Citazione da: iogy il 18 Febbraio 2010, 11:15:29

nell'ormai lontano 2004 tentai la sorte con il premio Urania con un romanzino-ino-ino che a rileggerlo ora mi vengono i "cognati" di vomito! (...) sarebbe bello scambiarci qualche capitolo (non dico tutto il testo...ma chi volesse....) ed eventuali commentucoli... potrebbe nascere anche qualche bella collaborazione per i prossimi premi...

Caro Iogy,

io ci ho provato nel 2008. La storia continua a non sembrarmi malaccio, ma il suo difetto sarebbe di non essere in linea con i gusti del momento. In pratica, è "troppo ironica". Veramente, nel finale crepano un po' tutti... ma comunque...

Riassuntissimo: al poeta Giovanni Pascoli (quello vero) viene richiesto di scrivere un sequel della Divina Commedia (parzialmente vero: aveva buttato giù qualche idea), ed ecco che si ritrova coinvolto in un "intrigo intergalattico"...

Se interessa, te ne invio per email privata almeno una parte. Cliccando sul Profilo, compare il mio indirizzo elettronico.

Ciao!

ciao dhr,
felice di sapere della nostra pseudo-vicinanza
per la precisione sono di Marsciano ma a pg c'ho studiato per più di 15 anni
non sono proprio un perugino col "donca" ma poco ci manca (e neanche tifo il "grifo" essendo un "lupacchiotto")

ma veniamo al tuo romanzo...muoiono tutti? meglio! e meglio ancora se muore anche il protagonista!
a parte gli scherzi non sarebbe male dargli una piccola occhiata (giusto l'inizio...sono curioso dell'intrigo intergalattico)

per quanto riguarda il mio Rom, la storia è la più scontata del mondo...esperimento fisico andato male... viaggio verso un nuovo mondo (perchè la terra è spacciata) all'interno di un arca....incontro con altre specie ecc ecc...
mi sono annoiato solo a parlartene(yawn)
guarda, se sei interessato posso anche fartelo leggere tutto...poi però se hai attacchi epilettici non è colpa mia...

iogy

Citazione da: gretana il 18 Febbraio 2010, 12:46:30

.........Riassuntissimo: al poeta Giovanni Pascoli (quello vero) viene richiesto di scrivere un sequel della Divina Commedia (parzialmente vero: aveva buttato giù qualche idea), ed ecco che si ritrova coinvolto in un "intrigo intergalattico"... Ecco, questo mi sarebbe piaciuro leggerlo......cidenti.......

come? il suo sì e il mio no?....ecco mi sono offeso!

Biblio, abbiamo una sezione dove postare i racconti a puntate vero?

Io oramai ho bisogno del Na'vi-gatore per girare nel forum...

Citazione da: bibliotecario il 18 Febbraio 2010, 12:54:15

Chiedi al nosto Dhr lui è un esperto, anzi magari pure lui quando avrà finito di postarci Makoog, ci passerà pure questo "Intrigo Intergalattico Divino" per la felicità di Gretana e non solo

BIBLIO, A TE L'HO MANDATO MESI FA IN ALLEGATO !!! SI VEDE CHE LO HAI LETTO CON ATTENZIONE !!!

vista l'ironia che serpeggia incontrastata in questo forum sarei tentato di ignorarvi tutti (dico bene dhr?)
ma alla fine mi siete simpatici (...come le coliche a merenda) e vi farò dono delle prime 2 pg del mio best sellers dal titolo: "Scacco matto alla Terra"
ridete, ridete pure...tanto io lo so che sono bravo!!

Eccole

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    Stazione Trener. Asteroide Calliope.<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Era considerato un vero gigante nella sua famiglia di appartenenza. A parere di alcuni, la sua forma allungata e raggrinzita lo faceva somigliare vagamente ad un vecchio dirigibile sgonfio. La lunghezza si aggirava intorno ai duecento chilometri mentre il diametro, nella parte più larga, non andava oltre i settanta. L’orbita risultava lievemente eccentrica e di conseguenza ne risentiva il periodo di rivoluzione intorno al Sole, che superava abbondantemente i cinque anni terrestri. Ma la caratteristica maggiormente distintiva era l’inclinazione orbitale: un angolo di ben 18° rispetto al piano formato dai pianeti maggiori. Una vera rarità che impediva, d’altro canto, un continuo e pericoloso bombardamento da parte dei pianetini più piccoli. Calliope – così si chiamava l’asteroide in questione – era composto, come la maggior parte dei suoi simili, prettamente da carbonio, idrocarburi, silicati, e tracce irrisorie di metalli; tale composizione gli conferiva un aspetto tenebroso e caliginoso, facendolo confondere facilmente con lo sfondo dello spazio nel quale era immerso.
Tra le miriadi di asteroidi sparsi nel Sistema Solare, Calliope era stato scelto dagli scienziati come sede operativa della base Trener per tre validi motivi: primo, il moto di bassa rotazione attorno al suo asse principale avrebbe evitato preoccupanti disturbi fisici agli abitanti della stazione; secondo, la scarsità di giacimenti di metalli ferromagnetici eliminava sul nascere possibili cause di mal funzionamento nelle sofisticate apparecchiature installate nel sottosuolo; infine, la presenza di abbondanti quantità d’acqua congelata all’interno dei suoi numerosi crateri, sufficienti ad approvvigionare autonomamente la stazione per molti decenni, senza bisogno dell’aiuto esterno della Terra.
Lì, nel buio abissale ed avvolgente dello spazio interplanetario, a milioni e milioni di chilometri di distanza da qualsiasi altro avamposto umano, lì sarebbe avvenuto l’esperimento del secolo.
Il posto ideale.
"

Citazione da: iogy il 18 Febbraio 2010, 14:32:07

dal titolo: "Scacco matto alla Terra"

... e ringrazia che Ron Hubbard è defunto, sennò ti faceva causa per il copyright.

Su Calliope però non ci vado, se non c'è il Minimetrò! (battuta comprensibile a pochi eletti, cioè uno: Iogy)