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Discussione: TEMPESTIVITA' (letto 757 volte) |
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TEMPESTIVITA' « data: 27 Luglio 2008, 14:52:14 » |
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Ciao a tutti, con un buon quindici mesi di ritardo e complice il fatto che ieri sera ho un pò chattato per la prima volta con alcuni iscritti al sito, ho preso la mia proverbiale pigrizia a calci nel fondoschiena ed eccomi qui a spendere due parole di autopresentazione. Mi chiamo Dante ed ho scoperto la fantascienza durante le scuole elementari leggendo " Il segreto del nono pianeta " di Donald A. Wollheim, nell' edizione La Sorgente. Ricordo ancora oggi vividamente l' immagine di copertina con quel misterioso personaggio incappucciato ed ancor più con precisione ricordo la meraviglia nello scoprire che in quel libro si volava nello spazio, ci si perdeva in misteriose caverne al di sotto del suolo lunare e vi ci si trovavano pure astronavi seppellite che magicamente ritornavano alla vita. Conquistato da queste meraviglie cercai altri libri dello stesso genere nella biblioteca scolastica : ce n'era solo un' altro, vale dire un volume con due romanzi : " La macchina del tempo " e " L' isola del dr. Moreau " e questi me li ricordo ancora meglio, la paura ( avevo 8 anni ) nello scoprire che i Morlock si mangiavano la gente, la tristezza per gli uomini animali schiavizzati da quel pazzo di Moreau, ricordo ancora come dalle pagine trasudasse il terrore che questi ultimi provavano quando parlavano della " Casa Del Dolore " e poi basta, come ho scritto nella biblioteca c' erano quegli unici due miseri volumi, in realtà manco pensavo che si trattasse di un genere ben definito, io sapevo solo che erano storie meravigliose e quindi ho proseguito nel leggere gli altri libri presenti bella biblioteca : " Moby Dick ", " Il cucciolo ", " Il richiamo della foresta ", " Ragazzo Nero ", " La guerra Di Troia " ecc. ecc. sempre con grande soddisfazione, insomma in quattro anni mi sono letto quasi tutta la libreria ( non era molto grande ). Poi pian piano mi sono appassionato ai fumetti ed al cinema e i libri sono passati un pò in secondo piano finchè un' estate del 1976 ero in vacanza a Merano ed in edicola ho notato la copertina di Robot nr. 5, incuriosito dal fatto che all' interno c' era un articolo sul cinema decisi di comprarlo ......... e patatrack ! Leggo "Collaudo sul campo " di Keith Laumer e quando il carro armato intelligente, che si è fatto distruggere intenzionalmente dal nemico, alla domanda del perchè l' abbia fatto, che gli viene posta dal suo collaudatore, risponde dicendo : " Per l' onore del reggimento !!! ", mi scatta un filo che collega l' emozione che sto provando in quel momento a quella provata una volta , ai tempi di " Il segreto del nono pianeta " e mai più ritrovata e quindi ci sono, ho scoperto che esiste un genere che si chiama fantascienza e che al suo interno ci sono tutte le emozioni che cerco nel leggere; il 1976 è un' anno magico per diventare lettori di fantascienza in edicola pullulano collane su collane, in libreria anche e quindi mi faccio travolgere: Robot; Urania, Perry Rhodan, Altair, Galassia, ecc. ecc. Essendo dotato di un certo spirito critico non divento però un collezzionista tipico, vale a dire che devo avere tutti i numeri di una determinata collana, bensì resomi conto che accanto a bei romanzi escono anche cose di livello assai più scarso cominciiò ad informarmi sugli autori e sui generi, cominciando a discriminare, vale a dire che le riviste con i racconti cerco di comprarle tutte, ma la discriminante per comprare i romanzi diventa, o che l' autore sia un grande riconosciuto dai più, o che abbia letto qualche suo racconto che mi sia piaciuto, partendo da questo punto di vista sono arrivato ad elaborare un mio approccio personale alla letteratura fantastica, in pratica sotto tale definizione personalmente comprendo tutto ( horror, fantasy, fantascienza, gialli, ecc. ecc. ) la discriminante è che chi scive sappia trasmettermi emozioni e contenuti meglio se unitamente. Con questo concludo. Ciao a tutti !
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Re:TEMPESTIVITA' « Rispondi #1 data: 27 Luglio 2008, 15:14:13 » |
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ciao e benvenuto da parte mia! sicuramente riceverai altri benvenuti, ma mi fa molto piacere essere il primo se ci riesco... sai già che ti troverai bene, e buona permanenza!!! Andrea / Eremita
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Re:TEMPESTIVITA' « Rispondi #4 data: 27 Luglio 2008, 21:17:20 » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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