Quesito irrisolto e forse irrisolvibile se non alla luce della fantascienza, se di fantascienza vogliamo parlare anche con riferimento alle circostanze più tremende della vita. Consentitemi un intervento serio o drammatico se volete. C’entra poco col tema, ma vorrei narrare lo stesso l’episodio. Proprio ieri mattina hanno ricoverato un mio vicino di casa con cui ogni tanto scambiavo qualche parola. In settembre dell‘anno scorso, visitato a seguito di un tremore sospetto ad una mano, gli avevano diagnosticato l’alzheimer ad uno stadio avanzato. E’ andato vieppiù ad aggravarsi in modo molto veloce. Spesso di notte non riconosce i familiari, chiede aiuto a gran voce e non sa dove si trova. Quando si è giovani si è pieni di vita, si ha la capacità di esorcizzare e niente di brutto può succedere a noi, ma soltanto agli altri. Da anziani o da vecchi, alla notizia di gravi disgrazie altrui, un sottile senso di disperato malessere misto a dolorosa insicurezza, ci costringe a guardare in faccia la vita in tutta la sua dura, indifferente e crudele realtà.
          Cordialità mute.