A me è piaciuto molto, c'è molta confusione all'inizio soprattutto perchè il narratore è in prima persona ma dopo 50 pagine inizia ad essere più chiaro.
Lo stile di Zelalzny è molto coinvolegente.

Di Zelazny avevo già letto "Il signore dei sogni" (The Dream Master, nell'edizione Sellerio) e mi era parso un romanzo interessante.
Ho iniziato a leggere Io, l'immortale qualche giorno fa - sono arrivato a pagina 90 in questo momento. Devo dire che sono parzialmente d'accordo con il nostro amico Gundam70.

A mio avviso la narrativa di questo autore soffre di questo difetto: i dialoghi. Troppi, e troppo lunghi. Alla lunga annoiano e appesantiscono la narrazione. Non so come sono gli altri suoi romanzi, ma The Dream master aveva questo "difetto", ancor più amplificato in quest'ultimo romanzo: invece di raccontare cosa succede, l'io narrante dialoga con gli altri personaggi.
Alla fine chi legge si stufa