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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 107869 volte)
Free Will


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #840 data: 17 Febbraio 2024, 13:58:13 »
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URANIA 1705
Will McIntosh
Soft Apocalypse




Devo dire che il titolo mi ha stupito non poco: come può un apocalisse essere definita morbida (soft)? Mi sembra decisamente un ossimoro. Forse il traduttore ci mette una pezza intitolando un capitolo "Lenta Apocalisse".
Ma anche questa definizione non mi convince: ho sempre in mente il Giudizio Universale e l'Apocalisse per eccellenza, cioè quella di Giovanni, con i quattro cavalieri. Cioè immagino che tutto avvenga in un attimo.
Però l'autore di questo romanzo distopico ai massimi livelli, descrive le avventure, o meglio le disavventure, di un gruppo di disperati che vagano di qua e di là, per sottrarsi ai pericoli e per trovare un minimo di risorse per sopravvivere. Tutto avviene, soltanto capitolo dopo capitolo, saltando settimane, mesi e anni, in un arco temporale di più di un decennio, costellato di drammi e tragedie.
Via via vengono citate un sacco di irregolarità: crollo dell'economia mondiale, riscaldamento globale, sovrappopolazione, esaurimento delle risorse, la foresta pluviale, le balene, la minaccia nucleare, le innumerevoli guerre ovunque (guerra mondiale a pezzi), virus creati in laboratorio, esperimenti genetici, terrorismo, anarchie, regimi totalitari, dittatori, risorse energetiche irreperibili, commerci mondiali alla deriva, ecc. ecc.
E qui ho avuto una specie di illuminazione: basta guardarsi attorno e scoprire che i segnali di quanto sopra esistono già nel presente e nessuno pensa che ciò sia un preludio all'Armageddon finale.
Viene in soccorso una metafora, raccontata da uno dei personaggi del libro, che riguarda le rane immerse in una pentola d'acqua: se accendiamo il gas sotto la pentola e lasciamo riscaldare a poco a poco, le rane non se ne accorgono (come sarebbe se le buttassimo di colpo nell'acqua bollente) e così si lasciano "lessare", e quindi morire, quasi senza accorgesene. Ecco quindi cosa si intende per Apocalisse Lenta: siamo come anestetizzati e non ci accorgiamo che tutto sta già avvenendo. Non c'è speranza: alla prima bomba atomica lanciata da qualche persona importante o pazza, tutto finirà.

Il romanzo è scritto molto bene (nonostante i numerosi errori grammaticali del traduttore) e con il giusto ritmo e concretezza. Però l'angoscia che lascia addosso e la presunta mancanza di speranza, non mi consentono di dare un voto più che sufficiente all'opera.

Voto: 6
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #841 data: 17 Febbraio 2024, 14:29:37 »
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Citazione da: Free Will il 17 Febbraio 2024, 13:58:13

URANIA 1705
Will McIntosh
Soft Apocalypse

...

Il romanzo è scritto molto bene (nonostante i numerosi errori grammaticali del traduttore) e con il giusto ritmo e concretezza. Però l'angoscia che lascia addosso e la presunta mancanza di speranza, non mi consentono di dare un voto più che sufficiente all'opera.

Voto: 6

Sono contento tu lo abbia letto, dal tuo commento, nonostante il voto, si capisce che il romanzo ti ha colpito.
Soft Apocalypse è stata una delle miei più significative letture del 2022. Una storia che ti resta dentro.
Spero che mamma Mondadori ci porti qualche altro libro di questo interessante autore, che ha già dalla sua una diecina di romanzi e un sacco di racconti.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2024, 14:32:34 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #842 data: 18 Febbraio 2024, 21:31:54 »
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Citazione da: bibliotecario il 13 Febbraio 2024, 20:54:29


Citazione da: capricorno52 il 13 Febbraio 2024, 20:12:36

Dopo la scorpacciata , per alcuni titoli un poco indigesta , dei romanzi da selezionare per il Premio Urania mi serviva una nuova lettura  per ripristinare un normale metabolismo.
Devo dire che il libro di Vastano non è stato proprio un digestivo ma avevo in corso delle letture per mio conto che si stanno rivelando non proprio interessanti.

Ecco spiegata una certa velocità dettata dalla curiosità;
In merito alle opere dell' autore (Vastano) ritengo migliore "Acquarius" dell' attuale "Scorpius"    

Sono intrigato dalla Tua recensione e mi sono procurato una copia di Canzone per un nuovo giorno che mi accingerò presto a leggere.

