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Discussione: Nuova periodicità (letto 2306 volte) |
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #1 data: 22 Ottobre 2003, 12:02:40 » |
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Ciao a tutti,
comprendo perfettamente la preoccupazione di Attilio, tuttavia tendo ad essere più ottimista. Vi spiego perchè.
La storia delle pubblicazioni SF in Italia offre svariati esempi di collane dal destino a dir poco travagliato e disgraziato.
URANIA ha subito nel tempo, come molte delle sue concorrenti, metamorfosi e cambiamenti di periodicità a volte comprensibili e altre volte un po' meno. Anche la politica editoriale e dei curatori (tralasciamo i tristi dettagli) non è sempre stata omogenea e anche questo non sempre ha lasciato convinti gli appassionati. Tuttavia una peculiarità unica contraddistingue URANIA: nonostante le innumerevoli crisi, resiste dal 1952!
Questa cosa per una pubblicazione SF da edicola rappresenta per l'Italia qualcosa di fenomenale e inspiegabile se non si riconduca alla volontà della Mondadori di proseguire un'antica tradizione anche a dispetto di uno scarso ritorno.
La tiratura attuale non è infatti particolarmente brillante (temo che sia al di sotto delle 5000 copie), dunque per la Mondadori non rappresenta un business significativo (altro che Donna Moderna o Focus). Ciononostante la testata resta in piedi. Di questo dobbiamo essere felici, e dovremmo inoltre essere consapevoli che qualunque altro editore italiano non bene attrezzato come la Mondadori, avrebbe probabilmente abbandonato da tempo la pubblicazione di una testata seguita da un pubblico (mercato) molto ristretto.
Le acrobazie che continuiamo a vedere e sopportare sono secondo me tese al salvataggio della nostra beneamata collana che tutti speriamo arrivi a vedere il numero 2000.
Non sempre tali acrobazie sono gradite dai lettori, io stesso me ne sono lagnato più volte in passato, tuttavia se rappresentano tentativi in buona fede di tenere in piedi URANIA, ben vengano.
Personalmente ritengo che un volume al mese sia comunque sufficiente soprattutto se a fronte di traduzioni meno frettolose e limitazioni meno stringenti sul numero massimo di pagine per il singolo volume.
In bocca al lupo URANIA.
Saluti
GORT
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #2 data: 22 Ottobre 2003, 12:51:27 » |
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...e comunque si passerebbe dagli attuali 24 Urania annuali (esclusi supplementi) a 18 previsti (compresi supplementi bimensili di non si sa che genere)
quindi effettivamente un piccolo "taglio" l'hanno fatto ma non poi così piccolo...anche perchè se consideriamo il totale pagine pubblicate in un anno , visto che dicono che daranno spazio a pubblicazioni "quantitativamente" più importanti, potrebbe essere che alla fine la quantità di pagine si equivalga alla attuale.
certo anche a me è venuto un dubbio: "che sia l'inizio del declino?" voglio dire...si passa da un quindicinale ad un mensile (anche se edicolariamente si parlava già adesso di un mensile visto che i numeri uscivano contemporaneamente una volta al mese)...e quindi ?
boh ! non so che pensare...probabilmente non cambierà nulla e forse ci stiamo preoccupando per niente....oppure potrebbe essere che fra qualche tempo ci ritroveremo a dover "Chiudere" la collana sul DB mettendola insieme alle altre 450 collane mensili che hanno fatto una brutta fine.
