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Home Forum | UraniaMania Forum... | Eventi e Comunità | Discussione: MAGOOK (eBook in progress) «prec succ»
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  Autore  Discussione: MAGOOK (eBook in progress)  (letto 4214 volte)
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #45 data: 08 Febbraio 2010, 20:20:34 »
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Citazione da: Lucky il 08 Febbraio 2010, 19:06:03

Vogliamo pensare a una copertina, o è presto?


cavoli, addirittura! è un'idea magnifica, ma non avrei mai osato, non dico proporla, ma neppure pensarla!

ne approfitto per ringraziare davvero tutti, da Lucky a ritroso. UM è un sito che abolisce le barriere tra lavoro e tempo libero, divertimento e riflessione.

quanto alla cover... che peccato che quel bravo Buonarroti sia morto così giovine :-(
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #46 data: 09 Febbraio 2010, 07:57:22 »
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Era notte fonda.
Mano nella mano, Dàvv e Grava si avvicinarono alla massa immobile di Magook.
Dàvv al buio non vedeva quasi nulla, nonostante la luna e le stelle; distingueva a malapena la sagoma nera-scura dell'alieno sullo sfondo nero-chiaro della vegetazione.
Grava invece, ovviamente, al buio vedeva come i gatti, o meglio come Vin Diesel nel film Pitch Black. La vampira osservò in lungo e in largo il colosso abbattuto. - Chi hai detto che era? Quel tuo Dio... Gojira? Guarda che non gli assomiglia per niente. - Ridacchiò. - Un Dio, poi, mica dovrebbe crepare a questa maniera.
Steso in orizzontale su un fianco, Magook somigliava a un mollusco marino, a un crostaceo, a licheni visti al microscopio, a circuiti elettronici... no, niente di tutto questo.
Non era morto, però. Era caduto in coma. “Coma” significa che le operazioni vitali erano ridotte al minimo. Poteva ancora muoversi, ma solo a una velocità massima di 10 km / h. Le sue energie mentali erano scese al livello base.
Dal suo punto di vista, era la disfatta.
Dal punto di vista narrativo, è una fortuna, perché adesso Magook PUÒ comunicare telepaticamente con Dàvv e con Grava.
Il giovane indigeno annuì, pensosamente. Strinse la mano alla fidanzata e disse: - Sì. Andiamo. - Le strofinò affettuosamente la guancia su un braccio.
Si voltarono per allontanarsi. Avevano fatto appena un passo, quando entrambi si fermarono, sgranarono gli occhi e si girarono di scatto l'uno verso l'altra.
Una voce era risuonata dentro le loro teste, in simultanea. Una parola sola:
- - - AIUTO - - -
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #47 data: 09 Febbraio 2010, 12:42:31 »
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- L'hai... l'hai sentito anche tu? - chiese Dàvv.
- L'ho sentito - rispose Grava.
- E pensi che... sia... lui?
Grava annuì. - Pare che il tuo Dio non sia morto, dopotutto.
Si voltarono verso Magook, sempre tenendosi per mano. - Sei tu a chiedere aiuto? - sillabò lentamente Dàvv, senza distinguere quasi nulla nelle tenebre.
- - - SÌ - - - rispose una voce nelle loro teste.
- Capisci quello che diciamo? - chiese ancora il picciominide.
- - - SÌ - - -
- Ma non sei... Gojira, vero?
- - - NO - - -
- Chi sei?
- - - IO - - - ATTENTI ALLE VOSTRE SPALLE - - -
Dàvv e Grava ruotarono di scatto su se stessi. Dàvv lo intravide appena, ma Grava capì subito cos'era; strinse più forte la mano al suo fidanzato, senza arretrare di mezzo passo.
Al limite della radura, appena all'esterno della barriera degli alberi, c'era qualcuno che li stava osservando con odio. Una creatura bipede, nuda, alta e muscolosa. Con la pelle bianca che baluginava sotto i raggi della luna. Sostanzialmente simile a Grava, ma maschio, con le gambe sottili, piegate in modo insolito; e mascelle e mandibole protese in avanti.
- Un vampiro-lupo - sussurrò Grava a Dàvv, tenendo fisso lo sguardo sull'intruso.