Saluto e Buone letture


Leo  alias Capricorno 52

Ci scambiamo
A me Scorpius a te Una canzone per un nuovo giorno.
Vedrai che non ne resterai deluso, l'autrice che è anche una provetta musicista, non solo ti farà letterermante entrare nel mondo delle band musicali, che evidentemente conosce in prima persona, ma ti lascierà anche molti spunti di riflessione sulla deriva autoritaria imperante in ogni aspetto della società statunitense e per estensione in quelle di tutte le democrazie occidentali.
Ben scritto, forse non adatto a tutti, per ritmo, tematiche e caratterizzazione dei personaggi principali, ma illuminate e profetico.
Mi ha colpito.  
Stiamo lasciando ai nostri figli sostanzialmente un mondo peggiore, nonostante i tanti progressi in molti settori, di quello che ci hanno lasciato le generazioni che ci hanno preceduto.
Essere messi davanti a questa sconfitta, è molto triste.  

Finito Scorpius.
Seguirà recensione, posso anticipare che mi è piaciuto.
Ma stasera ho un problema, un grande problema...
... non so cosa iniziare a leggere, l'indecisione regna sovrana   
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #843 data: 21 Febbraio 2024, 10:42:51 »
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Il Cavaliere Drago di Gordon Dickson

Finalmente un romanzo leggero, rilassante e divertente. Il Cavaliere drago è un bel mattone pesante di circa 1000 pagine che nonostante ciò riesco a leggere sdraiata sul divano. Carta consistente, di un crema leggerissimo, font della giusta grandezza, capolettera ad ogni capitolo e piccoli draghi e cavalieri sparsi in giro; infine tre belle illustrazioni su carta lucida a colori.
Ho letto il tomo in una ventina di giorni e devo dire che sono pienamente soddisfatta, tanto che ho comprato anche l’epub del romanzo successivo, in inglese, iniziato iersera mi sembra abbastanza facile, vedremo in seguito. La traduzione del primo romanzo è della Rambelli, sempre bravissima ma bravo è stato anche il traduttore degli altri due libri, Davide Mana.
In conclusione 35 euro benissimo spesi.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #844 data: 22 Febbraio 2024, 14:37:30 »
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In ritardo di qualche giorno rispetto a quando ho terminato la lettura, eccomi qui, come promesso, con le mie impressioni sul nuovo romanzo di Claudio Vastano,
uno dei pochi autori Italiani che hanno avuto l'onore di essere pubblicati sulla prestigiosa Urania Jumbo e già Premio Urania con Simbionti.


Scorpius, 02/2024
di Claudio Vastano
Collana Urania, n.1723
Mondadori

Prima di entrare nello specifico del romanzo di Claudio, concedetemi una parentesi sulla Cover realizzata da Franco Brambilla, qui al suo meglio. Immagine evocativa che rispecchia fedelmente le atmosfere aliene e lo sconcerto dei protagonisti del romanzo catapultati in un ambiente sconosciuto e esiziale. Senza dubbio un valore aggiunto, che troppo spesso viene dato per scontato.
Ed ora eccoci a Scorpius, secondo romanzo della Trilogia delle Costellazioni che segue il primo romanzo Aquarius. Apparentemente i due romanzi paiono del tutto slegati e sono certamente godibili a se stanti. Solo verso la fine della storia narrata in Scorpius salta fuori la menzione di un micidiale evento astronomico che mette in contatto i due romanzi, le cui trame del tutto slegate, a detta dello stesso autore, convergeranno inaspettatamente nel terzo romanzo del ciclo, di cui già conosciamo il titolo: Sagittarius, atteso per il 2025.
In questo secondo capitolo l'autore abbandona gli scenari spaziali, ampiamenti usati in Aquarius, e si concentra su quelli terrestri, se pur alieni, costruendo ambienti estremamente plausibili e scientificamente verosimili al netto delle nostre conoscenze scientifiche attuali. Questa ambientazione è propedeutica ad una trama avventurosa incentrata sulla lotta per la sopravvivenza di un gruppo di naufraghi, abbandonato senza memoria del proprio passato in un luogo tanto sconosciuto quanto pericoloso.
Tassello dopo tassello la memoria riemergerà alla mente degli uomini e donne della "Missione Scorpius" che allora oltre a doversi confrontare con i pericoli insiti nel ambiente extraterrestre dovranno anche fare i conti col proprio passato e soprattutto decidere quale sarà il loro futuro.
La struttura del romanzo ha l'impronta di Vance, così come la scrittura, semplice e essenziale ma immaginifica nelle descrizione dell'ambiente naturale e nella fauna che lo popola, lo sviluppo della trama è buono, ricco di azione e di momenti carichi di tensione e drammaticità.
Se si vuol cercare a tutti i costi una qualche debolezza nel romanzo, la si può individuare nella caratterizzazione dei personaggi, che sono si coerenti e ben costruiti ma con i quali per il lettore resta comunque difficile entrare in empatia, questa freddezza dei personaggi può essere riscontrata anche in altri romanzi del Nostro che evidentemente predilige e si concentra maggiormente su altri aspetti in una storia.
Scorpius così come Aquarius ha un buon finale che chiude degnamente l'arco narrativo ma entrambi i finali restano comunque aperti.
Al lettore non resta che attendere l'uscita di Sagittarius, per conoscere come i naufraghi spaziali capitanati da Isaac Venter interagiranno con gli astronauti fuggiti della base Cassini su Europa per dare speranza a quello che resta dell'umanità intera.
Voto: 7    
« Ultima modifica: 22 Febbraio 2024, 22:41:14 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #845 data: 28 Febbraio 2024, 11:33:29 »
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L'ultima terra oscura di Mariangela Cerrino

