Io sto leggendo "Così si perde la guerra del tempo", ma l'inizio non mi prende e sto facendo fatica .

L'ho intervallato con "Il mistero della grande piramide" e "Il marchio giallo", avventure di Blake e Mortimer e con "Dinosauri che ce l'hanno fatta" di Leo Ortolani ...

Carissimi , riprendo la discussione sulla tendenza non solo britannica di rappresentare l’ umanità del futuro   in prevalenza composta da robot , androidi , A.I.  etc.. ove gli umani giocano un ruolo minore o non sono presenti.
In primo luogo accetto di buon grado l’indicazione di Biblio , che nega che l’assenza degli umani renda piu’ freddi i testi , mi sembra piu’ corretta di quanto da me anticipato al forum , anche in base alle mie recenti  letture cito come esempio Murderbot  ed Autonomus.
Aggiungo che invece si puo’ osservare che i protagonisti o i personaggi di queste Space Opera fortemente Hard FS ,  cyborg o  robot, indossano con maggiore o minore profondità sopra la loro pelle d’acciaio cablato sul loro essere elettronicamente consapevoli  e maggiormente coscienti dell’ universo fisico che li circonda , un vestito multicolore  fatto di humor, sentimenti ,  fissazioni , tic , antipatie e simpatie quanto mai d’origine umana.
Inoltre è cambiato anche il loro ruolo nei racconti di FS , sempre piu’ indipendenti e autonomi , in assenza degli umani o di organizzazioni di governo e sviluppo create dagli uomini per l’umanità , tendono a crearne altre similari eppure peculiari alla loro natura elettronica e spesso  reindirizzate ad altri fini.  Di seguito il commento al nuovo numero di Urania “La stirpe  figli di Nettuno “ nel quale oltre alla trama , sotto forma di commenti al diario della protagonista , viene esposta una strategia d’ espansione nella galassia da parte di diverse civiltà robotiche di origine umana che si basa sulla  la gestione nei millenni dei debiti contratti per acquisire materiali e competenze necessarie per fondare nuove colonie extrasolari, in sostanza  una rivisitazione delle famose “catene di S. Antonio” o del metodo Ponzi.    


La stirpe di Nettuno Urania Collana nro 1688 - Charles Stross 2008
Fin dalle prime pagine , la prosa veloce , ironica e paradossale Ti attira come un vortice proiettandoTi  in un futuro distopico e ipertecnologico  popolato o meglio come afferma  Krina  Alizod – 114 istanziato da robot delle forme pu’ adatte agli ambienti nei quali vivono e così  cyborg, metaumani , androidi e qualsiasi altro manufatto tecnologico per sopravvivere  offrono  le proprie competenze e i propri servizi al mercato o organizzano il proprio tempo.
Krina è una metaumana , esperta in storiografia della contabilità , che cerca la propria sorella scomparsa attraversando in un lungo viaggio in modalità STL le profondità dello spazio fino a raggiungere l’affascinante e misterioso pianeta acquatico Shin-Tetide. Ciò che la guida non è propriamente amore fraterno ma bensì  una polizza assicurativa sulla  vita della sorella , che forse è scomparsa perché invischiata in una delle piu’ grandi truffe finanziarie del Sistema Solare.
La storia è esposta dall’ autore scritta sotto forma di diario che oltre a rappresentare le avventure vissute da Krina una meta umana , si tratta sempre di un robot, che noi definiremmo  di buona famiglia , istruita ed educata a tratti ancora ingenua , ne raccoglie anche i pensieri e quando necessario rappresenta con tratti semplici e divertenti,  a volte paradossali ,  alcuni i aspetti  storici che hanno guidato l’ evoluzione dell’ universo negli ultimi millenni.
Dopo oltre cinquemila anni dalla espansione nel  Sistema Solare l’umanità è quasi estinta sopravvive a stento  protetta in bare metalliche dalle radiazioni cosmiche durante i secolari viaggi per fondare nuove colonie nello spazio extrasolare , viaggi rigorosamente FTL , al posto dell’ umanità sono i robot a muoversi nello spazio ed a popolare le colonie. L’espansione nello spazio è favorita da un sistema finanziario basato sul debito contratto dalle  società specializzate nella colonizzazione e dalle intermediazioni bancarie nella trasformazione di questo debito in flussi finanziari per effettuare lo scambio locale con prodotti e servizi, i flussi veloci sono equiparati al contante i flussi medi e lenti sono gestiti  valorizzando controvalori in base alla gestione del rischio che è determinata  dalla ricchezza presunta della colonia , dalla posizione nello spazio ed al tempo di trasmissione e completamento delle transazioni finanziarie.  
Libro notevole per le idee , le ambientazioni e la caratterizzazione dei personaggi , mirabolanti le avventure di Krina , esilaranti i suoi incontri con pirati che sono anche degli assicuratori, con le entità ecclesiastiche che gestiscono (male) i corpi incapsulati degli umani , denominati “fragili” per la tendenza a rovinarsi e spesso a morire per qualunque esposizione ai numerosi pericoli connessi ai viaggi spaziali, con dei calamari minatori deputati all’ estrazione dell’ uranio  dal pianeta acquatico Teti che si professano “comunisti”.
Lettura consigliata , imperdibile per chi ama la Hard FS intrisa d’ironia e humor.

