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Discussione: Pregiudizi e prevenzioni (letto 907 volte) |
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doralys
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Pregiudizi e prevenzioni « data: 29 Dicembre 2007, 11:16:05 » |
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Chi ha letto Urania Collezione 59? E chi ha letto per la prima volta questo romanzo? Non vorrrei che l'effetto nostalgia influisse eccessivamente sul giudizio dato a questo Ritorno al Domani, quindi vi chiedo di commentarlo spassionatamente solo se lo avete letto o riletto in questa traduzione di Campanella. Ritorno al domani (To the Stars, 1957) di Ron Hubbard – Urania Collezione 059
Dimostrazione di come si debbano gettare alle spalle i pregiudizi e leggere con spirito vergine le opere di autori che nella vita sono stati o sono personaggi controversi. Hubbard per il solo fatto di aver creato una Chiesa – Scientology – della quale ho letto peste e corna mi era antipatico poi quando per scrivere la scheda del libro ho approfondito ed ho letto la sua biografia mi è diventato odioso. Quindi ho preso in mano il suo “Ritorno al domani” prevenuta e di malavoglia, inoltre ho iniziato a leggerlo mentre ero in Fiera allo stand Delos continuamente distratta da altro. La prima parte del libro mi è sembrata pesante, vecchia e polverosa, poi, finita la fiera, a casa ho ripreso il romanzo e… all’improvviso mi sono trovata tra le stelle a bordo del Levriero partita per il Lungo viaggio. Ho ritrovato quel sense of wonder che nei romanzi di oggi è molto ben nascosto, quando c’è. Certo si sente la vecchiaia, ci sono incongruenze come se fosse stato scritto a blocchi un po’ slegati uno dall’altro, la ‘scienza’ è superata ma… l’avventura! Immedesimarsi nel protagonista e provare i suoi desideri, le sue paure, percorrere il suo cammino dalla giovinezza alla maturità, ecco questo ti fa volare fino alla fine e “sempre più in alto, nel gran vuoto tenebroso, e sempre più lontano, in missione fra le stelle senza tempo”.
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Re:Pregiudizi e prevenzioni « Rispondi #3 data: 29 Dicembre 2007, 16:01:47 » |
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Citazione da: Lucky il 29 Dicembre 2007, 12:12:28 (...) il limite di Einstein è infatti ancora lì. (...)
| Il libro non me lo ricordo. Devo rileggerlo. E’ vero, Einstein pone, tra l’altro, un limite nella velocità della luce e quindi di una qualsiasi nave spaziale. Più veloce non si può andare. Questo significa ancorare l’umanità alla Terra. Troppo distanti sono gli altri soli e relativi pianeti per poterli raggiungere alla velocità di 300 mila Km al secondo. Ci vorrebbero centinaia, migliaia o milioni di anni per farlo. L’unica consolazione e speranza è data dalla considerazione che siamo ancora troppo giovani. Su 4,6 miliardi di anni di storia del nostro pianeta, siamo comparsi noi appena settantamila anni fa circa… Basta aspettare un altro Einstein con idee altrettanto rivoluzionarie… Con Einstein intanto in teoria è possibile spostarsi avanti o indietro nel tempo… Basta aspettare che alla teoria segua la pratica… Teniamoci forte intanto e poi tutti di corsa a rivisitare il nostro passato… Io ho in mente di comprare un centinaio di 323 bis e di abbonarmi a “Giro planetario”… Cordialità impazienti, Den Heb
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« Ultima modifica: 29 Dicembre 2007, 21:24:38 di Den Heb » |
Loggato |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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