Non sono riuscito a dare una risposta soddisfacente ad un piccolo quesito postomi ieri dal mio nipotino di 4 anni e cioè: Se "adesso" è oggi, domani cos'è ?
Ancora sono nell'imbarazzo sulla risposta che non trovo.
Mi appello a Voi amici di UM, qual'è la risposta più pertinente?
Un saluto a tutti, yanez

Carissimo ,come appassionato di filosofia (egg fatt o classico; come avrebbe detto qualche compagno di scuola) posso darti una dritta:

Come direbbe De Crescenzo: allora vediamo..Ci stava un signore nell´antica Grecia che si chiamava Eraclíto o Eráclito,...che diceva
Pantha rei ( tutto scorre) Mo che vuol dire? Eh un momento..vuol dire che se ti siedi a guardare il fiume, l´acqua che scorre davanti a te adesso non é mai la stessa che é scorsa un istate fa e neppure mai sará la stessa che scorrerá domani...in altre parole se oggi é l´acqua che guardi scorrere adesso, domani é l´acqua che deve ancora scorrrere ecco perché l´oggi e il domani non coincideranno mai (risposta che forse va bene per i nipotino)

Andando oltre e tornando alla tua domanda si puó dunque con un sillogismo che altro non é che un´equazione filosofica in cui usi parole o concetti al posto di numeri,,,si puó dicevo con un sillogismo sintetizzare (risposta questa che sicuramente pretenderá il Sommo Ernesto non appena avrá lettoquesta mia) che-il metodo é aristotelico ma l´intuizione di base di un altro signore vissuto prima di aristotele:se oggi é quello che é adesso, il non oggi é il non adesso ok? Il non adesso puó essere tale perché é domani e quindi si etichetterá come non ancora o puó essere tale (non adesso) perché é ieri e dunque si etichetterá come non piú.
Dove Eraclito comunque é andtao in crisi e si é suicidato ingoiando una clessidra o secondo altri  ficcandosi un caledario su per le orecchie é stato ...e questa puó essere una nuova domanda: ma allora cosa é il mai e cosa é il sempre?? La risposta la dette poi un signore che si chiamava Zenone col paradosso di Achille e della tartaruga..ma dato che non esistevano le premesse matematiche per capire e provare l´intuizione geniale di Zenone tutti lgli risero appresso..il calcolo infiniteseimale di Leibnitz tarderá piú di 25 secoli! ...3000 anni dopo poi Einstein usó la stessa intuizione colle basi della matematica infinitesimale per arrivare a E= mc2...Spero di essere stato esauriente...Un caro saluto e complimenti per il nipotino:fagli studiare matematica o filosofia!

Mia figlia (5 anni) ha cominciato ad usare la parola "domani" solo da alcune settimane. Prima invece diceva sempre "il giorno dopo di oggi".

Forse, quindi, domani è il giorno dopo di oggi.

va bene
allora diamo una risposta rock
John Lennon

Domani é quello che per cui pianifichi mentre la tua vita scorre via oggi

Citazione da: yanezclub il 20 Giugno 2004, 11:46:53

(...) Ancora sono nell'imbarazzo sulla risposta che non trovo. (...)

      Caro yanez, non tentare di rispondere: non ci riusciresti. La filosofia dice che il tempo, nella sua essenza, non può essere detto e che per tradurre il concetto in linguaggio è necessario recuperare lo spazio nel tempo. Ciò vuol dire, in estrema sintesi, che deve essere il tuo nipotino ad intuire, a scoprire in se stesso e a tradurre la sua idea del concetto "domani", in linguaggio comune, qualunque esso sia, relazionandolo e filtrandolo attraverso il suo esistere su questa Terra.
      Cordialità non necessariamente filosofiche,

                                Den Heb

da buon materialista quale sono lascio perdere immediatamente la filosofia e prendo il librone di "Fisica"... ::)

il "vecchio Capellone" ci insegna che tutto è relativo

ciò che noi definiamo "tempo" e "spazio" in realtà sono strettamente legati tra loro, tanto da definire appunto il termine di "spaziotempo".

