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Discussione: Serge BRUSSOLO (letto 3439 volte) |
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Re:Serge BRUSSOLO « Rispondi #19 data: 26 Febbraio 2014, 15:17:15 » |
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Fa caldo, un caldo d'agosto. Un sole da vacanze, che regala ai braccianti un'ombra ben disegnata, di un nero intenso e la cui tessitura catramosa sembra appiccicarsi a terra per rallentare il passo del suo proprietario. David fa fatica a respirare. Trascina la sua ombra come trascinerebbe una pesante cappa. È seminudo, è vero, ma c'è quella striscia stesa per terra, quella sogliola oscura che segue la configurazione del terreno e si aggrappa ai sassi, come un pesante tessuto molle che sogna l'immobilità. Il ragazzo odia quel suo doppione nato da una colata di inchiostro di China. Quel fumo impalpabile che lo tira indietro. Più si allunga, più gli pesa. Gli uomini sono soltanto i cavalli da tiro delle loro ombre, David ne è ormai convinto. Si sfiniscono per tutta la vita a rimorchiare fantasmi languidi, spettri che si sviluppano al sole e muoiono nel buio. Strano paradosso!
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