La nascita di un bambino si presta quanto i viaggi interstellari o la macchina del tempo a variazioni fantascientifiche: «I figli dell'invasione» di Whyndann o « l piccolo assassino» di Bradbury, per citare solo due esempi famosi, stanno a dimostrarlo. Su questo tema ecco ora altre due «ipotesi», più gentile e ottimistica quella di Judith Merrill, angosciosa quella di Richard Matheson, ma entrambe d'una drammatica immediatezza. Tanto numerosi sono stati i lettori che hanno risposto al nostro piccolo referendum sul numero dedicato ai racconti di Sheckley (Urania 285), che non ci è stato possibile - e ce ne scusiamo - ringraziarli ad uno ad uno. Lo facciamo qui collettivamente e senza per nulla escludere i cinque conservatori che hanno espresso parere sfavorevole, ché prendersi la pena di cercare foglio e busta, mettersi a tavolino e andare a imbucare la lettera è comunque un segno d'interesse, di partecipazione per noi prezioso. Altri, dando prova di rimarchevole erudizione fantascientifica, hanno approvato l'iniziativa, ma criticato la nostra decisione di includere nella antologia di Sheckley racconti già apparsi in altre pubblicazioni: è un'obiezione comprensibile e di cui terremo conto, come noi, dal canto nostro, preghiamo questi obiettori di tener conto dei molti lettori che non avevano ancora avuto modo di conoscere i racconti incriminati. Quando il pubblico di una rivista si calcola a parecchie decine di migliaia è purtroppo inevitabile scontentarne ora questa ora quella frazione. Ma la grandissima maggioranza dei giudizi è stata calorosamente, talvolta entusiasticamente, positiva, e ci permette dunque di considerare confermata la nostra ipotesi: che cioè occorre dare maggior rilievo al racconto di fantascienza. Le formule per tenere informato l'amatore di ciò che succede in questo campo possono essere diverse. Dopo l'antologia di un unico autore, proponiamo qui un nuovo tipo di scelta: due testi - uno lungo e uno più breve - di autori diversi, ma su un tema simile. Una specie di accostamento, di confronto diretto che - a parte il suo carattere di novità assoluta per l'Italia - ci auguriamo riesca soprattutto piacevole e stimolante
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