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Galassia - La Tribuna - Scritta Galassia larga

 
 
Codice:2853      
 
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Media: 7.50
 
N. Volume:   38
Titolo:   La torcia cadente
Autore:   Algis BUDRYS (ps. di Algirdas Jonas BUDRYS)
   Traduzione: Lucia MORELLI
 
Data Pubbl.:   15 Febbraio 1964 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Falling Torch, 1959
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   124 x 184
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   160
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 11/01/2019-15:22:13
 
   
 

 
 
Recensito da Floyd Gale, su Galaxi, con le quattro stellette che corrispondono a "ottimo", La torcia cadente è un romanzo insolito di un autore insolito. Nelle sue linee generali, la vicenda appartiene al filone più tradizionale della science-fiction; una Terra occupata dagli Invasori e un giovane cui spetterà la missione di liberarla. Ma, secondo la linea attuale della science-fiction, che oltre a trovare nuovi filoni e nuovi temi, si occupa del rinnovamento dei vecchi schemi classici, lo svolgimento di questa vicenda è completamente antitradizionale. La descrizione del Governo Terrestre in Esilio è fatta con smarrita pietà, anziché con i rituali squilli di tromba della fantascienza avventurosa; il giovane prescelto per la missione perchè figlio del Presidente è scialbo, malsicuro, incerto, vagamente conscio della necessità di trovare un popolo o una fazione cui senta di appartenere realmente; l'esercito di liberazione terrestre non ha assolutamente nulla a che vedere con gli eroici eserciti partigiani che sono esistiti nella realtà negli ultimi decenni e che sono serviti logicamente come modelli per molti altri romanzi di fantascienza; gli Invasori, perfettamente umani, sono esseri benevoli, amati e stimati dalla popolazione della Terra invasa, cui hanno soltanto tolto l'iniziativa politica portando in cambio benessere, ordine pacifico, serenità. Così il giovane protagonista, Michael Wireinan occupato soprattutto a risolvere la propria crisi spirituale prima di adempiere i propri impegni, si lascerà affascinare, a un certo punto, dalla civiltà degli Invasori, e tenterà di farsi assorbire da loro, senza neppure porsi il problema del tradimento; e solo più tardi, attraverso l'acquisita coscienza di essere un individuo comune, simile e non migliore rispetto a coloro che deve liberare, avrà la sua crisi risolutiva. Peraltro, anche qui c'è un tocco tradizionale: la rivoluzione, che per altri autori meno sofisticati di Budrys costituirebbe il pezzo forte della vicenda, e che qui è solo intravista: il protagonista ha discusso dettagliatamente il suo probabile svolgimento, e quindi l'autore, a un certo punto, sottintende questa rivoluzione — attuatasi secondo le previsioni di Michael Wireman — forse per sottolineare con maggiore enfasi la lucidità dello sconcertante protagonista, presentando invece del trito svolgimento obbligato d'una insurrezione generale, la sua conclusione inquietante e un po' amara. Più che la storia di una rivoluzione, La torcia cadente è il ritratto psicologico di una rivoluzione, secondo il caratteristico stile di Budrys. Il mese prossimo, Galassia presenterà un romanzo di Keith Laumer, un autore che si è fatto conoscere anche in Italia grazie ai suoi racconti apparsi su Galaxy e che negli Stati Uniti ha avuto l'onore di essere citato da Damon Knight in A century of science-fiction come il creatore (appunto nel romanzo I mondi dell'Impero che leggerete in marzo) di una concezione assolutamente nuova nella ipotizzazione degli universi simultanei. Knight ha accolto nella sua notissima antologia il brano-chiave del romanzo: ma Galassia lo pubblicherà integralmente. Altre novità? Ve ne sono state e ve ne sono, belle e meno belle. Se il 1963 è stato un anno di "apertura" verso la sf, il 1964 si annuncia con un anno pirotecnico. Una delle notizie più belle riguarda 1'SFBC e (mi permettete di pavoneggiarmi almeno un pochino?) me. Il terzo volume, attualmente in corso di stampa, è un'antologia personale che Isaac Asimov ha composto appositamente per quella collana, scegliendo, dalle più note antologie americane, i suoi migliori racconti inediti in Italia; egli ha completato l'opera dedicando il volume a me. E questa, credete, è una soddisfazione enorme per chi si da da fare in favore della buona science-fiction. Non che le soddisfazioni manchino, intendiamoci, tutt'altro, ma questa è specialissima. Su due o tre fronti sono in preparazione novità veramente grosse. L'Operazione Giulio Cesare, di cui vi ho accennato qualche mese fa, è in pieno svolgimento; anche l'operazione Galaxy è a buon punto e fra qualche mese si comincerà a vedere i primi risultati: il lavoro di "mietitura" continua. Ma, naturalmente, nemmeno l'SFBC perde il passo (lasciate fare anche a me un po' di autopubblicità, amici?) e sta preparando alcune sorprese non inferiori a quelle Van Vogt ed Asimov. Promesso. C'è sempre in programma un famoso romanzo di un famoso Premio Hugo: i diritti sono già stati acquistati da un pezzo, e sarebbe comparso come terzo volume,, se Isaac non si fosse offerto di realizzare una "personale" che ha immediatamente acquisito diritto di precedenza assoluta. Comunque, ci risentiamo fra un mese, d'accordo?