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  Autore  Discussione: La Grande Piramide  (letto 537 volte)
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ci sono più cose in cielo e in terra,Orazio....
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La Grande Piramide
« data: 03 Aprile 2007, 23:53:55 »
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Il mistero che da secoli costringe gli egittologi e gli ingegneri a essere vaghi sulla tecnica usata per costruire le piramidi (e in particolare la Grande Piramide di Cheope, a Ghiza) potrebbe aver trovato una soluzione grazie a studi impeccabili di un architetto francese e all'utilizzo di sistemi informatici di calcolo e di misurazione della costruzione in questione.
Jean-Pierre Houdin chiarisce – grazie alle avveniristiche risoluzioni di computer grafica cosiddette 'real time' 3 D di Dassault systèmes - come gli antichi egizi attorno al 2550 a. C. siano riusciti a innalzare quel mostro di ingegneria edile che è la piramide di Cheope; e parla con sicurezza della piramide come primo esempio di 'costruzione industriale'.
Le soluzioni 'real time' 3D hanno permesso ad Houdin di elaborare un teoria convincente, capace di illustrare in modo chiaro un processo di costruzione avvenuto in tre distinte fasi:
1) l'utilizzo di una scala esterna per l'erezione dei primi 43 metri della piramide;
2) l'impiego di una scala interna a spirale, che si snodava dietro le facce della Grande Piramide, per completare la costruzione;
3) un ingegnoso sistema di contrappesi nella Grande Galleria, per sollevare a mo' di carrucola i blocchi, pesanti fino a 60 tonnellate, per la parte finale.
Vediamo nel dettaglio l'intero procedimento, che ha permesso di innalzare al cielo la più celebre delle sette meraviglie del mondo antico.
Lo studioso francese per 6 anni ha lavorato a tavolino grazie al programma informatico elaborato da Dassault Système, in un susseguirsi di calcoli e disegni geometrici: "E' la dimostrazione che oggi si può fare ricerca senza intraprendere scavi invasivi verso l'habitat archeologico. Solo infatti negli ultimi due anni Houdin ha verificato la sue teorie sul terreno", afferma Zahi Hawass, Direttore del Supremo Consilio delle Antichità in Egitto.
La prima conclusione sicura da parte dell'architetto transalpino è di per sé destinata a sollevare un polverone: è certo che la piramide non è orientata in base alla costellazione d'Orione, né come questa si presentava nel 2550 a. C., reale momento della sua costruzione, né tanto meno come Orione era disposta nel 10.500 a. C., data di una presunta costruzione ipotizzata da ufologi millenaristi privi di credibilità scientifica; i lati sono invece effettivamente orientati secondo i 4 punti cardinali. Passando all'aspetto ingegneristico, Houdin ha notato il ruolo centrale della Camera del Re, intorno alla quale ruota tutto il monumento: ci sarebbero stati così due progetti, la camera sepolcrale e il rivestimento. Nella prima fase si costruì la piramide fino alla base della Camera del Re posta a quota 43 metri, portando i blocchi con una rampa: "Ma nel farlo - dice Houdin - si fecero due camere temporanee, destinate ad accogliere Cheope in caso di morte prematura: la camera sotterranea, durante i primi 10 anni di costruzione e la Camera della Regina, attiva nei 7 successivi. Poi rimasero inutilizzate". Man mano che la costruzione proseguiva, la rampa diventava sempre più ripida e più lunga: per raggiungere quota 146 metri, l'altezza finale, sarebbe stata necessaria una pendenza proibitiva, sviluppata su una distanza troppo lunga: una follia!
Ecco l'idea geniale degli architetti: erigere prima la definitiva Camera del Re (da 43 a 76 metri), portando i blocchi necessari con una carrucola azionata da un sistema di contrappesi; e poi mantenere la struttura ricavata aperta su un lato per poterla usare, come base d'appoggio, per la salita dei blocchi per la parte superiore: in questo modo si arrivò a 140 metri su tre lati e in seguito si chiuse progressivamente il lato aperto, che mostrava lo spaccato della costruzione da quota 43 a quota 140 metri. Anche il Pyramidion fu costruito con carrucole a contrappeso, sostenute questa volta da impalcature in mattoni crudi: la più celebre tra le 7 meraviglie del mondo era pronta e toccava, dopo più di trent'anni di lavoro, 146 metri.
"Gli Egizi avevano formidabili conoscenze di geometria, matematica, geologia e dunque solo un architetto può illuminarci sulle tecniche impiegate", scrive l'egittologo Zahi Hawass nella prefazione al libro di Houdin (Les secrets de la construction de la Grande Pyramide, Farid Atiya Press), mostrandosi convinto della validità del metodo impiegato e del fondamento dei risultati raggiunti..
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Le soluzioni Dassault Systèmes hanno permesso di elaborare la prima teoria capace di illustrare l'intero processo di costruzione della piramide dall'inizio alla fine. Essa dunque è basata su tre principi:
• L'utilizzo di una scala esterna per la costruzione dei primi 43 metri della piramide
• L'utilizzo di una scala interna a spirale, che si snodava dietro alle facce della piramide, per completare la costruzione
• L'utilizzo di una Grande Galleria che accoglieva un ingegnoso sistema di contrappesi per sollevare le pesanti travi di granito (fino a 63 tonnellate) per la costruzione del soffitto della Camera Mortuaria del Faraone.
La teoria di Jean-Pierre Houdin merita di essere esaminata semplicemente perchè segue un approccio rigorosamente scientifico che l'architetto ha supportato con molte prove concrete ed evidenti.
Diversi esperti accompagneranno Houdin in una spedizione scientifica sul sito.  La prova finale per Houdin e Dassault Systèmes sarà testare la teoria in reallife con tecniche di verifica non invasive condotte sul sito di Cheope.
Sette computer su cui sono state implementate le soluzioni 3D Virtools di Dassault Systèmes sono collegati in rete per ricreare la costruzione del sito di Cheope in 3D, esattamente come 4.500 anni fa. Il sistema permette al presentatore di spostarsi liberamente nel sito virtuale in base alle richieste ricevute. E' un'anteprima assoluta, un collegamento tra il mondo reale e virtuale grazie a un'esperienza 3D coinvolgente e interattiva
31 marzo 2007

