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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: A voi capita ancora? «prec succ»
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  Autore  Discussione: A voi capita ancora?  (letto 1793 volte)
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Re:A voi capita ancora?
« Rispondi #15 data: 20 Giugno 2006, 14:48:00 »
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che cosa aveva la fantascienza di allora, così diversa da quella di oggi, così trascinante, così "facile" eppure tanto coinvolgente?  

    



a me ,(8 anni) ancora non leggevo libri di fantascienza tranne verne ma vedevo le prime serie tv , faceva sognare incredibili avventure e avevo la convinzione che sarei stato il primo uomo sceso su marte(la luna mi sembrava troppo vicina)

oggi (46 anni) i romanzi di quel periodo a volte mi riportano ad avere le stesse sensazioni di allora e non ho ancora perso la speranza di essere il primo uomo sceso su marte.


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Re:A voi capita ancora?
« Rispondi #16 data: 20 Giugno 2006, 15:30:09 »
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      Purtroppo si impongono altre esigenze, altre priorità. Per me la lettura continuata è soltanto un ricordo di quando prendevo un Urania la sera, prima di addormentarmi e andavo avanti sino a giorno fatto e anche se a volte le ultime pagine del libro non mi piacevano perché mi accorgevo che la storia subiva drastici tagli, magari perché le pagine dovevano essere sempre 125... ma questo è un altro discorso... Pur credendo che quando troviamo il libro o l'autore giusto la fantascienza sia sempre coinvolgente, penso anch'io che qualche decina d'anni fa era molto più facile trovare il libro da cui non si riusciva a staccarsi. E' probabile che ciò dipenda dal fatto che la scienza in tale periodo ha fatto grandi balzi in avanti e la relativa fantascienza collegata è molto più tecnologica, meno immediata e meno di facile impatto. E' anche possibile che siano diventati relativamente pochi gli autori spinti unicamente dall'impulso irrefrenabile di scrivere seguendo la cosiddetta ispirazione e abbandonandosi alle loro doti di pura e semplice immaginazione non certamente disgiunta da una solida preparazione scientifica di base. Magari qualche autore comincia a cavalcare il filone fantascienza perché ormai abbastanza richiesto da un pubblico in crescita... Poi mettiamoci anche il modo di scrivere...
      Ad ogni modo alla domanda non certo facile sul perché certa fantascienza ci coinvolge in modo così forte, io una certa idea ce l'avrei... Cos'è davvero l'immaginazione applicata alla scienza? Davvero la nostra mente crea futuri probabili, mondi più o meno impossibili in modo del tutto autonomo e senza un qualsivoglia substrato empirico? Perché rimaniamo affascinati da un racconto che non ha corrispondenza con la realtà che noi conosciamo? Mi viene in mente una teoria cosmologica di uno degli scienziati più brillanti del nostro tempo: Stephen Hawking. Teoria che purtroppo è stata abbandonata subito dallo stesso autore. Si tratta di questo: considerando l'universo chiuso e in evidente attuale espansione, si ipotizzano periodi di contrazione dello stesso universo durante i quali anziché i vari componenti, astri, pianeti, galassie e quant'altro, allontanarsi da un ipotetico centro, si avvicinano allo stesso centro, appunto contraendosi l'universo a seguito dell'esaurirsi della spinta del Big Bang iniziale. Nella fase di contrazione tutto ciò che è già accaduto in fase di espansione, ovverosia tutto ciò che accade adesso nel nostro tempo, accadrà di nuovo ma al contrario. Non cominceremo la nostra esistenza dalla nascita, ipotizzava Hawking, ma dalla morte, per passare poi alla maturità, alla giovinezza e finalmente alla nascita; un oggetto non cadrà più dalla tavola per andare in frantumi in terra ma andrà prima in frantumi per poi posarsi sulla tavola.
      Se mai lo scienziato avesse visto giusto, è pensabile che la nostra immaginazione fantascientifica altro non è se non un ancestrale lontanissimo riflesso di cose accadute che ormai fa parte del nostro patrimonio genetico? Va bene, va bene, d'accordo, questa è fantascienza pura se non fantasy, ma... d'altronde non siamo su UM?
      Cordialità... espansive,
                   Den Heb
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Re:A voi capita ancora?
« Rispondi #17 data: 21 Giugno 2006, 12:38:43 »
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per tornare dalla Fantascienza alla realtà...