Piccolo gioiellino di un'autrice che avevo letto solo nel Millemondi "Primo Contatto".
La storia parla di un Mago, Dolane, unico rimasto che ha la capacità di entrare in simbiosi con le Macchine, e di un mercenario, Phalis. Questi, ingaggiati da un misterioso contatto delle alte sfere del di Alawayr si ritrovano in un complotto che riguarda le sorti dell'intero paese.
La storia ti trascina con il ritmo veloce, e atmosfere sono fantastiche, un mix tra magia e fantascienza cupo e coinvolgente.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #846 data: 02 Marzo 2024, 17:52:25 »
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Ho temuto di non farcela, di non farcela per davvero.
Ma non è da me arrendermi prima della parola fine, costi quel che costi. Così ho tenuto duro sino all'ultima pagina, ed erano tante, un infinità, ben 704.
Ne è valsa la pena? direi di no ma a volte è così che le cose vanno a finire, c'è poco da fare.


Ternination Shock, 02/2024
di Neal Stephenson
Collana Narrativa
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Le aspettative che riponevo in questo lungo romanzo, dovute a una trama intrigante ben esposta in quarta di copertina e alla fama dell'autore erano alte.
Il nuovo romanzo di Stephenson, in edizione originale edito nel 2021, prometteva di presentarci un futuro prossimo venturo molto vicino al nostro oggi, in cui tutti gli effetti catastrofici del cambiamento climatico in essere, dovuto all'attività dell'umanità, alla fine si palesassero in tutta la loro forza distruttiva e del tentativo di invertire questi cambiamenti tramite la geoingegneria solare legata all’abbassamento delle temperature sul pianeta tramite immissione nella stratosfera di diossido di zolfo per riflettere parte della radiazione solare, esattamente come succede durante un’eruzione vulcanica, ma mantenendo costante nel tempo l’immissione del gas riflettente.
Le premesse sull'argomento, se trattato in modo serio e credibile, accompagnate da uno sviluppo della trama sostenuto da un buon ritmo, con la giusta dose di azione e suspence avrebbero potuto portare ad un ottimo lettura.
Purtroppo tutte queste premesse sono andate disattese già dal primo capitolo.
Non tanto a causa di come l'autore sviluppa l'argomento scientifico che sta alla base del romanzo che è l'unica cosa che ritengo sufficiente ma certamente a causa di tutto il resto.
Termination Shock è un romanzo di più di settecento pagine in cui, fatti i dovuti conti, più di quattrocento sono del tutto inutili, scritte solo per allungare il brodo, come se l'autore fosse pagato un tot a parola. L'ambientazione, lo stato del pianeta, le conseguenze sugli stati nazionali e le loro popolazioni, i conflitti regionali che si ingenerano in queste situazioni di stress globale, le carestie, le pandemie, come l'uomo comune affronti la vita di tutti i giorni in un contesto così deteriorato e con quali conseguenze è del tutto tenuto sotto traccia dall'autore se non proprio non spiegato. Ai tre personaggi principali, Frederika Mathilde Louisa Saskia, regina dei Paesi Bassi; Rufus “Red” Grant, discendente dai Comanche, ex soldato e cacciatore di maiali selvatici; Deep “Laks” Singh, un sikh canadese esperto in “gatka”, l’arte marziale tradizionale dei sikh, le cui storie personali si intrecciano in modo del tutto inverosimile Stephenson aggiunge una pletora di personaggi secondari.
Di tutti ma proprio tutti viene ricostruita retrospettivamente e inutilmente tutta la loro storia passata, sino a risalire a più generazioni passate.
Tutto questo non crea interesse nel lettore, ai cui occhi risulta senza alcun scopo apparente se non quello di aggiungere pagine su pagine, sotto trame su sotto trame, scritte con una prolissità esasperante e con l'aggravante che durante lo svolgimento della storia principale tutte ma proprio tutte vengono semplicemente perse per strada così come i loro personaggi.
In tutta questa inutile fuffa e confusione si salva forse il primo e gli ultimi due capitoli. Il finale devo ammette è buono, ricco finalmente di qualche scena interessante, il problema è arrivarci svegli, dopo una lunghissima parte centrale in cui anche il significato ultimo sottointeso nel titolo: Termination Shock, cioè le conseguenze della cessazione dell'introduzione del diossido di zolfo nella stratosfera  è disatteso come tutto il resto.
Voto: 4,5  
« Ultima modifica: 02 Marzo 2024, 18:27:40 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #847 data: 04 Marzo 2024, 12:30:39 »
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QUESTO LIBRO NON E' INCLUSO NEL DB DI UM

