Con Ballard scoprirai un sacco di modi in cui il "mondo" potrebbe lasciarci le penne

Ballard ha scritto romanzi ben peggiori di quelli citati, leggersi l'inconcludente e inconsistente Millenium people. Una buona idea "alla Ballard" che poteva dar luogo ad un'ottimo romanzo breve, sciupata in uno svolgimento noioso e ripetitivo. È proprio vero che era soprattutto un grande (talvolta immenso) autore di racconti/romanzi brevi e che spesso nei romanzi si perdeva.

Citazione da: Arne Saknussemm il 31 Maggio 2011, 12:57:00

"Mitologie del futuro prossimo" "La civiltà del vento" "Ultime notizie dall'America" "Ora Zero" ... sarebbero un "BUON MODO"  per iniziare la conoscenza di Ballard ???? Sono molto molto curioso di leggere qualcosa di suo... non so perchè, ma mi attrae !! Mi da di apocalittico, profetico, "eretico" e "blasfemo" ... un Jim Morrison degli scrittori di SF. (non so perchè mi sono fatto questa idea ).

Sono tutte buonissime antologie: se ti leggi i commenti che ho messo alle schede del libro vedrai che sono dettagliati abbastanza per darti una idea non solo dell'antologia nel suo complesso, ma anche dei singoli racconti.
Ballard è tra i pochi scrittori di SF per cui si possa parlare di vera e propria letteratura, per me era un poeta che riusciva a tirar fuori la poesia e la bellezza anche da argomenti "scomodi" e grotteschi come un corpo gigante che si decompone su una spiaggia o una folla di pazzi che si gettano nel mare.
Ma anche a costo di ripetermi insisto a dire che questa sua bravura traspare quasi esclusivamente dai racconti: se il suo scritto supera le 30 pagine allora può diventare pesante e ripetitivo (vedi "Terra bruciata" o "La foresta di cristallo" o anche lo stesso racconto "La civiltà del vento").
Se sei interessato leggiti l'appendice all'e-book dello scorso anno in cui ho scritto una piccola monografia sui suoi racconti, io ci ho messo un po' a digerirlo come scrittore, ma ora è tra i miei preferiti: lo trovo molto vicino al mio personale sentire ed apprezzo tantissimo la sua personale capacità di saper descrivere scenari di rovina, devastazione e pazzia.