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Discussione: Nuova periodicità (letto 2305 volte) |
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #16 data: 23 Ottobre 2003, 20:53:10 » |
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Ragazzi, vi vedo parecchio arrabbiati. Beh, secondo me non è il caso. Quello che succede è normale anche se non troppo piacevole.
Urania non potrà continuare ad essere come prima perchè cambia come cambia il mondo che la circonda. In peggio dite voi? Sicuramente dal nostro punto di vista il cambiamento sarà quasi sempre in peggio perchè per forza di cose ognuno di noi è legato a ciò a cui si è accostato da ragazzo. Io che ho 40 anni adoro le copertine di Thole con il rombetto che trovavo sempre appoggiate sul comodino del papà, altri un po' più vecchiotti preferiranno il buon vecchio Kurt Cesar, ma chi ci dice che fra qualche anno non avremo i nostalgici della terribile banda arancione?
Beh, forse non saranno tanti visto che i lettori sono sempre meno.
Ma è proprio questo il punto, per sopravvivere Urania deve puntare ai nuovi lettori sperando di contenere le perdite tra quelli storici. Le generazioni sono sempre più diverse e i mutamenti sono sempre più rapidi, questo noi appassionati di SF forse lo capiamo ancora meglio degli altri. Tutto ciò è molto triste ma è inevitabile.
Comunque è inutile strapparsi le vesti, rallegriamoci di averla ancora Urania anche se non è proprio come la vorremmo tutti e speriamo che assieme ai ritocchi cosmetici e di periodicità non ci tocchi subire troppo dal punto di vista del contenuto.
Caro Attilio, lo stesso Lippi, che conosce benissimo UAV perchè l'ha scoperta in occasione di un aperitivo assieme al sottoscritto, Lucky, Dario e Ghilgamesh, ci ha confidato che Urania è ben diversa da come la sogna lui. Proprio per quello che ci siamo detti quella sera io ho comunque qualche speranza che il prossimo cambiamento possa riservarci qualche sorpresa positiva alla faccia dei fantomatici e diabolici markettari Mondadori.
Altra nota per Attilio: quando tu dici che hai amici che rimangono ammirati di fronte a Matrix ignorando che Dick certe cose le ha dette molto prima e non sapendo niente neanche di Gibson (che non ci sarebbe stato senza Dick), dici bene ma le stesse considerazioni si possono applicare alla generazione di Dick e Ballard che è stata influenzata dai maestri degli anni d'oro come Heinlein i quali si erano letti molto bene H. G. Wells che a sua volta aveva apprezzato le opere di Edgar Allan Poe. E' sempre e solo una questione di diverse generazioni e ritengo che sarà sempre cosi'.
Nota per Ernesto: suvvia, non ci credi davvero a quello che hai detto. Secondo me la SF esisterà sempre.... solo di tanto in tanto cambierà nome.
Nota per il Trifide: Certo che se tutti facessero come te e continuando a scroccare due abbonamenti al prezzo di uno scassando continuamente la uallera alle povere dipendenti del palazzone di Segrate, Urania avrebbe chiuso da un pezzo!!!!
Salutoni da Gort :D
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #17 data: 24 Ottobre 2003, 10:53:29 » |
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questa discussione mi appassiona sempre di più... ;D
certo che di discussioni sulla Fantascienza "Viva o Morta" se ne fanno tutti i giorni ma poi, come dice bene Renato, vediamo che tutti i più grossi Kolossal campioni di incasso Hollywooddiani passati,presenti (e spero anche futuri) sono quasi sempre pura e semplice SF.
secondo me è vero che l'immagine oggi come oggi sia qualcosa da non tralasciare e sottovalutare...
io ho un presentimento...non so se giusto o meno ma eccolo qui:
qualcuno di voi ha notato che nelle edicole si vedono solo gli striminziti 2 numerini di urania (e dico 2 proprio perchè in ogni edicola se ne trovano al massimo un paio) mentre capita spesso di trovare pile e pile di Urania Collezione ?