Il vampirismo non derivava da una mutazione genetica bensì da un virus che infettava sia gli uomini sia alcuni mammiferi. Grava discendeva alla lontana, chissà quanti millenni fa, da una donna umana; l'intruso, da un canide.
Dàvv sentì un brivido gelido percorrergli la schiena. Era un cacciatore agile e coraggioso, ma contro un vampiro-lupo non aveva chance. E neppure Grava, a causa della sua età ancora adolescente. I due vampiri appartenevano allo stesso clan, ma la ragazza era stata colta in flagrante in un atteggiamento abominevole: non poteva sperare in un atto di solidarietà.
- Mond - disse Grava con voce ferma, chiamando l'intruso per nome.
- Molto... maaaleee... - ringhiò Mond. - Nooonnn... nnngggrrr... si porta la ceeenaaa... nnngggrrr... teneramente a spaaassooo...
Il vampiro fece due passi avanti, poi partì di corsa e si preparò a spiccare un balzo.
- - - SEGUITE LE MIE ISTRUZIONI - - - comunicò Magook a Grava e Dàvv.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #48 data: 10 Febbraio 2010, 07:33:50 »
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Tutto si consumò in pochi secondi. La situazione era così disperata che, azzerando ogni perplessità, Dàvv e Grava eseguirono alla massima velocità le indicazioni che ricevevano mentalmente da “chissà chi”. Arretrarono verso Magook; la giovane vampira simulò anche il gesto eroico di fare scudo con il proprio corpo al fidanzato. Ululando, il vampiro Mond toccò terra dopo il primo balzo e spiccò il secondo, che lo avrebbe catapultato addosso alle sue vittime. All'ultimo istante, Grava e Dàvv si scostarono di colpo in due direzioni opposte. Mond sarebbe andato a sbattere contro Magook (una “massa misteriosa” di cui ignorava l'origine), ma la cosa non lo impensieriva: sarebbe rimbalzato, poi si sarebbe lanciato all'inseguimento del picciominide, lo avrebbe fatto a pezzi, e infine si sarebbe occupato di quella sgualdrina di Grava, violentandola selvaggiamente.
Quando Mond fu a un metro dall'impatto con Magook, all'improvviso Magook sollevò una piccola appendice, lunga mezzo metro, rigida e appuntita.
- Nnngggrrr! Noooooo! - Era troppo tardi perché il vampiro potesse modificare la traiettoria. L'appendice di Magook gli trapassò la fronte, sfondandogli le ossa del cranio e sparpagliando il cervello all'intorno. Il cadavere di Mond si abbatté a terra tra le convulsioni.
Per alcuni minuti nessuno disse o fece niente.
Un rapace notturno stridette in lontananza.
Alla fine a riprendere la parola fu Dàvv. Aveva seguito solo confusamente la scena, ma aveva capito benissimo cos'era successo. Fischiò. - Cavoli, amico. Prima chiedi aiuto, poi invece sei tu ad aiutare noi.
- - - COSÌ È LA VITA - - - rispose Magook.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #49 data: 10 Febbraio 2010, 12:51:16 »
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Magook aveva giustamente seguito il proprio intuito scientifico, non le leggende: il “paletto”, cioè l'appendice, andava conficcato non nel cuore bensì nel cervello del vampiro. Era lì infatti che si annidava il virus.
Ma perché lo aveva fatto? Mille risposte, tutte valide e tutte insoddisfacenti. Perché aveva prevalso il militare che era in lui. Perché quei due ragazzi, così strani, erano gli unici che potessero soccorrerlo. Perché aveva voglia di uccidere qualcuno, e Mond era capitato al momento giusto. Perché...
- Chi sei? - ripeté Dàvv, adesso che le acque si erano calmate.
- - - NON ORA - - - DOPO - - - rispose Magook - - - ORA DEVO NASCONDERMI - - -
Grava osservò di nuovo l'immenso corpo immobile dell'alieno, spalancando i già enormi occhi rossi. - E come facciamo a trasportarti?!
