Il Natale, con tutto quello che comporta (riunioni di famiglia, scambi di doni intorno all’albero, cenoni, brindisi, “forzati” propositi di essere buoni ecc.) è sovente stato considerato uno sfondo ideale per chi vuole scrivere un buon giallo. Ellery Queen, Rex Stout, Conan Doyle, Georges Simenon (solo per citare i più famosi) sono tutti autori che in tempi diversi hanno ambientato almeno una loro storia durante le feste natalizie.Così anche Agatha Christie. Ma da buona regina del delitto, in questo Natale di Poirot (diciassettesimo romanzo della serie del piccolo investigatore belga, scritto nel 1938) ha fatto molto di più. Ha aggiunto cioè un ulteriore elemento di suggestione per il lettore: un delitto commesso in una camera chiusa dall’interno. Situazione classica, dunque, nell’ambito di un’altra situazione classica. Ce n’è a sufficienza per considerare quanto meno speciale questo romanzo.
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