeno hanno provato a rimanere fedeli alle atmosfere del romanzo. E credo che anche la tecnica del rotoscope sia stata usata a questo proposito.
Non vorrei dire una stupidaggine, ma mi pare che La Formica Elettrica sia il racconto da cui è stata tratta l'idea di Matrix, o almeno questo è ciò che si dice.
Tralasciando Blade Runner, che considerato come prodotto autonomo è sicuramente un bellissimo film, gli altri potevano anche evitarseli.
Impostor è un film carino, non è un capolavoro ma almeno non è intriso delle solite banalità e della voglia di salvare il mondo che hanno infilato a forza in Paycheck e Minority Report. Onestamente guardando quei film mi sono chiesto se i registi e gli sceneggiatori avevo almeno letto i racconti...
Atto di Forza e Scremers non mi sono piaciuti nemmeno un po.
Come segnala giustamente il fungibus, è in arrivo Next, ma anche qui il 'mutante' Nick Cage sarà alle prese con il salvataggio del mondo aiutato dai suoi poteri. Chi ha letto il racconto The Golden Man mi dica per favore cosa hanno in comune film e scritto, perchè io non lo capisco.
Io onestamente spero di non vedere altri film tratti da opere di Dick...tanto usano quasi sempre le sue buone idee per trarne delle banalità inaudite.
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #7 data: 24 Marzo 2008, 18:41:25 » |
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #8 data: 24 Marzo 2008, 18:46:03 » |
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bye -- Thx 1138 |
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Re:Philip K. Dick e il Rapporto di minoranza. « Rispondi #9 data: 25 Marzo 2008, 21:07:58 » |
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Citazione da: Gundam70 il 21 Marzo 2008, 09:02:40 Poi, in biblioteca al mio paese, ho trovato il libro di Philip K. Dick “Rapporto di minoranza e altri racconti” della Fanucci. E’ una raccolta di 5 racconti trasformati da Hollywood in Film, tra cui appunto questo Minority Report.
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Aumentiamo il tono polemico del topic parlando di una grande casa editrice di fantascienza che ormai non pubblica più fantascienza e, quando sporadicamente lo fa, prende in giro i lettori... Sto parlando della Fanucci. Ecco la nuova raccolta di racconti di Philip Dick. La copertina è la locandina del prossimo film, quel Next che aveva anticipato l'informatissimo Fungaz (e che a più approfondite ricerche ha fatto storcere la bocca anche a me). Ma leggiamo il contenuto dell'antologia: Citazione:Next comprende anche tutti gli altri racconti di Philip K. Dick che sono stati tradotti in film, come Atto di forza, di Paul Verhoeven, Screamers: urla dallo spazio, Impostor, Minority Report di Steven Spielberg e Paycheck diJohn Woo. |
Praticamente la stessa antologia di racconti già pubblicata nemmeno 2 anni fa (quella che ha letto il buon Gundam e reperibilissima in libreria) con una copertina nuova e altisonante che richiama il prossimo film. Non solo, anche il messaggio in copertina è lo stesso: Citazione:Un’ulteriore occasione per gli appassionati di letteratura dell’immaginario e per i cultori del miglior cinema degliultimi anni di accostarsi all’universo di Dick e di scoprirne leinesauribili ricchezze. |
Sempre la stessa minestra riscaldata. PS. La Fanucci ha fatto un'opera immane e apprezzabilissima di ristampa dell'opera omnia di Dick, ma questo - secondo me - non basta. Quando pubblicheranno finalmente qualcosa di nuovo anche di fantascienza?
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