Il 2021 si è aperto in casa Fanucci con il nuovo romanzo, il secondo, dell'interessante autrice Annalee Newitz
Il romanzo è del 2019 e come nel precedente, Autonomous, 2017, l'autrice sfrutta le tematiche proprie della fantascienza, in questo caso viaggi nel tempo e linee temporali alternative che si generano a causa dei viaggi stessi e delle interferenze generate dai viaggiatori nel passato per poter creare presenti e futuri distopici che permettano all'autrice di poter parlare di ciò che le sta a cuore e cioè l'attuale situazione politica nell'area occidentale con le sue derive repressive e autoritarie, la lotta per i diritti civili delle donne e del mondo LGBT di cui l'autrice fa parte.
Ho letto con interesse il libro è mi è piaciuto molto, si sente l'interesse per gli argomenti e la passione politica dell'autrice, cosi come la sua preparazione per la cultura americana del XIX secolo. L'ambientazione nel presente è quella del vissuto dell'autrice, le protagoniste principali vivono e studiano dove lo ha fatto l'autrice. Molti personaggi del passato sono ripresi da persone realmente vissute mentre altri sono omaggi a persone vere.
Leggere la storia raccontata in questo libro fa riflettere su come il presente e i diritti acquisiti e dati per scontati oggi, sarebbero potuti essere ben diversi se le cose fossero banalmente andate in modo leggermente diverse.
In conclusione un libro e un autrice che consiglio caldamente, se oltre ad un sano divertimento cercate anche qualcosa di più in un romanzo.
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