C'è un signore alto alto, capelli un po' lunghi e bianchi, sorriso sornione, occhi che ridono, movenze un po' dinoccolate, proprie di chi tocca i due metri di altezza, che bussa dietro ad una porta antica.
E' persona molto discreta, ha i modi gentili e la sua bocca ha sempre gli angoli all'insù.
E' persona molto paziente, bussa ancora, sa che c'è qualcuno dall'altra parte, anzi, la porta in realtà è leggermente aperta e si vede di là.
Ma lui attende che qualcuno lo apra.
La curiosità del suo sguardo, bonario e vispo, lo fa sbirciare un pochino.
C'è un prato verdissimo e un cielo azzurrissimo e intravede un grande albero con i rami aperti come in un abbraccio. Proviene anche un certo carezzevole venticello .. insomma, di già che è arrivato, vorrebbe proprio andarci là sotto! Già si immagina sdraiato a godersi l'ombra e il sole che fa capolino dai rami e il vento fresco e poi si era portato pure qualcosa da leggere, mmmh ... ma guarda, c'è pure un cavallo attaccato all'albero, e ... mo sì veh ... sembra proprio un vecchio amico, compagno di tante avventure ... eeehhh .. ma quanti amici che ci sono ... dai suu ... venite ad aprire!
Ecco, la porta si apre, il grande disegnatore di tutti mondi, veri, fantastici, sognati e reali gli dà il benvenuto.
Claudio, adesso puoi davvero riposare.
Mi mancherai tanto, grazie di essere stato nella mia vita.
... e non dimenticare le chicche!
Monica