01 Maggio 2024, 16:38:02Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.00
Zoo City dell'autrice Sudafricana Lauren Beukes, è un romanzo estremamente originale, una commistione di generi, con tematiche attuali, affronta una serie di questioni che vanno dall'inevitabilità del passato, ai pregiudizi e alle discriminazione sociali e razziali. La scrittura è serrata e si muove a un ritmo sincopato, con momenti brillanti e altrettanti tragici e pulp.
C'è molta carne al fuoco ma non tutto fila liscio, non tutto funziona come avrebbe dovuto.
La storia è ambientata in Sudafrica, precisamente a Hillbrow, ex sobborgo glamour di Johannesburg, trasformato in Ghetto, lo Zoo City del titolo.
Qui facciamo conoscenza con la giovane Zinzi December, ex reporter diventata dipendente dalle droghe e colpevole o almeno coinvolta accidentalmente nella morte violenta del fratello che dopo tre anni di riabilitazione in carcere, prova a ricostruirsi una vita con l'aiuto del suo bradipo e del suo potere psichico che gli permette di ritrovare gli oggetti smarriti dalle persone.
Bradipo e potere psichico, perchè nella commistione di generi, non manca quello Urban Fantasy, trattato in modo originale, contestualizzato in un presente e un passato prossimo rivisitato e quindi alternativo al nostro.
Chi è coinvolto o compie omicidi o atti violenti viene "animato", cioè viene gioco forza legato ad un animale totem che non lo abbandonerà più per il resto della vita.
L'autrice da sostanza e retrospettiva a questo importante aspetto del romanzo inserendo tra i capitoli dei veri e propri articoli scientifici e non che provano a dare un senso, una spiegazione logica a questi eventi sovrannaturali.
Quando Zinzi riceve l'incarico di ritrovare una persona, invece di un oggetto, prende il via un racconto Noir poliziesco, con scene crude, brutali e violente ma anche ricco di momenti commoventi, brillanti ed ironici ma come detto all'inizio, non tutto funziona come dovrebbe. La trama procede in modo sfilacciato, confuso, con cambi di direzione che lasciano spiazzato il lettore. Non è certo di aiuto per la comprensione del testo l'immersione a noi esotica nella cultura sudafricana e nello slang parlato dai protagonisti, anche se a questo si è cercato di porre rimedio, in fase di traduzione, aggiungendo un glossario al termine di ogni capitolo.
Ho trovato poi il potenziale legato agli animali e alla magia non sfruttato come avrebbe potuto, così come il finale troppo affrettato ed in fondo inconcludente, limitandosi ad un esplosione di violenza con un elevato fattore di disgusto, non giustificato dal pur brutale ambiente in cui Zinzi è costretta a vivere.
In conclusione Lauren Beukes ci dona una storia dai toni fantasy e noir, molto fantasiosa, estremamente avvincente, ambientata in un Sudafrica moderno e a noi alieno, e lo fa con una scrittura e uno stile letterario esclusivo pregno di cultura pop Afrikaner ma anche di tanti chiari scuri che inficiano la piacevolezza della lettura.
Il romanzo in edizione italiana avrebbe meritato almeno un punto in meno come giudizio per aver sostituito con una banale scopiazzatura l'immagine originale della cover di Joey Hi-Fi, semplicemente splendida e evocativa, giustamente premiata come miglior illustrazione dell'anno.
 
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