Si può certo dire che
Robert Franklyn Young sia stata la vera molla che mi ha spinto a "creare" la collana "I capolavori di Maxpullo": vedere il modo in cui un autore così bravo ed originale era stato "trattato" dall'editoria italiana (sparpagliando i suoi racconti a destra ed a manca senza alcun criterio) mi ha fatto rabbrividire al punto che già lo scorso anno ho sentito l'esigenza di "riscoprirlo" dedicandogli ben due schede nella mia rubrica di recensioni.
Nella prima delle due, opportunamente intitolata
Incontri casuali con il "poeta delle stelle" (che trovate
qui), mi sono limitato a recensire l'unica antologia italiana a lui dedicata e precisamente quel "
Glass of stars" che la collana Galassia ha pubblicato in due uscite come "
Trenta di aveva Settembre" ed "
Una coppa piena di stelle", lasciando fuori tuttavia due racconti bellissimi come "
Il figlio stella" (
Star Mother) e "
Viaggio sul fiume" (
On the River), apparsi sulle pagine di Urania.
Nella seconda recensione, invece, decisi di andare più a fondo, cercando per la prima volta di improvvisarmi curatore e di tirar fuori una sorta di antologia ideale ripercorrendo passo dopo passo tutte le sue apparizioni nelle pagine di Urania.
Questa seconda scheda, opportunamente intitolata
Sulle tracce del "poeta delle stelle", è stata suddivisa per motivi di spazio in quattro parti che trovate ai seguenti link:
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Parte 1-
Parte 2-
Parte 3-
Parte 4Le due schede contengono tutte ma proprio tutte le informazioni necessarie per una lettura "organica" dell'opera di questo autore, in barba agli editori italiani che non hanno mai saputo dargli la giusta collocazione nel panorama fantascientifico e relegandolo al ruolo di "minore" (sempre che questo aggettivo significhi qualcosa).
Personalmente mi sento di consigliare a tutti almeno la lettura di "
Stazione di ricarica" (U421), "
Il figlio stella" (U520), "
La gigantessa" (U637), "
PRNDL" (U758), "
Anguilla stellare" (U777) ed "
Il secondo esperimento di Philadelphia" (U1029), che sono a mio avviso le storie migliori per inziare a riscoprire il fascino e la bravura di un autore troppo a lungo dimenticato.