l'affascinante teoria dell'universo ciclico, cioè un Universo che prima si espande, dal BigBang iniziale, e poi si contrae per ritornare al suo punto di origine per poi (forse) riespandersi di nuovo dipendeva solo da un dilemma che gli scienziati non avevano ancora risolto e cioè: c'è abbastanza materia nell'Universo per poter fermare la sua deriva entropica ?

a questa domanda sembra non sia stata ancora data risposta, sembrava che non ci fosse abbastanza materia e per questo si ipotizzò anche l'esistenza della cosiddetta "Materia oscura" ma alcuni scienziati oggi hanno fatto scoperte che potrebbero definitivamente chiudere la controversia, e cioè che l'Universo non solo si sta espandendo ma le varie galassie si allontanano l'una dall'altra con sempre maggiore velocità. Se tutto questo fosse confermato significherebbe che la contrazione dell'Universo non si verificherà mai e che tutte le stelle e le galassie sono destinate a spegnersi e moririre allontanandosi sempre di più negli spazi infiniti, a meno che non manchi qualcos'altro nel quadro generale di informazioni che abbiamo.

Oggi tra le teorie di Hawking fa molto discutere quella sugli Universi infiniti, cioè una specie di universi paralleli in cui tutto è successo e tutto accadrà, in cui ogni possibile variante si verifica, per dirla con parole sue esiste anche un Universo in cui Elvis è vivo e vegeto.

comunque ad oggi, opinione mia personale, mi pare che anziché raggiungere sempre più certezze gli scienziati stiano affrontando un periodo di grandi perplessità di fronte a nuovi fatti e nuove scoperte, si sta rimettendo in discussione tutto quanto, anche il BigBang a detta di alcuni è una balla colossale.

quindi possiamo anche affermare che se dalla Fantascienza torniamo alla realtà si possa anche pensare che dalla realtà si stia ritornando alla Fantascienza ?

;D ;D ;D
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Re:A voi capita ancora?
« Rispondi #18 data: 09 Luglio 2006, 11:32:53 »
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Citazione da: doralys il 17 Giugno 2006, 15:58:21

.... Certo è un romanzo datato, scritto a metà anni sessanta da un autore poco pubblicato su urania, ma è lo spunto per chiedervi che cosa aveva la fantascienza di allora, così diversa da quella di oggi, così trascinante, così "facile" eppure tanto coinvolgente?  


La fantascienza degli anni 50/60 è stata impregnata dallo slancio dell'epoca verso la conquista dello spazio e la Luna. All'epoca, non solo gli scrittori correvano roncambolescamente a cavallo della fantasia, ma gli stessi scienziati si lanciavano in proponimenti fantascientifici... basi da cui è nato una pietra miliare della cinematografia, se si pensa a 2001 Odiessa nello spazio.
Inoltre i narratori dell'epoca erano più semplici nel creare il contesto, era narrativa pura, priva di tutte le nozioni tecniche e scientifiche dei scrittori attuali, cullati tra i banchi dell'università.
Personalmente preferisco le vie di mezzo, ne troppo datati ne troppo tecnici. Se vogliamo fare un esempio classico, Solaris mi piace molto, ma venendo a tempi più recenti Eon di Bear è altrettanto affascinante, come l'Anello Caronte di Allen... tanto per citare i più conosciuti.

In ogni caso io pure, sono uno di coloro che attacca avidamente il libro (se è uno di quelli che coinvolge) sapendo benissimo di essere esagerato. Però so', che in un secondo momento, quando mi capiterà di rileggerlo riusciro a gustarmelo pienamente, privo ormai dell'avidità iniziale.

Un saluto a tutti.
Loco
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Re:A voi capita ancora?
« Rispondi #19 data: 09 Luglio 2006, 11:48:35 »
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Citazione da: loco il 09 Luglio 2006, 11:32:53


pure, sono uno di coloro che attacca avidamente il libro (se è uno di quelli che coinvolge) sapendo benissimo di essere esagerato. Però sò, che in un secondo momento, quando mi capiterà di rileggerlo riusciro a gustarmelo pienamente, privo ormai dell'avidità iniziale.



ecco, hai detto bene: avidità c'è qualcosa di urgente, un che di compulsivo, come quando mangi senza averne necessità una cosa che ti piace. Tutto il resto passa in secondo piano, leggi e magari le sfumature ti scivolano addosso come olio.. a me è capitato di leggere e mentre leggevo già pensavo a come sarebbe stato piacevole leggerlo una seconda volta  per apprezzare anche le piccolezze.

Vi confesso che non mi è successo con la fantascienza né con la fantasy ma con Il nome della rosa.

Ieri ho letto un fantasy di più di 400 pagine in un pomeriggio, se non è compulsione questa...
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