Al prossimo appuntamento
Saluti agli Umini
Leo , alias Capricorno52




  

Ho appena finito di leggera Eva, di Nicoletta Vallorani, edito da Zona42.
Metto la splendida Cover del volume accanto a quella di Avrai i miei occhi.
I due romanzi scritti a quasi venti anni di distanza, hanno gli stessi personaggi in comune, su tutti Nigredo e Olivia e la stessa ambientazione futura, una Milano disfatta e vinta.

  

Nicoletta sa scrivere come pochi arrivano a saper fare, sa tratteggiare gli sconfitti, i derelitti della storia con la S maiuscola come pochi altri.
Impossibile non stare dalla parte dei suoi antieroi, battuti ma non umiliati che combattano battaglie che non possono essere vinte ma che devono essere combattute.
Aver letto in ordine di pubblicazione, prima Avrai i miei occhi poi Eva (In base agli eventi raccontati Eva precede Avrai i miei occhi) non mi ha affatto disturbato, anzi tutt'altro, i personaggi di Nigredo e Olivia in retrospettiva assumono una profondità e un carattere ancora più corposi e le storie raccontate nei due libri sono comunque autoconclusive, mantenendo in comune ambientazione e personaggi principali.
Due Noir cupi e duri dalla ambientazione, una Milano futura superbamente tratteggiata.
Storie di sopravvissuti, di guerre sporche, di dolore e di vendetta.
Due splendidi romanzi di una grande narratrice.

Citazione da: capricorno52 il 13 Marzo 2021, 20:16:32

Ciao Biblio Peccato di Freya neanche l'ombra ,  d'altra parte sono passati 5000 anni ma la sostituta  Krina - 114- Alizond che sembra una ingenuotta..... TI farà divertire. Se invece Ti piacciono i personaggi epici metà umani e metà androidi il racconto Morte su Marte interpretato da Donna ed il suo equipaggio fa per Te vedi Millemondi nr° 89 Infiniti Universi . Ciao Leo alias Capricorno52

Ciao Leo,
al momento sono appena salpato su una Cattedrale spaziale di Fragili in compagnia di una mozza Androide e di una  poco raccomandabile clandestina.
Alla fine del viaggio vedo se qualcuno mi da uno strappo per MilleMondi 89

Certo è che un occhio bionico non mi guasterebbe

Citazione da: capricorno52 il 13 Marzo 2021, 20:16:32

Ciao Biblio .... Se invece Ti piacciono i personaggi epici metà umani e metà androidi il racconto Morte su Marte interpretato da Donna ed il suo equipaggio fa per Te vedi Millemondi nr° 89 Infiniti Universi . Ciao Leo alias Capricorno52

  
Sera Leo

Su Marte non ci sono ancora arrivato.
Ma già il sogno di poterci arrivare, superbamente narrato in Primo Meridiano, per me da solo vale il prezzo del MilleMondi.

Silvia Moreno-Garcia, giovane autrice Canadese Messicana andrà tenuta d'occhio, speriamo presto arrivino altri suoi titoli in italiano.
Nel tuo commento dici che il suo romanzo breve in Strani Universi. Parte 3 non contiene fantascienza.
Io l'ho trovato tanto rappresentativo del futuro prossimo venturo da essere profetico, se non è fantascienza questo cos'altro lo dovrebbe essere?
Certo è che non ci aspettano bei giorni... e poi lo avrai capito, ho un debole per gli antieroi, i diseredati, i terzi mondisti di tutte le latitudini, sconfitti in partenza ma non disposti per questo ad arrendersi.