EDIZIONI PIUMA
Juliette Pierce
EVERLASTING


Questo libro di esordio di una giovanissima scrittrice francese, è veramente bello, potente e ricco di immagini.
Il contesto: il mondo è in totale declino a causa di guerre anche atomiche, chimiche e biologiche; sono nati spaventosi virus e batteri, l'inquinamento è a livelli mai raggiunti prima, la natura è sconvolta. Da questo punto di vista sembra una delle tante distopie, ma in realtà è solo la base da cui partire per raccontare una storia molto originale.

Il primo tema fondamentale è il fatto che l'umanità si sta estinguendo: a parte le enormi perdite causate da quanto detto sopra, l'ambiente non consente la di sopravvivenza di bambini, se non come eccezione. In più nessuno vuole più mettersi a fare figli e legarsi troppo ad altre persone. Per molti aspetti mi viene in mente "Solo il mimo canta al limitare del bosco" di Walter Tevis oppure "City" di Clifford Simak o anche "I figli degli uomini" di P.D. James.
Il secondo tema fondamentale è l'invenzione di una "cura" che dovrebbe consentire alle persone di incontrare "l'Anima Gemella", che dovrebbe essere una base sicura per potersi riprodurre. Si tratta di sostanze iniettate nel corpo, costituite da nanoparticelle che si incistano in particolari aree del cervello e, con uno specifico software denominato (guarda caso) Soulmates, inventato da uno scienziato scomparso. Il metodo è gestito da una società o istituzione scientifica o mega-laboratorio ospedaliero dal nome Everlasting.
Poi ci sono un'infinità di corollari che ci fanno scoprire molte cose.
Per esempio l'algoritmo Soulmates sembra che sia facoltativo, ma a poco a poco diventa sempre più obbligatorio (legge governativa di un Paese distrutto?). Il convincimento delle persone si basa sul fatto che coloro che si sottopongono a Soulmates possono vivere in Upside, dove tutto è bello, quasi paradisiaco (persino il clima) ad aspettare che le nanoparticelle facciano scaturire sulla pelle il nome dell'Anima Gemella. Tutti gli altri vivono in Downside, che è un vero inferno.
Peccato che l'algoritmo non sempre funzioni. Peccato che ci siano accadimenti tragici.
La protagonista As che racconta in prima persona ed in cui l'autrice si identifica coccolandesela dall'inizio alla fine, è la figlia dello scienziato che ha inventato Soulmates. Per disperazione As si sottopone alla "cura", addirittura come cavia di una versione sperimentale che le crea non pochi problemi. Ma poi è costretta a fuggire in Downside, dove si è formato un movimento di Ribellione che vorrebbe distruggere Everlasting.
Ma niente è quello che sembra e così tutte le persone in cui As si imbatte non sono come appaiono e gli eventi sono inaspettati.

Su tutto aleggia una parola: Amore. Anzi Amore Eterno. Appunto Everlasting. E' questa la soluzione?

La scrittura è molto efficace e incalzante. Peccato che non raggiunga la perfezione a causa dei numerosi flashback (peraltro necessari) che spezzano il ritmo. Ma forse ho troppe pretese.
Voto: 9
« Ultima modifica: 04 Marzo 2024, 13:10:11 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #848 data: 06 Marzo 2024, 09:49:47 »
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Persepolis rising  di  James S. A. Corey



Settimo titolo della saga ‘The Expanse’, da leggersi nell’ordine di pubblicazione.
Il commento contiene spoiler per cui se volete evitare anticipazioni fermatevi qui.