- - - POSSO CAMMINARE - - - PIANO PIANO - - -
Per dimostrarlo, Magook cominciò a rollare lateralmente per appoggiare le appendici principali al suolo. Intanto chiese: - - - C'È QUALCHE GRANDE GROTTA QUI VICINO? - - -
I due fidanzati si voltarono uno verso l'altro. Conoscevano entrambi il territorio a menadito. Di grandi grotte ce n'erano sì, in rapporto alle loro dimensioni; non per un drago di 50 metri. - No - rispose Dàvv alla fine.
“Merda” pensò Magook, senza comunicarlo ai presenti. “Non voglio diventare il fenomeno da baraccone dell'intero pianeta. Devo scrostarmi via prima dell'alba!”. E fu qui che lo folgorò un'intuizione. “Un momento. Se fosse vero... se fosse possibile che... Un azzardo. Un assoluto azzardo. Eppure...”
Eppure l'azzardo era il suo mestiere, no?
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #50 data: 11 Febbraio 2010, 07:47:07 »
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- - - ASPETTATE - - - SOLO QUALCHE MINUTO - - - PER FAVORE - - - disse Magook a Dàvv e Grava.
Intendeva adottare una manovra di emergenza imparata secoli prima all'Accademia Militare. I corpi ultra-biologici dei soldati magookiani, in caso di lesioni gravi, erano in grado di concentrare tutta la materia intelligente in una zona ristretta della loro immensa mole. In questo modo “nasceva” un nuovo individuo, più piccolo ma integro; il resto del corpo si disperdeva nell'ambiente. Era una tecnica insegnata all'Accademia per amor di completezza, quasi per scaramanzia, ma di fatto mai applicata, perché era 1) rischiosa e 2) irrevocabile.
Il punto 2 non faceva un baffo a Magook: la missione era fallita, e lui era ormai definitivamente separato dal proprio mondo. Quanto al punto 1... gli era già andata storta con il teletrasporto, possibile che si potessero verificare due incidenti di seguito?
Sotto gli occhi attentissimi di Grava, e a quelli confusi di Dàvv, in un punto del corpo di Magook si formò una sfera del raggio di circa un metro. La sfera sembrava pulsare e spingere per staccarsi. Il guerriero alieno avrebbe tentato di assumere una forma umanoide, sul tipo dei due ragazzi; l'optimum sarebbe stato diventare un perfetto vampiro o un perfetto picciominide, ma mancava il tempo per un'operazione così precisa.
Nell'arco di pochi minuti la sfera si staccò, si incollò al suolo, cominciò ad aprirsi come un'arancia. Ne emerse un feto enorme, alto un paio di metri, che con movimenti ancora incerti si drizzò in piedi. Sembrava un incrocio tra un Bronzo di Riace e la scultura “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni.
- Ooohhh! - fecero Grava e Dàvv, ma non stavano guardando lui.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #51 data: 11 Febbraio 2010, 13:47:23 »
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Grava e Dàvv guardavano verso il cielo. La parte di corpo “abbandonata” da Magook (il 99,99% di sé) si stava “disperdendo per l'ambiente”. E siccome quel corpo era costituito quasi interamente da energia e radiazioni cosmiche di ogni genere, la sua dissoluzione diede vita a turbini multicolori, nastri, lampi e intere pareti di luce cangiante che si elevavano a fiotti verso lo zenit, più belli di un'aurora boreale.
Durò qualche minuto, poi tornarono a regnare le tenebre.
Anche Magook aveva osservato lo spettacolo, che era una novità perfino per lui. E quando tornò visibile il cielo stellato, non poté trattenere, lui, un “ooohhh”. Sì, perché la classe di grandezza, la luminosità, la posizione delle stelle non lasciavano adito a dubbi: quel pianeta era davvero la Terra. Indubitabilmente, inequivocabilmente la Terra.
Sul suolo rimase giusto qualche brandello di tessuto dell'ex corpo di Magook. Oltre, naturalmente, al “Bronzo di Boccioni”. I due fidanzati si voltarono di nuovo verso di lui, e per la terza volta Dàvv chiese: - Tu... chi sei?