;D ;D ;D
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« Ultima modifica: 22 Ottobre 2003, 12:51:57 di maxnaldo » |
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Ernesto
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #5 data: 22 Ottobre 2003, 14:31:08 » |
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Nostante la fiducia, non ne so molto di più. Le cose che Lippi dice nell'Editoriale, le ha dette anche Dazieri sul NG it.cultura.fantascienza. Personalmente ritengo che sia stato un errore diminuire il formato per tentare di andare in libreria. Eppure ci avevano già provato con scarso successo (vedi i Libri di Urania, ovvero Classici Urania con sovraccoperta e prezzo maggiorato). Il piccolo formato penalizza la visibilità in edicola e l'abbandono del cerchio ha aggravato ulteriormente il problema. In libreria non si è raggiunto il livello dei Miti; nessun Urania si è mai avvicinato al minimo di 50.000 copie che si pretende da un mito. Il ritorno al cerchio ha migliorato nettamente la visibilità, ma il formato piccolo penalizza gli illustratori, che pur non essendo dei Caesar, dei Thole o dei Chichoni, quando hanno spazio sufficiente danno buoni risultati (vedi Collezione Urania)
Lippi dice quel che gli fan dire. Non è lui il responsabile della collana, lui è il curatore: sceglie dei libri e firma quelli che gli prendono. E probabilmente non crede nemmeno lui a quel che gli fan scrivere.
L'abbinamento dei volumi avrebbe dovuto ridurre le spese di distribuzione e invogliare i lettori a non perdere alcun numero. Girava voce che i lettori fossero distratti e la cadenza quattordicinale fosse troppo difficile da ricordare.
Evidentemente dai miei tempi i lettori di Urania sono diventati dei mentecatti :'(
Peccato che contemporaneamente alla mimetizzazione della nostra rivista preferita hanno tagliato le tirature lasciando a secco la metà delle edicole (almeno al Nord, dove a suo tempo ho avuto modo di fare indagini, non molto scientifiche forse, ma abbastanza approfondite).
Dovessi badare alla sensazione che ho dovrei dire che la copertura delle edicole sia ridotta a un terzo.
Quel che il marketing fa il marketing disfa.
Adesso sembra che i costi di distribuzione non incidano ed il lettore comprerà a prescindere dai titoli proposti un volume più costoso ogni mese.
Ma!
Purtroppo la tendenza attuale è di riempire la collana con materiale riciclato da altre collane da libreria e si tenta di sostenerla pubblicando della non fantascienza, non con nuove proposte, ma con materiale ultra noto anche al più tiepido cultore del fantastico.
Libri che non saranno apprezzati dai lettori di fantascienza e sfuggiranno agli appassionati di fantasy e horror.
Fa sorridere il buon Lippi sulla purezza dei testi howardiani, visto che lui è uno che ha contribuito alla moda di pubblicare i riscrittori dei riscrittori di R.E.H.
È pur sempre lecito cambiare idea, ma far finta che il proprio passato non esista mi pare poco onesto.
Nel nome di Howard ci hanno propinato ciofeche immense e non basta un generico pentimento.
Personalmente ritengo, nonostante abbia pronto l'articolo per il 75° anniversario (mancano solo alcuni piccoli dettagli per i prossimi 24 anni), che l'articolo vedrà mai la luce.
Per noi collezionisti (mi metto nel numero a seguito del parere competente di tal Gort, anche se tale non mi ritengo) la sparizione di Urania sarà positiva.
Aggiungeremmo alla nostra raccolta un'altra collana completa da lasciare in eredità ai nostri discendenti (le collane aperte, per gli eredi, sono una grande scocciatura).
La fantascienza sta sparendo come genere a sé, ma si continuerranno a scrivere libri di fantascienza, come libri di fantascienza si scrivevano prima che il termine fosse coniato.
Morto un Papa, se ne fa un'altro. E magari, fra trent'anni ci sarà qualcuno che riproporrà la "mitica" testata.
