26 Dicembre 2023, 17:25:29Commento scritto da rarinantes
Voto: 6.50
Saranno i neuroni appassiti dall'età ma ho fatto una fatica non lieve a seguire le descrizioni degli ambienti di cui riuscivo a cogliere lo stato solo in parte. Ma perchè uscivano per esplorare il territorio prevalentemente di notte ? Per il resto nulla da eccepire
 
21 Novembre 2023, 16:03:39Commento scritto da antosimov
Voto: 8.50
LEM nasce in Polonia, essendo Ebreo deve fuggire durante il Nazismo, si ritrova alla fine della seconda guerra mondiale in Germania dell' EST sotto il tallone Stalinista.
Queste sue esperienze lo impegnano ad affrontare filosofie sociali nella Fantascienza letteratura che ama.
In questo libro narra il naufragio di un astronave caduta su un pianeta sconosciuto, dei sei astronauti conosciamo solo la specializzazione : coordinatore, medico, ingegnere, cibernetico ecc.
Cominciano nell'esplorazione gli enigmi i misteri, sembrano insolubili ma a poco a poco ci mettono di fronte a BICORPI esseri che rappresentano la forma vivente superiore di questo pianeta.
Nel finale emergono le spiegazioni di tutto, anche li la storia e avvenuta attraverso, dittature, stermini e storture conosciute da noi sulla terra.
Libro scritto nel lontano 1959, non risente dell'età, profondo nella tematica e nella descrizione, per essere un capolavoro, doveva essere più coinvolgente e meno lento.
 
18 Novembre 2023, 09:27:19Commento scritto da Sentinel
Voto: 9.00
Se c'è una parola che può descrivere in modo accurato l'esperienza di leggere "Eden" di Stanisław Lem, questa è senz'altro "inquietante". Pubblicato nel lontano 1959, questo capolavoro della fantascienza proietta il lettore in un mondo alieno, ricco di misteri e contraddizioni, e lo fa con una maestria narrativa che solo Lem poteva offrire.

Il viaggio inizia con sei esploratori spaziali, ognuno con la propria specializzazione, che precipitano su Eden, un pianeta di indescrivibile bellezza nel cuore di un sistema solare remoto. Ciò che trovano è al di là delle loro immaginazioni più selvagge: tracce di vita intelligente si mescolano con paesaggi mozzafiato, creando un'atmosfera di meraviglia e terrore. Lem dipinge il pianeta con una tavolozza di colori letterari, trasportando il lettore attraverso fabbriche misteriose, labirinti di vicoli ciechi e passaggi segreti, e monumenti imponenti che sembrano parlare di un'antica grandezza ormai perduta.

Ma ciò che rende "Eden" un capolavoro senza tempo è la scoperta che la civiltà di questo pianeta alieno somiglia in modo inquietante a quella terrestre. Tra pietre tombali, fossi pieni di corpi e cumuli di scheletri, emergono paralleli inquietanti tra i destini dei due mondi. Lem affronta la complessità delle culture e delle prospettive con una maestria che richiama i migliori momenti di Orwell, offrendo una riflessione profonda sulla natura umana.

Il romanzo ci costringe a confrontarci con la nozione di "altro", sfidando le nostre prospettive preconcette sulla diversità culturale. La dualità delle prospettive - quella di chi osserva e quella di chi è osservato - è un tema centrale che attraversa l'intero romanzo, portando il lettore a riflettere sulle sfumature della comprensione reciproca e dell'empatia.

"Eden" segna la fase più matura e complessa della produzione di Lem, un autore che continua a rimanere un faro nella letteratura di fantascienza. La sua scrittura, intrisa di echi orwelliani e impreziosita da immagini sensuali della natura, riesce a toccare le corde più profonde della mente umana.

In conclusione, "Eden" è una lettura essenziale per gli amanti della fantascienza che cercano non solo avventure spaziali mozzafiato, ma anche una profonda riflessione sulle sfide universali della convivenza e della comprensione interculturale. Con Lem come guida, ci immergiamo in un mondo che è allo stesso tempo alieno e sorprendentemente familiare, un viaggio che ci lascia con domande senza risposta e una consapevolezza rinnovata della complessità del nostro mondo e delle sue molteplici prospettive.
 
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