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/03/piramide-cheope.shtml?uuid=c1988308-df85-11db-b57a-00000e25108c&type=Libero

« Ultima modifica: 04 Aprile 2007, 00:22:40 di Renato » Loggato
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L'edificio dell'astroporto era colossale....
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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #1 data: 04 Aprile 2007, 07:08:57 »
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Grazie,molto interessante.
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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #2 data: 04 Aprile 2007, 11:24:49 »
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che fesseria...

gli egiziani di 2550 anni fa non avevano il computer di questo picciotto...

non dico che debbano per forza essere state costruite da extraterrestri ma e` ridicolo dover studiare per 6 anni su un potentissimo computer per trovare "a tutti i costi" un metodo plausibile di costruzione per la grande piramide...

per me ci sono solo 2 possibilita`

a) l'hanno costruita a mano mettendoci tutto l'ingegno possibile ed utilizzando migliaia di operai
b) sono stati aiutati...
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...vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto...  (Jim Morrison)

    
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Gundam XR-78

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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #3 data: 04 Aprile 2007, 12:29:16 »
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Renato, non ne avere a male se scrivo quanto segue, buttandola in burla.
Ho letto il tuo messaggi e l'ho trovato interessante.
Pero' il tuo post mi ha fatto ricordare che tempo fa qualcuno disse:

"Le piramidi sono la chiara dimostrazione che l'uomo piu' lavora, meno ha voglia di fare."

Questo spiega perche' partiti con basi belle generose, finiscono con una piccolissima punta.

Gundam70

« Ultima modifica: 04 Aprile 2007, 20:07:47 di Renato » Loggato
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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #4 data: 04 Aprile 2007, 12:35:54 »
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per me la questione è molto più semplice...

una volta tanto tempo fa non c'erano la TV, Internet, UraniaMania...  ;D

quindi per combattere la noia che si faceva? Si costruiva, si pensava a progetti della durata di decenni... cosa oggi impossibile e non fattibile.

vi siete mai chiesti come mai le antiche costruzioni sono più belle, più robuste, più rifinite, più colorate, più elaborate...