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Dopo circa trent’anni dalla sconfitta della Marina Libera di Marco Inaros, il sistema solare e la colonizzazione dei pianeti accessibili dall’apertura dei portali sorvegliati dalla stazione di Medina vedono una nuova minaccia emergere prepotentemente.
Laconia, la civiltà che aveva rifornito la Marina Libera ai tempi dello scontro catastrofico con la coalizione Terra-Marte, si ripresenta come potenza imperiale forte dello sfruttamento tecnologico della protomolecola sottratta alla fazione moderata dell’Alleanza dei Pianeti Esterni (A.P.E.).
E la pulsione che la spinge è una sete egemonica ispirata ad un paternalismo finto benevolo che mira a soggiogare l’umanità intera.
I protagonisti conosciuti nei libri precedenti sono ormai attempati, ma questo aspetto si perde decisamente nel corso del romanzo, perché di fronte alla potenza militare di Laconia l’unica scelta sensata non è lo scontro militare frontale, ma la guerriglia ed il sabotaggio.
Ed è l’opzione che vede in azione Holden, Naomi, Amos, Alex, Bobbie e Clarissa, i personaggi che abbiamo conosciuto ed amato per così tante pagine si ripresentano in forma, a dispetto di questo divario temporale servito agli autori per giustificare l’emergere della civiltà laconiana.
L’azione la fa da padrone ed il ritmo degli eventi rimane travolgente per tutto il romanzo, sempre narrato dall’alternanza dei punti di vista dei protagonisti, tecnica ormai collaudatissima che si è rivelata avvincente nei titoli precedenti.
Un paio di passi falsi, come giustamente è stato osservato da altri lettori, li commette la traduzione di Mariafelice Maione perché ‘nitrogeno’ e ‘diossido di carbonio’ non si possono vedere nell’italiano corrente.
Altro aspetto secondario ma che salta all’occhio è l’assoluta vaghezza dei titoli che sembrano non avere alcuna attinenza con i romanzi.
Ma ciò che promette bene è che gli autori finalmente sembrano puntare a riportare l’origine ed il destino della protomolecola come elemento centrale della narrazione.
Siamo in dirittura d’arrivo e la saga promette un finale d’impatto.


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« Rispondi #849 data: 07 Marzo 2024, 18:13:22 »
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QUESTO LIBRO NON E' INCLUSO NEL DB DI UM

NERI POZZA EDITORE
Manon Steffan Ros
Il libro blu di Nebo


Questo libro di una scrittrice gallese, parte da una situazione post-bellica condotta con armi nucleari, che si suppone abbia distrutto e contaminato tutto il mondo.
Però non è il solito libro apocalittico, perché l'autrice concentra il suo racconto in un microcosmo dalle sue parti in Galles, vicino al villaggio di Nebo.
A Nebo sono tutti morti o andati altrove a cercare qualche traccia di civiltà, mentre resiste solo una mamma, Rowenna, con i suoi bambini. Un po' razziando nelle case abbandonate, un po' cacciando conigli e altri animali e coltivando, con il prezioso aiuto del bambino più grande, Dylan, questa famiglia cerca di sopravvivere.
Tutto è raccontato sotto forma di diario, scritto su un quaderno con copertina blu trovato in paese, da Rowenna e Dylan. La prima ricorda gli eventi precedenti la "Fine", il secondo descrive la loro vita dopo la "Fine".
Tutto appare triste e deprimente, ma la scrittrice riesce a dare anche un pizzico di conforto e di speranza.
Prima notazione: Nebo, oltre che il nome del villaggio gallese, nel Vecchio Testamento è il nome di un dio assiro-babilonese, protettore degli scrivani (guarda caso come diventano i due protagonisti di questa storia) e detentore delle Tavole del Destino.
Seconda notazione: vicino a Nebo c'è un villaggio chiamato Nasareth.
Notazione del tutto personale: come è bello sentire nominare i luoghi visitati con la mia famiglia nel 1993: Caernarfon, Bangor, Y Felinheli, il lago Llyn Cwn Dulym, l'isola di Anglesey, le miniere di ardesia. Preciso che la centrale nucleare di Wilfa (qui citata) sull'isola di Anglesey, è stata chiusa nel 2015.

Voto: 7



« Ultima modifica: 07 Marzo 2024, 19:04:44 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #850 data: 11 Marzo 2024, 18:23:17 »
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Ogni promessa è un debito.
Figuriamoci quelle che facciamo non solo agli altri ma anche a noi stessi.
Avevo promesso all'autore e ripromesso a me stesso di leggere e commentare Planeto, il prima possibile. Tra il dire e il fare ce ne corre, il tempo è passato ma alla fine il momento giusto l'ho trovato ed ho potuto rispettare la promessa.