- Il mio nome è Magook. - Si esprimeva tramite le corde vocali. Nei minuti precedenti aveva assimilato telepaticamente le lingue dei due nativi, e adesso parlava il linguaggio di Dàvv, che era noto anche a Grava (viceversa, per Dàvv era impossibile pronunciare l'alfabeto di Grava).
- Da dove vieni? - chiese ancora il picciominide.
- Ve lo dirò, ma prima vi prego di rispondere a una mia domanda: in che anno siamo?
- Beh - disse il ragazzo - nell'Anno in cui il Fiume ha travolto il Grande Albero.
Magook corrugò la fronte. Grava rise, e intervenne: - Il popolo di Dàvv ha una vita troppo breve, non possiede memoria storica. Noi vampiri invece siamo il più antico popolo del mondo, e abbiamo conservato un Calendario Universale.
- Magnifico - disse Magook. - E che anno sarebbe, in base al vostro Calendario Universale?
Grava assunse un'aria da vampyr pride: - Non “sarebbe”, è. Siamo esattamente nell'anno solare 50.000.000 d.Q.
- “D.Q.”? Che significa “d.Q.”?
- Dopo Qualsiasi cosa sia successo.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #52 data: 11 Febbraio 2010, 23:12:34 »
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Ancora.........
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #53 data: 12 Febbraio 2010, 07:36:43 »
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Magook ci rimuginò su. Quell'informazione era estremamente intrigante sia per ciò che rivelava, sia per ciò che sottintendeva. A ciò si univa un'altra preziosa notizia: che la stirpe dei picciominidi era più recente, molto più recente di quella dei vampiri. Adesso occorreva solo...
- Ehm ehm - tossicchiò Dàvv per attirare la sua attenzione. Magook uscì dalle proprie fantasticherie e si avvicinò all'indigeno. Il quale gli disse: - Amico... - Allungò verso di lui la mano destra, quella insolita mano senza ossa interne (le ossa si interrompevano all'altezza del polso), le cui dita erano penne indurite e modificate, mosse da muscoli simili a quelli dei tentacoli di un polpo. L'alieno gli stinse la mano. Dàvv proseguì: - Raccontaci da dove vieni.
- Sì. Vengo da... - Da bravo militare di professione, Magook ritenne che fosse prudente fornire una versione soft dei fatti. - Da un misterioso regno sotterraneo. Proprio qui sotto, molto in profondità. - E batté due volte il calcagno a terra per ribadire il concetto.
Grava non sembrò affatto persuasa. - Vuoi dire che... così grande e grosso come sei... appartieni al Piccolo Popolo?
La domanda colse Magook di sorpresa.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #54 data: 12 Febbraio 2010, 12:09:57 »
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Magook si riprese in fretta, come gli avevano insegnato all'Accademia Militare. Bypassando la propria ignoranza in materia di Piccolo Popolo, disse: - No. No. Un regno molto più... molto più sotterraneo, ecco. Molto diverso. Molto... pericoloso.
- Lo vedo. Sei venuto sù bello tosto, fratello - commentò Grava. Detto da un vampiro, era il supremo complimento.
- Perché sei salito in superficie? - aggiunse Dàvv. - Voglio dire, per noi la tua comparsa è stata un dono del cielo, ma...
- È una lunga storia - disse Magook. Una risposta astuta non doveva per forza essere una risposta originale. - Preferirei parlarne in un altro momento. Adesso che ho un'altezza più accettabile, c'è nei paraggi una grotta in grado di ospitarmi?
- Sì, certo - disse Dàvv. - Vieni, ti accompagniamo.
La ragazza non si era mossa. - Lui... lui lo lasciamo qui così? - Stava osservando il cadavere decapitato di Mond.
Nessuno rispose. Il fidanzato non voleva ferirla. Magook non conosceva abbastanza le usanze terrestri per dare consigli.
Fu Grava stessa a riscuotersi. - Andiamocene.
I due maschi annuirono.
Lo Strano Trio si allontanò nella notte.
***
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #55 data: 12 Febbraio 2010, 21:52:52 »
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In una galassia lontana lontana...
- Generale! Signore!
- Che succede, soldato?
- Abbiamo perso ogni contatto con il colonnello Magook, signore.
- Co... cosa? Quando è avvenuto?