oggi si costruiscono solo cubi di cemento e architetture di plastica e metallo, perchè in due anni al massimo dev'essere tutto finito altrimenti le ditte falliscono, gli operai si licenziano e i comuni ti fanno causa.

quindi non mi stupisco o mi domando "come hanno fatto a costruirle?", perchè le risposte sono multiple, ogni ipotesi può andar bene sopratuttto se si pensa che a quei tempi anche una pietra per volta, anno dopo anno, queste costruzioni erano possibili da realizzare, cosa che oggi non è nonostante tutti i mezzi tecnologici che abbiamo.
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #5 data: 04 Aprile 2007, 14:02:49 »
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Citazione da: maxnaldo il 04 Aprile 2007, 12:35:54

per me la questione è molto più semplice...

quindi per combattere la noia che si faceva? Si costruiva, si pensava a progetti della durata di decenni... cosa oggi impossibile e non fattibile.


credo che un tempo si costruiva solo in 2 modi, in maniera che alla prima intemperia forte tutto fosse spazzato via, quindi fango, foglie e via a ricostruire. oppure in modo che resistesse, e, nel X mila prima di cristo o una cosa resiste secoli o non resiste ...

oggi se unoggetto lo si sviluppa per durere 10 anni, dopo 10 anni ed un giorno si sgretola ...
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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #6 data: 04 Aprile 2007, 18:19:05 »
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ma ragazzi, una volta mica avevano le prigioni per poltrire, via tutti a costruire piramidi e altre cosine così i posteri possono rompersi la capa a pensare a come hanno fatto a farle!! ??? ::) ;D ;D
w.
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Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'.
Den Heb


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Re:La Grande Piramide
« Rispondi #7 data: 06 Aprile 2007, 11:06:34 »
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      Sulle piramidi si è scritto di tutto e chissà per quanto tempo ancora si continuerà a farlo. A prescindere dalle stupefacenti e incredibili coincidenze numeriche, resta comunque il mistero irrisolto e il fascino delle ipotesi più o meno reali, più o meno fantastiche. Non credo ci siano prove della validità di questa nuova, suggestiva teoria ma come le altre deve essere verificata e non è nemmeno detto che la verità, quando e se vedrà la luce, non superi la più ardita delle supposizioni.
      Se lo scopo dei costruttori era quello di nascondere per sempre le spoglie mortali e i tesori dei faraoni assicurando loro una sorta di assoluta inviolabilità della loro nuova vita dopo la morte, è possibile che non si sappia ancora se ci siano riusciti o meno. Voglio dire: è stato scoperto tutto quello che c'era da scoprire? Mi ha sempre incuriosito il fatto che nessun corpo o mummia che dir si voglia, fosse mai stato trovato all'interno delle due camere inviolate e perfettamente sigillate ma spoglie e senza iscrizioni o decorazioni; mistero nel mistero: soltanto un anonimo sarcofago in granito, vuoto, nella camera cosiddetta del re.
      Hanno qualche altro diverso significato, oltre quello loro attribuito, la camera incompiuta e l'adiacente corridoio cieco posti entrambi ben al di sotto delle altre due stanze dette del re e della regina? Alla fine anche le montagne diventano pianure col passare dei secoli e dei millenni, è soltanto questione di tempo; sarà così anche per le piramidi.
      Ma vogliamo metterla sul fantascientifico? E se in un futuro più o meno remoto si decidesse di smontare letteralmente tutto, blocco dopo blocco cominciando dall'alto ed esplorando quanto c'è dentro e sotto, per poi rimettere tutto a posto? Non sono le cognizioni e le possibilità tecniche che mancherebbero per farlo... Altri monumenti egizi anche se di ben minori consistenze, in un passato recente, sono stati sezionati, smontati e ricostruiti esattamente come prima ma in un altro sito più sicuro. Non saprei. Della raffinata quanto misteriosa cultura egizia ho sempre avuto un certo rispettoso timore... Forse è meglio che siano le ere geologiche a spianare ogni cosa... E se qualcosa d'altro c'è a qualche centinaio di metri sotto terra, forse nemmeno quelle basteranno a riesumare la verità...
      Cordialità più o meno esoteriche,
                   Den Heb
« Ultima modifica: 08 Aprile 2007, 20:52:08 di Den Heb » Loggato
La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata.
      Albert Einstein
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