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Discussione: Mattatoio n. 5 (letto 2182 volte) |
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doralys
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Mattatoio n. 5 « data: 13 Marzo 2008, 22:11:29 » |
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Ed ora si inizi una bella polemica su un autore kult e sul suo celeberrimo :
Mattatoio n. 5
Lettura oltremodo sofferta, ci sto sudando da più di una settimana, mi mancano quattropagine e mezzo e non ho nessuna curiosità di leggerle. Oggi me lo sono portato dal parrucchiere e nelle tre ore di seduta bene o male, tra un pettegolezzo e una telefonata sono riuscita a 'quasi' finirlo. Infastidita all'estremo dall'intercalare "così va la vita" infilato ad ogni passo e dallo stile che definire sconclusionato e infantile mi sembra poco. Pensierini da scuola elementare, slegati e fuor di logica. Per onestà devo dire che il corpo del romanzo risale un attimo ma di poco, resta il fatto che mettere assieme tragedia e buffonaggine mi irrita alquanto (mi sono rifiutata di vedere interamente La vita è bella di Benigni) e che se voleva essere un atto di accusa contro la guerra, anzi contro le guerre, l'effetto si perde in mezzo alle tante divagazioni e all'andirivieni di Bill su e giù per lo spaziotempo. Di guerra, di quella guerra, altri hanno scritto ben altro, questi ricordi perdono di significato inseriti in un contesto demenziale e assurdo, in una trama illogica e ad essere buona ironica. E non venitemi a dire che non capisco l'ironia nella fantascienza, ho riso con Venere sulla conchiglia e con Assurdo universo, con L'opera dello spazio e Galaxy rangers e con tanti altri, ma questo no. Unica nota positiva del libro è il costo: 7 euro e la soddisfazione di scrivere questo commento.
Mattatoio n.5 (Slughterhouse-five) di Kurt Vonnegut Universale economica Feltrinelli n. 1858 _________________
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« Ultima modifica: 13 Marzo 2008, 22:20:25 di doralys » |
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #5 data: 20 Marzo 2008, 19:52:19 » |
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bye -- Thx 1138 |
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #6 data: 20 Marzo 2008, 21:22:56 » |
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Il film è Mattatoio 5 (Slaughterhouse Five) di George Roy Hill del 1972, durata 103 m. con: Michael Sacks .... Billy Pilgrim Ron Leibman .... Paul Lazzaro Eugene Roche .... Edgar Derby Sharon Gans .... Valencia Merble Pilgrim Valerie Perrine .... Montana Wildhack Holly Near .... Barbara Pilgrim Perry King .... Robert Pilgrim Kevin Conway .... Roland Weary Friedrich von Ledebur .... German leader (as Friedrich Ledebur) Ekkehardt Belle .... Young German guard (as Nick Belle) Sorrell Booke .... Lionel Merble Roberts Blossom .... Wild Bob Cody John Dehner .... Prof. Rumfoord Gary Waynesmith .... Stanley Richard Schaal .... Howard W. Campbell, Jr. Gilmer McCormick .... Lily Rumfoord Stan Gottlieb .... Hobo Karl-Otto Alberty .... German guard, Group Two Henry Bumstead .... Eliot Rosewater Lucille Benson .... Billy's mother John Wood .... English officer (as Tom Wood) Richard Stahl .... Army Doctor (uncredited) Trama: Catturato dai tedeschi in Belgio, lo statunitense Billy Pilgrim viene trasferito in un campo di concentramento. Qui, subisce le persecuzioni di un altro internato, Paul Lazzaro, che lo crede responsabile della morte dell'amico Willy; ma viene anche difeso dall'anziano professore Edgar Derby, anch'egli prigioniero. Il gruppo dei prigionieri americani viene trasferito dai tedeschi a Dresda, nello Schlachtow Funf (Mattatoio 5). Il 13 febbraio 1945, gli statunitensi bombardano la città distruggendola e uccidendo centotrentacinquemila persone: un massacro orrendo ed inutile. Durante i lavori di sgombero delle macerie, Derby viene ritenuto ingiustamente un ladro e ucciso dalle SS. Finita la guerra, Billy torna accanto alla moglie Valencia e ai figli Barbara e Robert; riprende con successo la sua professione di oculista. Non riesce però a cancellare dalla memoria i momenti terribili del suo passato. Poi, esce miracolosamente vivo da un incidente aereo. Dopo la morte della moglie, finisce per abbandonarsi completamente alle proprie fantasie. (Info tratte dal mio db di videocassette). Film che vi consiglio vivamente di noleggiare e vedere, bellissima la colonna sonora eseguita da Glenn Gould.
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Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio? |
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #7 data: 24 Marzo 2008, 18:53:20 » |
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Obbedendo alle indicazioni del Trifide, non parlerò dei recenti avvenimenti che hanno turbato la comunità di UM, anche se lo faccio a malincuore e con l'animo pieno di amarezza per una vicenda che ha del surreale e che coinvolge due persone a me care. E ora passiamo alla polemica di turno: Citazione da: Ipnorospa il 20 Marzo 2008, 14:01:36 Io capisco solo ora che non ci sei più. . . . . . . che a criticare scrittori SENZA SAPER SCRIVERE ci vuole coraggio! Se solo potessi rileggere ciò che hai scritto qui sopra . . . .