in alcune edicole ne ho visto anche una decina di copie una sopra l'altra, vuoi vedere che l'edicolante che ha maggior dimestichezza con le vendite abbia richiesto una fornitura maggiore di copie degli UC rispetto agli U ?
vuoi vedere che l'accattivante copertina degli UC piaccia molto di più ai giovani (e non solo) e che se ne vendano più di quanti Mamma Mondadori avesse sperato ?
vuoi vedere che il cambiamento ed il restyling degli Urania sarà molto simile agli UC ?
vuoi vedere che è meglio se la smetto qui ? ;D ;D ;D
vedremo quando usciranno se avevo ragione ;D
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« Ultima modifica: 24 Ottobre 2003, 11:07:37 di maxnaldo » |
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #21 data: 26 Ottobre 2003, 19:53:51 » |
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A proposito di quanto si è detto sulla tradizione di Urania e su cosa abbia rappresentato per le diverse generazioni di lettori, vi segnalo un interessante contributo scritto da Lucky uno dei nostri consoci di UAV in rappresentanza della generazione degli anni '40. Già da un po' di tempo avevo questa cosa nel cassetto e mi è sembrato questo il momento migliore per pubblicarla su SF quadrant. Come Gianfranco (Lucky) ha più volte sottolineato durante i nostri incontri, la SF come connubio scienza-fantasia ha sempre esercitato durante la sua vita una grande influenza e condivido con lui l'idea che possa, più o meno consciamente, continuare ad influenzare le vite e le aspirazioni di molti altri eterni ragazzi delle generazioni presenti e future. Pur con tutti i suoi difetti Urania è stata un veicolo fondamentale attraverso il quale la SF ha esercitato tale influenza sugli appassionati italiani. Ecco il link all'articolo: http://www.sfquadrant.com/Contributi/vitacongliurania.htmSalutoni da Gort
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #22 data: 29 Ottobre 2003, 12:30:59 » |
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Concordando con quanto detto da Gort ed apprezzandolo, avendo anche letto con piacere quanto scritto da Lucky, credo che su di un fatto siamo tutti d'accordo: la fantascienza come genere letterario non è mai stata in crisi e con tutta probabilità non lo sarà mai fin quando il genere umano avrà la facoltà di immaginare. Concordo altresì con chi dice che sta cambiando il modo di fruirla o, se preferite, di goderla, non potendosi al contempo negare che i giovani o giovanissimi preferiscano vederla, piuttosto che leggerla; forse perché è più comodo e si fa meno fatica o forse perché non abbiamo educato a sufficienza i nostri giovani al piacere della lettura o non siamo riusciti nell'intento educativo con tutta probabilità non per colpa nostra o loro ma soltanto perché è oltremodo difficile ottenere risultati positivi in presenza di una straripante ed onnipresente tv che parla per immagini. Ricordo che mi capitava, a volte, di cominciare un "Urania" la sera a letto prima di dormire e di andare avanti a leggere per tutta la notte sino a giorno fatto per finirlo... Per me era ed è meglio di vedere un film. Penso che un tempo si fosse più abituati di adesso a tradurre in immagini, "in tempo reale", quello che si leggeva, facendo fare allo stesso tempo alla nostra immaginazione il regista, lo scenografo, il costumista... Certo è ancora così per chi ama leggere, ma è ancora così per le nuove generazioni? I tempi cambiano, adesso c'è la tv che mi fa vedere tutto quello che lei vuole e quando mi viene sonno non devo nemmeno chiudere il libro... Ma torniamo ad "Urania"; temiamo che siano troppi i suoi cinquant'anni e ne paventiamo la decadenza e la fine? E l'americana "Amazing stories" allora? E' nata nel 1926 e va avanti da 77 anni anche se non è uscita per qualche anno recentemente. Ho sotto gli occhi il n. 3 Vol. 43 del settembre 1969: in copertina c'è un tizio che striscia per terra con una pistola in pugno in un paesaggio vagamente alieno. Niente a che vedere con l'estetica delle copertine dei nostri volumi che a volte sono, almeno per me, delle vere opere d'arte. A confronto la nostra "Urania" è appena entrata nell'età matura e magari... per dirla con Ernesto per titoli, per lei saranno... anni senza fine. Cordialità, Den Heb
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:Nuova periodicità « Rispondi #23 data: 21 Aprile 2004, 20:41:41 » |
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Perdonerete forse ad un nuovo e recente iscritto di presentarsi in un thread nostalgico come questo, ma dopo averne letto ogni riga mi sono sentito in dovere di aggiungere qualcosa.
