Sono quasi tre giorni che ho sulla scrivania il volumetto in oggetto, che accarezzo in continuazione alla ricerca di quei rilievi di copertina che per me ne costituivano le zone erogene e che mi sembra non ci siano più.
Il numero, l'indicazione della collezione, il riquadro con l'autore ed il titolo, il logo della Grande Casa sono piatti come il corpo di una bella ragazza che improvvisamente ha perduto gli attributi della sua femminilità.
Speravo che la mia copia fosse una specie di rarità come quel volumetto di Den Heb senza le prime quattro pagine. Invece pare proprio di no: è un nuovo "Urania Albino".
Rimane uguale il prezzo, ma Vi assicuro che avrei preferito un lieve incremento pur di mantenere una cosa così piacevole com'era.
Ripeto, sono tre giorni che aspettavo che qualcuno di Voi facesse sentire la sua voce.
Osvaldo, dove sei?
Ma, mi raccomando, un intervento tranquillo...

Cordialità senili

Lucky

concordo che era molto bella la veste editoriale dei primi 050 numeri... non capisco perchè dal 051 non abbiano mantenuto la stessa linea mettendo sull'ultima di copertina l'elenco da 051 a 100 che via via si sarebbe riempito. e non capisco perchè, in una collana come Urania Collezione, che dovrebbe essere il The Best Of The Best, ancora meglio dei Classici Urania, manchino a tutt'oggi titoli importantissimi... boh...
ad esempio vorrei chiedere a voi esperti... ma Caino Dello Spazio e I Creatori Di Mostri... ma sono davvero paragonabili a titoli come Neuromante, Slan, Nascita Del Superuomo, La Luna è Una Severa Maestra, L'Invasione Degli Ultracorpi, Cronache Marziane, Fanteria Dello Spazio, IO,Robot etc... ?!?!
slan

... del resto da quando è nata la collana non ha mai subito aumenti di prezzo, e sono anni in cui tutto aumenta vertiginosamente!

Secondo me, la ragione per la quale hanno pubblicato la Rambelli e Sandrelli è perché sono due tra i maggiori traduttori "storici" di SF. Probabilmente insieme ai diritti delle traduzioni, la Mondadori ha comprato in "pacchetto" unico anche queste loro opere da pubblicare.
E ce l'ha detto/scritto anche Lippi in un numero di Urania (o UC, non ricordo): un po' di anni prima, mentre stava contrattando con la Rambelli per acquistare delle traduzioni, alla sua (di Lippi) rimostranza che la richiesta di lei era troppo esosa, la Rambelli aveva controproposto uno sconto a patto di inserire nel pacchetto la pubblicazione di una sua opera nei Classici di Urania. E Lippi aveva detto picche.
Si vede che il budget oggi è ancora più risicato. Prova ne è il fatto che sempre più spesso pubblicano (basta guardare con attenzione i colophon) opere con traduzioni fuori diritti (la famosa frasetta in cui scrivono che hanno cercato con ogni mezzo i titolari dei diritti senza riuscire a reperirli): vedi l'ultimo Millemondi, ma non solo. Addirittura fuori diritti nell'ultimo UC 073 non è la traduzione, ma l'opera stessa di Spitz: altrimenti - non prendiamoci in giro - mai e poi mai avrebbero pubblicato 'sta roba. A questo punto, che pubblichino Jules Verne: quello sì che è un vero classico!

Parliamoci chiaro: non hanno alternative, con i costi di distribuzione che ci sono e la percentuale di resi che hanno; per non parlare del fatto che, soprattutto in provincia, sono sempre di più le edicole che di Urania non tengono neppure una copia (lasciamo stare i supplementi vari, che è un'impresa trovarli), il tutto accompagnato da un lento declino delle vendite e da un aumento progressivo dell'età media dei lettori.
Secondo me, è ora che si decidano a togliere Urania dalle edicole e a trasformarla in una collana da libreria.

p.s.: Straniero in terra straniera lo trovi in libreria pubblicato da Fanucci (de gustibus... )