CE
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Ernesto
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #7 data: 23 Ottobre 2003, 07:24:18 » |
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Citazione da: Vecchio47 il 22 Ottobre 2003, 22:12:52 <taglio>vi siete scordati le altre volte che Urania ha cambiato scadenze di uscite? Se ben ricordo già altre volte da quindicinale è diventata mensile e forse anche allora la scadenza era coincisa col lancio di qualche nuova collana. <taglio> |
La memoria ti falla. Urania è stata decadale (10 e 20 di ogni mese); il 1° usciva la rivista fino al 30 dal 31 all'80 decadale dall'81 al 120 settimanale dal 121 al 343 quattordicinale dal 344 al 435 settimanale dal 436 ad oggi quattordicinale [con uscite abbinate dal 1284] Urania e sorelle inoltre hanno sempre incrementato le uscite in occasione del lancio di altre testate da edicola. Quando la concorrenza viene stroncata, Urania rallenta CE
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #9 data: 23 Ottobre 2003, 11:13:43 » |
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Mi dispiace sapere che il più esperto tra noi, cioé Ernesto, sia così convinto che il 75° anniversario non verrà mai. Il sottoscritto ha assistito al 30°, al 40° e al 50°... ed è abbastanza giovane da poter sperare di assistere al 100° ma... :-\
Oggi siamo nelle mani del marketing, come giustamente detto. Specie negli ultimi dieci anni la Mondadori è divenuta la più aggressiva tra le case editrici da questo punto di vista: e a farne le spese è stata inevitabilmente la più conservatrice tra tutte le collane (forse del mondo), e sappiamo tutti quale.
Molte volte trovo che la filosofia di codesti artefici del marketing sia quella del cambiamento a tutti i costi... anche ove non ve ne è affatto bisogno, oppure esso va assolutamente contro l'essenza stessa di ciò che si sta per trasfigurare... e questo è il caso di una collana come URANIA il cui zoccolo duro è formato da romanticoni come noi. Ma vallo a spiegare a coloro la cui vita è fatta da aride cifre: ricordate il periodo in cui a fine volume c'era la cartolina in cui inserire i dati personali. Mi chiedo quanti l'abbiano effettivamente spedita, e se sia servito a qualcosa quantificare i nostri gusti e bisogni, se il risultato è questo.
Comunque se URANIA non vende non credo che cambiando periodicità, copertina, stile, etc. etc. le cose miglioreranno. Chi legge URANIA è di norma troppo intelligente per curarsi di tali particolari: URANIA è amore, storia, nostalgia, hobby, ricordi infantili, romanticismo, rimembranze di Thole, terrore, collezionismo, polvere di vecchi albi sulle dita, fantasia e via dicendo. Quali motivi altrimenti potrebbero spingere una persona sana di mente a comprare "I predatori di Gondwana" o "L'angelo di latta"? Cazzo (scusate il termine e lo sfogo, ma no ho bisogno) credono davvero che solo smaltando la copertina si riesca ad attirare verso la lettura i deficienti troppo impegnati a scrivere migliaia di SMS o a vedere "Domenica In". Saluti ai maghi dell'editoria.
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #11 data: 23 Ottobre 2003, 15:37:57 » |
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I sentimenti personali e l'affettività - radicata nel ricordo - fanno correre il rischio di non comprendere il vero nocciolo del problema....dice Ernesto che la FS come genere sta sparendo...e questo non è assolutamente vero....ciò che sta succedendo a mio modesto parere invece, è una biblica trasmigrazione - a livello mediatico - dalla parola scritta all'IMMAGINE....una volta si facevano i film dai romanzi, oggi accade perfettamente il contrario... La FS è più viva che mai...la sua presenza è formidabile ma, ahimè, in Settori lontani dalla parola scritta e che forse a molti di noi, forse per semplici e amare ragioni anagrafiche, sfuggono....la FS regna sovrana, ad esempio, nel mondo dei VIDEOGIOCHI dalla grafica e dalle prestazioni sempre più perfette e conturbanti..il Digitale e l'Informatica permettono di