ognuno di noi occupa il suo "spaziotempo" e tutto è relativo appunto allo "spaziotempo" occupato da ciascun osservatore.

quindi possiamo dire che in realtà non esiste un Domani uguale per tutti perché a seconda di "dove e quando" ciascuno di noi ha il suo "Oggi" e il suo "Domani".

non dimentichiamoci, tanto per fare un esempio spicciolo, che in altre parti del mondo è già domani rispetto al nostro oggi.

e in altre parti dell'Universo ? e in altri Universi ?

chi lo sa?

possono esserci infiniti "spaziotempo" , infiniti "Oggi", infiniti "Ieri" e infiniti "Domani"

il mio "Domani", in questo momento , cioè nel momento in cui sto scrivendo questo Post è già diverso dal Domani di chi leggerà il msg.

e quindi chi può dire che cos'è il "Domani" ?

tutto è relativo.

;D ;D ;D

Citazione da: maxnaldo il 29 Giugno 2004, 12:51:07

(...) il "vecchio Capellone" ci insegna che tutto è relativo ciò che noi definiamo "tempo" e "spazio" in realtà sono strettamente legati tra loro, tanto da definire appunto il termine di "spaziotempo". ognuno di noi occupa il suo "spaziotempo" e tutto è relativo appunto allo "spaziotempo" occupato da ciascun osservatore. quindi possiamo dire che in realtà non esiste un Domani uguale per tutti perché a seconda di "dove e quando" ciascuno di noi ha il suo "Oggi" e il suo "Domani". non dimentichiamoci, tanto per fare un esempio spicciolo, che in altre parti del mondo è già domani rispetto al nostro oggi. e in altre parti dell'Universo ? e in altri Universi ? chi lo sa? (...) ;D ;D ;D

      Uno fra i chissà quanti esempi che potremmo fare: il domani fisico, come l'oggi non può essere lo stesso su un pianeta la cui rotazione sul proprio asse viene compiuta in un tempo diverso dalle nostre 24 ore, così come sarebbe semplicemente inimmaginabile il concetto di "oggi" o "domani" di un ipotetico abitante di ciascuno di quei mondi. E se prendiamo un granellino di sabbia e lo mettiamo in relazione con tutti i granellini di una spiaggia, molto probabilmente avremmo la stessa proporzione che c'è tra il nostro sole e le altre stelle. Ma bastano per la similitudine tutti i granelli di una singola spiaggia o non bastano tutti i granelli di tutte le spiagge? E quanti di quei soli hanno pianeti e quanti di quei pianeti hanno caratteristiche simili alla nostra Terra? Ma c'è molto, molto di più: con l'impiegato dell'ufficio brevetti di Berna è morto il concetto dello spazio e del tempo come entità assolute e non solo in teoria: Einstein ha detto e dimostrato che lo spazio-tempo è anche fisicamente e tangibilmente modificabile. Ha introdotto il concetto di gravità che altro non è se non la curvatura dello spazio-tempo che avviene in presenza di massa ed è come il piegarsi di un foglio di gomma sotto un peso.
      Purtroppo Einstein non continuò a lavorare alle sue equazioni; se lo avesse fatto con tutta probabilità avrebbe dimostrato l'espansione o la contrattura dell'universo. Mi dispiace di non poter continuare a seguire questa interessante discussione poiché devo sottopormi a quel periodo per me oltremodo stressante che ogni anno incombe minaccioso: più o meno dieci giorni di alberghi, strani pasti, gente, ritmi di vita alterati, tentativi più o meno infruttuosi di restare il più possibile sotto un ombrello nella speranza vana di difendersi dalle scottature della nostra beneamata stella... per fortuna passano abbastanza in fretta... se solo potessi usare la gravità per curvare quei dieci giorni  e ridurli a due o tre...
      Di sé Einstein, che da piccolo aveva cominciato a parlare a tre anni e non amava granché la scuola, diceva: "Non ho grandi talenti, sono solo curioso". Ma diceva anche: "Voglio conoscere i pensieri di Dio... il resto sono dettagli".
      Cordialità necessariamente balneari,
                                                               Den Heb