L'ultima parte, dell'ultima antologia The Year's Best, parte col piede giusto

Passo e chiudo,
buonanotte.
Biblio

Ciao Leo,
è un piacere disquisire con te di fantascienza


Citazione da: capricorno52 il 20 Marzo 2021, 18:58:39

Ciao Biblio Alla fine dopo aver letto alcuni libri mi sento  dire che Stross è questo , idee e visioni del futuro interessanti che non sempre vengono raccontate con lucidità nei romanzi. In effetti nella stirpe di Nettuno il caos narrativo cioè la successione della trama  viaggia  a velocità FTL mentre il filo della narrazione e la spiegazione dei fenomeni che avviene nel diario di Krina , viaggia SPL. Questo rende la narrazione, nella parte diario , a volte didascalica e la lettura non è aiutata da questa sfasatura. Credo che Stross eserciti una sorta di narcisismo narrativo creando personaggi caratterialmente e psicologicamente leggeri , pero' non stereotipati ,  puntando piu' che su un' empatia che questi possono esercitare sul lettore , sullo stupore fornito dal loro aspetto caricaturale e dal loro linguaggio ironico/istrionico , ed attraverso personaggi e dialoghi esercita una tenue critica alle abitudini e convenzioni della nostra epoca, e poi , non sempre , mi fa ridere in alcune situazioni.

Si hai inquadrato Stross che meglio non si poteva. Personaggio istrionico (ho avuto il piacere di conoscerlo alla Italcon 43 a Chianciano Terme), autore barocco, tra i migliori attualmente in circolazione se si vuol leggere SF Hard o Spase Opera, mi piace moltissimo ma ovviamente non tutto può piacere allo stesso modo.


Citazione da: capricorno52 il 20 Marzo 2021, 18:58:39

In merito a i racconti contenuti in Millemondi Nro 89 , mi trovo d'accordo con Te sullo spessore artistico , per quello che si puo' percepire dal  racconto Primo meridiano della Moreno ma sinceramente nella trama non ho trovato motivi per una appartenenza alla fantascienza se non nel richiamo generico alla colonizzazione di Marte.

  

Il livello artistico di MilleMondi 89. Parte 3 più mi ci addentro più mi pare alto. Ho letto Mine, C'era un tempo alberi di Ulivo e Morte su Marte
Uno più emozionante dell'altro. Tosto molto tosto Morte su Marte.


Citazione da: capricorno52 il 20 Marzo 2021, 18:58:39

A proposito di personaggi umani , veri e combattivi ho iniziato Doctorow "Radicalized" ed ho letto una parte del racconto "pane non autorizzato" , sono colpito dalla capacità di Doctorow a portare alle estreme conseguenze negative al nostro modo di vivere ed essere da parte  dei poteri economici e tifo in modo spassionato per Salima e Nadifa. Ciao Buone letture

    

Su Doctorow non riesco ad essere obbiettivo, per me a livello di visione sul prossimo futuro è il Top
e poi pochi come lui: Hasta la victoria siempre

Fammi sapere come trovi gli altri romanzi brevi di Radicalized
A presto
Biblio.

P.S: ma nessun altro si aggiunge in quest'angolo? forza non siate timidi, siamo tra amici

Ma quanto ci mancheranno


  


Pensare di aver appena letto l'ultima parte dell'ultima antologia Year's Best curata da Gerdner Dezois mi rende triste e malinconico.
E' finita un epoca, non si vede all'orizzonte chi prenderà il posto del compianto Dezois e la realtà è che il tempo è passato per tutti.

Come se i racconti sentissero tutto ciò la maggior parte di quelli raccolti in questo volume sono pieni di phatos e spesso parlano di avvenimenti tragici e drammatici e sono a mio modo di vedere almeno 10 su 11 veramente degli ottimi racconti.
Primo Meridiano, quasi un romanzo breve, apre l'antologia ed è una struggente storia che racconta la vita, i sogni e le speranze di coloro che nel prossimo futuro saranno ai margini. L'unica possibilità di riscatto sarà su un altro Mondo.
Un altro racconto lungo, Nexus, chiude l'antologia, qui per gli amanti della FS proprio non manca niente, viaggiatori del tempo, immortali, alieni, intelligenze artificiali, mondi paralleli, una cornucopia di personaggi idee e colpi di scena.
Tra i due racconti lunghi tanti ottimi racconti come Mine, Scinco numero 39, Morte su Marte, C'erano un tempo alberi di ulivo che sono tutti in modo diverso dei buoni racconti ambientati i primi due su mondi alieni con tematica centrale la solitudine. Il terzo ambientato su Marte il più tragico e duro di tutta l'antologia e l'ultimo ambientato su una Terra devastata e in mano ad intelligenze artificiali.
Un gradino al disotto dei precedenti i racconti: Una serie di bistecche, Il costruttore di barche e Il residuo di fuoco. Discreti, più divertenti e leggeri ma meno coinvolgenti degli altri.
Del tutto fuori contesto se pur in una antologia non tematica il caustico e satirico racconto di Bruce Sterling ambientato in una certa villa in Sardegna con protagonisti facili da capire da chi ispirati. Proprio non nelle mie corde, mi ha lasciato indifferente.
Nel complesso un ottima antologia come tutte le precedenti della serie Year's Best.


Non ci resta che vedere se e con cosa saranno sostituite da Mondadori, la narrativa breve è imprescindibile da MilleMondi.