creare, visivamente, effetti speciali che rare fantasie personali possono raggiungere...ed allora la FS ha trovato oggi il suo miglior alveo nel CINEMA ed, appunto, nel VIDEOGIOCO che, grazie alla interattività, offre possibilità all'utente che la parola scritta...e lo stesso Cinema... non possono dare...qui non si parla di giochi da baraccone di Luna park ma di prodotti sofisticati e di alta drammaticità, anche visiva. Il dato di fondo è questo: la maggior parte dei collezionisti non appare tarata su tale evoluzione ed Urania medesima - il suo staff editoriale - non lo ha compreso.... Certo come seguire tale evoluzione era - ed è - un problema non da niente...ma poteva essere tentato, anche se fra provei ed errori....non è stato fatto...così i vecchi sono rimasti ma i giovani, eccetto alcune eccezioni, hanno soddisfatto la loro voglia di meraviglioso ad altre fonti...all'IMMAGINE... No...non sono tutti irreggimentati in greggi maniaci nel mandarsi SMS o a vedere "Domenica in"...tutt'altro...a noi piace credere che sia così...ma così non è....in migliaia e migliaia amano la FS...ma un' altra FS...anch'essa affascinante...e meravigliosa...c'è stata una evoluzione nel gusto...e noi, presi dalla nostra ipermaniacale fissazione di raccogliere figurine e numeri mancanti, non ce ne siamo accorti...quelli di Urania forse sì...adesso...e cercano, sparando nel buio, di trovare una soluzione...io sono molto scettico al riguardo e pessimista perchè Urania, per cavalcare la tigre, dovrebbe dare un'enorme spazio alla GRAFICA, dovrebbe allegare DVD di Film e Videogiochi, recuperare la parte FUMETTI DI FS, quelli con le più recenti tecniche grafiche di avanguardia e contro cui, guarda caso, la maggior parte di voi soffre di ostracismo e ripudio....non a caso... senza rancore...
Renè ;)
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #12 data: 23 Ottobre 2003, 15:55:27 » |
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Sono (come diceva tempo fa, in un'esilarante intervista un calciatore) pienamente d'accordo a metà con te. Da tempo mi sono accorto del maggiore potere acquisito col tempo da altri media (tipo cinema, fumetti, videogiochi e via dicendo) rispetto alla parola scritta. Se da un lato ritengo che l'arte possa essere ovunque, a patto che esistano le idee e la voglia di proporle al pubblico, dall'altro mi dispiace che le nuove generazioni (nuove? Ehi, io ho 28 anni!) si perdano il piacere dato dalla fs scritta, e in generale da tutta la letteratura. Un caso personale: un mio collega va in visibilio per film come Matrix, Nirvana o Terminator, ma poi mi guarda come se fossi un marziano quando gli dico che per me (almeno dal punto di vista delle idee pure esemplici) è roba già vista da almeno 15 anni. E non sa nemmeno chi siano Philip K. Dick o William Gibson!
Più in generale, un italiano medio legge meno di un libro all'anno. I nostri laureati sono in media i più ignoranti del mondo occidentale: figurarsi che un mio amico laureato in lettere impazzisce per Sepulveda ma fino al 1998 non aveva idea di chi fosse José Saramago (premio Nobel - ndr). In altri paesi come la Svezia non è così. La disaffezione dalla lettura - quindi nono strettamente fantascientifica - ha secondo me radici lontane, e cause non necessariamente inevitabili, o dovute a un generale "trascorrere dei tempi".
Largo quindi a tutte le forme di arte, laddove essa sia veramente presente, popolare, spettacolare o quant'altro, però certe forme di commistioni vagamente idiote non i piacerebbero: se Urania fosse un DVD, o uno striminzito fascicolo a esso allegato, che Urania sarebbe?
Un'ultima cosa: ma secondo voi i fantomatici tangheri del marketing mondadoriano che si occupano di Urania sanno del'esistenza di siti come questo? O non gliene frega niente? Forse il sapere come la pensano i lettori "forti" e fedeli della loro collana non sarebe una cattiva idea.
Arrivederci. Per concludere: una collana che ha pubblicato un capolavoro come "Morti e sepolti" non può, ripeto non può scomparire come un Fantalibro qualsiasi!
