Citazione da: Gundam70 il 14 Marzo 2008, 08:56:07

Tirata di orecchie a tutti! Da tempo Marco.kapp sta offrendo un ottimo servizio a tutti noi di UM segnalando articoli di interesse scientifico e fantascientifico, usando il forum di UM per parlare della materia che a noi tanto piace, alzando il livello culturale medio dei nostri post. E voi siete riusciti a banalizzare nuovamente il tutto infilandoci anche qui il calcio. (...)

      Ma si, credo che ogni tanto sia anche necessaria la banalizzazione. Vabbe', ti dico la mia opinione. Penso, ma è soltanto una ipotesi, che il problema da te sollevato potrebbe anche essere di facile soluzione o potrebbe anche non essere un problema. Mi spiego. Per i materialisti nulla quaestio poiché essendo per loro l’individuo tutto materia e niente spirito o anima, quando trasferiranno la materia del loro corpo, trasferiranno tutta la loro essenza o il loro essere individuo così come erano prima del trasferimento.
      Per tutti gli altri, quando la parte spirituale raggiunge la parte fisica formando un’unica entità? All’atto della formazione dell’embrione? E’ la parte fisica che attira a sé la parte spirituale? Se l’anima è immortale in quale luogo si trovava un attimo prima della formazione dell’embrione? Se due donne terrestri si trovassero su due pianeti diversi distanti tra loro e dalla Terra migliaia o milioni di anni luce e su quei pianeti partorissero, potrebbe essere verosimile che le spiritualità dei loro due figli dovessero affrontare una sorta di trasferimento anche se istantaneo da un luogo ad un altro?
      Isaac Asimov scriveva che nel 2090 l’umanità avrà il trasmettitore di materia. E’ molto probabile che ci vorrà molto più tempo, ma ad ogni buon conto, perché non dovrebbe essere possibile che, così come per un neonato, anche per un adulto i cui atomi si scompongano e si ricompongano a dieci centimetri di distanza o a dieci miliardi di chilometri nello spazio, la sua anima potesse seguirlo o comunque trovarlo, ricongiungendosi alla parte fisica?
      Ma anche se noi fossimo, come io credo che siamo, materia e spirito assolutamente tra loro non separabili, perché scomponendo e ricomponendo la materia del mio corpo non dovrebbe essere trasferito anche il mio spirito ad essa connaturato? Lo sapranno, forse, i nipoti dei nipoti dei nostri nipoti o pronipoti, se Asimov avrà visto giusto e se e quando qualcuno farà da cavia.

      Cordialità sicuramente trasferibili,

                  Den Heb