Prima di ogni ponte di lunga durata siamo abituati a ricevere, dalla televisione, dalla radio, dai giornali, raccomandazioni e ammonizioni sempre più pressanti. E dopo ogni ponte siamo abituati a elenchi di incidenti mortali sempre più lunghi e raccapriccianti. La Strage di Ferragosto, l'Ecatombe di Pasqua, l'Eccidio del 2 Giugno, sono ormai diventati funeste, e quasi rituali, ricorrenze. sacrifici collettivi al Dio Automobile. Perché? Si risponde che siamo imprudenti, incoscienti, infantilmente e morbosamente legati al nostro terribile giocattolo su quattro ruote. Che ne siamo, anziché dominatori, gli schiavi. Ma se invece che un modo di dire, una semplice figura retorica, questa nostra schiavitù fosse, a nostra insaputa, una verità letterale? Se le automobili fossero davvero i nostri occulti padroni, se fossero loro a guidare noi, da un week-end all'altro, da un ponte all'altro, in una fatale, inarrestabile progressione, verso lo sterminio definitivo, verso il genocidio?
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