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Ernesto
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #13 data: 23 Ottobre 2003, 17:18:25 » |
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Citazione da: renato il 23 Ottobre 2003, 15:37:57 <taglio>dice Ernesto che la FS come genere sta sparendo...e questo non è assolutamente vero....ciò che sta succedendo a mio modesto parere invece, è una biblica trasmigrazione - a livello mediatico - dalla parola scritta all'IMMAGINE....una volta si facevano i film dai romanzi, oggi accade perfettamente il contrario... La FS è più viva che mai...la sua presenza è formidabile ma, ahimè, in Settori lontani dalla parola scritta <taglio> FUMETTI DI FS, quelli con le più recenti tecniche grafiche di avanguardia e contro cui, guarda caso, la maggior parte di voi soffre di ostracismo e ripudio |
Ovviamente parlavo di libri e le considerazioni erano relativi ai libri. La FS sarà più viva che mai, ma quella sui libri è in declino. Per i prossimi dieci anni possiamo stare tranquilli, Non sarà per agosto, ma alla fine saremo Morti e sepolti e come lettori di SF ci attende un Futuro d'inferno. Ci toccherà andare in Esilio su Andromeda per tentare di ritardare l'avvento del Figlio della notte e in Abissi d'Acciaio attenderemo La fine dell'eternità. Per i fumetti non ho nessun pregiudizio. Quando capita, li leggo. Che molti qui non apprezzino i fumetti è possibile. Personalmente mi sono chiesto cosa ci facessero qui delle collane di fumetti non fantastici. Questo è, in tutti i sensi, un sito fantastico. Mi piacerebbe che rimanesse tale. CE
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #14 data: 23 Ottobre 2003, 19:15:41 » |
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Dice Attilio: Largo quindi a tutte le forme di arte, laddove essa sia veramente presente, popolare, spettacolare o quant'altro, però certe forme di commistioni vagamente idiote non i piacerebbero: se Urania fosse un DVD, o uno striminzito fascicolo a esso allegato, che Urania sarebbe? " L'espressione " vagamente idiota " è un pò bruttina e pesantuccia: non è URANIA che deve diventare un DVD nè tanto meno un allegato - dio ci scampi!! - ma il suo staff avrebbe potuto tentare di fare una politica tipo quella del Gruppo l'Espresso che in edicola si sta rivelando VINCENTE...CD, DVD, LIBRI, Enciclopedie e...FUMETTI...la collana presentata da Repubblica , ad esempio, ha avuto un tal successo che si è deciso di continuarla...perchè? Ecco: Urania avrebbe potuto essere il punto di riferimento di tutta la FS in Italia presentando notevoli romanzi in veste grafica appropriata ( tipo la tua odiata Urania Collezione ) con buoni e non striminziti spazi a tutto ciò che ruota nel mondo intorrno alla FS dalle librerie alle edicole ai blockbuster....... tipo magazine insomma...e inoltre prevedere Numeri Speciali - e inseriti nella numerazione ordinaria! - anch'essi dedicati a ciò e Allegati - mensili - quali i migliori film di FS, determinati videogiochi, Fumetti d'avanguardia in materia (tipo quelli Francesi o quelli americani della TOP COW ). Avete presente l'Almanacco della Fantascienza - Nathan Never della Bonelli? E' una idea che in nuce si muove in questo senso... (tanto che io, considerando a livello di opinione personale oramai ridicolo Nathan Never, e sospesa la sua raccolta, mi sono tuttavia ripromesso di continuare a seguire l'Almanacco )...tale idea potrebbe essere di gran lunga migliorata...nuovi lettori in particolare giovani ( e quando dico giovani, caro Attilio parlo di teenager :D ) probabilmente si avvicinerebbero ad Urania e da lì alla FS scritta.....e noi tutti staremmo...BUONI E TRANQUILLI ;D ;D...con un prodotto editoriale coi fiocchi..... O NO? 8)
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