Citazione da: marco.kapp il 18 Marzo 2010, 14:22:52

Non per niente Antonio Serra e Mario Alberti (rispettivamente sceneggiatore e disegnatore di Nathan Never) hanno voluto rendere omaggio al grande Hokusai con la copertina dell'Albo Gigante n° 2 del novembre 1996.

oh che bella! me l'ero persa. se poi a Hokusai aggiungiamo il Nautilus e i veicoli da guerra dei Marziani! :-)

ricordo una "grande onda" anche in una vecchia puntata di Dylan Dog, ma nelle pagine interne, non sulla cover.

P.S. Questa, per noi, non è affatto un'immagine SF... ma per Hokusai, sì! Raffigura due portoghesi che erano naufragati in Giappone nel 1543. Furono tra i primi occidentali in assoluto a mettere piede nel Paese del sol levante, con il loro strano aspetto fisico, i loro buffi costumi. Erano aliens nel senso americano del termine.

Va ricordato che fino alla fine dell'Ottocento il Giappone praticò il completo isolamento culturale. Il che non impedì a Hokusai di realizzare alcuni quadri clandestini per un mercante olandese, uno dei pochi europei ammessi sul territorio.

Citazione da: slan il 19 Marzo 2010, 13:43:44

non sono convinto che questa roba abbia a che fare con la fantascienza. credo sia da considerarsi più mitologia che sf... altrimenti sarebbero libri di sf anche l'odisse, l'eneide etc... invece trattano di mitologia... cioè anche se può sembrare simile secondo me non c'è equivalenza nelle intenzioni e quindi... no?

Domanda interessante, a cui non si può dare sbrigativamente "una sola" risposta.
Partiamo dal fondo: le intenzioni. Questa è forse la differenza fondamentale tra letteratura fantastica pre-moderna e letteratura SF moderna. Cioè la SF presuppone, ed esalta, la tecnologia in quanto tale.

Il discorso però vale per la hard SF in senso stretto. Ma, proprio a causa delle tante suggestioni derivanti dalla cultura, il campo si è allargato fin dall'inizio, includendo deviazioni biologiche (di origine terrestre o aliena), sociologia (utopie, distopie), letteratura cavalleresca (Star Wars), psicologia (Philip Dick) ecc. ecc. ecc.

La mitologia a. ha preparato parecchio materiale poi sfruttato dalla SF, e b. aveva anche in se stessa qualche tendenza "in direzione" della autentica SF.

Certo, in questo modo si rischia di etichettare come SF qualsiasi roba, o quasi. Del resto, qualche tempo fa una UMina esperta chiedeva consigli se classificare un determinato romanzo come fantasy o SF; e il nostro Cletus "spinge" a favore della contaminazione di generi come possibilità di sopravvivenza della SF stessa.

Citazione da: slan il 19 Marzo 2010, 15:08:36

si ma il fatto è che la sf è un fenomeno che si sviluppa nel 900. un certo tipo di letteratura fantascientifica è esistito già prima non era così classificata. direi forse che la si definiva "fantastica"...

Ecco però il dato interessante. In inglese, è science fiction = narrativa basata sulla scienza.
In italiano, proprio Urania ha tradotto il termine con fantascienza, ricollegandosi così direttamente alla letteratura fantastica. I confini tra i due generi, in Italia, sono molto poco netti.

Del resto, a ben pensarci, cosa avrebbe di "tecnologico" Lovecraft --- a parte L'uomo che sussurrava nelle tenebre e poco altro? Amava l'archeologia, non la società del XX secolo. La sua non sarebbe più propriamente "mitologia"? Se Cthulhu fosse un demone salito dall'inferno, anziché un alieno piovuto dallo spazio, la trama cambierebbe?

Se poi vuoi espungere HPL dalla SF... beh, ho / abbiamo ucciso per molto meno :-)

Citazione da: slan il 19 Marzo 2010, 15:45:47

io non vorrei disilluderti ma "i miti di lovecraft" sono per antonomasia "mitologia" :-)

mi piacciono proprio per quello!
sono un mitomane.....................................