Apprendo ora dal sito di repubblica della morte dell'ultimo dei grandissimi dell SF.
Curiosamente ieri leggevo su Nova sf n.11 della Perseo un suo romanzo breve, "L'altare del grande fuoco", che avevo scelto d'impulso come lettura d'occasione della serata.
Chissà come avrebbe commentato questa bizzarrissima coincidenza lui che era maestro del weird e del mistero nelle sue opere brevi.
Addio Ray, riposa in pace.

già...
un pezzo della nostra storia di lettori ragazzini, di quando siamo cresciuti, un po' di noi...

sigh

Ciao Ray,
dico solo che nel 1977, in prima Iti, convinsi la professoressa d'Italiano ad usare come romanzo da lettura e comprensione per l'anno, proprio Fahrenheit 451, offrendomi di procurare i 21 volumi necessari, ricordo ancora oggi l'espressione del mio libraio di fiducia, quando con fare indifferente gli odinai le 21 copie.
Ti ho letto, riletto e riletto, senza mai stancarmi e stai tranquillo che continuerò.
E poi, finalmente, potrai incontrare Stan & Babe

Non avevo letto questo post , chiudete il mio. Addio ad un grande sognatore.