Planeto, 01/2024
di Alessandro Montoro
Autopubblicazione
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Avevo già letto prima di Planeto alcune cose di Alessandro, nel bene come nel male questo romanzo non ha fatto che confermare quello che già pensavo di lui come autore di Fantascienza.
Le idee e il coraggio non gli mancano, così come la padronanza di scrittura. Ha il dono e la necessaria modestia di scrivere in modo semplice e fluente, cosa che a mio avviso è un gran pregio. Ha fantasia da vendere nel creare trame avvincenti, dal buon ritmo. Talento nel curare la personalizzazione dei personaggi ma anche alcuni difetti dovuti senza dubbio dalla giovane età e dalla mancanza di esperienza. Quello più vistoso è la propensione nel voler per forza strafare, voler stupire a tutti i costi il lettore. Lungi dal rendere migliore la lettura questa propensione ottiene l'effetto opposto, fa perdere coesione al testo, allontanandolo dalle premesse iniziali. Il lettore si perde tra colpi di scena di volta in volta sempre più esagerati che hanno termine solo nel finale non all'altezza di quanto inizialmente il romanzo ci aveva fatto sperare.
Planeto rientra in quanto sin qui esposto. La prima parte del romanzo ci catapulta in un retro futuro, un 1955 alternativo, nel quale una donna si risveglia in un ospedale senza alcun ricordo di se stessa. Incontriamo poi un losco dirigente di azienda che ha tutti i difetti immaginabili. Si parla di Pianeti extra solari e di intelligenze artificiali onniscienti. Non tutti sono quello che appaiono e prende così il via quello che pare un Thriller fantascientifico solido e intrigante. Ma nel volgere di una pagina ci troviamo catapultati nello spazio profondo alle prese con lo spostamento di un  pianeta dalle propria orbita, manufatti non meglio definiti grandi come pianeti in grado di farlo, psicopatici, stazioni spaziale, AI impazzite non si sa come, anime dei defunti?, alieni? trascendenza? divagazioni sullo spazio interno? Il tutto condito da una gestione dei tempi e delle distanze del inverosimile. Troppo, troppo di tutto, tanto da far deragliare la trama da un binario che si credeva ben tracciato. Il racconto perde la coerenza, sino a terminare in un finale per certi versi scontato che vuol lasciarsi le porte aperte ad un eventuale seguito.
Come affermato dallo stesso Alessandro il dubbio se pubblicare o rieditare è stato ben presente in lui sino all'ultimo momento in cui si è intrapreso una strada rispetto all'altra. Da lettore non sono sicuro che si sia intrapreso la strada giusta, sono invece certo che in questo giovane autore siano molte le qualità ancora inespresse che necessitano solo di essere affinate con la dovuta gavetta.
Voto: 5  
« Ultima modifica: 11 Marzo 2024, 22:57:27 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #851 data: 13 Marzo 2024, 19:32:07 »
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Premessa
A dire la verità non volevo esternare il mio giudizio sul libro sarebbe stato meglio non scrivere nulla e tacere, sarebbe stato sicuramente auspicabile ma l’unica spiegazione per scrivere la recensione e che mi sembrava giusto avvertire i lettori  perché questo libro è… bruttissimo, noioso , plumbeo , difficoltoso da leggere con la trama spezzettata,  tratta da interviste e diari , non ho sofferto nel dire addio ai  personaggi perché in questo terzo volume sono delle pallide imitazioni di quanto scritto nel primo volume .
Ho praticamente letto questo libro velocemente ,stupito dell’ inconsistenza della trama , dei personaggi e dei sentimenti espressi. Spero di dimenticare presto quello che ho appena finito di leggere , ma ho la sensazione che sarà presente nei miei incubi.
Solo umano Urania Collana nro 1724 Sylvain Neuvel (Only human) 2018
Terzo ed ultimo volume della trilogia “Themis files”.
Il plot
Nel primo volume , Rose Franklin scoprì accidentalmente una gigantesca mano di metallo sepolta sotto terra fuori Deadwood, nel South Dakota. Da adulta, la dottoressa Rose Franklin ha guidato la squadra che ha scoperto il resto delle parti del corpo che insieme formano Themis: un potente robot di misteriosa origine aliena.
Nel secondo volume la Franklin , insieme al linguista Vincent, al pilota Kara e all'intervistatore senza nome (signor Burns) in realtà un discendente diretto degli antichi alieni stanziatisi sulla Terra nel Neolitico, hanno protetto la Terra sia dai conflitti geopolitici che dall'invasione aliena. Nel finale il robot chiamato Themis viene improvvisamente trasportato sul suo pianeta originale Esat Ekt tramite comando remoto dei suoi creatori alieni, portando accidentalmente con sé quattro persone che si trovavano al suo interno: Vincent Couture, sua figlia Eva di 10 anni; la dottoressa Rose Franklin,il generale Eugene Govender, comandante del neonato Corpo di Difesa della Terra.
Nel terzo volume Rose , Vincent ed Eva trascorrono quasi dieci anni sul pianeta  Esat Ekt un altro mondo in tutti i sensi,  patria dei costruttori dei robot, che viene raccontato indirettamente attraverso le discussioni e i diari dei quattro umani che sono trattenuti involontariamente lì.
Il mondo degli alieni di Esat Ekt è, per molti versi, familiare nonostante la loro vasta superiorità tecnologica e l’incrollabile dedizione alla non interferenza con le altre culture. Ma come gli esseri umani, hanno anche cospirazioni politiche, ampie porzioni della popolazione che vengono espropriate e imprigionate a causa della loro razza… ed altri soprusi.
Solo Umani è un romanzo strutturato su due linee temporale: la linea temporale attuale descrive ciò che accade dopo il ritorno di Rose, Vincent ed Eva sulla Terra, intervallata da capitoli flashback che seguono le loro vite durante i loro nove anni su Esat Ekt.
Grazie ad una serie di circostanze e incroci politici Rose Vincent ed Eva tornano sulla Terra ,  Atterrano in Estonia, dove il governo russo  è lieto di prendere possesso sia del robot Temis che di loro personalmente.
Scoprono che vecchie alleanze sono finite e il pianeta è nel caos , a causa di una reazione eccessiva di panico agli eventi accaduti nel secondo volume , la maggior parte dei paesi in tutto il mondo hanno creato campi di internamento per persone il cui corredo genetico include più di una certa percentuale di DNA alieno... e hanno persino giustiziato quelli con i livelli più alti.
La terra è precipitata nel caos e nell’oppressione governativa, con una sfiducia dilagante. Non è un mondo felice o pacifico quello in cui sono tornati Rose, Vincent ed Eva, si scopre che gli Stati Uniti hanno utilizzato spietatamente un’altro robot, chiamato Lapetus, per prendere il controllo di molti altri paesi in tutto il mondo .
Mentre i protagonisti Eva e Vincent ciascuno dentro il proprio robot si combattono da Esat Ekt arrivano sulla Terra nuovamente gli alieni che impongono la consegna di Burns e della sua gente.
Finale caramelloso ove i protagonisti Vincent , Eva e Rose danno seguito ai loro sogni di normalità di vita.
Rispetto agli altri libri della tilogia e comunque in assoluto il volume è deficitario sotto molti aspetti e mi aspettavo una bel altra chiusura della trilogia .
Principalmente fra tanti altri ho riscontrato i seguenti difetti.
Onestamente, non ho trovato il libro così avvincente , cio’ ha causato anche un  mio calo di lettura.
La chiusura di questa serie innesca un calo di tensione e di ritmo e non ci sono colpi di scena che sono particolarmente scioccanti.
Eva il nuovo personaggio è acerbo e stereotipato,  non è all’ altezza di Kara ,  morta nel secondo volume.
La trama è infantile e banale.
Voto 4,5