SCROAK!
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Coraggio ci vuole a scrivere ciò che hai scritto. Ma come fai a dirlo e crederlo?. .... Ciò non toglie che io sia in completo disaccordo con Doralys. Mattatoio 5 è per me una delle opere più belle della moderna letteratura americana, è un romanzo sulla guerra, sulla crudeltà e la violenza sulle persone, ma parla anche di amore, di umanità, di rinnovamento e ovviamente anche di morte (Vonnegut è stato prigioniero di guerra e testimone del bombardamento di Dresda e questo fatto lo ha profondamente segnato). Da quello che ho capito, ciò che disturba Doralys è che il romanzo si compone di numerose sezioni e paragrafi messi insieme senza ordine cronologico, apparentemente a caso, inoltre (aggiungo io) l'intera narrazione è scritta al passato, per cui è difficile individuare la sequenza temporale degli avvenimenti. Ma è proprio questa fusione di passato presente e futuro che rende il romanzo affascinante: Vonnegut ci dice che osservando la vita tutta in una volta essa risulta bella e sorprendentemente profonda. Così và la vita... Un saluto da ansible P.S. Per quanto riguarda il bel film di George Roy Hill, esso vinse il Premio della Giuria al Festival del cinema di Cannes nel 1972. Nella stessa competizione 'Solaris' di Tarkovsky vinse il Gran Premio della Giuria, davvero una grande annata per la SF.
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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (G.Rodari) |
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #10 data: 24 Marzo 2008, 23:49:55 » |
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Citazione da: ansible il 24 Marzo 2008, 18:53:20 Obbedendo alle indicazioni del Trifide, non parlerò dei recenti avvenimenti che hanno turbato la comunità di UM, anche se lo faccio a malincuore e con l'animo pieno di amarezza per una vicenda che ha del surreale e che coinvolge due persone a me care.
E ora passiamo alla polemica di turno:
Citazione da: Ipnorospa il 20 Marzo 2008, 14:01:36 Io capisco solo ora che non ci sei più. . . . . . . che a criticare scrittori SENZA SAPER SCRIVERE ci vuole coraggio! Se solo potessi rileggere ciò che hai scritto qui sopra . . . .
SCROAK!
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Coraggio ci vuole a scrivere ciò che hai scritto. Ma come fai a dirlo e crederlo?. .... Ciò non toglie che io sia in completo disaccordo con Doralys. Mattatoio 5 è per me una delle opere più belle della moderna letteratura americana, è un romanzo sulla guerra, sulla crudeltà e la violenza sulle persone, ma parla anche di amore, di umanità, di rinnovamento e ovviamente anche di morte (Vonnegut è stato prigioniero di guerra e testimone del bombardamento di Dresda e questo fatto lo ha profondamente segnato). Da quello che ho capito, ciò che disturba Doralys è che il romanzo si compone di numerose sezioni e paragrafi messi insieme senza ordine cronologico, apparentemente a caso, inoltre (aggiungo io) l'intera narrazione è scritta al passato, per cui è difficile individuare la sequenza temporale degli avvenimenti. Ma è proprio questa fusione di passato presente e futuro che rende il romanzo affascinante: Vonnegut ci dice che osservando la vita tutta in una volta essa risulta bella e sorprendentemente profonda. Così và la vita...
Un saluto da ansible
P.S. Per quanto riguarda il bel film di George Roy Hill, esso vinse il Premio della Giuria al Festival del cinema di Cannes nel 1972. Nella stessa competizione 'Solaris' di Tarkovsky vinse il Gran Premio della Giuria, davvero una grande annata per la SF.
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Amico mio...quando una ha perso la brocca e si crede una grande critica...ignorando: Apollinaire, Dos Passos, Kerouac....e Tarantino...
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IpnoRospa
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #11 data: 25 Marzo 2008, 00:59:01 » |
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C'è stato un qui quo qua. . . .. in verità mi riferivo più alla grammatica e alla sintassi della recensione piuttosto che al legittimo parere sul libro. Penso semplicemente che un minimo si debba saper scrivere per poter criticare o elogiare il lavoro di un professionista. Esistono regole e metri di giudizio dei quali bisogna essere a conoscenza; avventurarsi su un terreno ignoto ed inventarsi "critici letterari" espone a grosse figuracce. . . Spassionatamente. . . .non mi è piaciuta neanche la spocchia con la quale ha distrutto il romanzo. E' il mio insignificante parere Croak!
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Re:Mattatoio n. 5 « Rispondi #12 data: 27 Marzo 2008, 20:20:00 » |
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Vorrei ringraziarvi, la curiosità dopo aver letto i vostri commenti mi ha spinto ad andarlo a cercare, sepolto sotto altri libri in attesa. Evidentemente era il momento giusto per leggerlo e amarlo. Così và la vita. Gretana.
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
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