- Immediatamente dopo il lancio, signore.
Il Generale rimase senza parole per un paio di secondi. - Vuoi dire che...
Il soldato annuì. - Deve essersi verificato... un... un errore di teletrasporto, signore.
Altri lunghi secondi di silenzio.
- Puoi andare, soldato.
Il militare salutò e uscì. Il Generale, nei suoi oltre 70 metri di altezza, cambiò colorazione, assumendo toni tra il rosso e il violaceo. Vibrava. Somigliava a una colonia di meduse trasportate dal basso verso l'alto da una corrente oceanica. Poi mormorò, a nessuno in particolare, quasi tra sé e sé: - Andrò personalmente a portare l'avviso alla vedova. Abbiamo... abbiamo perso Magook per sempre.
- Questo non è esatto, Generale.
A intervenire era stato un alieno, della stessa specie di Magook, ma molto più giovane. Era stravaccato in un angolo dell'“ufficio” del Generale (l'ufficio consisteva in una gigantesca stazione orbitale high-tech). Il capo dell'esercito, senza voltarsi (la sua morfologia non aveva un “davanti” e un “dietro”), gli sibilò: - Non è il momento di scherzare, Leibn.
- Io non scherzo mai. Quasi.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #56 data: 13 Febbraio 2010, 07:44:59 »
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Leibn era il direttore del Laboratorio di Fisica.
- Allora spiegati meglio - gli disse il Generale, di pessimo umore.
Leibn si alzò dalla poltrona anatomica, tarata sul suo corpo ciclopico e indescrivibile, e andò a piantarsi di fronte al Generale, in atteggiamento tra la riverenza e la sfida.
- È semplice, Generale - rispose. - Intendevo esprimere il concetto che non abbiamo perso Magook per sempre.
- Ti avviso: non sono in giornata.
- Se non lo abbiamo perso per sempre, se ne deduce che un bel giorno potremo riaverlo tra noi.
Il Generale alternava pigmentazioni porpora e verde muschio. Leibn proseguì imperterrito: - Ero venuto proprio per questo. Per informarti che al Laboratorio abbiamo appena sperimentato una nuova procedura contro le distorsioni in fase di teletrasporto. Sembra estremamente promettente, sia per evitare errori in futuro, sia per rimediare a quelli già avvenuti.
Il Generale assunse un tono duro, ma avrebbe voluto mettersi a ballare. - Dire “sembra” e “promettente” non è la stessa cosa che dire “funziona” e “di sicuro”.
Leibn abbozzò. - Vero. In questo mondo... pfff... di sicuro non c'è nulla. Però... 'mbeh - sorrise - siamo già in grado di avviare la Fase Uno di recupero.
Per poco il Generale non svenne.
***
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #57 data: 13 Febbraio 2010, 14:09:26 »
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Pianeta Terra, anno 50.000.000 d.Q. Il mattino dopo.
Magook fumava una sigaretta all'ingresso della caverna che Dàvv e Grava gli avevano procurato. La sigaretta consisteva in una foglia arrotolata con all'interno un po' di erba... erba nel vero senso della parola. Magook aspirò un paio di boccate, poi scagliò il mozzicone a terra e lo spense con il tallone, imprecando. - La peggiore schifezza tabacchicola nella storia delle galassie!
Sospirò. “Bene, onnipotente colonnello Magook, è il momento di individuare una linea d'azione. Che ci faccio ora, tutto il giorno, in questo pianeta che è la porca Terra ma non come doveva essere?”
Si mise a camminare nervosamente avanti e indietro tra l'ingresso e il fondo della grotta. “Vediamo. Potrei cercare di integrarmi nella popolazione dei picciominidi o dei vampiri. Una commovente storia strappalacrime in cui il Diverso, dopo infinite peripezie, riesce a vincere i pregiudizi e a farsi accettare dalla comunità...”. Terminò la frase con un'espressione molto colorita che, per pudore, non riporteremo.
“Avanti, avanti, puoi fare meglio di così. Ipotesi numero 2: l'eroe solitario. Ombroso, discosto da tutti, l'eroe prosegue dritto per la sua strada, in lotta contro tutto e contro tutti. Figura misteriosa e inafferrabile, l'eroe raddrizza i torti che incontra sul proprio cammino e... e...”