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #852 data: 13 Marzo 2024, 20:07:14 »
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Citazione da: capricorno52 il 13 Marzo 2024, 19:32:07

Premessa
A dire la verità non volevo esternare il mio giudizio sul libro sarebbe stato meglio non scrivere nulla e tacere, sarebbe stato sicuramente auspicabile ma l’unica spiegazione per scrivere la recensione e che mi sembrava giusto avvertire i lettori  perché questo libro è… bruttissimo, noioso , plumbeo , difficoltoso da leggere con la trama spezzettata,  tratta da interviste e diari , non ho sofferto nel dire addio ai  personaggi perché in questo terzo volume sono delle pallide imitazioni di quanto scritto nel primo volume .
Ho praticamente letto questo libro velocemente ,stupito dell’ inconsistenza della trama , dei personaggi e dei sentimenti espressi. Spero di dimenticare presto quello che ho appena finito di leggere , ma ho la sensazione che sarà presente nei miei incubi.
Solo umano Urania Collana nro 1724 Sylvain Neuvel (Only human) 2018
...

Ciao Leo,
Come al solito mi hai battuto sul tempo...
... Ho letto al momento una settantina di pagine.
Però per ora non mi dispiace. Mi intriga la situazione mondiale che si è venuta a creare con gli Stati Uniti unici possessori del Robot alieno. Per ora trovo tutto estremamente plausibile, compreso la Russia per una volta non del tutto dalla parte dei cattivi.
Per quanto riguarda la trama spezzettata in capitoli intervista, non ho problemi, anzi la trovo congeniale con il tipo di lettura, molto spezzettata che sono costretto, causa poco tempo disponibile, a mettere in pratica.
Ti farò sapere tra qualche giorno il mio giudizio finale.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #853 data: 17 Marzo 2024, 18:56:09 »
Cita

Come sopra detto eccomi anch'io a commentare l'Urania del mese.
E che dire... per una volta sono in clamoroso disaccordo con l'amico di lettura Leo aka Capricorno52.
Voglio sperare che non me ne vorrà per questo e al contempo voglio ricordagli che i romanzi vanno commentanti sempre, sia se sono piaciuti sia che non lo siano. Le recensioni negative se circostanziate e oneste sono importanti come quelle positive.
Adesso passiamo a contestualizzare i perchè del mio disaccordo.


