Un magnifico campionario di fantasy, horror e (un po' di) fantascienza si trova nella
Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Scene spesso descritte in poche righe, scegliendo con cura i dettagli e le atmosfere: immaginandole "al cinema", farebbero un effettone.
Per il fantasy e l'horror, è presto detto: il poema è un brulicare di maghi, streghe, angeli, demoni, visioni, isole misteriose, foreste incantate...
Per la SF, qualche elemento si trova in episodi come il veicolo
stealth del mago Ismeno, o l'angelo custode di Goffredo di Buglione (il comandante dei crociati) che è una specie di Gundam, ancora più grande.
In particolare, però, una sensibilità SF si ha nell'episodio della costruzione della gigantesca torre d'assedio, che è un caso di "ingegneria avveniristica". Tanto più che Tasso ce la descrive in azione, mostrandoci le sue varie parti mentre si muovono in modo coordinato per abbattere le mura della città per espugnarla.
Tra guerra "high-tech" e combattimenti descritti con feroce realismo, certe pagine della
Gerusalemme fanno provare emozioni alla Joe Haldeman.
Soprattutto, il massimo contributo di Tasso ai futuri sviluppi della fantascienza è stato il fatto di fornire un sacco di idee a John Milton per il
Paradiso perduto. Tante cose che sembravano geniali invenzioni del poeta inglese, erano in realtà rielaborazioni di brani della
Gerusalemme liberata.