I diciannove racconti britannici ed americani di questa antologia - quasi tutte nel mezzo secolo classico della ghost story che va dal 1880 al 1930, alcuni dei quali per la prima volta tradotti nella nostra lingua - invitano il lettore ad esplorare le zone incolte dell'immaginazione.
In bilico tra l'incredulità del positivismo post-darwiniano e la sua temporanea e volontaria sospensione, essi oscillano tra diversi livelli di realtà inconciliabili.
Le creature, gli esseri inquietanti, le presenze impalpabili che popolano i racconti di questo volume hanno in comune - salvo poche eccezioni - una qualità fondamentale: sono malevoli, odiosi e vendicativi.
Non mancano, tuttavia, le prese in giro (ma sono veramente tali?): il tratto blasfemo di cui H.P. Lovecraft ne ricostruisce una beffarda quanto minuziosa bibliografia (Necronomicon), l'appello cercasi spettro lanciato dal disperato parvenue di Conan Doyle nell'omonimo racconto, l'ironica catastrofe provocata dal debole spirito di H.G. Wells (Il fantasma inesperto), i revenants di Saki.
Le sei sezioni del libro non hanno solo un valore classificatorio: assomigliano semmai ai movimenti di una partitura, dal mesto adagio (I morti che tornano) al moderato con dissolvenza (Il doppio) all'allegro con brio della sezione Umorismo che chiude la raccolta.
A cura di Malcom Skey.
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