Solo umano, 03/2024
di Sylvain Neuvel
Collana Urania, n.1724
Mondadori

Terzo e forse conclusivo, lo stesso autore non ne è certo, romanzo del ciclo Themis Files.
Come i precedenti due volumi e come già ricordato in altri commenti, tutti i romanzi della trilogia e quindi anche questo, sono scritti da Neuvel con uno stile molto particolare e desueto. Lo svolgimento della storia è tutto raccontato attraverso capitoli estremamente brevi  in forma di interviste con dialoghi in prima persona o di articoli di diario. Lo stile di scrittura è semplice, didascalico, allo stesso tempo disarmante e informativo, così come la trama è lineare senza essere appesantita da inutile orpelli. Non è un tipo di scrittura comune, in un primo momento la lettura può spiazzare ma soprattutto nel caso in cui il testo venga letto poco per volta a più riprese nello stesso giorno o con pause più lunghe, questo stile di scrittura si rivela congeniale. E' semplice interrompere la lettura ed è facile riprenderla senza fatica.
Personalmente sapevo quanto mi accingevo a leggere e non ho fatto nessuna fatica ad approcciare la lettura, anzi per i motivi sopra detti, l'ho apprezzata.
Ero invece piuttosto dubbioso per la gestione disinvolta dei personaggi da parte dell'autore. Ero curioso e alle stesso tempo preoccupato di vedere come la storia sarebbe proseguita e portata a conclusione senza la presenza di un personaggio importante e di peso come Kara Resnik. Sylvain Neuvel se l'è cavata benissimo, ha riempito lo spazio di questo personaggio che personalmente adoravo, con quello di Eva, personaggio introdotto nel secondo romanzo del ciclo, e in lei un po' di Karen è sopravvissuta anche in "Solo umano". Eva prende forza pagina dopo pagina e la sua crescita e maturazione da spessore al personaggio trasformandolo piano piano nel fulcro dell'intera storia.
Storia che riprendere a distanza di un decennio dalla conclusione di "Il risveglio degli dei", sul pianeta degli Ekt. Qui la dottoressa Rose Franklin, Vincent Couture e la figlia Eva dopo varie peripezie riescono a tornare sulla Terra, solo per scoprire che i problemi che pensavano di aver contribuito a risolvere sono invece peggiorati. Ora devono combattere contro il tempo per fermare una nuova e atroce guerra mondiale.
L'autore costruisce una trama, date le premesse, estremamente realistica e purtroppo per noi quanto mai verosimile alla luce degli avvenimenti storici che stiamo tutti vivendo. E' questo tratto realistico che più di tutto mi ha affascinato e convinto in questa trilogia. Non ci sono eroi in "Solo umano" ma solo esseri umani, con le loro paure, le loro meschinità e egoismi ma al contempo capaci di atti di una generosità estrema e incondizionata. Così come ho apprezzato il tipo di scrittura senza pomposità e sostenuta da un ottimo ritmo e un buon senso del humor.
La conclusione, per la quale Neuvel si prende il suo tempo, non risolve tutte le questioni in sospeso, ma fornisce un finale soddisfacente al libro e al Ciclo. Inoltre, lascia che Rose e gli altri personaggi principali presentino alcune verità fondamentali sulla vita; messaggi e concetti che molti lettori apprezzeranno alla luce del mondo in cui viviamo e che comunque è sempre cosa buona e giusta ricordare e tenere ben presenti.
Voto: 7
« Ultima modifica: 17 Marzo 2024, 19:13:36 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #854 data: 19 Marzo 2024, 13:53:37 »
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Ballata per Lima di Daniela Piegai


Incantevole! La storia segue diversi fili narrativi: quello di un gruppo di ragazzi a Ravenna, quella di Anna e del capitano Vantek e quella dei due pirati Olandese e Rosso. La Terra e il pianeta di Lima stanno venendo conquistati dalla Macchina, creata dall'uomo ma che piano piano prende il sopravvento e si crede onnipotente. Solo l'intersecarsi delle vicende dei personaggi riuscirà a risolvere il contagio che rende tutti una sorta di zombie senza più fantasia... Il tutto è raccontato con uno stile lirico e fiabesco tipico di Daniela Piegai.


Voto: 8
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