04 Gennaio 2024, 15:51:11Commento scritto da bibliotecario
Voto: 5.00
Questo romanzo è un fix up di una serie di racconti, usciti originalmente in digitale nel corso del 2013.
Ed è un interessante racconto di fantascienza distopica, post apocalittica, con una serie di giovani personaggi principali facilmente riconoscibili, con una scrittura semplice e dal buon ritmo e dalla trama emozionante. È una storia ambientata sulla Terra, in un tempo futuro non meglio indicato, dove la sabbia ha ricoperto tutto e l'acqua è un bene prezioso. Una sparuta umanità regredita a causa delle difficoltà per sopravvivere in questo ambiente ostile vive allo stato semi nomade in paesi precari costruiti attorno alle poche fonti di acqua potabile. Tra la popolazione che sopravvivere in questo aspro paesaggio, spiccano i sommozzatori che hanno perfezionato l'arte di razziare città sepolte per raccogliere reliquie dei tempi antichi attraverso l'uso di futuristiche mute con le quali riescono ad immergersi nelle profondità delle sabbie.
Il romanzo inizia con un giovane di nome Palmer. È un sommozzatore ingaggiato da una banda di predoni o ribelli per aiutare a trovare una leggendaria città sepolta. Sfortunatamente, si imbatte in qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Da lì, le conseguenze delle sue azioni si dividono in molte sotto trame diverse, tutte riconducibili alla sua numerosa famiglia: ai suoi tre tra fratelli e sorelle e sua madre. C'è anche un interessante retroscena riguardante il padre, creduto morto, un uomo riservato scomparso misteriosamente molti anni prima e una sorellastra da quest'ultimo inviata a contattare la famiglia per avvisarli di un imminente pericolo.
Tutto interessante e piacevole, l'ambientazione, i personaggi, il ritmo e la storia stessa, ma con tanti punti dolenti che hanno inficiato il tutto.
L'autore tralascia del tutto le necessarie spiegazioni, con contestualizza assolutamente alcun che.
La storia si svolge in un lontano futuro in quello che era il Colorado. La società si è quasi completamente disintegrata in una situazione di sopravvivenza del più adatto. Le persone sono costrette ad un'esistenza molto misera. Tutto lo scenario descritto è ricoperto da centinaia di metri di sabbia, come si è arrivati a tutto questo, non è dato di sapere, neanche una parola.
L'azione si svolge sullo sfondo di una lotta armata, si menzionano più volte i ribelli, quindi si presuppone un potere costituito, ma tutto resta sullo sfondo senza una parola su chi e contro cosa ci si stia ribellando.
Neanche le motivazioni dei Villan sono spiegate, senza riferimenti sul contesto, senza sapere il perchè agiscono a quel modo, la lettura perde di credibilità e di senso.
Anche la tecnologia per le immersioni nella sabbia o i mezzi con cui si naviga sopra di essa non è approfondita ma va data per scontata ed è difficile conciliarla con lo stato di arretratezza e di pochezza di mezzi di tutto il resto.
Se ciò non bastasse a rovinare la lettura, il colpo di grazia lo da il finale, che definire affrettato e inconcludente è un complimento.
Niente è concluso, nessuna sotto trama è chiusa, zero spiegazioni, si arriva all'ultima pagina e fine.
Ho cercato in rete se dal 2014 ad oggi l'autore avesse proseguito questa storia in nuovi romanzi ma non sono riuscito a trovare niente.
Di conseguenza, Sand anche se piacevole da leggere, si è rivelato una lettura frustrante ed un occasione persa.
Non basta scrivere con buona prosa prosa, con buon ritmo e discreti dialoghi per creare un buon romanzo.
Non voglio essere troppo cattivo con la prima lettura dell'anno ma più di questo non posso proprio dare.
 
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