Vi segnalo questo a dir poco geniale articolo dell'a dir poco geniale David Foster Wallace.

http://www.repubblica.it/cultura/2013/09/10/news/l_importanza_per_cos_dire_seminale_di_terminator_2-66242506/?ref=HREC2-13

Alcune note:
1) mi ha fatto incazzare l'ennesima traduzione di "nitrogen" in "nitrogeno". Sappiate che il solerte laureato in lettere che ha tradotto (e anche in buon italiano) l'articolo, purtroppo non ha mai evidentemente aperto un libro di scienze in vita sua
2) i redattori di Repubblica hanno purtroppo, altrettanto superficialmente, fatto copia-e-incolla dell'articolo originale, che ora appare quindi pieno di numerini a casaccio alla fine di parecchie lettere. Trattasi delle numerose note di cui Wallace seminava i suoi testi (spesso più lunghe del racconto o articolo!!), e che tra l'altro i sempre superficiali redattori si sono scordati a) di eliminare; oppure peggio b) di pubblicare.

Vabbè. Ma l'articolo di suo è un concentrato di genio: a me ha perfettamente spiegato il motivo per cui non sono riuscito a guardare il 90% dei film di fantascienza usciti nelle sale dopo "Independence Day".

Letto l'articolo = troppo geniale

Effettivamente Wallace nell'articolo esponeva le dinamiche alla base della produzione di un blockbuster di successo,  postulati che, ancora oggi, vengono applicati pedissequamente dalle major cinematografiche. Paradossalmente, rispetto alla maggior parte dei film di fantascienza di recente fattura (basati ormai soltanto su effetti speciali sempre più perfezionati), T2 e Jurassic Park appaiono delle opere d'arte titaniche.  

Citazione da: Edmeo Piras il 11 Settembre 2013, 17:35:56

Pensa che schifezze quelle di adesso allora. Anche ''Prometheus'', del mio idolo Ridley Scott e con la mia idola Charlize Theron, non ho avuto il coraggio di andarlo a vedere...

Personalmente approvo la tua scelta. Io lo vidi, pieno di aspettative e invece....mah.