Per la rabbia, cominciò a sferrare calci contro la parete della grotta, staccando interi blocchi di roccia.
Quando si fu calmato un po', si sedette su un lastrone che era precipitato a causa dei suoi colpi. “Sei un maledetto soldato dei Corpi speciali, o no?” si arringò mentalmente. “E allora fai quello che farebbe un maledetto soldato dei Corpi speciali in una situazione di merda come questa!”
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #58 data: 13 Febbraio 2010, 21:57:42 »
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Che cosa avrebbe fatto un maledetto soldato dei Corpi speciali, in un territorio inesplorato?
Per prima cosa, lo avrebbe esplorato.
“Il Piccolo Popolo” ricordò Magook. “Su questo pianeta che sembra il Carnevale di Viareggio (*), non bastavano i vampiri e i picciominidi: c'è anche una terza etnia... sperando che non ne saltino fuori una quarta, una quinta... Deciso: andò a conoscere questo Piccolo Popolo. Mi farò dare qualche indicazione da Dàvv, che ha promesso di passare di qui in mattinata. Mi auguro che il ragazzo sia uno che mantiene le promesse, ma direi di sì... Nel frattempo, facciamo colazione”.
Uscì dalla grotta ed esaminò il prato davanti all'ingresso.
Tra l'erba scorse una specie di lucertola, color nero e corallo, con una “vela” alta e stretta sul dorso. Ogni tanto la vela scattava di colpo verso destra o sinistra. A un certo punto, la lucertola si immobilizzò, sollevò il lungo collo e accostò la bocca all'espansione cutanea dorsale. “Ma guarda cosa riesce a fare l'evoluzione” pensò Magook. La vela secerneva una sostanza appiccicaticcia; il rettile la usava come uno scacciamosche, anzi come carta moschicida per intrappolare gli insetti. Quando ne catturava uno, lo divorava. “Davvero graziosa” commentò l'alieno, afferrando la lucertola e ingoiandola cruda in un boccone. “Buona, anche. Peccato quel retrogusto di insetto”.
Una voce alle sue spalle: - Prendi questa, Magook!
(*) Traduzione libera.
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Re:MAGOOK (eBook in progress)
« Rispondi #59 data: 14 Febbraio 2010, 07:51:47 »
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Magook girò su se stesso in una frazione di secondo, agguantando al volo un oggetto che gli era stato lanciato addosso. Si trattava di un grosso frutto, dalla scorza rigida, a strisce bianche e beige.
A scagliarlo era stato Dàvv, da una distanza di trenta metri. - Ottimo lancio, ragazzo!
- Ottima presa, amico!
Il giovane picciominide si diresse verso di lui: teneva in mano un altro paio di quei frutti. - Pensavo che ti sarebbero piaciuti per colazione.
- Grazie. Un po' di frutta per concludere, sarà perfetta.
- Per concludere? - chiese Dàvv. - Hai già mangiato qualcosa?
- Beh, una di quelle... - ripassò mentalmente il vocabolario - le chiamate “glooe”, giusto?
- Hai... hai mangiato una glooe? Sono... velenosissime.
- Ah. Dopotutto, quel retrogusto amarognolo non era colpa degli insetti.
Intanto erano entrati nella grotta. Dàvv osservò i frammenti di roccia sparsi sul pavimento. - Cos'è successo qui? Problemi?
- No, no - minimizzò Magook. - È che mi sono esercitato un po' per tenermi in forma. - Per darne dimostrazione, posò i tre frutti e si mise a menare colpi nell'aria come fanno i pugili.
Dàvv rise. Gli piaceva, quel colosso bizzarro. - Senti, volevo chiederti...
- Siediti - lo invitò Magook, sedendosi su una roccia e invitando l'amico a fare altrettanto. L'alieno addentò il primo frutto. - Ottimo! Grazie.
- Prego. Mi devi ancora una risposta - gli ricordò il ragazzo. - Perché dal tuo regno sotterraneo sei risalito in superficie? E cosa ti è successo, quando ti sei... rimpicciolito e hai chiesto aiuto?
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