Si è fatto tanto parlare della crisi della fantascienza come genere letterario dimenticandosi della quantità enorme di materiale nuovo, inedito, pubblicato all'estero: non esiste crisi nella carta stampata, le pubblicazioni germogliano esponenzialmente e quasi qualunque cosa, sia stella o stalla, viene pubblicata (si prendano ad esempio i Libri di Zelig, campioni di incassi ma non certo delle perle di letteratura). Secondo me è proprio questo il problema: riuscire a fornire del materiale inedito di pregio scartando il ciarpame è un'impresa pressochè disperata, tanto più che ciò che può essere considerato "buono" o "pregiato" per un collezionista, spesso non lo è per un lettore occasionale. Questo lo si è visto spesso nel mondo dei fumetti in cui le "grandi" case editrici hanno abbandonato il "prodotto d'arte" per ingraziarsi il grande pubblico, che nella fattispecie era ancor meno che teenager.
In una collana come Urania io ricerco quello che ho letto da piccolo rastrellando negli scatoloni di mio padre (purtroppo perduti per la perfidia di una zia :'( ): come scordarsi di "Prigioniero del Silenzio" o di "Le Scogliere dello Spazio", tipici esempi della "grande" fantascienza anni 50 o giu di li: ed io ho 25 anni (non ancora compiuti) e non 40. Certo è che, come amante del genere, leggo, anche se forse non apprezzo come dovrei, anche tutto il "modernissimo" cyberpunk tornato di moda, i vari Matrix sfornati a ripetizione sull'onda del momento, ma non nego che il mio cuore è rimasto sul Marte di Ray Bradbury, o simili.
Tutto questo non era per raccontarvi i miei preziosi fatti, ma per farvi capire che, in fondo, è capibile che Urania, ormai non riscuota più il successo di una volta: invisibile in libreria, formato editoriale spartano, se non insufficiente, prezzo, in fondo, non proprio infinitesimo e, come se non bastasse, come ciliegina sulla torta una tematica non ben definita; credo che in un mondo dove esiste un periodico per ogni cosa, oroscopo, casa, cucina, vestito, guanti, cellulare, giardino, salute, chi più ne ha più ne metta, il termine un po' vago, fantascienza, non possa più riscuotere il successo che merita. Si ricerca adesso l'omologazione, la specificità, e non la diversità inscindibile però dal prodotto Urania.
Si capisce quindi che una ristampa di capolavori o presunti tali in Urania Collezione invogli magari di più: l'altisonante nome di Asimov come prima uscita è stata in effetti una scelta adeguata, anche se il supporto editoriale è mediocre (non tanto nelle copertine, che a me piacciono, ma è impossibile aquistare un libro che spesso ha le pagine di diverse dimensioni e/o tagliate con un coltellino svizzero spuntato).
Ho paura che si stia verificando quello che è già successo nella musica: il sommarsi di titoli mediocri a cavallo tra un genere e l'altro alla fine stanca il pubblico che non compra più, anche se comunque la gemma continua ad esistere nel ciarpame.
Credo anch'io che la nostra beneamata uscita abbia vita breve e me ne rammarico: il successo sarebbe nel renderla attuale, più simile ad una rivista forse, o a promuoverla in lancio con qualche periodico ad alta tiratura, Focus sarebbe l'ideale.
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Osservatela bene, amici miei! Questa è una Reverenda Madre Bene Gesserit, il più paziente degli esseri al servizio della più paziente delle cause! Osservatela, amici miei! Ora lei sa che le novanta generazioni hanno prodotto quella persona. Eccomi, ma...io...non...obbedirò...mai...ai...suoi..ordini! |
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